descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

14 ottobre 2011

IIIA FIABA IN GIALLO

 Nonna e  bambina  misteriosamente

 scomparse!


Ma prof non dovevamo fare il giallo?

sì, ma lo facciamo a modo nostro


MA chi sono queste due scomparse?

e da un banco si sente:

Cappuccetto Rosso!


e sì, sono proprio loro: la famosa bimba con la mantellina rossa (che non è  Superwoman) e la famosa nonnina malata

ma andiamo al dunque

ricostruiamo la storia di Cappuccetto? ok ? (la sanno, e tiro un sospiro di sollievo)


Il lavoro che stiamo per affrontare potrebbe sembrare un po' pazzo, ma non è affatto vero...anche se in fondo i ragazzi lo hanno accolto con entusiasmo soprattutto dopo aver verificato che la struttura dei due generi che stanno per contaminarsi sono moooolto simili.

Guardiamo la struttura dei due generi:

FIABA
GIALLO
Situazione iniziale 
Cappuccetto Rosso deve andare dalla nonna ammalata e portarle da mangiare
Situazione iniziale
La stessa
Rottura dell'equilibrio iniziale
Cappuccetto Rosso incontra il lupo che, dopo averlo ingannato, mangia prima lei poi la nonna
Crimine
Un omicidio
Peripezie dell'eroe
Arriva il cacciatore e uccide il lupo
Indagine dell'investigatore
Alla ricerca della fanciulla scomparsa e della nonnina
Ristabilimento dell'equilibrio
E tutti vissero felici e contenti
Soluzione e punizione
Scovato il colpevole, punito, tutto torna come prima


Abbiamo colto le corrispondenze? ora sta a noi mettere in moto la nostra fantasia ;-)
Mettiamo un po' di ordine e cerchiamo di assegnare i vari ruoli di un vero giallo alla famosa fiaba!

Questa fase è stata un po' turbolenta...la fantasia è andata a mille e abbiamo perso di vista per un attimo la povera Cappuccetto Rosso che per un attimo ha rischiato di restare "introvata"

Chi sarà il nostro DETECTIVE?
ovviamente il nostro cacciatore...ragazzi vi ricordo che a questo pover'uomo gliene avete dette di tutti i colori MA abbiamo concordato insieme di descrivere un uomo ossessionato dal "lupo" e che lo cerca in ogni dove, finchè la mamma della povera ragazza non si rivolge a lui per ritrovare Cappuccetto Rosso...vi lascio liberi della sorpresa finale...riguardo l'identità del cacciatore ;-) potrà avere anche un aiutante








è inutile stare a discutere sulla VITTIMA
ok, veda Cappuccetto e la nonnina ricordate che la nostra fanciulla è un pochettino più grande di quella della storia originale...non so perchè avete voluto così, ma sia!





E il COLPEVOLE?
il lupo...avevamo ipotizzato anche il Lupo (una persona in carne e ossa) fate voi, intanto abbiamo scritto insieme la prima parte e il lupo è l'animale...ma chissà! nessuno ci vieta di mescolare il giallo con l'horror il fantasy e quant'altro




Prima di arrivare al colpevole ci saranno i SOSPETTATI
chiediamoci: 
chi ha incontrato Cappuccetto nel bosco oltre al lupo?
siamo proprio sicuri che il lupo abbia agito tutto solo?
e qui dovrete sbizzarrirvi, anche se non so perché vi siete intestarditi con questi due!










 Per quale motivo è stato commesso il crimine?
Qual è il MOVENTE?
Il lupo aveva fame...una fame "da lupi" vi ricordo che nel caso il lupo diventi un uomo il movente cambia...insomma sarebbe opportuno che cambi ;-)









C’è un MANDANTE?
E qui viene il bello!
Siamo andati a ripescare la mammina affettuosa e un tantino rompiscatole della nostra amica Cappuccetto...mmah non so proprio che ne verrà fuori
comunque il mandante non è assolutamente necessario









INDIZI, TESTIMONI, FALSE PISTE
Ci sono venute in mente delle idee sugli indizi, mi raccomando i testimoni...anche qui la vostra fantasia ha fatto boom, ma ricordate che il nostro detective sta cercando Cappuccetto quindi i testimoni che ascolterà dovranno rispondere a domande precise che a volte potranno confondere l'investigatore
magari qualcuno di questi ce l'ha con la nonna...chissà









Abbiamo iniziato insieme la narrazione e siamo arrivati al punto in cui Cappuccetto si avvia lungo il sentiero indicatole dal lupo, l'abbiamo vista scomparire tra il folto del bosco.
A questo punto potete continuare con il lupo che va dalla nonna, lasciando in sospeso la sorte di Cappuccetto o far arrivare subito il cacciatore chiamato dalla mamma per ritrovare la ragazza.

