descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

24 ottobre 2012

IIA Libertà e Regole: accadde ieri


Per poter parlare di libertà e di regole, di ciò che una persona può fare e ciò che non può fare ovviamente non bastano le parole, abbiamo deciso di andare ai "fatti" purtroppo fatti di cronaca. Così, dopo aver richiamato i concetti appresi nelle lezioni precedenti, abbiamo letto insieme un articolo di cronaca: l'uccisione della diciassettenne palermitana, Carmela Petrucci, morta per salvare la sorella. 


Abbiamo preparato una mappa alla lavagna con scritto al centro CARMELA PETRUCCI E' MORTA, gli elementi da individuare nell'articolo sono stati:
1. tutte le parole riferite alla GIUSTIZIA
2. il FATTO
3. il PERCHE' dell'accaduto
4. le RIFLESSIONI
5. le REAZIONI
6. COSA ABBIAMO IMPARATO

Questo l'articolo:

Palermo, 17enne uccisa a coltellate
L'ex confessa: «Ho perso la testa»
Il killer è Samuele Caruso, 22 anni. Arrestato mentre stava per fuggire. Non voleva accettare la fine della relazione
PALERMO - Dopo tre ore di interrogatorio Samuele Caruso, il 23enne che ha ferito la ex fidanzata, Lucia Petrucci, accoltellandola e ha ucciso la sorella Carmela Petrucci, 17 anni, ha confessato il delitto e l'aggressione. Al pm che l'ha sentito in Questura, subito dopo l'arresto avvenuto nella stazione ferroviaria di Bagheria, ha detto di aver agito in preda a un raptus e di avere perso la testa.
Il movente. Caruso non si sarebbe rassegnato alla fine della storia d'amore con la ex fidanzata e l'avrebbe perseguitata per settimane. Oggi l'ha aspettata sotto casa e l'ha accoltellata. La sorella, Carmela, 17 anni, ha cercato di mettersi in mezzo e ha avuto la peggio. 
In fuga. L'assassino è stato rintracciato, mentre cercava di fuggire, grazie all'esame dei tabulati del suo cellulare che hanno rivelato le celle a cui il telefonino si andava agganciando durante gli spostamenti. Il Pm chiederà al Gip la convalida del fermo e la misura della custodia cautelare in carcere.
Il killer. Samuele Caruso si sarebbe ferito a una mano durante l'aggressione e anche attraverso le tracce di sangue lasciate da via Uditore, dove si è svolto l'assassinio, a piazzale Giotto, la polizia è riuscita a localizzarlo. Decisive comunque le analisi delle celle del telefonino dell'assassino fermato mente stava salendo su un treno nella stazione di Bagheria. 
I genitori in ospedale. Nella sala antistante il reparto di Chirurgia dell' Ospedale Cervello di Palermo, mentre Lucia Petruccisi trova ancora in sala operatoria, ci sono i genitori delle due ragazze: papà Serafino, impiegato delle poste, e la mamma Giusi Mercurio, dipendente regionale. Accanto a loro alcuni parenti cercano invano di consolarli. «Come sempre ad andare a prendere a scuola le ragazze - racconta una parente di mamma Giusi - e accompagnarle a casa era stata la nonna che invece di varcare la soglia del portone del palazzo aveva proseguito per fare la spesa nel supermercato sotto casa». Nessuno ha voglia di parlare con i giornalisti. «Sono distrutto - dice a stento Serafino Petrucci - mi hanno ammazzato una figlia e l'altra è in sala operatoria». 
