descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

28 settembre 2012

IIA Arcinazzo: Il testo narrativo - incipit descrittivo 1






Stai per cominciare a scrivere un testo narrativo, il tuo primo testo narrativo.

Rilassati. Raccogliti, Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. 

La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Anzi, spegni anche tu la tua TV in cameretta, e insieme alla TV, fai il favore, spegni il PC, e qualsiasi altro gingillo che possa disturbarti...la musica? va bene, lasciala in sottofondo ... ma molto al fondo. 

Dillo subito agli altri: «No,
non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto scrivendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno 

sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a scrivere il mio primo testo narrativo! » O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace. 



Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, 

raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull'amaca, se hai un'amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga, Col libro capovolto, si capisce. Certo, la posizione ideale per scrivere non si riesce a trovarla."



Allora, sei pronto? E sì, ma come iniziare?



ps chiedo scusa al signor Italo Calvino e ai suoi estimatori per questa appropriazione indebita, ma 

stamattina 

ai ragazzi è piaciuto il suo incipit del capolavoro Se una notte d'inverno un viaggiatore e abbiamo sciolto il ghiaccio.



Incipit è un verbo latino (incipere) che significa cominciare, cominciare a scrivere non è mai semplice, non ti vengono le idee, hai paura di sbagliare...e mille altre cose, PURTROPPO l'inizio di un racconto o un romanzo, di qualsiasi testo è molto importante, quante volte abbiamo rimesso sulla mensola un libro perché l'inizio non era molto avvincente?



Pagina bianca ... come possiamo allora iniziare a scrivere? Tanti sono i modi, ne vedremo insieme qualcuno, mentre le letture ci aiuteranno a prendere confidenza con il genere e le sequenze (narrativa, descrittiva, dialogica e riflessiva).



Iniziamo con un incipit descrittivo e precisamente la descrizione di un luogo.



questo è il più famoso incipit descrittivo della nostra letteratura









Conosciamo già come si fa la descrizione di un luogo, quindi metterò qui un breve schema di ripasso, poi inserirò in un documento gli esercizi che abbiamo iniziato a svolgere stamattina e che faremo insieme in classe.



1. la descrizione può essere oggettiva o soggettiva


OGGETTIVA
Si descrive il luogo, la persona, l’oggetto, così come appare, cogliendo caratteristiche che tutti possono condividere.

SOGGETTIVA
Si descrive il luogo, la persona, l’oggetto attraverso il filtro delle nostre emozioni, sensazioni, stati d’animo e ricordi, quindi delle nostre opinioni.
Non dimentichiamo di usare figure retoriche come paragoni, personificazioni, metafore e similitudini, per rendere ancora più personale il testo.

2. La descrizione va arricchita con le informazioni derivate dai 5 sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto.

3. Ordine della descrizione: 
- tecnica dello zoom (dal generale al particolare o viceversa)
- tecnica della carrellata (dall'alto al basso, dall'interno all'esterno, da sinistra a destra e viceversa)
- dal primo piano allo sfondo 
terminologia per gentile concessione della professoressa Cristina Galizia
http://www.arringo.blogspot.it/
Voglio però precisare che trovai sul web un modo di descrivere i luoghi esattamente uguale quindi sia io sia la prof abbiamo copiato. Si riflette e poi si parla. Soprattutto con gli amici.
- molto soggettiva: dalla cosa che ci colpisce di più o da un odore, un colore, un suono particolare

4. indicatori spaziali: 
- PREPOSIZIONI semplici, articolate, improprie: su, fra, in (nel-nello-nella-nelle-nei-negli),tra,da (dal-dagli-dalla-dallo- dalle-dai ), sopra di, sotto di, dentro a, fuori, davanti, dietro, fino a, di fronte a, intorno a, fino a, insieme con, a fianco, presso di, intorno a, davanti a, dietro a……
- AVVERBI di luogo e di modo: sopra, sotto, a destra, a sinistra, in mezzo, in alto, in basso, al centro, qui, dentro, fuori, qua, là, lì, all’interno, all’esterno, discosto, su, giù, verso, insieme, presso, oltre, intorno, dietro, in piedi, di traverso, di sbieco…



 Cliccando sulla matita leggerete gli esercizi che pian piano svolgeremo insieme in classe

per essere poi pronti al nostro primo INCIPIT

BUON LAVORO!