Insomma, credo ci sia tutto, ricordate di non esagerare mi rivolgo a Gioia che avrebbe voluto uccidere lei stessa Cappuccetto ;-)

e ricordate inoltre:

1.le descrizioni dei personaggi, soprattutto quelli principali
2.la possibilità di aumentare la suspense con descrizioni e flashback
3.la descrizione dei luoghi che possono aiutarci a caratterizzare un personaggio e creare un'atmosfera

lascio a voi la libertà di cambiare qualsiasi cosa, restando sempre all'interno della struttura del giallo, mi raccomando

saranno graditi "razionali" colpi di scena...non inventatevi "cose" giusto per ;-)

ps preparate un'altra fiaba da trasformare, questa volta da soli ;-)

buon lavoro e...........in bocca al lupo!

Ve la ricordate così? beh! scordatevela ;-)




Questo il nostro inizio comune:

C'era una volta in un bosco sperduto, in un lontano isolato paese una giovane fanciulla che tutti chiamavano “Lady Cappuccetto Rosso”.
La ragazza era molto bella e apprezzata da tutti, aveva dei folti lunghi e ricci capelli biondi che usava raccogliere in una cuffietta, anche se diverse ciocche di capelli gli uscivano continuamente, coprendole il viso. Lei era molto disponibile, altruista e gentile con tutti. Viveva da sola insieme alla mamma, ma non aveva mai conosciuto suo padre, non sapeva chi fosse e la madre non aveva mai voluto raccontarle nulla a riguardo.
Un giorno la mamma chiese a Cappuccetto di andare a trovare la nonna che non vedeva da molto tempo, che non aveva da mangiare e che era malata.
Cappuccetto Rosso, all'inizio non voleva andarci, poi invece invece prese il suo mantello, rosso come il sangue e il suo cestino pieno di proiettili e pane.
La nonna di Cappuccetto, viveva nella parte più remota e nascosta del bosco, popolata solo da feroci animali e gruppi di persone emarginate dalla società, che nessuno conosceva bene. Cappuccetto prese la strada del bosco e iniziò a camminare malvolentieri pensando già al momento del ritorno.
A Cappuccetto il bosco aveva sempre fatto paura, gli alberi le sembravano persone nascoste per spiarla, ogni rumore improvviso la faceva sussultare tanto che un semplice fruscio di foglie o un cinguettio di uccelli sembrava una minaccia; ma ecco che giunta all'incrocio di due strade scorse un prato stracolmo di fiori colorati e profumati, dimenticandosi del suo compito cominciò a raccogliere i fiorellini. Ecco spuntare da dietro un'enorme quercia, un famelico e nero lupo. L'animale si avvicinò furtivo a Cappuccetto e le chiese: “Cosa fai bella bambina e dove vai?” e lei, dopo essersi ripresa dallo stupore iniziale, rispose: “Vado a casa della nonna malata, ma ho visto questi bei fiori e ho deciso di coglierne un po' per lei.”, il lupo le chiese: “Ma dove abita tua nonna?”
“Mia nonna” rispose la ragazza “abita in fondo al bosco”.
Il lupo, pensando già al delizioso pasto, consigliò a Cappuccetto: “Cara fanciulla, se prenderai quella strada lì in fondo a destra arriverai alla casa della tua nonnina prima”.
Cappuccetto accettò il consiglio del lupo, prese quindi la scorciatoia e scomparve lentamente sul sentiero tra le folte piante.
Nessuno seppe più niente di Cappuccetto Rosso per giorni e giorni.