La ragazza ferita . Lucia è stata infatti sottoposta a un lungo intervento chirurgico per suturare le numerose ferite d'arma da taglio alla regione lombare, all'inguine e perfino alla lingua. Fortunatamente nessun fendente ha raggiunto organi vitali. «Quello che è successo a Carmela e Lucia - dice la mamma di una compagna di classe delle due - poteva accadere a chiunque, specie se non si capisce con chi si ha a che fare. Forse la responsabilità è di noi genitori che le proteggiamo troppo, senza fornire gli strumenti per capire gli uomini che hanno davanti». Intanto i ragazzi stanno discutendo se tornare a scuola o meno domani. Per il preside del liceo Vito Lo Scrudato il problema è che «viviamo in una società dove c'è una grande difficoltà a gestire i rapporti interpersonali e purtroppo troppo spesso si ricorrere alla violenza».
Amici e testimoni. Dolore, rabbia, sgomento: è questo il clima che si respira davanti il palazzo di via Uditore 14 a Palermo. Nell'androne di questo stabile, a due passi dalla villa in cui si nascondeva Totò Riina, si è consumato in pochi attimi il dramma che ha distrutto una famiglia. Al delitto, avvenuto poco dopo le 13, non hanno assistito testimoni. I primi a prestare soccorso sono stati i dipendenti di un supermercato adiacente allo stabile. «Abbiamo sentito delle urla - racconta Pippo Gambino, 43 anni, che fa il magazziniere - insieme a un mio collega ci siamo precipitati per vedere cosa stava succedendo. Appena siamo arrivati davanti al portone abbiamo visto le ragazze in una pozza di sangue». L'uomo, che conosce bene la famiglia, racconta anche che la nonna delle due ragazze si trovava al supermercato a fare la spesa, mentre un altro fratello era a casa. 
Lucia e Carmela frequentavano entrambe il liceo classico Umberto. Due studentesse modello, come le descrivono i compagni della terza L. Le ragazze erano infatti anche compagne di classe perchè Carmela aveva fatto la prima a cinque anni. «Erano tornate martedì dal viaggio di studio di tre settimane a Brighton - racconta tra la lacrime una compagna, Giorgia Castellini, 18 anni - avevano superato i test ed erano state selezionate entrambe. Erano partite a fine settembre. Eravamo amiche, avevamo un buon rapporto a scuola ma non uscivamo mai insieme la sera o il sabato». «Erano bravissime - aggiunge - Carmela aveva una media del 9, Lucia dell' 8 e mezzo in tutte le materie. Carmela sognava di fare il medico. Non ci sono parole per descrivere quello che è successo oggi: avverti solo un grande senso di vuoto». Un'altra compagna di classe le ricorda così: «Erano entusiaste e stanche del viaggio, ma nell'ultimo periodo erano tranquille. Se ci fosse stato qualche, problema Lucia me lo avrebbe detto siamo molto amiche».
I compagni di scuola. Sia pure in modo discreto, un'amica ammette che qualche preoccupazione legata a quel rapporto tormentato con Samuele c'era: «È un fatto che risale a mesi fa, prima dell'estate - aggiunge - perché Lucia aveva ricevuto messaggi anonimi sul cellulare». Segnali che tuttavia non lasciavano presagire la tragica conclusione di quella storia, anche se sul suo profilo di Facebook Samuele scriveva: «L'unica cosa che non puoi cambiare è la perdita di qualcuno che ami».
Il Messaggero 23 ott. 2012

Queste le osservazioni dei ragazzi (che ho già messo in evidenza nel testo):

La giustizia: arrestato, carcere, PM, GIP, polizia

Il fatto: ferito, ucciso, delitto, aggressione, persecuzione, messaggi anonimi

Il perché: fine della storia d'amore (da altre fonti abbiamo appreso che la ragazza aggredita, aveva consigliato il ragazzo di cambiare vita e ricominciare a studiare)

Le riflessioni: 
- i genitori proteggono troppo i figli e non insegnano loro come difendersi, come vivere con gli altri 
- troppa violenza nella società
- incapacità a gestire i rapporti con l'altro
- due studentesse modello
- "L'unica cosa che non puoi cambiare è la perdita di qualcuno che ami"

