descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

8 gennaio 2014

IIIA Don Rodrigo si difende

focalizzazione interna
testo argomentativo
discorso indiretto
IIIA Arcinazzo Romano
a.s. 2013 – 14



Oggi incontriamo il cattivo della storia: Don Rodrigo. Dopo una lettura di passi scelti dai capitoli V e VI l’esercizio di oggi si farà più interessante e difficile, innanzi tutto riscriveremo la storia dalla parte del cattivo e poi … ascolteremo in diretta la sua difesa … cosa dirà Don Rodrigo?


1. Lettura dei passi (specifico inizio e fine dei passi da leggere)
dal capitolo V:
Sentite figliuoli - “Ma intanto si porti da bere al padre”
dal capitolo VI:
"In che posso ubbidirla" - il campo di battaglia






2. Testo:
- prima parte: riscrivere i passi letti con focalizzazione interna, nei panni di Don Rodrigo; ovviamente tutto il racconto sarà soggettivo, visto quindi dal punto di vista del cattivo, si tratta di un testo narrativo dovranno quindi essere presenti le diverse tipologie di sequenze che conosciamo bene; nella scrittura non dovrai usare il discorso diretto, ma solo quello indiretto;


ci siamo esercitati sul discorso diretto e indiretto lo scorso anno, ma ora sarà utile un ripasso




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- seconda parte: Don Rodrigo si difende, nella forma del monologo teatrale come fosse in un'aula di tribunale, il cattivo esporrà le argomentazioni in sua difesa, come?
  • innanzi tutto dovrai inserire un elemento di "congiunzione" tra le due parti del testo: una domanda retorica (ditemi voi: cosa dovrei fare ora?/ma cos'ho fatto di tanto spregevole?/e voi pensate che mi lascerò intimidire da un povero frate?); una decisa affermazione (non mi farò mettere i piedi in testa da un frate/da due poveracci...); con un'esclamazione (ma sanno con chi hanno a che fare!) ... o inventa tu altro;
  • ovviamente dovrà dire di essere innocente (questa è la sua tesi, idea, opinione) ma dovrà, a questo punto dimostrare anche il perché adducendo diverse motivazioni (cioè perché secondo lui è innocente) ... lo so che lo sanno pure i muri che è il cattivo della storia, altrimenti Manzoni cosa lo avrebbe scritto a fare il romanzo se non ci fossero stati i cattivi? Per questo l'esercizio è più divertente, potrete inventarvi le "peggiori" e allucinanti motivazioni (siete abituati alle scuse) ;-) occhio però che poi dovrete spiegare bene queste  argomentazioni
Argomentare vuol dire sostenere con argomenti, cioè con prove, la propria opinione su un determinato problema. Il testo argomentativo, dunque, è un testo in cui chi parla o scrive esprime la propria opinione, la illustra, la dimostra fondata e la difende sulla base di argomenti o prove, allo scopo di convincere chi lo ascolta o lo legge della validità di quanto afferma.Marcello Sensini, Le parti e il tutto (vol. C), p. 312


  •  per poter spiegare le sue motivazioni e argomentarle per bene Don Rodrigo (cioè voi) dovrà usare i giusti connettivi testuali, quindi li ripassiamo insieme, inserisco il file riassuntivo in googledrive. Eccolo qui. 



