descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

28 ottobre 2014

La poesia d'amore: strumenti

Letteratura: La Scuola Poetica Siciliana e il Dolce Stil Novo
IIB
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2014 - 15

Sì, ora vi spiego il significato del titolo.
Oggi, con la classe seconda B abbiamo iniziato il nostro viaggio (sarà breve ma lascerà il segno ... speriamo) attraverso la poesia d'amore del 1200, la Scuola poetica siciliana e la poesia del Dolce Stil novo. Il nostro percorso sarà un po' atipico, partiremo da poesie d'amore attuali per poi fare un salto indietro nel tempo, insomma l'opposto di quello che generalmente si dovrebbe fare, ma basta arrivare al punto... o no?

In primo luogo inserisco subito i link alle lezioni precedenti dalle quali attingeremo ... ovviamente.

http://goccediarmonia.blogspot.it/2012/11/iia-letteratura-la-poesia-damore-del.html
http://goccediarmonia.blogspot.it/2012/12/iia-la-poesia-damore-del-duecento-2.html


Strumenti. Per leggere una poesia abbiamo bisogno di conoscerne il linguaggio quindi abbiamo unito alla lettura di poesie d'amore il ripasso o lo studio alcune figure retoriche. Di seguito inserirò i testi letti e analizzati per poi spiegare le attività che i ragazzi dovranno svolgere, così da riconoscere le figure retoriche ma anche usarle.

A me pare uguale agli dèi 
chi a te vicino così dolce 
suono ascolta mentre tu parli 
e ridi amorosamente. Subito a me 
 il cuore si agita nel petto 
solo che appena ti veda, e la voce 
si perde nella lingua inerte. 
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, 
e ho buio negli occhi e il rombo 
del sangue nelle orecchie. 
E tutta in sudore e tremante 
come erba patita scoloro: 
e morte non pare lontana 
a me rapita di mente. 

Saffo - A me pare uguale agli dèi 

(Allitterazione)
Se il cuore si lamenta
la mente lo rincuora.
La mente si accontenta
il cuore tenta ancora.
La mente raramente
rammenta ciò che ignora
e mente assiduamente
al cuor che s'innamora.
Ma un cuore che si spezza
non sente più ragione
la mente scende al cuore
per chieder spiegazione.
Ma intanto il cuore sale
dal centro del torace
e va verso la mente
per darsi un po' di pace.
Nel mezzo del cammino
su un groppo che c'è in gola
la mente incontra il cuore
lo ascolta e lo consola.
Gemelli Ruggeri, Smemoranda 1995
(Similitudine e metafora)
Il mio diletto è candido e vermiglio.
Il mio diletto è bello e prosperoso,
distinto tra duemila, diecimila,
e la sua testa è oro, oro che brilla.
I suoi riccioli? Grappoli di palma,
nerissimi, corvini.
I suoi occhi come occhi di colombo,
muovono rivi d’acqua
specchiano cieli teneri.
E le sue guance sono come aiuole,
di giunchiglia, di balsami.
Fatemi dire come son le labbra…
Due rose fresche e colte in paradiso.
E le sue mani? Mani fatte al tornio,
cariche di topazi inanellati.
Il suo petto è abbagliante come avorio
Cosparso di zaffiri;
e le sue gambe, colonne alabastrine
su piedistalli d’oro.
In quanto al portamento, è insigne come
il portamento dei cedri del Libano.
Ma la sua bocca è colma di rosolio,
bocca amabile, bocca deliziosa;
in lui tutto è delizia.
Questo è il diletto mio, l’amante mio,
o figliole di Gerusalemme.
Cantico dei Cantici, trad. di Cesare Angelini, Einaudi
(Personificazione)
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Kahlil Gibran
(Anafora)
Come ti amo?
“Come ti amo? Lasciami contare i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità, di altura e di estensione che l’anima mia, può raggiungere, quando al di là del corporeo, tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane, alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza, con cui essi rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze, e quella che fanciulla, mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore che credevo, aver smarrito. Coi miei santi perduti.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
E se Dio vuole, ancor meglio, t’amerò dopo la morte.”
Elizabeth Barrett Browning

