descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

31 ottobre 2011

IIIA A lezione di letteratura: il Romanticismo

Ogni volta che mi siedo in cattedra (tanto per dire, perché non mi siedo quasi mai) insomma ogni volta che devo spiegare un argomento nuovo mi si ripropongono gli stessi dubbi: ma  quanto li annoierò? quanto mi annoierò? come potrò spiegare concetti così difficili e renderli facili?...insomma 


la storia è sempre la stessa, la letteratura anche, per non parlare della grammatica...spesso quindi ricorro a un piccolo espediente: faccio spiegare ai ragazzi concetti che neanche conoscono (non è che non abbia voglia di lavorare), ma penso che, seppur difficili, possano comprenderli e ricordarli, acquisirli pienamente solo se provano loro a costruirli.

Ormai è chiaro che l'"armonia" di questo blog si forma giorno dopo giorno con molteplici espedienti, tante voci, e non ci importa se qualcuno stona...è naturale anche quello...ma lungi da me l'idea di salire su un podio a dirigere;-)


RIPORTO LA LEZIONE INTRODUTTIVA AL NEOCLASSICISMO E AL ROMANTICISMO

PROF! Ma quando lo facciamo il Romanticismo?
ma prof ci fai fare anche la parafrasi delle poesie?
(sembra vero che sono così volenterosi...)

ok, via con la letteratura
Oggi ragazzi spiegate voi!
...sì, ora vi racconto

Ascoltiamo dei brani musicali e i ragazzi devono ascoltare attentamente, pronti per rispondere alle seguenti domande:

1. quali sensazioni vi dà questo brano?
2. quali strumenti sentite?
3. l'orchestra è potente o no?
4. suona piano o forte?











certamente non li abbiamo ascoltati per intero, giusto quanto bastava per prendere qualche appunto (altrimenti avrei perso il mio uditorio in tre secondi...anche se di ogni brano hanno voluto sapere gli autori)


I compositori proposti sono i tre classici per eccellenza, anche se uno dei tre è già parzialmente un intruso...e c'è chi se ne è accorto
vediamo come hanno risposto alle domande i ragazzi:


le sensazioni sono di serenità, tranquillità, allegria, calma, noia 

(oddio, ascoltare i quartetti di Haydn tutto il giorno non è il massimo, anche se alcuni esperti sostengono che "far ascoltare" Mozart a una vigna fa produrre buon vino        ;-)...vabbè torniamo ai miei grappo...pargoli) 

niente è improvviso, tutto è tranquillo, suonano gli archi e i fiati,....
"Beethoven prof è potente, sembra quasi che voglia scoppiare"

ve lo avevo detto che c'era un quasi intruso, le emozioni trasmesse da Beethoven sono più grandi, intense...in fin dei conti si parla di una sinfonia che il compositore dedicò a Napoleone, dedica che poi cancellò (leggete un po' qui la storia della sinfonia)

con Beethoven siamo a un passo dal Romanticismo, anzi è lui che ha i "piedi in due staffe"...come si suol dire


insomma abbiamo ascoltato composizioni che ci hanno dato una sensazione di tranquillità e gioia, perfezione e mai tensione, armonia nel senso di equilibrio 


(vi ricordo ragazzi che queste cose le avete dette voi)

cambiamo dimensione e aguzziamo la vista...(bisogna aguzzarla per bene perchè il proiettore è un po' storto, ma ce la facciamo)



Altare della Pace


Napoleone Bonaparte (A.Canova)



Napoleone Bonaparte
(J. L. David)


Amore e Psiche (A. Canova)



Paolina Bonaparte (A. Canova)


Le tre grazie (A. Canova)


siete curiosi di sapere le osservazioni dei ragazzi?
Siamo partiti dall'arco e subito hanno fatto una lista di città dove ci sono costruzioni del genere 
(a dire il vero ci siamo un po' persi nei "trionfi romani" ma poi ci siamo ritrovati)
insomma primo collegamento con Napoleone




prof sono tutti nudi, tranne Napoleone...perché è Napoleone vero?