Ecco i testi dei ragazzi


Era un semplice pomeriggio, come tutti gli altri ed io stavo pranzando con i miei cari amici. Carne, vino a volontà, c’era di tutto e di più. Stranamente il mio servitore mi avvisò per dirmi che c’erano visite. Ma chi sarà mai a quest’ora? Chi è che osa disturbarmi?
Nonostante stessi mangiando dissi al mio servitore di far entrare questa persona misteriosa.
Improvvisamente entrò un vecchio tutto incappucciato, barboso. Dalla corona che fuoriusciva dal mantello riconobbi che era un frate, fra Cristoforo, quel famoso frate del convento della città che rompe le scatole a tutti. “Fra Cristoforo a casa mia? E che è venuto a fare?”
Sebbene non sapessi cosa volesse lo invitai comunque a bere del vino con noi perché mi pareva un gesto maleducato non offrirgli nulla. D’un tratto mi disse che voleva parlarmi in privato. “Parlare in privato? Con me? Farò questo sforzo, è un poveraccio …”
Successivamente andammo soli in un’altra stanza. Gli chiesi a cosa fosse dovuta la visita e lui iniziò a parlare di tutte cose strane. La coscienza, l’onore … “Ma che vuole questo? Per caso ha scambiato la mia casa per una chiesa?”
Inoltre mise le dita tra la corona e cominciò a dirmi di Dio, dell’innocenza. “Neanche una spia si comporta così come lui, mi sta facendo irritare. Cosa vuole ancora non si sa”.
Non la smetteva più, stava diventando insopportabile. Ma poi mi parlò di Lucia e s’infuriò quando gli dissi che era sotto la mia protezione. Non lo riconoscevo più, usava parole che mai da un prete mi sarei aspettato. Ne diceva di tutti i colori, dalla maledizione su questa casa alle accuse rivolte a me, fino a quando mi minacciò. Stava alzando le mani, ma lo bloccai e lo cacciai. Un prete che minaccia un gentiluomo come me? Un prete che mi accusa, che mi punta il dito contro? Ma dove si è visto mai? Ringrazio Dio che non mi ha fatto esplodere, altrimenti non so come sarebbe andata a finire.

Ma ditemi voi, cosa dovrei fare ora? Io volevo solo proteggerla, un uomo come me visto che è forte, protegge tutti, soprattutto le donne. Ma dai, diciamola tutta. A Lucia piaccio e neanche poco. Però vedo che comunque è timida e non riesce a confessarsi perciò ho deciso di proteggerla affinché si dichiari. È ovvio che le piaccio, ho i soldi, sono elegante, sono gentile. Infatti lei già si sarà programmata tutto il futuro insieme a me, ve lo dico io, è solo che è timida. Se non mi credete venite con me da lei almeno vi faccio notare come arrossisce appena mi vede e come abbassa la testa. Lucia merita uno come me, uno che sappia darle tutto ciò che desidera. E chi è capace di fare tutto questo? Io, solo io. Solo con me è al sicuro. Con un nobiluomo, nessuno le farà mai del male.
Elisa


Tanta fatica per niente. Quel miserabile Frate allora, prima ha attraversato il mio meraviglioso villaggio, poi è salito sulla viuzza a chiocciola, si è presentato davanti al mio palazzotto ed ha avuto persino il coraggio di interrompere il mio fantastico pranzo solo per una banale sciocchezza! No, cioè... Una cosa assurda, inevitabile arrabbiarsi! Ed io che sono stato anche molto gentile e cordiale nei suoi confronti: gli ho fatto aprire dal mio vecchio servitore, l’ho fatto accompagnare dall’uomo nella sala in cui si s'affrettava la cena, ho fatto portare una sedia tutta per lui e addirittura gli ho offerto da bere! Però so che il Frate era venuto per parlarmi di quei due rimbambiti. Infatti ho abbandonato la cena e abbiamo parlato.
Devo dire che all’inizio sono stato un po’ troppo arrogante, ma se lo è meritato! Innanzitutto stava facendo troppi giri di parole, perciò non capivo, o meglio facevo finta di non capire cosa stesse dicendo.
Ahahahahah, quanto l’ho stuzzicato però! Anche se pian piano mi stavo veramente arrabbiando, ma sul serio!
No, cioè... La parte in cui mi sono superato è quando gli ho detto che tutto ciò era a causa di una fanciulla che le premeva molto. Anzi, no. La parte più bella è stata quando gli ho detto di portarmi la fanciulla così la potrò proteggere. Questa è stata la ciliegina sulla torta. Però devo dire che da lì la situazione è degenerata!
Ma come si permette di puntarmi il suo indice contro, anzi cosa peggiore, minacciarmi dentro casa mia? Ma stiamo scherzando? Io sono Don Rodrigo e non posso permettere che mi si venga fatta la ramanzina nel mio palazzo! È una cosa inaudita, intollerabile! Perciò l’ho cacciato!
Però io ancora non riesco a capire: perché ce l’hanno tutti con me? Io non ho fatto nulla, quella era solo una scommessa! Non riesco a capire però… la colpa la danno a me, giusto? Ma se io ho chiesto persino di proteggere la fanciulla! Io sono un gentiluomo e non permetterei mai che una donna, fanciulla soffra! Per questo mi sono fatto avanti. In fondo voglio solo aiutare una bella, affascinante, desiderosa e incantevole fanciulla. Non faccio nulla di così malvagio! Anche perché io ho un cuore d’oro e aggiungiamo il fatto che lei starebbe al sicuro nella mia stanza da letto.
Lucia

