blog didattico della prof.ssa Simona Martini - questo spazio conterrà solo le lezioni, per una fruizione più semplice del materiale rimando al sito http://goccediarmonia.altervista.org/
Grammatica
descrizione
Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì
Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.
Visualizzazione post con etichetta geografia. Mostra tutti i post
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13 giugno 2020
Itinerari della memoria
Durante questo lungo periodo di didattica a distanza forse le lezioni più difficili sono state con una classe dove ho insegnato solo geografia. Paradossalmente abbiamo potuto lavorare proprio con il digitale, gradualmente a piccoli passi. Tra gli ultimi lavori ve ne propongo uno, particolare, realizzato in modo collaborativo: un gioco geostorico. Studiavamo le regioni d'Italia con gli approfondimenti sui siti Unesco quando, arrivati al Friuli Venezia Giulia, ho pensato di mescolare storia e geografia ed è venuto fuori il gioco che vedrete. Come abbiamo lavorato è spiegato all'interno, ani alla fine del gioco ... per ovvi motivi.
14 febbraio 2019
Viaggiando tra le curiosità europee
Ho realizzato un breve video per voi utilizzando una semplice applicazione on line che si chiama adobe spark https://spark.adobe.com/
Guardiamolo insieme e poi leggiamo cosa dovete fare.
Sappiamo già che il nostro passatempo preferito è quello di cercare le curiosità degli stati che di volta in volta studiamo. La curiosità ha e nasconde in sé molti significati e ci piace andarle a scovare o magari fare delle ipotesi.
Cosa devi fare?
Ti sarà assegnato uno Stato e quindi dovrai cercare 5 curiosità.
Dovrai quindi usare l'applicazione che ti mostrerò per realizzare un breve video in cui racconti queste curiosità. La sfida più grande sarà quella di stupirci con VERE CHICCHE, stupirci, divertirci, incuriosirci ...
Quale è il fattore X che ti permetterà di rendere la tua presentazione eccezionale?
Dopo averla mostrata ai tuoi compagni ci dovrai anche spiegare l'importanza della notizia e la possibile interpretazione, come abbiamo fatto spesso in classe.
Per usare l'applicazione:
- segui la spiegazione in classe
- guarda questo video tutorial
15 settembre 2018
Bentrovata IIB!
Lezione di accoglienza di geografia.
classe IIB
a.s.2018/19
link alla pagina: https://uploads.knightlab.com/storymapjs/d9aa2d48c0277b61146df65396b862f2/il-nostro-buon-viaggio/index.html
11 settembre 2016
Siamo i luoghi che viviamo
geografia: accoglienza classe seconda
“Potrei parlare per ore di questa casa, del giardino. Conosco tutto, so dove sono le vecchie porte, tutto, i muri dello stagno, tutte le piante, il posto di tutte le piante, conosco anche il posto delle piante selvatiche, tutto”.
“Potrei parlare per ore di questa casa, del giardino. Conosco tutto, so dove sono le vecchie porte, tutto, i muri dello stagno, tutte le piante, il posto di tutte le piante, conosco anche il posto delle piante selvatiche, tutto”.
