descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

21 ottobre 2011

IA: A tutta favola!

PICCOLI ESPERIMENTI...


Cari ragazzi, ci abbiamo messo un po' ad organizzarci, ma come promesso ecco le vostre prime favole, i vostri primi esperimenti con animali dispettosi ma anche saggi..., le vostre prime manipolazioni...si, vuol dire che ci abbiamo un po' giocato con i testi ma sempre con il consenso di Fedro ed Esopo...ovvio!

ce ne saranno altre e altre ancora...a un mese dall'inizio della scuola avete finito il quaderno...lo so...ma voi scrivete con una calligrafia troppo grandeeeeeeeeeee ;-)))))))))

va bene scherzo, comunque il blog aspetta le favole sull'amicizia, nell'attesa è meglio presentarci e farci conoscere, che ne dite?

FAVOLE IN RIMA...IMPARIAMO RIMANDO


Riscrittura in versi di alcune celebri favole...al di là delle sillabe...e delle rime ;-)


La volpe e l'uva di Camilla De Santis


Una volpe avendo molta fame
cercava di saltare per prendere
l'uva che voleva
tanto mangiare.
Ma non riuscendo
se ne andò dicendo:
- L'uva non è ancora matura, è forzatura,
non voglio coglierla acerba
ma voglio che sia bella
come una perla.
Quelli che disprezzano 
a parole quel che non
si può fare
si dovranno ricordare
questo insegnamento. 


La volpe e l'uva di Giulia Troìa


Una volpe tormentata dalla fame
aveva i denti come lame.
Cercava di addentare l'uva
di un'alta pergola
salendo su un'alta carriola,
saltando con tutte le forze
arrivò in cima alle pozze.
Non è ancora matura
ma la voglio cogliere per mantenere la cura.




Il ragno e lo scorpione di Nico Gabrieli


Il ragno e lo scorpione
litigarono fino all'esasperazione.
Sia il ragno sia lo scorpione
volevano avere ragione.
Disse il ragno: - Ho la pancia rotonda
e so fare la tela flessa come una fionda.
Ma lo scorpione rispose di essere più grosso
e il ragno ribadiva di essere un colosso!
- Io ho le tenaglie- disse
- Io so volare- il ragno rispose.
- Se sei come dici tu,
perché scappano e non si vedono più?
- Anche quando vedono un ragno scappano tutti,
stai a vedere che siamo tutti e due brutti!
Per un momento lo scorpione non rispose
pensando che forse il ragno aveva ragione...






La cicala e la formica di Elena Di Martino


Sotto il sole la cicala cantava
e di niente si preoccupava.
La formica provviste accumulava
perché sapeva che l'inverno arrivava.
La cicala camminava affamata
per la campagna innevata.
Infastidita la formica
a veder la sua nemica,
non la fece entrare
così la cicala se ne dovette andare.




La gallina e il formaggio di Riccardo Licorni 


Una gallina teneva in bocca un pezzo di formaggio
gli si avvicinò un gatto adagio adagio.
La lusingò e le disse se sapeva cantare
affinché lui potesse mangiare.
Per cantare, la bocca doveva aprire,
ma la gallina non si fece sentire.
Conosceva bene l'inganno
forse già da qualche anno,
per rispondere al gatto
fece un gesto matto.
Rispondendogli garbatamente
il formaggio dalla bocca gli cadde velocemente,
così il gatto ghiotto ghiotto
mangiando se ne andò via di trotto.





SCHERZI DA FAVOLA




La scimmia e i tre gorilla di Emanuele Titocci

Un giorno, in una foresta, una scimmia che soffriva di vertigini
aveva fame  e allora decise di mangiarsi una banana. Quindi andò a chiedere a tre gorilla di fargli un favore e arrampicarsi per lei.
Il primo gorilla cercò di arrampicarsi, ma appena si alzò da terra cadde e  poi se ne andò. 
Il secondo, che era il più stupido, arrivò sull'albero ma si mise a ballare di felicità, cadde e si ruppe una caviglia.
Il terzo gorilla quando vide l'albero di fronte a sé, si ritirò dispiaciuto.
Allora la scimmia si fece coraggio, si arrampicò, arrivò in cima, prese la banana, scese a terra senza paura e se la mangiò.
Da allora in poi non soffrì più di vertigini.






