descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

26 dicembre 2014

Nei panni dell'altro o di altro: metamorfosi

Il mito
IC
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2013/14






Leggiamo insieme alcuni miti delle metamorfosi, cioè miti all'interno dei quali avviene una trasformazione, infatti metamorfosi è una parola di origine greca e significa proprio trasformazione. 
Un famoso poeta latino scrisse un'opera intitolata proprio Le Metamorfosi, lui era Ovidio e noi leggeremo qualche passo tratto dalla sua opera.

Questi i miti che ho scelto per voi: Apollo e Dafne, Minerva e Aracne e Giove e Licaone. I testi che leggeremo insieme li potete trovare cliccando sulla farfalla. 












Per raccontare meglio questi miti aiutiamoci con altri documenti.
(clicca sulle immagini)

















Attività:
- leggere i tre miti
- ricostruire lo schema narrativo
- analizzare il passo della metamorfosi vera e propria

Passiamo ora alla seconda parte del percorso ... trasformiamoci!
Per questa attività ho preso spunto dal blog di una bravissima professoressa di arte, più precisamente il blog si chiama didatticarte e il post al quale mi riferisco si intitola Pareidolia: vedere ciò che non c'é cito dal blog:
Si tratta di un fenomeno istintivo, conosciuto come pareidolia, cioè la tendenza a vedere forme ed oggetti riconoscibili nelle strutture amorfe che ci circondano. Questa capacità innata è dovuta probabilmente alla necessità che avevano i nostri antenati preistorici di riconoscere un eventuale predatore mimetizzato tra la natura: riuscire a collegare pochi elementi visibili per individuare un animale feroce era necessario alla sopravvivenza della specie!
Insomma, vediamo volti o altro lì dove non ci sono ecco alcuni esempi: 





le immagini sono tratte dal sito http://www.themarysue.com/things-that-look-like-faces-pareidolia/#geekosystem 

Mi direte voi: ma cosa c'entra tutto questo con la metamorfosi? 
Sceglieremo un oggetto, inventeremo un mito della metamorfosi e ci trasformeremo nell'oggetto. La descrizione della trasformazione come dell'oggetto dovrà essere minuziosa.
Per la descrizione dell'oggetto vedi il libro di testo di Marcello Sensini, Parole come strumenti, vol. B. Lessico e Scrittura


Come scrivere il mito?

Sappiamo che il mito, come ogni testo narrativo ha una struttura tripartita (introduzione, sviluppo, conclusione), quindi dobbiamo tener conto delle caratteristiche di queste tre parti che abbiamo ampiamente analizzato.

In secondo luogo bisogna scrivere un mito, quindi inserire le caratteristiche del genere, per fare questo partiamo dall'analisi di uno dei mito analizzati, ad esempio quello di Aracne e poniamoci alcune domande, proprio da queste potremmo iniziare a pensare al nostro mito della metamorfosi.


  1. Quale fenomeno devo spiegare? Perché il ragno tese la sua tela.
  2. Quali sono i personaggi? Una giovane tessitrice, una dea invidiosa.
  3. Quali le situazioni? La dea sfida la tessitrice; si svolge una gara di tessitura tra le due; la giovane vince; la dea la punisce trasformandola.


Non ci resta che:

  • scegliere in cosa vogliamo o "siamo costretti a trasformarci" (ispirandoci agli oggetti visto o ad altro);
  • rispondere alle domande;
  • preparare lo schema del mito;
  • e ... scriverlo?
I lavori dei ragazzi


2 commenti:

  1. Cara Simona, ancora grazie per la condivisione dei tuoi spunti nuovi e originali come questo, che è semplice ma geniale! Metamorfosi e pareidolia assieme?! Un binomio fantastico direi! ... e, come ti ho detto più volte, arrenditi al fatto che sarai copiata e stracopiata... specialmente da me! Grazie grazie grazie!

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    1. Grazie Mara, è sempre un piacere sapere che il mio lavoro è apprezzato. Puoi farne ciò che vuoi perché questa è in parte la funzione del blog. Ricordo che la prima volta che feci quest'esperimento sulla metamorfosi non avevo ancora il blog, era per un progetto sull'ambiente. Ecco i loro lavori.

      http://issuu.com/simonamartini/docs/metamorfosi

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