da I miei luoghi di Marghuerite Duras
ARRIVEDERCI FRATELLO MARE
Varna, 1951
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Nazim Hikmet
Varna, 1951
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Nazim Hikmet
Il Galileo portava mille e seicento passeggieri di terza classe, dei quali più di quattrocento tra donne e bambini: non compresi nel numero gli uomini dell’equipaggio, che toccavan quasi i duecento. Tutti i posti erano occupati. La maggior parte degli emigranti, come sempre, provenivano dall’Italia alta, e otto su dieci dalla campagna. Molti Valsusini, Friulani, agricoltori della bassa Lombardia e dell’alta Valtellina: dei contadini d’Alba e d’Alessandria che andavano all’Argentina non per altro che per la mietitura, ossia per metter da parte trecento lire in tre mesi, navigando quaranta giorni. Molti della Val di Sesia, molti pure di que’ bei paesi che fanno corona ai nostri laghi, così belli che pare non possa venir in mente a nessuno d’abbandonarli: tessitori di Como, famigli d’Intra, segantini del Veronese. Della Liguria il contingente solito, dato in massima parte dai circondari d’Albenga, di Savona e di Chiavari, diviso in brigatelle, spesate del viaggio da un agente che le accompagna, al quale si obbligano di pagare una certa somma in America, entro un tempo convenuto. Fra questi c’erano parecchie di quelle nerborute portatrici d’ardesie di Cogorno, che possono giocar di forza coi ma- 25 schi più vigorosi. Di Toscani un piccolo numero: qualche lavoratore d’alabastro di Volterra, fabbricatori di figurine di Lucca, agricoltori dei dintorni di Firenzuola, qualcuno dei quali, come accade spesso, avrebbe forse un giorno smesso la zappa per fare il suonatore ambulante. C’erano dei suonatori d’arpa e di violino della Basilicata e dell’Abruzzo, e di quei famosi calderai, che vanno a far sonare la loro incudine in tutte le parti del mondo. Delle province meridionali i più erano pecorari e caprari del litorale dell’Adriatico, particolarmente della terra di Barletta, e molti cafoni di quel di Catanzaro e di Cosenza. Poi dei merciaiuoli girovaghi napoletani; degli speculatori che, per cansare il dazio d’importazione, portavano in America della paglia greggia, che avrebbero lavorata là; calzolai e sarti della Garfagnana, sterratori del Biellese, campagnuoli dell’isola d’Ustica. In somma, fame e coraggio di tutte le province e di tutte le professioni, ed anche molti affamati senza professione, di quelli aspiranti ad impieghi indeterminati, che vanno alla caccia della fortuna con gli occhi bendati e con le mani ciondoloni, e son la parte più malsana e men fortunata dell’emigrazione. Delle donne il numero maggiore avevan con sé la famiglia; ma molte pure erano sole, o non accompagnate che da un’amica; e fra queste, parecchie liguri, che andavano a cercar servizio come cuoche o cameriere; altre che andavano a cercar marito, allettate dalla minor concorrenza con cui avrebbero avuto a lottare nel nuovo mondo; e alcune che emigravano con uno scopo più largo e più facile. A tutti 26 questi italiani eran mescolati degli Svizzeri, qualche Austriaco, pochi Francesi di Provenza. Quasi tutti avevan per meta l’Argentina, un piccolo numero l’Uruguay, pochissimi le repubbliche della costa del Pacifico. Qualcuno, anche, non sapeva bene dove sarebbe andato: nel continente americano, senz’altro: arrivato là, avrebbe visto. C’era un frate che andava alla Terra del Fuoco.
da Sull'oceano di Edmondo De Amicis
PAESE D'ESSENZE LONGITUDINALI
Cominciamo dal principio, dal Cile, quella terra remota che pochi sono
in grado di localizzare sull'atlante, perché è il posto più lontano dove si
possa andare senza cadere giù dal pianeta. "Perché non vendiamo il Cile e
ci compriamo qualcosa più vicino a Parigi?" domandava uno dei nostri
scrittori. Nessuno capita per caso da quelle parti, per quanto possa essersi
perso, anche se molti visitatori decidono di rimanerci per sempre,
affascinati dalla terra e dalla gente. È il punto finale di tutte le rotte, una
lancia nel Sud del Sud America, quattromilatrecento chilometri di colline,
vallate, laghi e mare. Così la descrive Neruda nella sua appassionata
poesia:
Notte, neve e sabbia disegnano la forma
della mia patria sottile,
tutto il silenzio giace nella lunga linea,
tutta la spuma straripa dalla barba marina,
tutto il carbone la colma di misteriosi baci.