Malù e la sua lentezza di Elisa Pizzelli
C'era una chiocciola di nome Malù. Un giorno decise di andare a trovare la zia a Napoli, infatti lei abitava  a Roma in una villa maestosa ed era sposata  con il leone più ricco del  mondo. Solo il pensiero di tre ore di viaggio la terrorizzava, ma volle fare questo sacrificio per la zia.
Salutò il marito che restò a casa, andò in garage e salì sulla sua mini-cooper rossa e bianca. Essa era molto prudente e rispettava i segnali stradali. Imboccò il casello dell'autostrada Roma-Napoli e iniziò il suo tragitto. C'era molto traffico, ma essa, a differenza degli altri, non suonava il clackson per far muovere la fila. 
Dopo un po' si ricominciò a camminare, ma Malù andava sempre molto piano, anche se la strada era tutta libera, ma a un certo punto frenò di scatto e...la tamponarono!!!
Scese subito dall'auto per andare a vedere il danno e appena vide il paraurti posteriore a terra cominciò a gridare; era un leopardo il suo tamponatore!
Il colpevole scese dalla sua macchina e gli disse:
- Ma nun te stà a preoccupa'! E' cascato er paraurti!-
Il leopardo, menefreghista, non aveva mai visto qualcuno lamentarsi più di Malù.
Essa non parlava e gli disse ancora:
- Nun te preoccupa'! Se me dai er numero della targa e der cellulare tuo, te repago i danni!
- Lascia stare, me la ripago da sola!- reclamò Malù.
Tutti e due risalirono in macchina e ripartirono. Malù per lo schok andava ancora più piano e stava riformando la fila. I clacson assordanti non la facevano star tranquilla. Finalmente arrivò dalla zia...dopo quattro ore. Il bello fu che quando suonò il campanello la zia non gli rispose...quattro ore di viaggio inutili! Poverà Malù! E così se ne tornò a casa triste e spensierata! 
Chi va piano, va sano ma tampona poco lontano!



Amici per sempre di Camilla De Santis 
Un gatto camminava lentamente nella notte gelida, vide in lontananza delle luci: era una taverna! Il gatto entrò e vide subito un'ape che mangiava miele tutta da sola, il gatto timidamente gli si avvicinò e gli chiese gentilmente:"Per favore, mi potresti dare un po' di miele?". L'ape non ne aveva più, allora chiamò con il telefonino la mamma e gli chiese di portargli un po' di miele. Dopo un po' la mamma arrivò in motorino gridando:"Mile, miele per tutti!" L'ape lo prese e ne diede un po' al gatto, però gli disse:"Domani, però, me lo dovrai ridare un pochino". Il giorno dopo il gatto gli riportò un bel vasetto di miele. L'ape capì che il gatto era molto rispettoso ed onesto e quindi volle diventare sua amica. Ma anche il gatto capì una cosa: Chi trova un amico, chiede un prestito!!!.

Lo squalo e il pesciolino di Gabriele Stazi


Una volta c'erano due grandi amici: uno squalo e un pesciolino rosso di nome Ide e Sam,


ma un giorno litigarono, perché Ide disse  a Sam che studiava troppo, 
mentre Sam disse all'amico che passava troppo tempo a giocare con le marionette. I due così decisero di trovarsi due nuovi amici, Sam cominciò a uscire con un polpo che passava tutto il tempo a studiare e Ide con una balena che non faceva altro che parlare e giocare con le marionette. Dopo una settimana passata insieme ai nuovi amici Sam e Ide si resero conto che non erano il polpo e la balena i tipi giusti per loro, così decisero di fare pace e di non litigar più, rispettando sempre l'hobby preferito del loro migliore amico.


Il gatto  e il topo di Riccardo Licorni
In un appartamento di città c'erano un gatto svelto ed intelligente e un topo lento e rimbambito. Il gatto si divertiva a fargli male, a fargli i dispetti e  a prenderlo in giro con le sue trappole e i suoi tranelli. Il gatto imperterrito gli rubava sempre il formaggio affinché lui non potesse mangiare e gli faceva trappole con le quali gli pinzava  sempre la coda. Il topo esausto per le sue trappole si sostituì con un suo amico molto intelligente. Il suo compagno non cascava nei tranelli del gatto anzi il gatto cascava nei suoi. Dopo un mese il gatto impazzì e se ne sndò via per sempre. I due topi felici decisero allora di non vivere più in città, ma di di andare ad abitare in campagna cosicché potessero stare insieme e soprattutto essere liberi.


FAVOLE DI GRUPPO "IN TEMPI STRETTI"


Il puma prepotente di Chiara, Emanuele e Lucia


In una foresta viveva un puma prepotente che si prendeva gioco dei più piccoli. Un giorno un cane, che era molto arrabbiato con il suo padrone, decise di scappare nella foresta; ad un certo punto incontrò il puma che era molto vanitoso. Il puma cominciò a insultarlo e allora il cane lo sfidò ad una gara. Il cane, che sapeva di non poter vincere, escogitò un piano per far ritirare il puma: scavò una buca così profonda che quando il puma ci cascò dentro si ruppe una gamba, così il cane vinse per ritiro e disse con saggezza: Ride bene chi ride ultimo.