1. Ricercare la definizione delle figure retoriche.
2. Sottolineare nei testi le figure indicate.
3. Scegliere una delle quattro poesie (la lirica di Saffo l'abbiamo usata per introdurre la lezione) e scrivere un ricalco poetico per similitudine o contrasto usando però sempre la stessa figura retorica.
I testi dovranno cambiare completamente nell'intenzione poetica, cioè non saranno più poesie d'amore ... gli autori ci perdoneranno per amore della cultura e della conoscenza della lingua italiana. Mi raccomando l'uso degli aggettivi, ricercati e poco consueti nel vostro parlare quotidiano.

to be continued
















Concorso "Un sorriso per Federica"







Sono contenta di annunciare che la mia alunna Chiara Biferi, della ex classe di Arcinazzo Romano, è una delle vincitrici della terza edizione del concorso letterario
Un sorriso per Federica 


Voglio ringraziare la professoressa Rosa De Luca per la sua disponibilità, voglio ringraziare tutti i ragazzi di Arcinazzo che hanno partecipato tutti al concorso, voglio ringraziare Chiara e le altre due ragazze finaliste, Lucia e Saveria.
I vostri testi ragazzi sono tutti bellissimi.
La tematica che il concorso proponeva riguardava il sogno, siccome abbiamo affrontato il discorso della shoah soprattutto vissuta dal punto di vista dei ragazzi, leggendo il testo La Repubblica delle Farfalle e altre testimonianze, ci è venuto in mente di immaginare il sogno di ragazzi all'interno di un campo di concentramento.
Abbiamo intitolato la nostra raccolta di testi
Fuori da un incubo: il sogno


Tutti i testi dei ragazzi













22 ottobre 2014

Il mito

Il mito
classe IC
I. C. Matteotti di Cave
a . s. 2014/15

Questa la presentazione vista e commentata in classe.
Buono studio
;-)


10 ottobre 2014

Mi racconto. Benvenuta prima B !!!

Attività di accoglienza IB
Scuola Media Giacomo Matteotti
Cave

a. s. 2014 - 15



Già conoscete le attività di accoglienza svolte in questa classe, dove insegno solo storia e geografia ... come? non le ricordate? allora ecco il post Come mi racconto - accoglienza nell'ora di storia. Ecco finalmente i lavori dei ragazzi, che hanno imparato a distinguere le fonti storiche e sono andati alla ricerca delle fonti che secondo loro raccontano la loro ancora breve storia. Ovviamente le hanno rielaborate in una filastrocca, mentre in classe abbiamo avuto proprio i "documenti" con annessa motivazione della scelta ... a tratti commovente ;-)


















































































6 ottobre 2014

Il cantico delle creature e la poesia delle preziose e semplici cose

Letteratura: Il Cantico delle creature
IIB
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2014 - 15




Quando al mattino ti svegli
ringrazia il tuo Dio

per la luce dell’aurora, 

per la vita che ti ha dato e 

la forza che ritrovi nel tuo corpo. 

Ringrazia il tuo Dio anche per il cibo che ti dà 
e per la gioia di essere in vita. 
Se non trovi motivo di elevare una preghiera di ringraziamento,
allora vuol dire che sei in errore.

Tecumseh
(poeta indiano d'America)




Giovanni Bellini, "San Francesco nel deserto" (1480 circa), Frick Collection - New York

Ci prepariamo a leggere una delle più belle liriche (poesie) della nostra letteratura: Il Cantico delle Creature scritto nel 1224 da San Francesco d'Assisi.
Un canto di lode a Dio considerato il primo testo della nostra letteratura.

Quest'anno ho deciso di leggerla in chiave diversa, ma prima vi darò delle indicazioni generali, essendo il primo nostro incontro con un testo poetico complesso.




Per ogni brano o poesia che analizzeremo seguiremo sempre un unico schema, giusto per non perdere il filo e per capire i concetti più importanti. Inizieremo con il Cantico e poi diventeremo esperti ;-)





1. titolo

2. autore

3. anno di composizione
4. forma poetica, schema delle rime (se c'è)
5. parafrasi
6. lessico e figure retoriche
7. quali temi propone il testo? cioè di cosa parla
8. lo scopo, perché è stato scritto, quale messaggio ci vuole dare il suo autore?