Bussarono alla porta e subito i miei scagnozzi andarono ad aprire e si trovarono davanti quel povero di Fra Cristoforo. Ma che cosa voleva adesso? Che cosa era venuto a fare nella mia dimora? C’erano tutti i miei amici e stavamo pranzando quando ad un tratto arriva lui che ci rovina il divertimento.
Quest’uomo ancora non sa con chi ha a che fare; già il fatto che si presenti qui senza nessun preavviso mi dà davvero fastidio. Rimasi fermo sulla mia sedia di pelle e muto senza dire una parola, volevo proprio vedere che cosa mi voleva dire di così tanto urgente  quel prete.
I miei amici, seduti ancora a tavola erano rimasti stupiti a vedere Fra Cristoforo nella mia casa così, con aria forte e di sfida. E considerare che è solo un povero frate, mica è uno come noi! Ahahahah ma dai neanche ci voglio pensare! Ancora non sa che io ed i miei amici siamo le persone più potenti e coraggiose di tutto il paese?!
I miei scagnozzi gli stavano accanto e intanto lui ci guardava, anzi no ci osservava proprio attentamente con occhi grandi e spalancati. Che pensava di spaventarmi? Ma non credo proprio! Ancora non ha capito che io non ho paura di niente e di nessuno? Io mica sono un prete pauroso e indifeso come lui, io sì che sono uno di quelli forti e coraggiosi. Non mi mette paura niente e nessuno!
Decido però di farlo accomodare a tavola con noi, volevo proprio vedere come si sarebbe comportato lui: solo un prete, a stare in mezzo a persone di un certo livello quali siamo noi. Gli faccio portare un bel bicchiere di vino e intanto io ed i miei amici cominciamo a prenderlo in giro; lui, fermo e impassibile stava zitto ma si capiva dai suoi occhi che avrebbe voluto tanto dire qualcosa contro di noi.
Passati pochi minuti gli chiesi di che cosa mi volesse parlare e lui subito con aria fredda rispose che avrebbe preferito parlare in privato. Allora con aria serena e anche un po’ “gentile” lo feci accomodare nel mio studio. Mi veniva da ridere al solo pensiero che avrei dovuto parlare con lui … ma iniziai dicendogli in  che cosa potevo ubbidirlo. Iniziò a parlarmi di un certo atto di giustizia e dell’onore, della coscienza, insomma di tutto questo. Immaginavo già che mi sarebbe venuto a parlare di questo interessante fatto ma io, come sempre, so come farmi rispettare.
Parlò, parlò e parlò finché decisi di intervenire per difendere le mie idee e la mia verità: in primo luogo si può sapere che cosa ho fatto di tanto spregevole? E poi, ma voglio dire, mi avete guardato bene?! Sono l’uomo più bello, ricco, coraggioso e forte di tutto il paese e voi volete dirmi che non mi dovrei prendere ciò che mi merito, ossia una bella fanciulla tutta per me? Io sì che sono degno e meritevole di averla tutta per me Lucia! Ma sanno chi sono io? Sono l’unico che può dire e fare tutto ciò che vuole! Sono io, Don Rodrigo! E poi ma dai, credete davvero che io abbia paura di due poveracci? Non mi farò di certo mettere i piedi in testa da loro!
D’altro canto c’è chi, come loro, sostiene che io sia colpevole e che sia solo un poveraccio egoista, arrogante e pieno di sé! Ma tutta questa illusa gente non sa ancora con chi ha a che fare! Ahahahah! Ma per quanto mi riguarda io non ho fatto niente di male, niente di così tanto brutto e spregevole di quanto dicano tutte queste persone, che secondo me, sono solo vigliacche e invidiose.
In aggiunta a ciò io non mi sento per niente colpevole, e se ho fatto quello che ho fatto è perché mi sentivo solo, e poi uno come me ha bisogno di una bella donna come Lucia accanto a sé. Io me la merito una come lei.
Secondariamente mi serviva qualcuno che badasse alla mia dimora e mi aiutasse in tutti gli incarichi che ho da compiere, di certo lei sarebbe stata un’ottima padrona e “moglie” per me. Con questo non  vedo dove sia il problema o come vedono e dicono quasi tutti il grande e brutto atto che ho commesso. Ho solo fatto quello che dovevo e volevo fare e per questo non mi dichiaro per niente colpevole.