Questa terra affusolata è come un'isola, separata dal resto del continente,
a nord dal Deserto di Atacama, il più arido del mondo, come amano dire i
suoi abitanti, anche se probabilmente non è vero, perché in primavera una
parte di questo calcinaccio lunare indossa un manto di fiori, come un
meraviglioso dipinto di Monet; a est dalla Cordigliera delle Ande,
imponente massiccio di rocce e nevi perenni; a ovest dalle coste scoscese
dell'Oceano Pacifico; a sud dal solitario Antartico. Questo paese, dalla
topografia drammatica e dai climi diversi, pieno di ostacoli capricciosi e
scosso dai sospiri di centinaia di vulcani, che si estende come un miracolo
geologico dai rilievi della cordigliera agli abissi del mare, è unito dal
profondo senso di nazionalità dei suoi abitanti.
a nord dal Deserto di Atacama, il più arido del mondo, come amano dire i
suoi abitanti, anche se probabilmente non è vero, perché in primavera una
parte di questo calcinaccio lunare indossa un manto di fiori, come un
meraviglioso dipinto di Monet; a est dalla Cordigliera delle Ande,
imponente massiccio di rocce e nevi perenni; a ovest dalle coste scoscese
dell'Oceano Pacifico; a sud dal solitario Antartico. Questo paese, dalla
topografia drammatica e dai climi diversi, pieno di ostacoli capricciosi e
scosso dai sospiri di centinaia di vulcani, che si estende come un miracolo
profondo senso di nazionalità dei suoi abitanti.
Isabel Allende
IL MIO PAESE INVENTATO
Io ho provato a essere i luoghi che ho vissuto, ora tocca a voi.
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2 dicembre 2013
IIIA: Globalizzazione - riassunto delle lezioni precedenti
IIIA Arcinazzo Romano
a.s.2013 - 14
geografia
Il post è riassuntivo di vecchie lezioni sull'argomento, poi aggiungeremo altro materiale e spunti di lavoro.
La globalizzazione
Globalizzazione: voci di protesta
Di seguito inserirò materiale usato in classe e altro materiale che vi servirà per il lavoro assegnato per dopo le vacanze.
5 novembre 2013
Il clima
IIIA Arcinazzo Romano
a.s.2013-14
Inserisco in questo post materiali e link a lezioni precedenti che riguardano lo studio del clima, dei biomi e delle fasce climatiche.
Intanto un'utile mappa concettuale riassuntiva.
cliccando sull'immagine potrete andare
ad una lezione precedente all'interno del blog
cliccando sull'immagine dell'aula troverete
un doc nel quale è riassunta la lezione di oggi
vi segnalo una pagina nella quale potrete trovare interessanti articoli sulle conseguenze dei cambiamenti climatici
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vento
14 marzo 2012
IIIA Diritti Umani: materiali e spunti di riflessione
Come già fatto in precedenza vi propongo un documento iniziale e starà a voi seguire il filo del discorso e scrivere le vostre riflessioni contribuendo alla discussione che avrà sempre un ritorno in classe e nelle varie materie.
Il tema che ci accingiamo ad approfondire è quello del razzismo.