Le reazioni: dolore, rabbia e sgomento, genitori disperati
per questa parte abbiamo letto anche altri interventi estratti di commenti scritti su fb nella pagina della ragazza morta. I commenti sono abbastanza forti, trascrivo le osservazioni dei ragazzi
- rabbia
- sfiducia nelle istituzioni
- richiesta di pene più dure
- la violenza genera altra violenza verbale e forse anche fisica
- rimorso che avrà la sorella per tutta la vita: si spezza un'intera famiglia
- eroismo di Carmela (il Presidente le concederà la medaglia d'oro al valore civile)
- chi deve decide deve essere RESPONSABILE E AVERE DIGNITA'
- frase forte "siamo tutti condannati dalle nostre leggi"

I nostri interrogativi: nella discussione sono venute fuori diverse idee e ogni tanto se ne andavano a destra e a manca ... ve le riassumo

Le reazioni che abbiamo letto sono quelle normali di ciascuno di noi? Cosa ne pensiamo?
Avere sfiducia nella giustizia cosa comporta?
La sfiducia ci fa sentire liberi di "cavarcela" comunque e sempre per ogni tipo di reato o no? ... "Tanto non mi faranno niente..."
Cosa ha commesso il ragazzo di 22 anni?
Il carcere come deve essere?
Cosa devono fare i genitori per aiutare i propri figli?
Ci si può fare giustizia da soli?
Che differenza c'è tra giustizia e vendetta? Possiamo farci giustizia da soli?
Chi è autorizzato a usare la forza?

le nostre conclusioni, abbiamo imparato e constatato:

1. l'azione illegale è stata: 
- compiere un atto premeditato
- portare un coltello in giro
- usare violenza e uccidere
- perseguitare: reato di stalking




2. il ragazzo ha leso il diritto della libertà di scelta di Lucia, la libertà di dire no, la libertà di vivere, o di vivere sicura, di sognare di entrambe le ragazze










3. in Italia c'è una grande sfiducia nella giustizia, non ci sentiamo sicuri, protetti e difesi, non sentiamo che i nostri diritti siano garantiti quando subiamo dei torti
abbiamo anche imparato cosa significa: PM e GIP





4. la giustizia è diversa dalla vendetta, lo Stato ha la sovranità per usare la forza, nel rispetto dei diritti fondamentali, noi singoli cittadini no

5. la nostra società ha molti problemi che riguardano la sicurezza


6. è importante che i genitori siano una guida per i figli parola di Gabriele che aggiunge " i ragazzi dei quali si parla è come se vivessero sotto una campana di vetro, incapaci di reagire o pensare da soli"; Chiara (Affile) dice che c'è privacy e privacy: un genitore deve sapere cosa accade a un figlio e i due devono parlare altrimenti il genitore come farà a consigliarlo e guidarlo?



A questo punto abbiamo letto insieme dei documenti importanti 

"Dal punto di vista della legge"

COSTITUZIONE ITALIANA
Articolo 27
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra. 
Art. 2:
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.


E' tempo di riflessioni...
Quale lavoro dovranno svolgere i nostri fanciulli?
In primo luogo riflettendo su tutto il materiale letto e su tutte le discussioni fatte insieme dovranno scrivere una lettera alla ragazza uccisa

In seguito, tramite blog o altro dovranno scrivere le loro riflessioni riguardo uno dei video proposti in classe, mettendo in evidenza il messaggio del video, cosa accade e ovviamente esprimendo le loro opinioni personali





a presto con i lavori dei ragazzi...