SIETE PRONTI? NO, DICO SIETE SICURI DI VOLER LEGGERE CHE FINE HA FATTO LA FIABA DELLA NOSTRA INFANZIA NELLE MANI DEI RAGAZZI? OK, VE LA SIETE CERCATA...MA PREPARATEVI PERCHE' PRESTO LE FIABE TRASFORMATE SI MOLTIPLICHERANNO...CON SORPRESE INASPETTATE ;-)


Sentendo le voci che giravano per il paesello riguardo la dolce fanciulla scomparsa, il cacciatore ed esperto in questi casi, si decise a cercare Cappuccetto; il suo nome era John, era conosciuto in paese come il cacciatore detective più esperto; una volta salvò una bambina di otto anni da un ''lupo'' nero; quello non fu il suo primo caso contro quel ''lupo'', infatti questo lupo era da tempo ricercato, perché aveva cercato molte volte di mangiare bambine dell'età più o meno di Cappuccetto. 
Quando sentì le voci, si recò subito nella piccola casa della bellissima ''lady Cappuccetto''. bussò alla porta la madre di Cappuccetto aprì molto lentamente;appena lo vide fece una faccia preoccupata ed esclamò:"Tu!?..io ti conosco!?" E lui: " Non c'è tempo per il passato, bisogna pensare al presente...ti farò delle domande"continuò il cacciatore"come è fatta Cappuccetto?". La donna gli descrisse ogni minimo dettaglio di sua figlia, il cacciatore continuò dicendo:"Cosa portava con sé?"e la madre:"Dei proiettili e del pane per la nonna!." E il cacciatore insospettito continuò:"Perché dei proiettili?" la madre rifletté sulla domanda e rispose:"Non lo so! però adesso meglio iniziare le ricerche!!". Il cacciatore con sicurezza rispose:"Stia tranquilla, ora che ho abbastanza informazioni riuscirò sicuramente a riportarla a casa!". Dopo  essere uscito dalla piccola casa prese il fucile, lo caricò e partì per il bosco.
Cercò dietro ogni albero di tutto il bosco, finché non arrivò alla grande distesa di fiori, la stessa dove Cappuccetto aveva incontrato il lupo, anche lui come Cappuccetto non seppe resistere a non cogliere quei bellissimi fiori, quindi subito si tuffò nell'immerso prato (!);poi sentì uno sparo, e si diresse verso folte piante, esattamente da dove proveniva il rumore.
Alla fine di quelle folte piante c'era una lunga stradina, fatta di grandi sassi tutti di forme rotonde e ovali;percorsa tutta quella lunga stradina si ritrovò davanti una grande casa blu con il tetto rosso; bussò con prudenza ma non rispose nessuno, ribussò in modo più brusco e non si sentì risposta;si fece il giro dell'intera casa tutto intorno e appena vide la porta sul retro aperta non esitò ad entrare. La casa era enorme;entrando dalla porta sul retro c'era  un'enorme cucina che era divisa dal salotto con un muretto di marmo, il salotto era arredato con un pianoforte vicino la finestra, un divano a tre posti e due poltrone girate verso la televisione che era coperta da un velo trasparente;vicino alla televisione c'era una scala che a vederla sembrava infinita. L'uomo salì le scale e e si trovò di fronte alla porta del bagno che era molto piccolo, dal lato opposto del bagno c'era lo sgabuzzino e vicino lo sgabuzzino c'era una stanza con la scritta sulla porta ''Jhon'', ma decise di non aprirla;continuò ad andare lungo il corridoio, si avvicinò all'ultima stanza della casa, da dove proveniva uno strano rumore. Aprì la porta dolcemente e senza emettere nessun rumore, si affacciò e vide il lupo dormire nel letto matrimoniale. Si avvicinò al lupo e gli sparò un sonnifero per addormentarlo più profondamente, lo prese, lo portò in salotto e lo legò a una  poltrona, aspettando che si risvegliasse per fargli delle domande. Una volta sveglio il lupo iniziò ad agitarsi perché era immobilizzato, e il cacciatore disse:"Forza lupo, confessa hai preso tu Cappuccetto Rosso? e che fine ha fatto sua nonna?" Ma il lupo con un sorrisetto malvagio rispose:"Non te lo dirò mai!" Il cacciatore gli puntò il fucile contro e il lupo continuò:"Se usi questi metodi però sarò costretto a dirtelo!!"... Si trovano nella stanza di sopra con scritto ''Jhon'' sulla porta". Il cacciatore si diresse in fretta in quella stanza che non desiderava molto aprire, e quando la aprì non c'era la ragazzina e nemmeno la nonna, ma un letto singolo e dei poster sui cacciatori, che a vederla si si sarebbe detto essere la sua stanza da bambino. Non avendo trovato le due disperse corse giù per le scale per interrogare ancora il lupo, ma il lupo non c'era più, era scappato! Uscì dalla porta principale e vide delle orme, non erano le sue, quindi decise di seguirle;le orme lo portarono fino a un vecchio mulino a vento che sul retro aveva una porta, quando entrò vide la nonna che stava per essere mangiata dal lupo e Cappuccetto legata a terra. Il lupo non esitò a legare in fretta anche il cacciatore, che ormai legato e disteso a terra vicino a Cappuccetto non aspettò a fargli delle domande. Mentre il lupo era andato a prendere del condimento per il pasto. "Oh Cappuccetto, non sono venuto qui per vederti morire, raccontami, come sei finita  fin qui?". Cappuccetto rispose"Tutto è iniziato qualche giorno fa, prima che dovessi andare dalla nonna, incontrai il lupo che mi disse di sapere come aiutarmi a trovare mio padre..." il cacciatore sospirò e Cappuccetto continuò "..ma mi disse che in cambio gli avrei dovuto portare dei proiettili; il giorno della partenza presi i proiettili per il lupo e del pane per la nonna;quei giorni precedenti il lupo mi disse di fingere quando lo avessi incontrato, perché qualche gruppo di persone emarginate, di quelle che abitano ai margini del bosco, avrebbe potuto raccontare del nostro incontro;arrivata a metà strada diedi i proiettili al lupo e mi incamminai verso la casa della nonna, lui mi disse di aspettare qualche giorno che prima o poi mio padre mi sarebbe venuto a cercare, e ogni giorno che passava sparava un proiettile in aria, finché non gli giunse voce dagli emarginati che qualcuno mi stava cercando, allora portò me e la nonna in questo vecchio mulino e ci legò dicendo che tra poco sarebbe arrivato mio padre!!sei tu mio padre?". Il cacciatore con la faccia sconvolta dalla storia si decise a confessare, ma non fece in tempo a rispondere che il lupo tornò e con l'intenzione di mangiarli tutti e tre; ma con uno scatto veloce il cacciatore si slegò e sparò del sonnifero al lupo, così liberò la nonna e Cappuccetto, chiuse a chiave il mulino, riportò a casa le due donne che al ritorno abbracciarono la mamma di Cappuccetto. Ma la ragazza aveva ancora una domanda:"Allora cacciatore sei tu mio padre?" ma fu la nonna a parlare rivolgendosi a lui:"John! è ora di dire la verità."Si, sono tuo padre e lei.." indicando la nonna - è mia madre!". E Cappuccetto con ancora un po' di stupore abbracciò il padre, la madre e la nonna.
GIOIA TANTARI



