descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

Intercultura

classe IIC
Istituto Comprensivo Cave
a.s.2015-16











classe IIB
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2014 - 15



Ogni anno nella mia nuova scuola si celebra la settimana dedicata all'intercultura. In questa pagina inserirò i materiali utilizzati e analizzati nelle nostre lezioni. La pagina quindi resterà aperta e sarà continuamente aggiornata con la collaborazione dei diversi docenti.

Lezione 1






“Io voglio che le culture di tutti i paesi


soffino liberamente come il vento nella mia casa, 


ma che nessuna di esse,

come il vento,

possa strappare le mie radici.”

Mahatma Gandhi






















Mio fratello che guardi il mondo (Ivano Fossati)

Mio fratello che guardi il mondo 
e il mondo non somiglia a te 
mio fratello che guardi il cielo 
e il cielo non ti guarda. 

Se c'è una strada sotto il mare 
prima o poi ci troverà 
se non c'è strada dentro al cuore degli altri 
prima o poi si traccerà. 

Sono nato e ho lavorato in ogni paese 
e ho difeso con fatica la mia dignità 
Sono nato e sono morto in ogni paese 
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi. 

Mio fratello che guardi il mondo 
e il mondo non somiglia a te 
mio fratello che guardi il cielo 
e il cielo non ti guarda. 

Se c'è una strada sotto il mare 
prima o poi ci troverà 
se non c'è strada dentro al cuore degli altri 
prima o poi si traccerà. 






Intervista a Osvaldo, quindicenne brasiliano da L. Machado, E. Pistelli, I figli della discarica, Emi

Lezione 2
Partendo dal testo letto la scorsa lezione, ricostruiremo alcuni aspetti del ragazzo intervistato. Poi si lavorerà per gruppi di due: un alunno interpreterà il ruolo di Osvaldo, l'altro il ruolo dell'intervistatore; quindi i ragazzi potranno fare altre domande e nello stesso tempo immedesimarsi nel quindicenne brasiliano.

Lezione 3
Parlare di intercultura, come abbiamo letto dalle parole di Gandhi, non significa solo comprensione, rispetto, convivenza...ma significa anche vivere la propria di identità, essere libero di vivere come si è, con la propria storia, la propria cultura, non dimenticando le origini. Quanto è semplice tutto questo? Viviamo in una società che permette tutto ciò?

Prima di farci domande sulla società, facciamo un passo indietro e andiamo a scoprire se noi viviamo la nostra identità e se l'amico che ci siede vicino ci conosce veramente.

In effetti non dobbiamo andare troppo lontano per incontrare l' "altro" basta girarci a destra o a sinistra e guardare il nostro compagno di banco ... vogliamo dire scoprire? Beh, scusate il gioco di parole, ma sarebbe il caso a questo punto di scoprirlo insieme.
Per farlo seguiremo alcune attività, al termine delle quali speriamo che saremo riusciti a conoscerci meglio.


1. Pensano di me, ma sarà vero?

Dopo aver diviso la classe in gruppi ogni ragazzo del gruppo scriverà su un foglietto una serie di aggettivi e sostantivi che descrivano ognuno dei singoli compagni, ovviamente il suo modo di vederlo. Gli aggettivi dovranno riguardare il suo carattere, quello che gli piace fare, quindi le sue passioni, i desideri, come il compagno si ponga nei confronti degli altri.  Ogni ragazzo raccoglierà le informazioni che lo riguardano e comunicherà al gruppo, in modo chiaro e ordinato, se gli altri lo hanno descritto bene oppure no, spiegherà anche il perché.

2. Conosco veramente i miei compagni?
In questa seconda fase, dopo aver ascoltato le osservazioni di tutti, ogni ragazzo passerà alla sua riflessione guidato da alcune domande:

- Quanto sono state esatte le mie prime impressioni?
- Quali riflessioni mi vengono in mente? 
- Cosa mi ha sorpreso maggiormente?
- Se io ho questa idea dei miei compagni quale giudizio ho di loro?
- Conosco veramente i miei amici? Mi impegno a conoscerli nel modo giusto? Come posso fare per conoscerli?

3. I miei compagni mi conoscono veramente?
Questa volta ognuno dovrà riflettere invece su cosa è stato detto su di lui. Dopo aver riletto le singole descrizioni ognuno risponderà alle seguenti domande.


- Che cosa ne penso di queste informazioni?
- Condivido quello che gli altri pensano di me? Perché?
- Quanto tengo conto di quello che gli altri pensano di me?
- Quanto credo sia possibile che gli altri mi conoscano? Cosa faccio o potrei fare per farmi conoscere meglio?



Al termine dell'attività riuniremo le nostre considerazioni e ci concentreremo soprattutto sul come sia possibile conoscere e farsi conoscere e sul perché sia importante "scoprire" l'altro.



Attività finale: Testo riflessivo

Lezione 4

Approfondimento delle lezioni di storia sulla scoperta dell'America

Quali rapporti unirono conquistadores e popolazioni indigene?
- EVANGELIZZARE
- STERMINARE
- SCHIAVIZZARE

I conquistadores si sentono superiori e civilizzati, intendono quindi imporre il loro modo di essere e vivere agli indigeni d'America, non rispettano la libertà di religione, di cultura e persona.
Leggiamo insieme le parole di Bartolomeo de Las Casas nel quale il frate domenicano se da una parte denuncia un'assurda crudeltà nei confronti degli Indios, dall'altra dice che questo popolo è docile quindi facilmente può essere convertito alla parola del vangelo. Qui la Brevissima relazione della distruzione delle Indie, riporto alcuni dei passi più significativi che serviranno ai ragazzi per un lavoro loro assegnato.