La gallina sempliciona di Luca, Saveria, Elisa, Giacomo, Andrea, Giorgio e Nico


In una fattoria viveva una gallina che era un po' tonta, infatti si faceva prendere in giro da tutti; gli altri animali, che la conoscevano bene, si approfittavano di lei e lei sciocca ci cascava sempre. Non lontano dalla fattoria, in una tana vicino al fiume viveva una faina continuamente affamata, rinomata per la sua furbizia e per la sua cattiveria. La faina un giorno sentì due topolini che parlavano tra di loro della gallina sempliciotta e a loro dire anche bella grassottella; allora la faina con l'acquolina in bocca, sbavando pensò di papparsi questa facile preda.
Quatta quatta si avvicinò al pollaio pieno di pollastrelli succulenti tra i quali vide la gallina delle sue brame. Il pollaio, alla vista della faina, si svuotò, e rimase solo la gallina credulona. La faina si avvicinò e cominciò a lusingarla:
- Ma che bella gallina che sei! La più bella del pollaio! Vorresti essere mia amica?
- Sì, volentieri gentile faina.
I due animali cominciarono a vedersi tutti i giorni. La faina decise infine di passare all'azione e sicura di sé pensò al dolce banchetto. Andò come tutti i giorni a trovare la gallina, parlando del più e del meno cominciò bramosa ad avvicinarsi pian piano al pennuto. All'improvviso da un angolino buio e nascosto spuntarono otto topolini e veloci come mai cominciarono a mordicchiare la faina. L'animale soffrendo e urlando dal dolore:
- Questa è l'amicizia che mi dimostri?
- Caro amico mio, tu pensavi che io fossi così tonta da cadere nel tuo tranello. Invece l'apparenza inganna!
Allora la faina se ne andò tutta triste e la gallina da quel giorno non fu più presa in giro.


L'iguana dispettosa di Elena, Gabriele e Giulia


In una savana viveva l'iguana Camilla, che faceva sempre i dispetti a tutti. Camilla era sempre arrabbiata con tutti, rispondeva male ai genitori e ai suoi compagni. 
Un giorno si misero tutti d'accordo per fargli uno scherzo e dargli una bella lezione: decisero di non parlargli più. 
Camillozza si arrabbiò così tanto che diventò generosa con tutti. Da quel giorno tutti i suoi amici cominciarono a uscire con lei. 
Chi la fa l'aspetti.




SCHEGGE DI STRANE FAVOLE...SFIORANDO L'EPIGRAMMA


Il leone e la formica di Elisa Pizzelli
C'era una volta un leone senza un briciolo di forza, con una formica molto forte. La formica si vantava sempre della sua forza facendo rimaner male il leone. Ma un giorno il leone, mostrando le sole e uniche forze che aveva si vendicò e la schiacciò. La sua forza non era mai arrivata a far questo gesto, ma fu contento di averla uccisa perché non la sopportava per niente.






Il dolce coccodrillo e le prepotenti gazzelle di Elena di Martino


Un coccodrillo, che abitava in un fiume insieme alla sua famiglia, 
era dolce  e amava mangiare l'erbetta fresca. Le sorelle e i fratelli parlavano sempre male di lui, dicevano che era scemo invece di addentare con i suoi denti le gazzelle che andavano  a bere lui strappava l'erbetta.
Il coccodrillo si rilassava a mettersi a pancia in su, a contare gli uccelli che passavano e a dare forme alle nuvole.
Ogni pomeriggio le gazzelle molto prepotenti lo prendevano in giro e visto che lui nell'acqua un po' più alta affogava, le gazzelle con un lunghissimo bastone lo spingevano lì e il coccodrillo si disperava. Passavano i giorni e le gazzelle divertendosi lo spingevano sempre lì. Un giorno in piena estate arrivarono le gazzelle e il coccodrillo gli disse: - Non vi mangio perché per me non siete buone da mangiare e per questo ho chiamato la mia famiglia-. Da sotto l'acqua uscirono tutti i coccodrilli che mangiarono tutte le gazzelle. Da quel giorno il coccodrillo si sentì più felice.




La volpe e il coniglio di Gabriele Stazi


C'era una piccola volpe molto stupida, così chiese a un coniglio molto furbo e agile, se poteva prendergli una gallina in un pollaio. Il coniglio gli rispose:
"Domani lo farò". Passato un giorno la volpe glielo richiese, ma lui rispondeva sempre allo stesso modo e così per cinque volte.
Alla fine la volpe prese da sola la gallina.










Il lombrico forte e la farfalla che vola a terra di Elisa Pizzelli


Una volta un lombrico forte e robusto voleva acchiappare la farfalla più fiacca della Terra, ma la più intelligente. Non ci riusciva mai fino a che la farfalla fu stupida, gli si avvicinò troppo e... zac! In un colpo il lombrico se la mise sotto le zampine e se la mangiò a piccoli morsi. Quella povera farfalla morì convinta della stoltezza del lombrico. Non bisogna mai essere tanto sicuri di se stessi.




Amicizie improvvise di Gabriele Stazi
In una città c'era un criceto preso in giro da tutti e in un'altra un topo preso in giro da tutti. Un giorno i due per sbaglio s'incontrarono e diventarono migliori amici per sempre.


(della serie: basta con questa favola profffffffffffff)



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