La nonna preoccupata, non vedendo la nipotina arrivare, non ci pensò due volte e chiamò la mamma e lei le assicurò che avrebbe chiamato l'investigatore JOBS spiegandogli l'accaduto.
L'investigatore si mise subito all'opera ripercorrendo il percorso che Cappuccetto aveva fatto o almeno avrebbe dovuto fare.
A distanza di pochi metri dal percorso c'erano cartacce, simulatori di animali ed un pezzo di stoffa rosso, l'investigatore presunse fossero
stati usati per spaventare la ragazza.
Arrivò poi ad un  bivio e proseguì per la strada che portava alla casa della nonna, ma non trovò più niente di utile per le indagini allora provò con
l'altro percorso.
Notò subito un grandissimo prato rigoglioso ed intravide un piccolo sentiero alla fine del prato nascosto da un grade cespuglio fiorito.
Proseguì lungo quel percorso e ad un certo punto trovò delle tracce di trascinamento che portavano ad una capanna disabitata. Sugli scalini trovò tracce di sangue, entrò aprendo lentamente la porta e si trovò davanti ad un cadavere da poco sbranato da un lupo. Notò che su un lato il maglione dell'uomo era strappato e lo strappo corrispondeva perfettamente al pezzzo di stoffa che aveva trovato lungo il percorso.
Capì che l'uomo c'entrava qualcosa con la scomparsa di Cappuccetto ed
ebbe un dubbio: il lupo voleva proteggere cappuccetto o impossessarsene?
Avvertì un vocio che proveniva dal retro della capanna e vide il lupo  che parlava con la mamma di Cappuccetto e capì tutto:
la mamma  aveva mandato il lupo e presumibilmente il suo amante ad
uccidere la nonna e la figlia, l'amante non essendo d'accordo con le idee
omicide  della donna aveva ostacolato più volte il piano, allora era stato ucciso dal lupo.
L'investigatore sparò un  sedativo ad entrambi prima di essere scoperto e inviò li una pattuglia ad arrestarli.
Ora doveva trovare la ragazza ma visto che ormai il sole stava tramontando decise di rincasare. L'indomani all'alba l'investigatore si
recò di nuovo sul luogo del crimine sperando  di trovere indizi che lo
portassero dal rapitore.  
Fu attratto però da una luce in cima alla montagna e decise di raggiungerla.
Trovò finalmente Cappuccetto  e vide anche un uomo che si allontanava
dalla scena del ritrovamento.
Riportò Cappuccetto dalla nonna e fece arrestare mamma e lupo.
Nei 
giorni seguenti il suo pensiero fisso fu quell'uomo.
Decise di cercarlo ma sorpreso più che mai lo trovò che suonava ad un suo vicino cercando Jobs. L'investigatore lo accolse in casa e l'uomo gli spiegò che era il padre di Cappuccetto.
Jobs, sapendo della sua assenza nella vita della figlia lo convinse a rincontrarla ed a vivere con lei dato l'arresto della mamma.
Jobs guadagnò fama e Cappuccetto una famiglia che finalmente le avrebbe dato l'affetto meritato. La nonna morì 
di infarto dopo due mesi  ma tralasciando questo piccolo particolare vissero tutti felici e contenti.
VALERIO ROSSI