In conclusione di tutto ciò io amo davvero Lucia e mi serve una donna accanto a me, con questo non mi ritengo colpevole e ritengo che Fra Cristoforo e i due fanciulli si mettano l’anima in pace perché vincerò io! Ahahahah!
Camilla 

Un giorno ero nel mio bel palazzo, quando si presentò Padre Cristoforo, dopo aver ammirato il mio bel paese  arroccato sul colle, pieno di tradizioni e di cultura soprattutto con un personaggio importante come me, Don Rodrigo. Inizialmente fui quasi commosso a vederlo arrivare perché noi eravamo grandi amici. Successivamente andò al dunque della sua visita e mi insultò gravemente dicendo che i miei scagnozzi avevano impedito ad un buon uomo di fare il suo lavoro: celebrare un matrimonio. A quel punto mi arrabbiai molto perché nessuno mai si era permesso di accusarmi di una cosa inesistente. Si capiva che non aveva nessun interesse per gli sposi ma solo per lui stesso, perché era geloso. A  quel punto l'ho cacciato dalla mia bellissima dimora.
Ma come poteva pensare che una persona così divina e senza difetti avesse potuto concepire un così villano pensiero? Cosa dovrei farmene di una ragazza da sposare io: con la mia casa, i miei tesori e i miei tanti amici, una ragazza non farei nient'altro che assecondarla. Se non mi credete potete chiedere ai miei sudditi... Ehm compaesani. Ma poi anche voi siate ragionevoli, io, secondo voi, potrei mandare le mie guardie in quel paesaccio dove girano briganti, ladri, malfattori... E poi come se non bastasse ci vuole, con il passo delle mie guardie, più di un giorno intero per arrivare lì... E che farei sprecare tutte queste forze ai miei uomini per una Lucia qualunque? rispondetemi... no . E poi la mia bellezza è già completa, non serve qualcuno per completarla!!!