Cara Carmela,
ho appena saputo la tua storia, quello che è successo quel giorno. Spero che tu mi stia ascoltando dall'alto,vorrei che non fosse mai successo.
Sei stata coraggiosa ad intervenire, hai salvato la vita di tua sorella. So che ora stai guardando tua sorella da là su e spari che abbia un futuro migliore senza essere perseguitata. Cari compagni di Carmela, non abbiate paura a denunciare chi vi perseguita. Spero che il colpevole abbia imparato la lezione.           
RICCARDO                                                                                                                                         
                                                                                                                                                                                

Ciao piccolo angelo,
se ti dicessi mi dispiace non ti direi nulla: non meritavi tutto questo!
Hai fatto questo gesto, che ti renderà onore, per tua sorella, per difendere una vita sacrificando la tua.
Quello che hai fatto non è una cosa da tutti i giorni: in 12 anni che vivo questo gesto l’ho visto solo nei film.
Non riesco a capire dove hai trovato tutto questo coraggio per fare una cosa simile, ma proprio da qui si capisce che per tua sorella avresti fatto di tutto. Adesso non mi metterei mai nei panni di Lucia quando scoprirà di averti perso per sempre: avrà un rimorso a vita.
Ma almeno si riterrà fortunata di aver avuto accanto un’eroina.
Che cosa ne sarà adesso dei tuo genitori? Sopporteranno di aver perso una figlia?
Ma tu adesso sei lassù, al sicuro, e starai guardando Lucia e quel verme che ha cercato di ucciderla.
NON SI PUO’ MORIRE A SOLI 17 ANNI!
RIPOSA IN PACE.
                                                                                                           Elisa


Cara Carmela,
ho saputo della tua storia sconvolgente e ne sono rimasta da una parte ammirata per la tua azione:cioè hai salvato la vita a tua sorella, 
ma da una parte sono rimasta veramente sconvolta; quando ho sentito la tua storia al tg ho subito pensato:"Ma dove cavolo siamo finiti???"

Morire a 17 anni per chi? Per un matto che è pure partito da casa con il coltello!
Della tua brutta storia ne stavamo parlando anche in classe con la prof. e dalla discussione sono uscite riflessioni sempre più sconvolgenti:
che tu RAGAZZA 17ENNE HAI SALVATO LA VITA A TUA SORELLA! E quel cretino ha pure il coraggio di dire che ti sei messa in mezzo tu!
mah!!! Queste persone non le capisco!
Tu e tua sorella cercavate solo di inseguire i vostri sogni e c'eravate quasi riuscite...
spero solo che il "maniaco" passando in carcere gli anni che si merita, pensi all'enorme errore che ha commesso.
Chiara


Ciao Carmela Petrucci,
per il fatto che ti è successo a me dispiace tantissimo,perché io so che tu eri una bravissima studentessa e a scuola avevi la media del nove e perché uno come Samuele ti avrebbe dovuto uccidere? Tu in fin dei conti avevi solo diciassette anni e hai perso la vita per difendere tua sorella, che è stata accoltellata e adesso si trova in ospedale. Lei non poteva fare tutto quello che lui,quello stupido, le diceva di fare ma so non gli dava retta: ed infatti ecco quello che è successo.
I tuoi genitori non ti hanno insegnato a difenderti loro ti proteggevano; in questi anni nella società c'è molta violenza; e le reazioni di tutti sono di disperazione, rabbia, sgomento, dolore.
per te Carmela
ti voglio tanto bene !!                                          GIULIA

Ciao Carmela,
tutti sappiamo cosa è successo ma soprattutto sappiamo cosa hai fatto per proteggere tua sorella.
Morire ha 17 anni è terribile, non potrai goderti la vita e non potrai realizzare i tuoi sogni.
Ma è stupendo pensare che, in questo mondo pieno di rabbia, c’è ancora qualcuno pieno di amore, che apprezza la vita e che darebbe tutto per la sua famiglia.
Con coraggio ma soprattutto con tanto amore ti sei messa in mezzo e hai dato la tua vita per difendere la vita di tua sorella. Anche io lo avrei fatto,  senza dubbio avrei difeso mio fratello anche se non andiamo d’accordo, ma è mio fratello! È un legame forte che non si spezzerà mai e anche se le nostre strade si divideranno, lui potrà contare sempre su di me.
Mi chiedo, con quale coraggio Samuele Caruso ha colpito tua sorella e dopo di lei te; come ha potuto colpire la ragazza che diceva di amare?
Secondo me, non si rende conto del dolore che avete provato in quel momento, né del dolore che ha causato ai vostri cari e non immagina il dolore che tua sorella proverà per sempre pensando di aver avuto una sorella che per amore le ha salvato la vita facendo togliere con tanta violenza la sua.
Ma la violenza di Samuele ha incontrato il tuo immenso e vero amore,Carmela.
Saveria