- Tutte queste universe e infinite genti, di ogni genere, Dio le ha create semplici, senza malvagità né doppiezze,
obbedientissime e fedelissime ai loro signori naturali e ai cristiani che servono
- E' poi gente poverissima, che assai poco possiede e ancor meno desidera possedere beni temporali: per questo non sono superbi, né avidi o ambiziosi
- Hanno dunque grandissima attitudine a ricevere la nostra santa fede cattolica e ad acquisire costumi
virtuosi: nessun popolo creato da Dio nel mondo ha meno impedimenti a percorrere questa via
- entrarono gli spagnoli, non appena ebbero notizia della loro esistenza, come lupi, come tigri e leoni crudelissimi che fossero stati tenuti affamati per diversi giorni
- straziarli, ammazzarli, tribolarli, affliggerli, tormentarli e distruggerli con crudeltà straordinarie, inusitate e sempre nuove, di cui non si è mai saputo, né udito né letto prima
- quarant'anni per la tirannia e le opere infernali dei cristiani, ingiustamente e iniquamente
- In primo luogo vi son state le guerre ingiuste, crudeli, sanguinose e tiranniche
- Poi hanno continuato a uccidere opprimendo i superstiti con la più dura, la più orribile e acerba servitù cui uomini o bestie sian mai stati costretti non da altro guidati che dalla sfrenata brama dell'oro, dal Desiderio di empirsi di ricchezze e di elevarsi ad alte posizioni
- mai, in tutta la vastità delle Indie, gli indiani han recato il minor danno ai cristiani. Li ritenevano anzi discesi dal cielo, finché non han cominciato e poi continuato a subire, un giorno dopo l'altro, ogni sorta di ribalderie, di rapine, di assassini, di vessazioni e di violenze.



El condor pasa, canzone del 1913 su musica tradizionale andina, incisa nel 1970 da Simon & Garfunkel, spedita  nello spazio all'interno della sonda Voyager nel 1977, tra le "lettere" di presentazione ai possibili extraterrestri e infine dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità nel 2004. Non male come storia.












Testo originale usato anche da S & G

Preferirei essere un passero che una lumaca
Sì io vorrei, se potessi, certamente vorrei
Preferirei essere un martello che un chiodo
Sì io vorrei, se solo potessi, certamente vorrei
Lontano, io piuttosto andrei lontano
Come un cigno che è stato qui ed è partito
Un uomo è legato al terreno
Egli dà al mondo il suo suono più triste
Il suo suono più triste.
Preferirei essere una foresta che una strada
Sì io vorrei, se potessi, certamente vorrei
Preferirei sentire la terra sotto i miei piedi
Sì io vorrei, se solo potessi, certamente vorrei.
Integrazione del testo anche alla luce di fatti più recenti
Il condor strappa gli occhi al sole e fa cadere,
fa cadere fuoco sulla terra.
All’ombra di pesanti ali nessun grido chiama alla battaglia
e la mano resta paralizzata.
Come si chiama la bramosia d’oro, di sangue e di morte
che nessuno mai aveva visto?
E grigie piume cadono sulla fronte,
la notte è così vicina.
El condor pasa.
Il mattino brucia e dalle montagne scende un grido,
il grido di battaglia sulla terra.
Pantere nere son pronte a balzare, eh sì.
Ovunque arde l’incendio.
Schiacciate la bramosia yankee di oro e di sangue,
altrimenti non saranno mai sazi.
Poi potrà esserci pace in ogni terra,
quando saranno stati uccisi.
Eh sì. El condor pasa.




Attività: i ragazzi dovranno scrivere un testo riflessivo di immedesimazione in un Indio d'America. 


Lezione 5

Lettura dal testo: Essere Musulmano a cura di A. Elkann di E. H. Bin Tal
attività: i ragazzi dovranno cercare articoli che parlino di integrazione o meno tra persone di religione diversa.

INCONTRO CON L'ASSOCIAZIONE ... (NON MI RICORDO)

Lezione 6
Accoglienza
Letture: cliccare qui per scaricare i testi
Quando a emigrare erano gli italiani: il naufragio della Sirio
MIGRANTI, Erri De Luca: NOI, CARCERIERI DI VIAGGIATORI
Zygmunt Bauman (estratto)

GIANNI RODARI, IL TRENO DEGLI EMIGRANTI
IL FUTURO DEI MIEI Alessandro Ghebreigziabiher
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Incontro e attività con gli operatori dell'associazione: Conosciamo il mondo
(relazione)
Visione del film Un sogno ad occhi aperti
attività
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Lezione 7
I ragazzi raccontano: ascolteremo le testimonianze dei genitori dei ragazzi venuti da lontano
Lezione 8
il razzismo oggi
ogni alunno dovrà cercar un articolo di giornale che riporti un fatto di discriminazione quindi dovrà:
- raccontarlo brevemente alla classe
- descrivere lo stato d'animo (con aggettivi, frasi ...) di chi è discriminato e di chi discrimina.

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Il punto sul percorso svolto insieme e i diversi lavori


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