Questa volta si parte da alcuni manifesti antirazzismo (CLICCA SUL LINK) e vostro compito sarà quello di commentarli, prima di scrivere le riflessioni sul singolo poster specificate di quale si tratta
Vediamo quali considerazioni sono venute fuori finora:
1. esistono tanti tipi di razzismo, quindi di discriminazione
2. il razzismo si può combattere con: il rispetto, il dialogo, il confronto, ma anche il coraggio
3. il razzismo soffoca la libertà personale, la libertà di essere se stessi
CONTINUIAMO IL NOSTRO PERCORSO
facciamo il punto attraverso i documenti e le riflessioni venute fuori in classe stamattina, così avrete modo di rivedere e riflettere sul materiale
Vediamo quali considerazioni sono venute fuori finora:
1. esistono tanti tipi di razzismo, quindi di discriminazione
2. il razzismo si può combattere con: il rispetto, il dialogo, il confronto, ma anche il coraggio
3. il razzismo soffoca la libertà personale, la libertà di essere se stessi
CONTINUIAMO IL NOSTRO PERCORSO
facciamo il punto attraverso i documenti e le riflessioni venute fuori in classe stamattina, così avrete modo di rivedere e riflettere sul materiale
Abbiamo iniziato un percorso a ritroso partendo da due realtà, una immaginaria, che ci ha fatto riflettere, l'altra, purtroppo, reale, che ci ha sconvolto. Entrambe ci hanno condotto alle stesse conclusioni: oggi nel mondo ci sono e si ripetono episodi di razzismo, che spesso sfociano nella violenza. Ma vediamo questi documenti.
Il primo è un video, vi consiglio di guardarlo con molta attenzione, come hanno fatto i ragazzi.
osservazioni:
1. il razzismo o l'odio nei confronti del diverso non fa differenze, nel video i naziskin sono pronti a "disturbare" sia l'arabo, sia l'ebreo
2. quando i due sono soli, si guardano con una certa diffidenza, non hanno brutte intenzioni, ma anni di scontri e battaglie alle spalle, la loro storia vive nei loro occhi, nei loro gesti
3. ci si può trovare uniti, anche se diversi, nel momento del bisogno, del pericolo
4. interessante lo scambio degli zaini, può esserci uno scambio tra culture così distante e spaccate da secoli di storia di guerra? quanto è importante scoprire nell'altro e imparare dall'altro?
5. alla fine i due si ritrovano sui due lati opposti della metro, sono ancora distanti, il mondo vuole questo? la storia?sono veramente liberi?
Abbiamo poi letto questo articolo che riportava un fatto di cronaca accaduto proprio ieri (19 marzo 2012)
A Tolosa 4 vittime: un insegnante di 30 anni, le sue due figlie di 3 e 6 e una bambina di 10
TOLOSA (FRANCIA) - La Francia è sotto choc dopo l'assalto alla scuola ebraica di Tolosa condotto da un killer che arrivato a bordo di uno scooter ha aperto il fuoco su un gruppo di bambini, uccidendo un insegnante rabbino di 30 anni, le sue due figlie di 3 e 6 e una bambina di 10, figlia del direttore della scuola. Un altro ragazzo, 17 anni, è in fin di vita all'ospedale di Tolosa.
Non è la prima volta che leggiamo notizie di questo genere, a sconvolgerci è la completa indifferenza nei confronti dell'altro, un altro che stavolta sono anche bambini nel luogo deputato all'accoglienza e all'educazione: una scuola.
in costruzioneMA FACCIAMO UN PASSO INDIETRO E AVVICINIAMOCI A QUEL FAMOSO 10 DICEMBRE 1948 GIORNO IN CUI VENNE FIRMATA LA
riassumiamone così i principi
15 gennaio 2012
IIIA La Globalizzazione: "voci" di protesta e risposte
Abbiamo visto come la Globalizzazione abbia aspetti positivi e negativi, andiamo ora a vedere (alla nostra maniera) le reazioni, anche queste di diverso carattere, al fenomeno che stiamo trattando
le proteste dei no global
1999 Seattle
2000 Praga
2001 Napoli
2001 Genova
..........................................................
