Contesto storico dal quale siamo partiti:
La riforma Protestante
L'Anglicanesimo e il Calvinismo
La Controriforma e il Concilio di Trento
1555 La pace di Augusta
23 - 24 agosto 1572 La notte di San Bartolomeo e i conflitti religiosi in Francia
1598 L'Editto di Nantes
Al termine dello studio di questi argomenti di storia apriamo una nuova finestra sul concetto di libertà: la libertà di religione.
Insieme ai ragazzi abbiamo fatto il punto sulla situazione di oggi:
- quali le religioni professate di più in tutto il mondo e in Europa?
- quali i paesi meno tolleranti o addirittura dove la religione diventa motivo di scontri e guerre?
Di seguito il materiale usato per la discussione in classe.
fornito da me a dai ragazzi
fornito da me a dai ragazzi
Le religioni più diffuse: analisi e confronti dei seguenti cartogrammi
Il primo passo è stata la lettura e il commento degli articoli della nostra Costituzione sull'argomento:
ARTICOLO
3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
ARTICOLO
19
Tutti hanno diritto di professare liberamente la
propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne
propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si
tratti di riti contrari al buon costume.
ARTICOLO
20
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di
culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni
legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità
giuridica e ogni forma di attività.
Abbiamo poi parlato di alcuni tra i conflitti religiosi più cruenti e disastrosi della storia, alcuni dei quali ancora in atto, purtroppo. Abbiamo posto la nostra attenzione su alcuni di questi che riprenderemo durante le diverse lezioni di antologia, storia e geografia.
1. Irlanda del Nord: tensioni tra nazionalisti cattolici e
unionisti protestanti;
2. Bosnia: tensioni tra maggioranza musulmana e minoranze
cattolico-croate e serbe-ortodosse;
3. Kosovo: maggioranza albanese islamica contro minoranza
serbo-ortodossa;
4. Ucraina: scontri tra cattolici uniati e ortodossi;
5. Repubbliche asiatiche ex Urss: scontri tra ortodossi e
musulmani;
6. Cipro: nazionalisti turco-musulmani contro greci-ortodossi;
7. Libano: tensioni tra cristiani, musulmani e drusi;
8. Armenia turca e irachena: eserciti nazionali contro
minoranza cristiano-armena;
9. Iran-Iraq: tensioni tra sciiti e sunniti;
10. Israele-Palestina: violenze tra fondamentalisti ebraici e
islamici;
11. Egitto: attentati di fondamentalisti islamici;
12. Algeria: violenze di gruppi del fondamentalismo islamico;
13. Guinea: tensioni tra cristiani e musulmani;
14. Nigeria: scontri tra musulmani e cristiani;
15. Ciad: tensioni tra musulmani e cristiani;
16. Sudan: regime islamico contro cristiani e animisti del sud;
17. Etiopia: violenze tra cristiano-ortodossi e guerriglieri
musulmani;
18. Kenya: tensioni tra musulmani e cristiani;
19. Tanzania: tensioni tra islamici e cristiani;
20. Afghanistan: milizie islamiche dei talebani contro i
mujaheddin;
21. Pakistan: scontri tra maggioranza musulmana e cristiani;
22. India-Pakistan: scaramucce tra un Paese induista e uno
islamico;
23. India: indù contro musulmani e cristiani; sikh contro indù;
24. Sri Lanka: scontri tra buddisti e indù;
25. Cina: repressione dei buddisti in Tibet;
26. Cina: repressioni dei cattolici e della setta Falun Gong;
27. Bangladesh: tensioni tra musulmani e buddisti;
28. Birmania: tensioni tra maggioranza buddista e musulmani;
29. Thailandia: violenze tra buddisti e musulmani;
30. Filippine: scontri tra maggioranza cristiana e
fondamentalisti islamici;
31. Indonesia: violenze tra musulmani e cristiani cinesi;
32. Timor Est: scontri tra musulmani e cristiani;
33. Isole Figi:
tensioni tra cristiani e induisti.
I paesi dove i cristiani sono perseguitati
World
Watch List 2013
La
lista dei paesi dove esiste la persecuzione
Oggi Porte Aperte ha pubblicato
la World Watch List 2013, la nuova lista dei 50 paesi dove più si
perseguitano i cristiani al mondo. Senza ombra di dubbio, la persecuzione
dei cristiani nel mondo è in crescita e si conferma l’islam
radicale come la fonte principale (non l’unica) di tale persecuzione.
La Corea del Nord è
ancora al °1 posto per l’11° anno consecutivo. Si stima che tra 50.000 e 70.000
cristiani soffrano negli orribili campi di prigionia nordcoreani. Si registra
un impressionante incremento della persecuzione in Africa, che giustifica
l’entrata nella WWList di paesi come Niger, Uganda, Kenya, Tanzania e
Mali (quest’ultimo addirittura diretto al 7° posto), oltre che la conferma
in elevata posizione di stati come Somalia, Eritrea, Sudan e Nigeria.
La Primavera Araba si è
definitivamente tramutata in un inverno arabo per i cristiani. La guerra civile
in Siria ha fatto salire questo paese dal 36° all’11° posto: molti
cristiani, di fatto, sono stati presi di mira e costretti a fuggire. Ma
peggioramenti si registrano anche in Libia, Tunisia, oltre che
in Iraq.
Fra i paesi che hanno fatto grossi
balzi nella WWList vi è la Cina, che però scende dal 21° al 37° posto,
registrando un netto e progressivo miglioramento della condizione dei cristiani
cinesi.
Abbiamo visto alcuni video e abbiamo fatto insieme delle riflessioni
L'intolleranza religiosa nel mondo: dopo il riferimento alla Dichiarazione dei Diritti Umani, le immagini da tutto il mondo, senza distinzioni geografiche, dove l'intolleranza religiosa raggiunge livelli spaventosi, dalla persecuzione alla tortura all'omicidio.
Tolleranza: questo il breve filmato che riassume in sé, in modo metaforico tutte le discriminazioni e le guerre di religione; l'uomo ha bisogno di credere, per rispondere alle sue domande, per consolazione, ma poi finisce col credere che la sua Risposta sia l'unica, la migliore. L'unica cosa che decide di fare è di fare guerra a chi non la pensa come lui. Ho chiesto ai ragazzi quale potesse essere la soluzione, due le risposte importanti: LA TOLLERANZA E IL DIALOGO. Chiedo: "Cosa significa dialogare?", risposta: "Parlare ma anche ASCOLTARE".
Strangers (estranei): questo forse il video più toccante, lo spiego passo dopo passo ai ragazzi, che, di seconda media, hanno ancora idee confuse su arabi e palestinesi. Il video li ha particolarmente coinvolti, in questo breve filmato c'è la risposta ad anni di guerre, la stessa risposta che loro, i ragazzi, mi hanno dato prima: pace, solidarietà, ascolto, aiuto, rispetto, tolleranza, ... uniti dallo stesso destino, non si deve combattere quello che ha un'altra religione, ma quello che non rispetta l'uomo in sè, la persona, l'essere umano.
I ragazzi hanno poi fatto un elenco di parole utili alla discussione: intolleranza, discriminazione, apostasia, blasfemia, sciiti, sunniti, fondamentalismo...
Compito dei ragazzi sarà di cercare testimonianze concrete, articoli di cronaca, sull'intolleranza, la persecuzione o la guerra per motivi di religione. Riferiranno in classe e poi.....
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