descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

21 maggio 2017

Violenza di genere: scelte - perché Chiamarlo amore non si può

classe IIIC
a.s. 2016/17

http://www.rivistadiscienzesociali.it/mappe-per-conoscere-definire-stabilire-i-confini-della-violenza-di-genere/

Mi piace iniziare questa lezione, un po' particolare per la presenza dei genitori, con queste parole del filosofo Schopenhauer con la speranza che vi accompagnino sempre e serenamente, ma soprattutto perché vi sia chiaro il senso della lettura condivisa e di questo nostro incontro. Riflettiamo insieme.

“Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinse vicina, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malessere; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.”
ARTHUR SCHOPENHAUER, Parerga e Paralipomena

Cosa intendiamo per scelte?
Prima di darvi la parola e ripercorrere insieme il libro Chiamarlo amore non si può vorrei darvi un'idea di cosa vorrei, oggi, fare insieme a voi.
Riprendiamo da dove avevamo lasciato, da questa bellissima poesia della poetessa Hoda Ablan.

di lui mi è rimasto
solo me stessa
Frammenti, Hoda Ablan (poetessa yemenita)











Ascoltiamo questa bellissima canzone






NESSUNA CONSEGUENZA
(Federica Abbate - Cheope)

A te che mi dicevi
Ma tu dove vuoi andare
Che non conosci il mondo
E ti puoi fare solo male
Ancora hai troppe cose
da imparare
Devi solamente stare zitta
e ringraziare
Parlando mi dicevi
Tutto questo e molto altro
Guardandomi ogni volta
Dall’alto verso il basso
Perché non pensavi
che avrei avuto
Un giorno il coraggio
E mi sembrava di restare
Ferma al punto di partenza
Di non essere capace
Di bastare mai a me stessa
Di non avere una certezza
Di non essere all’altezza
…E invece pensa
Nessuna conseguenza
Di te so stare senza
Non sei necessario
alla mia sopravvivenza
…E invece pensa
Io non mi sono persa
Di quel che è stato non resta
Nessuna conseguenza
E ripetevi tutto questo
Con quell’aria da padrone
Convincendomi a pensare
Che avevo torto e tu ragione
Ma lo sai alla fine
Che l’amore
Se lo tieni chiuso a chiave
Guarda altrove
Come se accontentarmi
Fosse la scelta migliore
Come fosse troppo tardi
Sempre per definizione
Come se l’unica soluzione
Fosse quella di restare
…E invece pensa
Nessuna conseguenza
Di te so stare senza
Non sei necessario
alla mia sopravvivenza
…E invece pensa
Io non mi sono persa
Di quel che è stato non resta
Nessuna conseguenza
Nessuna conseguenza
Di quel che è stato non resta
Nessuna conseguenza
A te che mi dicevi
Ma tu dove vuoi andare
Che non conosci il mondo
E ti puoi fare solo male
Ancora hai troppe cose
da imparare
Devi solamente stare zitta
e ringraziare
…E invece pensa
Nessuna conseguenza
Di te so stare senza
Non sei necessario
alla mia sopravvivenza
…E invece pensa
Quel che mi sono persa
Di quel che è stato non resta
Nessuna conseguenza
Nessuna conseguenza
Di quel che è stato non resta
Nessuna conseguenza








Ringrazio Rosa Tiziana Bruno per la sua amicizia, la sua disponibilità e il suo sostegno anche nei momenti più difficili. Grazie

Siamo pronti per riflettere insieme sul libro Chiamarlo amore non si può

Ognuno di voi ha scelto delle citazioni, le condividiamo insieme e iniziamo la nostra prima riflessione sul testo.


Questa è la mia ... per sciogliere il ghiaccio ;-)

        Ho capito che lui preferiva che io fossi come il suo immaginario mi aveva creato.
Sovente le violenze contro le donne sono sottili. Una donna la puoi uccidere in diversi modi.Ti ho fatto una confidenza che non ho rivelato neppure ai miei figli. Perché a te? Perché sei giovane e puoi migliorare e creare relazioni che oggi si liquefano in un vuoto esistenziale. E per indirizzarti verso alcuni principi che ritengo fondamentali per la convivenza tra un uomo e una donna.Sono di una generazione passata ma penso che i valori in cui credo e che vorrei trasmetterti, siano universali.Il Rispetto degli altri è il punto di partenza unito all'Amore e alla Bellezza del vivere.Chiamarlo amore non si può, Un ragazzo di Pina Tromellini, p. 149


Parliamo di scelte "saltando" dentro i singoli racconti.

Come e cosa si può scegliere?


More presentations from Simona Martini




Prima di lasciarci vorrei leggere insieme a voi DISAMOREX

http://www.foggiatoday.it/eventi/disamorex-biblioteca-magna-capitana.html




Ringrazio Donatella Caione (editora di Matilda Editrice nuovo nome di Mammeonline) per l'aiuto e il sostegno, per il permesso che mi diede tre anni fa per pubblicare le citazioni dal libro e per avermi spedito personalmente Disamorex.






http://www.quotidiano.net/cronaca/alda-merini-1.1997365

Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima, 
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.
Alda Merini, da “La Terra Santa”




Grazie a tutti … vi auguro di poter scegliere sempre e come dicevano gli antichi greci a chi si apprestava ad abbandonare un lungo e a intraprendere un lungo viaggio verso altri luoghi

VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE

8 maggio 2017

Il periodo ipotetico

Materiale utile per lo studio della proposizione condizionale e del periodo ipotetico.

PRESENTAZIONE 














Errori comuni nell’uso del periodo ipotetico

Dopo la congiunzione se o le altre congiunzioni o locuzioni che introducono la proposizione condizionale, il verbo non può essere al modo condizionale, ma solo al congiuntivo o all’indicativo.
Non si diceMa si dice
Se lo saprei te lo direi.Se lo sapessi te lo direi.
Se saresti andato al maercato l’avresti pagato di meno.Se fossi andato al maercato l’avresti pagato di meno.
Qualora avresti voglia di venire anche tu, fammelo sapere.Qualora avressi voglia di venire anche tu, fammelo sapere.
Nella lingua parlata è spesso usato l’indicativo al posto del congiuntivo o del condizionale.
Lingua parlata
(forma non corretta)
Lingua formale e scritta
(forma corretta)
Se facevi attenzione, non inciampavi.Se avessi fatto attenzione, non avresti inciampato.
Se avevo i soldi, compravo il nuovo cd.Se io avessi avuto i soldi, avrei comprato il nuovo cd.
Se correvi, arrivavi in tempo alla stazione.






dal sito 
http://www.impariamoinsieme.com/errori-comuni-nelluso-del-periodo-ipotetico/ 
Se tu avessi corsosaresti arrivato in tempo alla stazione.