descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

24 marzo 2014

Chiamarlo amore (non) si può - Educare al rispetto del genere

Per Essere Domani
IIIA Arcinazzo Romano
a.s.2013 - 14



Lezioni precedenti:




Continua la nostra lezione con gli stereotipi di genere.








Cos'è uno stereotipo? 

Guardiamo attentamente quest'immagine




Dopo aver letto questa mappa ci sembra apparentemente di conoscere meglio i nostri connazionali, classificare in questo modo la realtà ci rende più semplice il compito, ma quanto di tutto questo corrisponde ad informazioni reali e quanto invece a schemi mentali semplificati?


Stereotipo:  stereos e typos, due parole greche che significano duro, solido e immagine, quindi "immagine rigida"; modello che semplifica la realtà. Fornisce schemi generali che servono a ridurre la complessità dell'ambiente, ma annullano, nello stesso tempo, la differenza (la ricchezza) dei singoli individui che formano diversi gruppi. 
da Nadia Muscialini, Di pari passo. Percorso educativo contro la violenza di genere, indifes settenove, p. 75 
Quando lo stereotipo assume una connotazione negativa diventa pregiudizio. Facciamo qualche esempio? ... diciamo che la nostra carta ne è piena e spesso i pregiudizi sono duri a morire e influenzano la nostra mente e la nostra capacità di giudizio.

Passiamo ora agli stereotipi di genere e lo facciamo attraverso diverse attività.


Stereotipo di genere: costruzione culturale che attribuisce a maschi o femmine caratteristiche, modelli di relazione, ruoli, aspettative, vincoli, opportunità e capacità diverse.
Siamo noi influenzati dagli stereotipi di genere?

vediamo

Differenze di genere - attività (cliccare sul link)

Nel corso delle attività obiettivo importante sarà il confronto tra le due generazioni attraverso
- le attività stesse
- domande formulate dai ragazzi alla "generazione precedente" me inclusa










22 marzo 2014

Chiamarlo amore (non) si può - dall'incontro con Rosa Tiziana Bruno alla classe

Per Essere Domani

IIIA Arcinazzo Romano
a.s. 2013 -14



“Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinse vicina, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malessere; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.”
ARTHUR SCHOPENHAUER, Parerga e Paralipomena



PAN di Napoli, 7 marzo 2014.

(qui una presentazione dell'evento Mostra - progetto Chiamarlo amore non si può)

Le terze medie dell'Istituto Comprensivo di Affile incontrano Rosa Tiziana Bruno, coautrice del libro per ragazzi e ragazze Chiamarlo amore non si può


Seguo da tempo la scrittrice e a Novembre, quando ho sentito parlare per la prima di questo libro ho pensato che poteva essere un'ottima lettura per i ragazzi della mia classe che si accingevano ad iniziare un progetto sui temi dell'adolescenza. 





Parlare di violenza sulle donne significa educare ai sentimenti, all'affettività, riconoscere gli stereotipi di genere, e non a caso il mio progetto si intitola Per Essere Domani, educare oggi per essere un uomo e una donna di domani.

Abbiamo riflettuto con Tiziana sui testi e la loro pertinenza con l'età, potevano ragazzi di tredici/quattordici anni leggere questi racconti, frutto di fantasia, è vero, ma ispirati ad una cruda e dolorosa realtà? 
La risposta è stata sì, e devo dire che molti di loro mi hanno ringraziato per questa lettura. I ragazzi devono imparare a conoscere il mondo che li circonda e in cui vivono, la scuola deve aprire le sue porte e insegnare a conoscere e comprendere, anche se a volte la realtà è molto dura, questo significa crescere e diventare responsabili.


Insieme alla scrittrice Bruno i ragazzi hanno brevemente ripercorso la storia dei diritti delle donne, ma soprattutto Rosa Tiziana ha introdotto due degli aspetti che poi avremmo approfondito in classe: la gestione delle emozioni e gli stereotipi di genere.

Sanno i ragazzi riconoscere le loro emozioni? I sentimenti? Quanto un adolescente sa esprimere i suoi sentimenti? In che modo l'educazione all'affettività può aiutare a comprendere e sconfiggere la tanta violenza che c'è tra i giovani? In quale misura il bullismo può essere contenuto e/o evitato con attraverso una sana educazione alle emozioni? 
Di questo ci occuperemo in seguito, spero con l'aiuto di un'amica ;-)






Ripercorrendo qualche passo del libro, aiutandoci anche con le opere artistiche create per l'occasione da illustratori e fotografi d'eccezione, siamo arrivati ai diversi aspetti della violenza di genere, il femminicidio. Insieme abbiamo visto come bisogna imparare a riconoscere i sentimenti e saperli gestire, come bisogna superare quegli stereotipi che la cultura ci ha consegnato e che ci fanno classificare ciò che è adatto ad uomo e ciò che è adatto ad una donna fino alla discriminazione e alle prevaricazione, al non rispetto.