In queste circostanze è sempre difficile iniziare a parlare, qualcuno ha scritto “ la vita è una cosa meravigliosa”, si, lo è sicuramente ma quando accadono certe cose ci accorgiamo anche quanto può essere crudele. Avevi una vita splendida davanti, con tanti sogni e soddisfazioni ma qualcuno a deciso di interromperla, solo perché volevi difendere quella di un’altra, tua sorella. In tutti noi ma specialmente nella tua famiglia vivrà per sempre il ricordo di una figlia eccezionale, e in me che non t’ ho conosciuto, ma ho avuto modo di fermarmi a pensare e riflettere; viviamo in un mondo ormai malato e, troppo spesso, non ci si ferma a pensare e si reagisce con rabbia e violenza. Mi auguro che la vita mi dia belle sensazioni, emozioni, spero che la tua nuova vita non terrena sia la luce che aiuta tutti noi quando siamo bui. Addio….
Nico 



Ciao Carmela,
quello che ti è successo è inaccettabile, incredibile e forse una delle cose più brutte che possano esistere in questo mondo,che ormai è diventato così violento e crudele che non si riconosce più. Sei stata un vero EROE perché hai salvato la vita di tua sorella e invece tu che non c'entravi proprio niente ci hai rimesso e ora che non ci sei più sei diventata un dolce ANGELO che guarda tutti da lassù.
Io non ti conosco eppure so che eri una ragazza che voleva avere un grande futuro, una ragazza dolce e simpatica che non meritava assolutamente tutto questo. Manchi a tutti: ai tuoi genitori, agli amici e forse anche a quelli che come me prima non ti avevano mai visto e mai conosciuto, so però che tu da lassù darai a tutti la forza per andare avanti e fargli capire che tu sei ancora vicino a loro e che gli vorrai bene per sempre. Ora tua sorella Lucia si sentirà sicuramente in colpa ma tu da lassù stalle vicino e dalle il coraggio per continuare la sua vita al meglio.
Speriamo almeno che il tuo sacrificio serva a far capire ad alcuni uomini che le donne vanno rispettate e protette e non umiliate e uccise.Spero che grazie a te questi uomini capiscano che le donne non sono di loro proprietà come se fossero oggetti, ma persone libere di cambiare idea nel far finire una relazione che le faceva solo stare male!
Sei stata un VERO ESEMPIO di coraggio e amore vero verso tua sorella...Ciao Carmela...                                                                                                                                                                      Camilla 
                                                                                                                                                                                                                                        

Ciao Carmela,
ho sentito la tua storia. Wow! Non mi ero mai sentita così a disagio. Sto cercando di mettermi nei tuoi panni. Non ci riesco. La tua storia mi ha colpito profondamente. È ingiusta la vita… Spero che almeno Lucia ce la faccia!!! Sei stata davvero coraggiosa. Lo sapevi che intervenendo saresti morta; ma a te questo non importava. Volevi solamente difendere tua sorella e invece guarda che cos’è successo!!! Però questo l’ho apprezzato moltissimo. Credo che anche tua sorella l’abbia apprezzato. Secondo me quando lo verrà a sapere scoppierà a piangere!!! come dicono su Facebook, ora sei diventata un angelo J ma di quelli più importanti!!! Credimi… secondo me sei diventata un eroe J. Spero che Caruso sia arrestato a vita, ma questo non te lo posso garantire L. Però ti devo dire una cosa: GRAZIE !!! ma un grazie di cuore perché mi hai dato un buon esempio. Grazie ancora J
                                        J CI MANCHERAI J
Lucia