Giorgio                                                              

Stavamo mangiando, avevo invitato tutti i miei cari amici, come faccio quasi ogni giorno, loro vengono nella mia dimora e pranzano con me, il signorotto di questa città più ricco e più bello.
Tutto era tranquillo e ci stavamo divertendo,quando sentii il campanello suonare ed in pochi minuti mi ritrovai davanti quel povero disgraziato di Fra Cristoforo!
Ah, li mi venne da ridere e pensai, che cosa vorrà un prete da me? Non sa che mettere un piede in questa casa è come mettere un piede all’inferno?
Anzi provavo anche un po’ di vergogna di fronte ai miei amici, chissà che avrebbero pensato,un povero prete in questa casa,roba da matti!
Ma io non persi l’occasione e per prenderlo un po’ in giro lo feci accomodare e gli feci portare un bicchiere pieno di vino,intanto i miei amici rimanevano zitti e ridevano  sotto i baffi e ci giocavano anche loro.
Nonostante tutto la sua presenza in quella tavolata di signorotti ricchi,mi dava sempre fastidio,stava rovinando il mio pranzo! Lì in mezzo era solo un intruso! Allora senza perdere tempo gli chiesi cosa volesse e mi rispose che voleva parlare in privato; ma guarda tu che presuntuoso,oltre a rovinarmi il pranzo pretende pure di parlare in privato, che faccia dura che ha questo prete! Ma per non fare lo scontroso e l’antipatico lo invito a spostarci nell’altra stanza.
Comincia a parlare e cerca di farmi capire che la colpa è tutta mia se Renzo e Lucia non si sposano e a quel punto gli dico che, per cominciare, io non c’entro niente e che poi di loro non mi interessa un fico secco,loro sono solo due poveracci e a me dei poveri non mi interessa nulla; ma lui nonostante tutto continua e mi accusa,alzando anche la voce, io gli  rispondo che non mi faccio mettere i piedi in testa da un povero prete,ma chi si crede di essere da venire qui da me e parlarmi con un tono di voce alto; inoltre lui è venuto qui senza nemmeno avvisarmi,ma soprattutto senza che nessuno lo abbia invitato.
Aggiungo anche che forse loro non mi conoscono veramente, non sanno che se mi fanno arrabbiare divento peggio del diavolo.
Ma questo dannato prete insiste ancora ed gli dico che se a Lucia non piace Renzo il problema non è il mio; e ad un certo punto arriva perfino ad alzare le mani quindi con tono molto alterato gli urlo in faccia che per finire non aggiungo niente solamente andarsene e sbrigarsi ad uscire da casa mia.
Quindi lo caccio via e se tornasse non gli aprirò, può rimanere anche tutto il tempo a suonare,ma io i poveracci nella mia casa non li voglio.
Comunque ogni cosa che prova a fare quel frate io sono sempre pronto per ribellarmi,anche se provasse a denunciarmi,io ho il mio carissimo amico Azzecca-Garbugli che mi difende,e poi so già come mi posso difendere da solo.
Ma dai! si nota tantissimo che piaccio a Lucia,gli piace tutto di me,specialmente il mio carattere, lei lo ama! Anzi lo amano tutte quante le belle donne che mi gironzolano intorno!
Ma chi vuole mettere a confronto la mia bellezza con quella di Renzo? È ovvio che Lucia sceglie me! Il mio viso per quanto è bello brilla anche; io in confronto a Renzo sono un uomo coraggioso,intelligente ed educato,specialmente con le signore.
Renzo invece è praticamente tutto il contrario.
Capisco poverina la mia Lucia, starà soffrendo veramente tanto perché non sta accanto a me, che sono il suo principe! Ed adesso si è decisa a dire tutto a Renzo,finalmente gli ha detto che sono solo io l’uomo della sua vita e che senza me non può certo vivere.

Riguardo a quel frate,se torna e continua ad accusarmi gli rispondo che mi deve spiegare il motivo se io e Lucia stiamo insieme,in fondo siamo solo innamorati e non può rovinare i nostri bellissimi rapporti.