Ringrazio Rosa Tiziana che ci ha accolto nella sua città e ci ha aiutato a riflettere su un tema così difficile. 

 ..... alla classe

I ragazzi hanno letto tutti il testo e ora è il momento delle riflessioni dopo un lungo percorso, e devo dire, non proprio semplice dal punto di vista emotivo.
Ricordo la lezione precedente sul tema, contenente anche alcune poesie scritte dai ragazzi.

La lettura del testo aveva una "piccola" clausola: leggere i 23 racconti insieme ad un adulto, preferibilmente un genitore; è arrivato il momento del confronto e delle riflessioni e i genitori saranno in classe con noi (per questo ringrazio la mia Dirigente e la mia vicepreside sempre molto disponibili, ovviamente ringrazio i genitori che interverranno ai quali ho promesso di non interrogarli ...).




Cosa faremo?
- in primo luogo metteremo insieme le nostre riflessioni riguardo al testo, concentrandoci però su determinati aspetti
- poi passeremo agli stereotipi di genere, sarà interessante confrontare due generazioni, ma soprattutto sarà fondamentale far dialogare i miei alunni, figli, con i loro genitori (abbiamo svolto alcune lezioni a riguardo che poi vi racconterò e l'esigenza di dialogo è venuta spesso fuori)






La scelta dell'immagine non è casuale, infatti la foto è tratta dal film Genitori&figli, film che abbiamo visto con i ragazzi, molto bello ed interessante, ma soprattutto realistico.

Nella presentazione seguente ho raccolto alcune citazione dal libro (con il permesso dell'autrice).
Leggiamole insieme.


Chiamarlo amore non si può

More PowerPoint presentations from Simona Martini



Scheda di analisi





Nello specifico poi vi racconterò la discussione e le altre domande che ho in mente di fare alla classe allargata.

La lettura del libro anche a mensa ... 



































COME L’UOMO VEDE SE STESSO
COME L’UOMO VEDE LA DONNA
GRUPPO DEI RAGAZZI
Forte, coraggioso, superiore, potente, grande, capo, onnipotente, come il padrone della donna, più forte della donna
Inferiore, oggetto da usare a suo piacimento, cane, marionetta, suo possesso, prostituta, inutile, provocazione, sfogo, attraente,  
GRUPPO DELLE RAGAZZE
Potente, invincibile, quello che ha il coltello dalla parte del manico, forte, superiore, crede di  essere il possessore di tutto quello che lo circonda
Nullità, inferiore, schiava, un peso, suo possesso/proprietà, suo oggetto di  divertimento/gioco,
impotente, sfacciata, alle sue dipendenze, da usare a suo piacimento
LE MAMME
Si sente forte, il padrone, dalla parte della ragione, non si mette in discussione
Come un oggetto, come uno scultore che plasma la sua materia

“Un cocktail, ecco che cos’era per lui. In cui, come un barman esperto, sapeva mescolare le giuste dosi di ingredienti e aggiungere alla fine la ciliegina.” (tratto dal racconto di Fulvia Degl’Innocenti, A piedi nudi)



























COME LA DONNA VEDE SE STESSA
COME LA DONNA VEDE L’UOMO
GRUPPO DEI RAGAZZI
Schiava, debole, inferiore, mai perfetta, sognatrice, affettuosa, chiusa, sola, oggetto dell’uomo, debole, impotente, amata
Violento, manesco, egoista, egocentrico, padrone, vitale, importante, indispensabile, burattinaio, superiore, protettivo, persona della quale fidarsi e amare, dittatore, inarrestabile
GRUPPO DELLE RAGAZZE
Nullità, impotente, debole, omertosa, coraggiosa, finta, ribelle, illusa, si sente amata, impaurita, schiava del male, forte e debole insieme, indifesa, usata, non amata per quello che è ma costretta ad essere come il suo uomo la desidera, prigioniera, disprezzata, umiliata
Superiore, invincibile, uomo=male, uomo=amore, un’illusione, violento, ossessivo, menefreghista, egoista, falso, principe azzurro, manipolatore, cattivo, possessivo, un incubo dal quale non sa come uscire, come un animale feroce
LE MAMME
Insicura,pronta a colpevolizzarsi, sottomessa, senza autostima, illusa
Dipendente, principe azzurro, come un bambino da giustificare