non ci hanno messo molto a capire che nudi sì, ma anche perfetti, qualcuno ha detto "lisci" (leggi marmo levigato) o che stavano scomodi ;-)


vedere i due "Napoleoni" uno accanto all'altro li ha smossi ... 
"uno prof è "fico" l'altro c'ha la pancia
ma sono due persone diverse...vero?"


ma che ha in mano Napoleone "bello"?
i simboli del potere e dell'Impero (ricordate l'aquila? sì, proprio quella dell'Inno di Mameli dove simboleggiava l'Austria, o quella del coro dell'opera Norma, dove simboleggiava l'impero romano)




insomma c'era tutto per la nostra definizione di NEOCLASSICO
l'interesse per il passato, per il mondo classico greco  e romano, la ricerca dell'equilibrio, la perfezione, il bello ideale


FACCIAMO UN PASSO AVANTI


devo dire però che le riflessioni su questa rassegna di opere si sono fatte più interessanti quando le abbiamo confrontate con il resto...


Seconda parte della lezione, stesso percorso, opere diverse, stesse domande




















allora: sicuramente l'effetto non è lo stesso e l'impatto è stato immediato, più che immediato

vediamo le osservazioni dei ragazzi: le composizioni ascoltate hanno suscitato
- tristezza, malinconia, romanticismo, dolcezza e ovviamente non è sfuggita la presenza dello strumento unico, il pianoforte e il riferimento alla luna e alla notte, come al sogno 
(per il Notturno di Chopin, la Sonata di Beethoven e il Sogno di Schumann)
siamo quindi entrati in pieno Romanticismo con

la rivalutazione del sentimento, delle passioni, delle emozioni dell'animo umano (ricordiamo in reazione ai valori dell'Illuminismo quali la fede nella ragione e nel progresso)

- tensione, inquietudine, suspense, imprevisto, potenza, orchestra piena, ma anche arpa ...sì, anche se ci sarebbe molto da dire su queste composizioni, a noi interessano i tratti che ci colpiscono all'ascolto, che arrivano per primi

quindi molti più strumenti per rispondere alle nuove e molteplici esigenze espressive...traduco: con la musica si vuole dire anzi si vogliono suscitare emozioni, di qualsiasi genere, allora tanti e diversi strumenti servono a questo si arriverà a superare i 100 strumenti in orchestra!
stupendi crescendo...cioè queste sfumature di suono, dal piano al forte che i ragazzi hanno tradotto come: suspense 
le bellissime e ampie melodie
l'arpa in Berlioz strumento che proprio come il pianoforte ha la capacità di DESCRIVERE quasi i sentimenti, le situazioni, le emozioni 

insomma dalla musica più intima a quella potente che ti cattura e terrorizza allo stesso tempo, una musica che supera le nostre aspettative, imprevista che ci coglie impreparati, quasi non fosse reale

romanticismo significa anche inquietudine interiore
l'eroe romantico cerca altro oltre la realtà...magari questo appuntiamocelo ci verrà utile quando leggeremo L'Infinito di Giacomo Leopardi

Avete notato il titolo del Poema di Liszt? Sì è proprio l'Inferno di Dante
ce ne serviamo per ricordare altri aspetti del Romanticismo

la rivalutazione della storia, vista come continuo progresso, ogni periodo storico è visto come il punto di arrivo del precedente e il punto di partenza per il successivo soprattutto il Medioevo
(ricordiamo che gli illuministi lo avevano proprio cancellato bollandolo come periodo del "buio" della superstizione e della religione)


volete degli esempi?


un romanziere scozzese Walter Scott (ricordiamocelo perché un romanziere italiano che fra poco studieremo lo leggerà e imparerà molto da lui)
dicevamo, questo romanziere scriverà romanzi storici :