  TOC TOC... qualcuno bussava alla porta della casa di Cappuccetto, ma lei non c'era, andò ad aprire sua madre, tesa come era sempre in quegli ultimi giorni.
<<Buongiorno signora, se non sbaglio mi ha mandato a chiamare qualche giorno fa in merito, da quanto ho capito, alla scomparsa di sua figlia.>> disse il misterioso uomo.
La madre parve sollevata <<Sì, non sa quanto a lungo ho atteso il suo arrivo. Mia figlia non è tornata più a casa da quando l'ho mandata nel bosco per portare delle cose a sua nonna.>>
<<Ci sono cose molto pericolose nel bosco qui vicino. Da quanto tempo è scomparsa?>>
La donna scoppiò in lacrime <<Da...da...da...da quattro giorni!>> non riusciva a parlare per tutte le lacrime che stava versando.
<<Signora, non si preoccupi, ci penserò io a trovare sua figlia e può star certa che chiunque sia il colpevole della sua scomparsa non avrà vita facile.>>
<<Oh... grazie, grazie! Ritrovi la mia bambina signor cacciatore!>>
  Il cacciatore si mise subito in viaggio nel bosco, alla ricerca della casa della nonna, ne superò molte di piccole casette, ma aveva chiesto agli abitanti delle informazioni e gli avevano detto che era l'unica casa di colore rosa e piena di fiori dagli stravaganti colori. Ecco che dopo qualche manciata di minuti si trovava lì davanti, pronto ad entrare. 