SCELTE
(cosa scelgono di fare le protagoniste delle storie?)
STATI D’ANIMO DURANTE LA LETTURA
IL CONFRONTO TRA GENERAZIONI (frasi, parole…riflessioni durante la lettura insieme)
GRUPPO DEI RAGAZZI
Ricorrere alla violenza, non ribellarsi, subire, sopportare, essere sfruttata
Negative: suicidio, omertà, subire per salvare o proteggere altri
Positive: fuga dall’uomo, ribellione, confidarsi, perdonare
Angoscia, dolore, tristezza, stupore, sofferenza, paura, sconcerto, vergogna per tutti gli uomini che fanno quelle cose, comprensione verso le donne, dispiacere, preoccupazione
Serve come lezione, racconti molto belli ma molto forti, la violenza non serve, nessuno è inferiore o superiore a qualcun altro, disperazione, l’uomo è più importante della donna? No
GRUPPO DELLE RAGAZZE
Fuga, suicidio, dialogo, silenzio, ribellione, arrendersi, chiedere aiuto, far capire che sono forti
Ansia, paura, ho pensato al futuro, stupore, angoscia, brividi, rabbia, dolore, abbiamo compreso quanto può essere terribile la violenza sia fisica che psicologica
Stai attenta
Non fidarti neanche della tua camicia
Non essere impulsiva
Devi avere il coraggio di parlare
Ai primi segni scappa da lui, parlane, denuncialo
Fatti aiutare, perché questioni del genere non si affrontano da soli
La solidarietà della donne è importante, tra uomo e donna ci deve essere rispetto e vero amore reciproco
LE MAMME
Tornare ad essere libere, rimanere succubi, morire per ciò che non si può chiamare amore, arrivare ad uccidere
Tristezza, dolore come donna che comprende i dolori delle altre donne di qualsiasi età
C’è più confronto e dialogo con i nostri figli rispetto alla generazione dei nostri genitori




qui il file se volete scaricarlo per la prossima attività





                         




 Sono state due ore e mezza veramente interessanti, è stato bellissimo ascoltare voci diverse, da generazioni "distanti", il confronto era ciò che ci eravamo prefissati e le mamme, nonostante il timore di essere interrogate, hanno partecipato molto attivamente alla lezione con le loro riflessioni. Soddisfatta la prof, ma anche mamme e ragazzi che vorrebbero ripetere l'esperienza. Dopo le attività abbiamo continuato la nostra discussione, ho portato l'attenzione su due punti che mi sembravano più importanti per chiudere: 
- quali sono le scelte giuste da fare per una donna ma anche per un uomo nelle condizioni così difficili di cui avevamo letto
- se, durante la lettura, le mamme avessero avuto qualche problema di comunicazione, di imbarazzo, un momento nel quale non sapevano cosa dire e ... hanno preferito magari girare pagina.





Una risposta mi ha colpito: Penso che se avessi letto il libro insieme a mia figlia e non a mio figlio, in alcuni momenti mi sarei sentita più a mio agio.

Una mamma mi ha fatto notare due passi molto significativi nelle storie, le ho chiesto di leggerli per poter chiudere la lezione, mamma Lucia li ha letti e spiegati e io ve li ripropongo.

Ringrazio tutte le mamme per il bel pomeriggio trascorso insieme, spero che dai nostri semini spunteranno belle e sagge piante.









Amo tutto di te. La tua forza, l'irruenza, la passione che metti in ogni cosa. Anche in questa sciocca discussione, alla quale non vuoi che le bimbe assistano. Invece lo faranno. E vedranno due genitori che non si impongono l'un l'altro, ma si ascoltano, si confrontano, o almeno ci provano. Che forse non saranno scelti per una pubblicità di famiglie a colazione, ma sono persone vere che affrontano la vita vera, senza musichette di sottofondo.
Annamaria Piccione, La porta chiusa

Chi ama desidera la tua felicità. Chi ama vuole che tu sia pienamente te stessa. Chi ama ti lascia libera. Chi ama non dà con lo scopo di ricevere, ma per la gioia di dare.
 Laura Novello, C'è sempre una scelta

Grazie a Rosa Tiziana Bruno