Ivanhoe ambientato nel Medioevo che avrà tra i suoi protagonisti anche il famoso Robin Hood e compagnia bella


o La sposa di Lammermoor ambientato nel 1600...un nostro compositore romantico, un compositore per teatro...si dice operista comporrà un'opera utilizzando questa antica storia


l'opera si intitola Lucia di Lammermoor e l'autore è Gaetano Donizetti...ascoltiamone un pezzettino e vediamo quanto romanticismo e sentimento c'è anche qui
ps la storia è tragica...ci sono anche fantasmi, sangue e quello che serve per emozionarci...ovviamente è una storia di un amore contrastato




in altri romanzi inglesi di questo periodo, ma anche del successivo, troviamo questo aspetto horror 
(inquietante proprio come la composizione di Liszt):
 castelli diroccati, ambienti cupi, bui, luoghi sotterranei, tanto sangue, fantasmi, sfondi con cimiteri



si chiamano romanzi gotici e qualche esempio vi illuminerà






Dracula di Bram Stoker


Frankestein di Mary Shelley



















illuminati?
ora anche nei libri e nei film è tornato di moda questo genere coi vampiri per esempio, ma lo sapete che ci sono anche tantissimi fumetti "gotici"? lo riconoscete questo?



insomma i romanzieri inglesi prendono un'altra strada ;-) torniamo al nostro 


Romanticismo e lo facciamo come al solito
aguzzando la vista per scoprirne altri aspetti






MarinaCaspar David Friedrich


Francesco Hayez, Il Bacio


J.M.W.Turner, L'incendio del Palazzo del Parlamento inglese


Friedrich Caspar David, Albero e corvi


Giovanni Fattori, Garibaldi a Palermo


Friedrich Caspar David, Viandante sul mare di nebbia





come prima chi compone o chi suona lo rimandiamo ad altri prof e ad altri momenti, a noi interessava GUARDARE i dipinti, da ignoranti, toccarli con gli occhi e l'animo attingendo le sensazioni di chi li guarda per la prima volta 
chi li guarda per la prima volta cos'ha visto?
(trascrivo le vostre impressioni, casomai le aveste dimenticate)


ovviamente un bacio! il dipinto è stato notato per primo ;-) e in effetti cattura l'attenzione, un bacio molto passionale per l'epoca, 
ma l'uomo va o arriva? forse se ne sta andando
lo sfondo ci sembra medievale come gli abiti, ma sentite un po': l'artista accostando i colori bianco, rosso, verde e azzurro ricorda gli Accordi di Plombières tra Francia e Italia (li ricordate) altro che Medioevo! siamo in pieno Risorgimento!


allora ancora il sentimento, ma si unisce a questo un altro elemento che sarà poi tipico del Romanticismo italiano
il legame con il Risorgimento


anche il dipinto di fattori è risorgimentale e dello stesso autore ce ne sono moltissimi del genere





questo è invece un dipinto di Delacroix "La libertà che guida il popolo"


il 1800 è il secolo della libertà e il protagonista è il popolo che lotta per la libertà, forte è l'idea di patriottismo e di appartenenza a una Nazione


la presenza della natura
in due dipinti ci sono persone che CONTEMPLANO un paesaggio, ricordiamo cosa poteva significare romantic nel 1700? paesaggio suggestivo
avete visto tristezza, malinconia, attesa, riflessione
(ma che tristi sti paesaggi prof!)


i tre nel quadro La Marina attendono o dicono addio? vi siete divisi, in realtà non lo sappiamo, comunque il dipinto non vi ha fatto venire in mente idee serene, come l'albero rinsecchito, con i corvi poi... o la nebbia che non ci fa vedere nulla
i colori sono tristi, ci sono molte ombre, o è l'alba o il tramonto, non sono felici queste persone eppure restano lì a contemplare...attirati da chissà cosa...qualcosa più grande di loro


dipinto di Turner si è aperta una discussione su cosa stesse andando a fuoco
in effetti non si capisce e i colori si mescolano lasciando il dubbio, lascia all'immaginazione
vogliamo aggiungere un altro tassello alla nostra definizione di Romanticismo?