Bussò, ma non rispose nessuno. Provò sulla porta sul retro ma sarebbe stato meglio se avesse bussato in un albero per i risultati che ottenne. La porta era semichiusa e lo trovò alquanto sospetto, quindi decise di entrare per essere sicuro che non fosse successo niente di brutto.
La nonna non c'era. Ma la sua assenza era compensata da macchie di sangue sul letto, sullo specchio e sul pavimento. I suoi peggiori presentimenti avevano trovato conferma.
Tornò immediatamente nel villaggio e avvertì la madre di Cappuccetto che probabilmente sua madre era morta, ma che c'era una possibilità che sua figlia fosse ancora viva e che stesse bene.
<<Mi dica signora: sua madre e sua figlia avevano nemici?>>
La donna era molto più temperata dell'ultima volta <<Non credo che ne abbiano mai avuti, erano adorabili... ma se si deve seguire questa pista provo a chiedere al secondo marito di mia madre, lei lo ha lasciato perché era sempre ubriaco e la maltrattava. Provi a chiedere a lui per l'omicidio di mia madre, ne sarebbe stato senz'altro capace. Quanto a mia figlia, non riesco a immaginare chi potesse avercela con lei.>>
<<Ok, farò così. La ringrazio.>> disse il cacciatore, e se ne andò.
  Andando nel centro del villaggio passò in un bar e lo trovò a mandare giù in un sorso una bottiglia di vino, e poi un'altra, e un'altra ancora.
<<Buongiorno signore. Ho delle domande da farle in merito alla morte della sua ex moglie>> disse scandendo bene le parole.
Era strano pensare che quell'uomo potesse parlare dopo tutto quello che aveva bevuto, ma ci riusciva, anche se non pronunciava bene le lettere <<Come! M-m-m-mia moglie è morta, non sdono sdato io a farla morire, quindi berchè mi sdai chiedendo informazìoni?>>
<<Le sto chiedendo informazioni perché, a quanto ne so io, era molto arrabbiato quando lei ha chiesto il divorzio>>
<<Io non la ho uscisa. Io non avrei bai posduto usciderla. Io l'amavvo, e poi soffvo di artrite, fia alle mani che ai pieddi.>> disse con voce strascicata.
Pareva chiaro che non era stato lui, con una forma di artrite così grave non sarebbe riuscito né a premere un grilletto o a impugnare un coltello né a trascinare via un corpo morto.
Salutò quell'uomo ubriaco che un pochino lo disgustava, ma per il quale non poteva fare a meno di provare un po' di pena.
   Andò a fare una passeggiata per riflettere su altre piste da seguire, ma ci volle quasi un'ora prima che gli venisse una qualsivoglia ispirazione. Era stanco e si sedette su una roccia che sembrava abbastanza comoda. Rifletté su una storia scandalosa accaduta poco prima, <<Mi sembra che sui giornali lo avessero chiamato “Lo scandalo di Tremotino”>> rifletté ad alta voce.
Forse era lui il colpevole, doveva essere condannato perché voleva prendere il bambino da sua madre se non avesse indovinato il suo nome. Magari stavolta invece di colpire madre e figlio aveva deciso per nonna e nipotina. Decise di provare a interrogare Tremotino, che viveva in un villaggio vicino al suo.
Il cacciatore viaggiò sul suo cavallo alla volta del villaggio di Shaxsbury, patria del ciocco di legno d'acero e delle pellicce, ma soprattutto patria del sospettato dell'atroce delitto.
Vide una donna uscire da un negozio di bibite e le chiese:
<<Signora, sa per caso dove abita Tremotino?>>
La donna parve stupita <<Tremotino è morto qualche mese fa, ora è lì>> e indico una collinetta piena di croci.
I due sospettati principali avevano degli alibi di ferro, come alibi che cosa c'era di meglio della morte e di una malattia?
 Ora non aveva proprio più piste da seguire, decise di tornare sulla scena del crimine, magari c'era qualche indizio che poteva fargli visualizzare meglio l'accaduto.
La casetta rosa sembrava solo una casetta normale, non il posto dove era morta una persona. Non aveva mai visto bene la stanza, aveva avuto appena il tempo di accorgersi che lì c'era stato un omicidio ed era andato ad avvertire la madre di Cappuccetto. Sul letto c'era del pelo nero di animale, e sul cuscino c'era un'impronta di morsi insanguinata. Era molto grossa e ciò faceva presupporre che fosse un animale di grossa taglia, un lupo nero. Ed ecco chi cercare per l'omicidio della nonna.