Altissimu, onnipotente bon Signore,

Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,

et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,

spetialmente messor lo frate Sole,

lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:

de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Siignore, per sora Luna e le stelle:

il celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,

per lo quale ennallumini la nocte:

ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore

et sostengono infrmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,

ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,

da la quale nullu homo vivente pò skappare:

guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,

ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate

e serviateli cum grande humilitate.



In questo link potrete trovare diverse interpretazioni del Cantico. 

In questo ci aiuterà la prof. ssa di musica Roberta Pasquazi ;-)

Mentre noi, dopo la nostra analisi, ci dedicheremo ad una lettura in chiave diversa...moderna? Forse il Cantico è già moderno.

Leggiamo insieme questa poesia di Jorge Luis Borges ... è lunga, lo so, ma leggete quanto è bella


Un’altra poesia dei doni

«Ringraziare desidero il divino
labirinto delle cause e degli effetti
per la diversità delle creature
che compongono questo universo singolare,
per la ragione, che non cesserà di sognare
un qualche disegno del labirinto,
per il viso di Elena e la perseveranza di Ulisse,
per l’amore, che ci fa vedere gli altri
come li vede la divinità,
per il saldo diamante e l’acqua sciolta
per l’algebra, palazzo di precisi cristalli,
per le mistiche monete di Angelus Silesius,
per Schopenhauer,
che forse decifrò l’universo,
per lo splendore del fuoco
che nessun essere umano può guardare
senza uno stupore antico

per il mogano, il sandalo e il cedro,
per il pane e il sale,
per il mistero della rosa
che prodiga colore e non lo vede,
per certe vigilie e giorni del 1955,
per i duri mandriani che nella pianura
aizzano le bestie e l’alba,
per il mattino a Montevideo,
per l’arte dell’amicizia,
per l’ultima giornata di Socrate,
per le parole che in un crepuscolo furono dette
da una croce all’altra,
per quel sogno dell’Islam che abbracciò
mille notti e una notte,
per quell’altro sogno dell’inferno,
della torre del fuoco che purifica,
e delle sfere gloriose,
per Swedenborg,
che conversava con gli angeli per le strade di Londra,
per i fiumi segreti e immemorabili
che convergono in me,
per la lingua che secoli fa parlai nella Northumbria,
per la spada e l’arpa dei sassoni,
per il mare, che è un deserto risplendente
e una cifra di cose che non sappiamo,
per la musica verbale d’Inghilterra,
per la musica verbale della Germania,
per l’oro che sfolgora nei versi,
per l’epico inverno
per il nome di un libro che non ho letto,

per Verlaine, innocente come gli uccelli,
per il prisma di cristallo e il peso d’ottone,
per le strisce della tigre,
per le alte torri di San Francisco e di Manhattan,
per il mattino nel Texas,
per quel sivigliano che stese l’Epistola Morale,
e il cui nome, come preferiva, ignoriamo,
per Seneca e Lucano, di Cordova,
che prima dello spagnolo
scrissero tutta la letteratura spagnola,
per il geometrico e bizzarro gioco degli scacchi,
per la tartaruga di Zenone e la mappa di Royce,
per l’odore medicinale degli eucalipti,
per il linguaggio, che può simulare la sapienza,
per l’oblio, che annulla o modifica i passati,
per la consuetudine,
che ci ripete e ci conferma come uno specchio,
per il mattino, che ci procura l’illusione di un principio,
per la notte, le sue tenebre e la sua astronomia,
per il coraggio e la felicità degli altri,
per la patria, sentita nei gelsomini
o in una vecchia spada,
per Whitman e Francesco d’Assisi che scrissero già
questa poesia,
per il fatto che questa poesia è inesauribile
e si confonde con la somma delle creature
e non arriverà mai all’ultimo verso
e cambia secondo gli uomini,
per Frances Haslam, che chiese perdono ai suoi figli
perché moriva così lentamente,
per i minuti che precedono il sonno,
per il sonno e la morte,
quei due tesori occulti,
per gli intimi doni che non elenco,
per questa musica, misteriosa forma del tempo».