e con l'aiuto dei ragazzi
la forza della musica per diffondere
Dagli U2 ai Rage Against the Machine, da Courtney Love a Peter Gabriel, dai 99 Posse a Jovanotti
I bianchi, i neri, la religione
il pessimismo della ragione la foto di gruppo, il primo giorno di scuola liberta di movimento, liberta di parola le otto principesse e i settecento nani le armi gli scudi, i diritti umani i corvi che gracchiano "rivoluzione"!! pero' non c'e' pieta e non c'e' compassione il sangue si coagula sul pavimento si inceppa l'articolazione del movimento la voce che balbetta la speranza che inciampa la capra che crepa la capra che campa la giornalista scrittrice che ama la guerra perche' le ricorda quando era giovane e bella amici e nemici, che comodita' villaggi di fango contro grandi citta'. Salvami salvati salvaci salviamoci salvali salvati salvami salviamoli (x2) Le reti i cancelli le zone rosse migliaia di croci milioni di fosse la nato la fao le nazioni unite seimiliarditrecentomilioni di vite dignita' dignita', una virtu' normale l'indifferenza e il piu' grave peccato mortale il mercato mondiale - il mercato rionale la croce del sud e la Stella polare il nasdaq che crolla, il petrolio che sale la borsa che scende, la borsa che sale la storia ci insegna che non c'e fine all'orrore la vita ci insegna che vale solo l'amore Salvami salvati salvaci salviamoci salvali salvati salvami salviamoli (x2) Il PIL - la ricchezza misurata in consumo la rete globale i segnali di fumo la riconversione dell'energia il colpo di coda dell'economia i microcomputer, le trasformazioni e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni le facce impaurite, la vita che vola lo stomaco, il fegato, il petto la gola peshawar, new york, sierra leone la poliza vita dell'assicurazione l'innocenza perduta, le ragioni di stato una sola potenza, un solo mercato un solo giornale, una sola radio e mille scheletri dentro l'armadio Salvami salvati salvaci salviamoci salvali salvati salvami salviamoli (x2) La storia ci insegna che non c'e' fine all'orrore la vita ci insegna che vale solo l'amore Salvami salvati salvaci salviamoci salvali salvati salvami salviamoli (x2) |
Un miliardo di persone nel pianeta vivono
con meno di un dollaro al giorno.
Non stanno tentando di battere nessun record e non hanno fatto voto di povertà, la loro realtà non è una scelta ma la loro unica possibilità. Un dollaro al giorno toglie il medico di torno nel senso che le persone non hanno la possibilità di curarsi e nemmeno di informarsi, non possono studiare e nemmeno contribuire in nessun modo a cambiare la loro situazione. L'economia dei paesi nei quali vivono è schiacciata da un debito estero talmente grande che non rimane neanche un soldo da spendere per lo sviluppo delle cose basilari: la salute, l'educazione. L'unica risorsa che resta alla popolazione è l'emigrazione verso i paesi più ricchi e poi la storia la conosciamo e sappiamo spesso come va a finire... Io adesso mi rivolgo all'onorevole D'Alema, approfitto del microfono per parlarle di questo problema. Chissà quanti già le avranno sottoposto la questione, ma io vorrei usare il microfono e la televisione per chiederle da qui di dare un segno profondo alla questione del debito estero di molti paesi del Sud del mondo che sono soffocati dal divario accumulato verso i governi ricchi del mondo cosiddetto industrializzato, paesi che per secoli sono stati colonizzati e poi fatti annegare nel mare di un progresso difficile da sostenere per carenza di infrastrutture e zero potere decisionale al tavolo per niente rotondo della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale: cancella il debito! cancella il debito! cancella il debito! Anche Giovanni Paolo II, Papa Wojtyla, ha espresso il suo appoggio per Jubilee 2000 che è un'organizzazione nata per fare pressione in quei paesi che possono risolvere la questione. Tra questi c'è