Il cacciatore non sapeva se lo stava immaginando, ma vide un grosso lupo nero accovacciato dietro un cespuglio, che muoveva freneticamente la testa. L'uomo andò a controllare camminando in punta di piedi per non farsi notare, quando lo toccò il lupo guaì.
<<Ma che diamine fai!?>> disse burbero il lupo <<oh oh.>>
<<Salve. Sto indagando sulla morte della signora che viveva qui davanti e sulla scomparsa di una ragazzina. Ne sai qualcosa? E non mentire, ho le prove che tu sei responsabile almeno dell'omicidio della signora.>> sentenziò il cacciatore.
<<E va bene, se hai le prove tanto vale ammetterlo, ho ucciso la nonna ma la bambina non l'ho uccisa, l'ho solo rapita.>> disse il  lupo senza la minima traccia di rimorso.
Il cacciatore non riusciva a capire perché il lupo avesse preferito mangiare un corpo vecchio che un corpo giovane e arzillo come quello di Cappuccetto Rosso. Ma poi capì.
<<Dov'è Cappuccetto? Per chi lavori?>> domandò alzando la voce.
L'animale rifletté un attimo e poi: <<Ti ci porto io, ma a tu non mi farai arrestare.>>
Così si accordarono e poi si incamminarono alla volta del mandante dei crimini.
Il cacciatore notò che il lupo zoppicava e gli chiese cosa mai fosse successo <<È tutta colpa di quella ragazzina, sembra tanto brava, dolce e carina, ma non la si deve mai fare arrabbiare. Quando ha visto che le stavo piombando addosso ha estratto la fionda e mi ha tirato uno dei proiettili che stava per portare a sua nonna. Mi ha preso a una gamba e siccome non ho avuto il tempo di curarmi non riesco a camminare molto bene.>>
  Il tempo di fare questa chiacchierata che il lupo si fermò davanti ad una casetta completamente in legno immersa nel più fitto del bosco e rimase ad odorare l'aria <<È dentro, porti il fucile.>>
Il cacciatore impugnò l'arma e entrò. Il primo pensiero che ebbe sull'uomo che vide fu che era molto bello, ma non aveva dimenticato chi era, anche se non lo vedeva da anni... era il padre di Cappuccetto Rosso.
<<Perché hai fatto rapire tua figlia e assassinare tua suocera?>>
L'uomo non aveva la voce tremante di un assassino appena scoperto, anzi, era calmissimo <<Non è ovvio? Credevo che chiunque ci sarebbe arrivato. Quando mia moglie mi ha cacciato di casa Cappuccetto era molto piccola e io avevo bisogno di lei quanto ne aveva lei di me. Ho riflettuto per anni sul modo in cui vendicarmi, avevo già tutto pronto da secoli, ma non potevo farlo subito, altrimenti...>> riprese fiato <<Decisi di toglierle tutto quello che le era più caro: sua madre e sua figlia, per mia suocera non c'era alcun problema ad eliminarla, ma mia figlia non la volevo morta. Volevo che stesse con me. Così mia moglie avrebbe sofferto come ho sofferto io quando sono stato allontanato. Il lupo mi ha aiutato e in cambio ha avuto il permesso di mangiare “la vecchia”>> non c'era traccia di senso di colpa sul suo viso, di divertimento semmai.
   Il padre di Cappuccetto fu portato in caserma dal cacciatore e lo costrinsero a confessare tutto quanto. Non ebbe più molto tempo da passare con sua figlia, che tornò sana e salva dalla madre. La sua mente non ebbe il sollievo che voleva e divenne ancora più pazzo. Fatto sta che non creò più problemi perché rimase in prigione fino al giorno della sua morte.
Anche in questo, come in tanti dei casi di omicidio l'assassino ha avuto quello che meritava.
MICHELA PANTINI

7 commenti:

  1. Attendo con ansia la riscrittura di...Cappuccetto Giallo http://www.youtube.com/watch?v=y7WIfg51Wrg ;-)

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  2. mi piace tutto e comunque prof ho fatto pure la ricerca sul clima... :) poi ho fatto la fiaba... :) ci vediamo a scuola ciao.!

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  3. Iris potresti usare il tuo nome...please ;-)

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  4. Prof, ti è piaciuto il giallo di Cappuccetto Rosso?

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  5. Sì, ben scritto Michela brava. Bello anche Biancaneve e il trailer che presto vedremo ;-) continua così!

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  6. francesca ciaffoni proietti23 dicembre 2011 alle ore 02:02

    bellissime fiabe ;-)

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