Jorge Luis Borges da L’altro, lo stesso



Guardiamo insieme questi video, prima di arrivare alle nostre riflessioni.




Seconds Of Beauty - 1st round compilation from The Beauty Of A Second on Vimeo.


Sfogliando questo canale potrete vedere molti di questi video intitolati I secondi della bellezza.

Chiudiamo con una bellissima poesia per poi passare alle attività.

Considero valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie” 

Attività 

Il titolo del post è rivelatore: poesia delle preziose e semplici cose ... in un mondo che corre veloce troppo spesso non riusciamo più a cogliere la bellezza delle cose semplici, uno sguardo, una parola, un gesto ... tutto ciò che ci fa stare bene, ma che fugge via, non ci pensiamo, non ci riflettiamo perché distratti o intenti a fare altro. 
Abbiamo visto questi bei video, letto alcuni testi, ora tocca a voi.
L'idea mi è venuta partecipando a una delle solite catene in un social network, che poi tanto solita non era, se mi ha fatto riflettere.
Il "gioco" consisteva nello scrivere per cinque giorni tre pensieri positivi al giorno, io rilancio a voi e vi chiedo di scrivere una serie di "cose" semplici e preziose. L'idea è quella di scrivere una poesia-lista, non preoccupatevi ora vi faccio leggere un esempio che fa proprio al caso nostro, i più coraggiosi e volenterosi potranno trasformare la poesia in video. Il titolo dovrete inventarlo voi. 

Andiamo con ordine.

Questa è una poesia-lista in cui il poeta "fa una lista" di ciò che considera dolcezza.

Dolcezze 
di Corrado Covoni


Il mare al tramonto
La voce di un’amica
Il volto di mia madre
La rosa gialla del mio giardino

Il calore del sole.

Ascoltate anche questa canzone (vi metto la traduzione in italiano).






Le cose che piacciono a me

Le gocce di pioggia sulle rose e i baffi dei gattini
i bollitori di rame lucenti e i caldi maglioni di lana
i pacchi di carta marrone chiusi con lo spago
queste sono alcune delle mie cose preferite

i poni color crema e il croccante strudel di mele
i campanelli delle porte e i campanelli delle slitte
e cotoletta con tagliolini
oche selvatiche che volano con la luna sulle loro ali
queste sono alcune delle mie cose preferite

le ragazze vestite di bianco con la cintura di seta blu
i fiocchi di neve che si fermano sul mio naso e le ciglia
gli inverni di argento bianco che si sciolgono nella primavera
queste sono alcune delle mie cose preferite

Quando il cane morde
quando l’ape punge
quando mi sento triste
semplicemente ricordo le mie cose preferite

e allora non mi sento così male.



Per poter realizzare il video potete gratuitamente scaricare moviemaker (http://windows.microsoft.com/it-it/windows7/products/features/movie-maker) o registrarvi su Animoto (https://animoto.com/) e scegliere la modalità free. 


Anch'io ho scritto il testo e ve lo regalo, anche se, per renderlo esemplificativo, ho tagliato alcuni passi (non era una poesia)


Suonare la Danza degli spiriti beati di Gluck

avere e completare un'idea in due

 il momento in cui ti accorgi di aver imparato dai tuoi studenti

ridere senza motivo

sentire l'odore di un campo appena arato

tuo padre che ti dice "brava"

suonare della musica che hai ordinato in America due mesi fa

guardare gli occhi di una persona che non si aspettava di vederti riempirsi di lacrime

abbracciare mia madre

 il messaggio di un’amica

un’alunna che mi chiama “la prof innamorata della storia”

preparare e svolgere una lezione in classe in due

il canto dei grilli

ascoltare l’adagietto della quinta sinfonia di Mahler

chiacchierare con la mia migliore amica, cosa che non faccio più da due anni.





ecco un video esempio
l'autrice del video era malata di depressione e così decise di fare una foto, per un anno ogni giorno, alle cose o alle persone per le quali doveva ringraziare la vita 
poi ha realizzato questo video








buon lavoro!