Ciao Carmela Petrucci,
mi dispiace per quello che è successo,ci hai rimesso la vita per salvare tua sorella,
ci hai rimesso il tuo futuro. Eri una ragazza bravissima, ti piaceva studiare, fare la dottoressa.
Quell’assassino ha rovinato il tuo stupendo futuro, la tua vita che amavi e apprezzavi,sei una ragazza davvero coraggiosa.
Penso che quando lo diranno a Lucia, che sei morta, impazzirà, si sentirà in colpa, dirà: “Lei è morta per proteggere me”. Quanto coraggio che hai avuto andare lì vicino a lui,vicino ad uno che ora dice di aver perso la testa. Ci doveva pensare prima, prima di andare in giro con un coltello e uccidere così. Soltanto per amore.
Quando uno è tanto innamorato e poi ti lascia lo capisco uno si che ci rimane male, lo so, ma non deve arrivare ad uccidere persone, rovinando la sua vita e la vita di chi ti amato prima.
Tu,Carmela una ragazza di diciassette anni che forse non hai provato nemmeno cosa significa amare.
Prima di innamorarci di una persona, penso che dovremmo chiederci se anche lei è innamorata di noi.
Te lo ripeto ancora mi dispiace,tu mi hai insegnato a non fidarmi di tutte le persone, ma a fidarmi solo di persone che si fidano di me.


                                  Elena 




Ciao  Samuele,
ti scrivo questa lettera  per farti rendere conto della gravità dell’ azione che hai compiuto, hai ucciso una ragazza innocente rovinando la vita di tutta la sua famiglia. Tutti hanno il diritto alla vita ma nessuno ha il diritto di toglierla, perché Carmela, come te, aveva il diritto di  vivere una vita felice, perché a 17 anni non si è vissuto abbastanza. Essere lasciati dalla persona che si ama non è ritenuto un motivo per commettere un omicidio né tanto meno è giustificabile lo stalking con il  quale hai terrorizzato e costretto a vivere Lucia nella paura più totale. Avevi  organizzato tutto, sapevi gli orari della scuola ed hai agito, con crudeltà e forse  senza riflettere abbastanza  sulle conseguenze delle tue azioni, volevi uccidere Lucia ma Carmela, con coraggio, difendendo la sorella  ha perso la vita. Quindi è giusto che ora tu paghi, anche se non pagherai mai abbastanza per quello che hai commesso, in quanto tu sei in carcere e sei vivo; Carmela è morta e Lucia è viva ma morta dentro.
Benedetta















3 commenti:

  1. In questo video ci sono due persone che si incontrano casualmente e che si trovano tutte e due in difficoltà.Ma invece di aiutarsi si guardano con indifferenza come se l'altro non esistesse.Io penso che troppo spesso le persone sono indifferenti al dolore degli altri,ognuno pensa a se stesso.Noi tutti dovremmo imparare ad essere più altruisti e soprattutto ad aiutare di più il prossimo. Nicolò Cricchi

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  2. Bravissimo Nicolò! Hai ragione, infatti il preside della scuola ha fatto una giusta riflessione: "Viviamo in una società dove è difficile gestire i rapporti interpersonali ...". Non sappiamo guardare il valore nell'altro, ma soprattutto siamo molto egoisti, a volte, e vediamo solo il nostro dolore e la nostra sofferenza. Ti scrivo una citazione...vediamo se ricordi dove l'abbiamo letta
    "Se c'è una strada sotto il mare
    prima o poi ci troverà
    se non c'è strada dentro al cuore degli altri
    prima o poi si traccerà. "

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  3. si sulla scheda di letteratura alla canzone di "mio fratello guarda il mondo". Nicolò Cricchi

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