19 settembre 2012

IIA Arcinazzo: Ripassiamo giochiamo con i verbi




Siamo ad inizio anno scolastico ma abbiamo deciso di “giocare” ancora un po’, certo uniremo l’utile al dilettevole … siamo sempre a scuola! Vi spiego, giochiamo e intanto ripassiamo un po’ questi malefici verbi che tanto ci angosciano.
Non devo sottolineare il fatto che i ragazzi hanno puntato subito l’attenzione sulla parola gioco e non sulla parola verbi (che ovviamente avrebbero dovuto ripassare!).
Spieghiamo cosa abbiamo fatto … lo spiego da prof ;-)

Prerequisiti dell’attività:
- conoscere la coniugazione dei verbi ausiliari
- conoscere le coniugazioni attive e passivi
- conoscere la differenza tra verbo transitivo e verbo intransitivo

Giocheremo solo con i modi finiti.

Il gioco permette anche di eliminare alcune parti, noi per esempio lo abbiamo fatto prima solo con gli ausiliari poi con gli altri verbi, ma, come vedrete, può essere integrato con possibili esercizi sempre più complessi.

Si gioca a squadre, i miei ragazzi sono 16 quindi 4 squadre da 4, e si gioca a turno, gioca un componente per volta che può essere aiutato dalla squadra, ma è sua la risposta che vale.

Materiale: 14 cartoncini con i verbi ausiliari





Il componente della squadra dovrà rispondere ad una serie di domande, se la squadra non riuscirà a rispondere la domanda passerà alla squadra che si prenota per prima.

1. Si sceglie una delle carte coperte.
2. Si deve identificare modo e tempo del verbo scelto e poi si deve coniugare (2 punti)
3. Si deve dire quale è il corrispondente tempo composto e si deve coniugare (2 punti)
4. si deve scegliere un verbo transitivo (1 punto)
5. di deve coniugare il verbo transitivo al modo e tempo del verbo sulla carta scelta (che si appunterà all’inizio alla lavagna con il cartellino sempre in mostra) e poi si deve coniugare lo stesso alla forma passiva (2 punti)
6. si deve coniugare lo stesso verbo utilizzando il verbo sul cartellino come ausiliare identificando il modo e il tempo e infine si deve volgere al passivo o all’attivo questo stesso verbo coniugato (2 punti)

Lo so che non ci avete capito un granché, ora ve lo rispiego con un esempio … anche perché in classe abbiamo giocato e i ragazzi hanno capito pian pianino, ma un ripassino delle regole non fa male … anche perché causa campanella abbiamo lasciato una partita a metà.

AZIONI
ESEMPIO
1. scelta carta
Ho
2. identificazione modo e tempo e coniugazione
Indicativo presente; io ho, tu hai, egli ha …
3. Dire qual è il corrispondente composto e coniugazione
Indicativo passato prossimo; io ho avuto, tu hai avuto, egli ha avuto …
4. scegliere un verbo transitivo
Amare
5. coniugarlo al modo e tempo della carta e coniugarlo alla forma passiva
Io amo, tu ami, egli ama …; io sono amato, tu sei amato, egli è amato …
6. coniugare il verbo usando il verbo sul cartellino scelto identificando modo e tempo e volgerlo al passivo o all’attivo
Io ho amato, tu hai amato, egli ha amato … ; indicativo passato prossimo; io sono stato amato, tu sei stato amato, egli è stato amato …

Anche i ragazzi avevano creduto che fosse facile, ma, dopo un giro di prova moooolto travagliato, ce l’abbiamo fatta.
Ovviamente lo scopo dell’attività non è solo quello di ripetere i verbi, ma anche quelli di comprenderne il meccanismo e la reciproca relazione. Scoprirete che se l'ausiliare sul cartellino fosse stato essere ci sarebbero state molte coincidenze ...

Il gioco avrà un seguito …
ma lascio a voi la libertà di poterlo “giocare” come volete e con tutti gli aggiustamenti del caso specifico.