Elena


Si è presentato a casa mia durante un banchetto da me organizzato un frate. So già chi è ma per sicurezza glielo chiedo, l'ho invitato a unirsi al banchetto dove i mie ospiti brindavano e mentre festeggiamo, già penso alla noia che proverò nell' ascoltare quel frate. L'uomo è Fra Cristoforo e non mi stupisco della sua visita, sapevo che sarebbe venuto e so anche il perché e non ho intenzione di dargli ascolto. In disparte cominciava a parlarmi di Dio e di giustizia e mi chiedo quando arriverà al punto, non  ne posso più di sentirlo, se volessi sentire una predica andrei in chiesa. All' improvviso ha nominato l'unico nome che non doveva nominare, ovvero quello di “Lucia”, in quel momento ho sentito il sangue ribollirmi nelle vene. Quella donna deve essere solo mia e sotto la mia protezione e non accetto che qualcuno provi a farmi cambiare idea.... adesso potrei anche uccidere questo prete, io sono Don Rodrigo e posso farlo ma non voglio altri problemi, quindi lo caccio di casa ma nel farlo il prete mi minaccia in tutti i modi ma non mi interessa e allora gli dico che, per cominciare come si è permette di venire a casa mia per lo più durante un banchetto e parlarmi con tale arroganza, in secondo luogo di cosa mia sta accusando? Io non ho la minima intenzione di far del male a Lucia, io voglio solo proteggerla! Non farei male nemmeno ad una mosca! Lei con me troverebbe innanzitutto un uomo che la ama e poi una casa accogliente e condurebbe una bella vita qui...capite? Inoltre, non ho mandato i miei uomini per minacciare Don Abbondio ma per convincerlo a non sposarli perché sono troppo giovani ed è presto per sposarsi!
Alcuni ritengono che io sia cattivo ma invece ho un cuore d'oro, ho agito in questo modo solo per dare più tempo a Renzo e Lucia di pensare a quello che vogliono, io tengo alla mia Lucia. Dunque, avendo più tempo i due potrebbero rendersi conto di non amarsi e Lucia potrebbe capire che Renzo non è l'uomo della sua vita ma che sono io l'uomo giusto per lei.

 Saveria

Bussarono alla mia porta mentre mangiavo con mio cugino. Era Fra Cristoforo, ma cosa mai può volere un vecchio come lui da uno come me? Arrivato in cima alle scale mi disse che voleva parlare in privato con me,ma come si permette un plebeo come lui di parlarmi in questo modo ? Dovrei sbatterlo fuori ! Andammo  nel mio studio, mi accusò di interferire in un matrimonio, ma cosa vuole da me? Disse che impedivo il matrimonio tre Renzo e Lucia. Io, che voglio solo proteggerla. Finito il lungo discorso mi mise la mano davanti e invocò una specie di maledizione o qualcosa del genere, io a quel punto gli presi la mano e lo cacciai dalla mia bellissima dimora. E se mai dovesse tornare non gli aprirò più la porta. Che cosa avrei mai fatto di tanto grave e crudele? Non riesco a capire che colpe posso avere io, un uomo superiore, affascinante e soprattutto benestante? Perché dovrei volere una poveraccia come Lucia Mondella se posso avere tutto quello che voglio?  Inoltre, io che posso avere tutte le donne del paese, perché dovrei scegliere una morta di fame? Non mi spiego proprio perché continuate a giudicarmi in questo modo, è inaccettabile ed anche ingiusto. Poi non mi è mai piaciuta Lucia! E' carina ma non mi merita affatto, io sono un super playboy. No, assolutamente no ! Io sono innocente, poi non sono io ad impedire il matrimonio, sto facendo solo da intermediario da parte di un mio vecchio amico ,perché gli dovevo un favore e chi poteva aiutarlo se non uno potente come me ? D'altro canto tutti i miei amici sanno che sono una persona buona, li ho addirittura aiutati a trovare la donna della loro vita, e allora perché io dovrei dividere una giovane e bella coppia ,innamorata come loro? Infine, non sono così crudele come tutti pensano, ma al contrario sono un uomo dall'animo buono e generoso verso il prossimo ed è per questo che mi dichiaro innocente.
Nicolò

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