l'Italia e io mi rivolgo a lei, Presidente del Consiglio, si consigli con i suoi e faccia un gesto grande, di quelli che cambiano la storia. Se lei cancella il debito, a lei andrà la gloria e a un sacco di famiglie la speranza, per molti è una questione di sopravvivenza. Dimostri che la politica non è solo far quadrare i conti di una legislatura... D'Alema, unisciti a noi non avere paura: cancella il debito! (3x) Approfittiamo del Giubileo per ripartire da zero! Se lei cancella il debito, aiuta il mondo intero! Lo faccia lei per primo e gli altri le verranno appresso: se il Sud non si risolleva non ci sarà nessun progresso, ma solo nuove guerre di disperazione, tragedie umanitarie e sovrappopolazione... Lo faccia lei per primo e gli altri seguiranno in fila, appoggi il progetto di Jubilee 2000: cancella il debito! (3x) Presidente del Consiglio, io mi rivolgo a lei:
promuova un incontro del G7, lo dica agli altri sei,
mettete la parola fine all'era coloniale, non c'è neanche più la minaccia del socialismo reale che aveva in un certo modo giustificato l'esigenza di sostenere regimi corrotti senza nessuna trasparenza: cancella il debito! (3x) Regali questo orgoglio alla nostra generazione! Inizi lei per primo quest'epoca di trasformazione! Se si muovono i politici, poi seguiranno i banchieri, se lei cancella il debito, noi ne saremo fieri! Dimostri a tutti che le cose si possono cambiare! Io la saluto e la ringrazio e torno a ballare: cancella il debito! (3x) |
la forza della musica per riflettere
voci di riflessione
IL CONSUMISMO CI CONSUMERA', Tiziano Terzani
Joan Manuel Serrat, AFRICA
Il mio nome è Africa....
quella che un tempo fece impazzire
di gelosia il Paradiso Terrestre
e oggi mi divorano
i quattro cavalieri neri
la Fame, la Guerra,
la Peste e le Bestie
che vomitano fuoco.
Il mio nome è Africa....
Africa di carne viva
Africa velo strappato
Africa pervertita
Africa orologio fermo
il mio nome è Africa.
Il mio nome è Africa....
Mi guardi e non mi vedi,
o forse non vuoi vedermi;
o forse dove sei non arrivano le suppliche
dei miei poveri figli
che, come i tuoi,
sono nati da donne.
Il mio nome è Africa...
Africa mani vuote
Africa occhi grandi
Africa pancia gonfia
Africa gambe scheletriche
il mio nome è Africa....
Il mio nome è Africa....
Il mio nome è Africa....
vago in un mondo che
non mi lascia e non mi prende;
scarico sulle banchine sud del Tamigi,
vendemmio sul Duero,
spazzo le strade di Parigi,
costruisco Roma.
Il mio nome è Africa...
Africa pena che canta
Africa prigioniera
Africa che si dissangua
e vaga su una zattera.
Il mio nome è Africa....
Africa bambola rotta
Africa clandestina
Africa a cui germogliano
fiori dalle spine.
Il mio nome è Africa....
Africa... Africa.... Africa...
Thomas Sankara è l'ex-presidente del Burkina Faso, paese tra i più poveri dell'Africa ed ex-colonia francese.
In soli 4 anni di governo riuscì a risollevare il suo paese oppresso dalla fame e dalla povertà e lo fece sfruttando le esigue risorse che questo poteva offrire.
In questo video il suo famoso "discorso sul debito" in cui esprime una forte opposizione al pagamento del debito che tutt'oggi opprime la libertà e lo sviluppo dei paesi africani.
In soli 4 anni di governo riuscì a risollevare il suo paese oppresso dalla fame e dalla povertà e lo fece sfruttando le esigue risorse che questo poteva offrire.
In questo video il suo famoso "discorso sul debito" in cui esprime una forte opposizione al pagamento del debito che tutt'oggi opprime la libertà e lo sviluppo dei paesi africani.
la risposta delle organizzazioni internazionali
Nel 2000 le Nazioni Unite si sono impegnate a raggiungere entro l'anno 2015
8 obiettivi
la DICHIARAZIONE DEL MILLENNIO delle Nazioni Unite è stata firmata da tutti gli Stati membri dell'ONU (192)
questi gli Millennium Development Goals o MDG, o più semplicemente
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