l'amore per la natura vista come un organismo animato, come viva, ma di un'anima divina, con cui l'uomo aspira, vorrebbe fondersi fino a perdere se stesso, ne è attratto e spaventato allo stesso tempo
la natura è inspiegabile, un vero mistero e allora 
l'uomo ci si avvicina con le emozioni, con i sensi


credo che possa bastare, spero che aver descritto la nostra lezione vi possa aiutare a studiare, comprendere e poi ripassare questo primo passo all'interno della letteratura

la prof













24 ottobre 2011

IIIA Il clima

Per ripassare un po'

Il clima


L'effetto serra






I cambiamenti climatici






L'impatto dei cambiamenti climatici





6 gradi che possono cambiare il mondo





I Biomi





BIOMA: insieme delle forme di vita vegetale e animale esistenti nelle diverse aree geografiche del Pianeta con riferimento alla loro Latitudine e al loro clima.

     
AMBIENTI TROPICALI UMIDI
AMBIENTI TROPICALI ARIDI
AMBIENTI TEMPERATI
AMBIENTI FREDDI
1.     Foresta  equatoriale
2.     Foresta      monsonica
3.     savana
1.     Steppa
2.     Deserto (caldo e freddo)
1.     Macchia mediterranea
2.     Prateria
3.     Foresta di latifoglie (decidua)
1.     Foresta di conifere o boreale (taiga)
2.     Ambienti di montagna
3.     Tundra
4.     Zona polare


LA FORESTA AMAZZONICA



LA FORESTA MONSONICA



LA SAVANA



IL DESERTO




LA TAIGA




LA TUNDRA




ZONA POLARE



COSA SAPERE PER OGNI BIOMA?

  1. DOVE? latitudine - zona - Continenti o Stati
  2. CLIMA elementi climatici (temperatura, precipitazioni, numero e caratteristiche delle stagioni...)
  3. FLORA
  4. FAUNA

21 ottobre 2011

IA: A tutta favola!

PICCOLI ESPERIMENTI...


Cari ragazzi, ci abbiamo messo un po' ad organizzarci, ma come promesso ecco le vostre prime favole, i vostri primi esperimenti con animali dispettosi ma anche saggi..., le vostre prime manipolazioni...si, vuol dire che ci abbiamo un po' giocato con i testi ma sempre con il consenso di Fedro ed Esopo...ovvio!

ce ne saranno altre e altre ancora...a un mese dall'inizio della scuola avete finito il quaderno...lo so...ma voi scrivete con una calligrafia troppo grandeeeeeeeeeee ;-)))))))))

va bene scherzo, comunque il blog aspetta le favole sull'amicizia, nell'attesa è meglio presentarci e farci conoscere, che ne dite?

FAVOLE IN RIMA...IMPARIAMO RIMANDO


Riscrittura in versi di alcune celebri favole...al di là delle sillabe...e delle rime ;-)


La volpe e l'uva di Camilla De Santis


Una volpe avendo molta fame
cercava di saltare per prendere
l'uva che voleva
tanto mangiare.
Ma non riuscendo
se ne andò dicendo:
- L'uva non è ancora matura, è forzatura,
non voglio coglierla acerba
ma voglio che sia bella
come una perla.
Quelli che disprezzano 
a parole quel che non
si può fare
si dovranno ricordare
questo insegnamento. 


La volpe e l'uva di Giulia Troìa


Una volpe tormentata dalla fame
aveva i denti come lame.
Cercava di addentare l'uva
di un'alta pergola
salendo su un'alta carriola,
saltando con tutte le forze
arrivò in cima alle pozze.
Non è ancora matura
ma la voglio cogliere per mantenere la cura.




Il ragno e lo scorpione di Nico Gabrieli


Il ragno e lo scorpione
litigarono fino all'esasperazione.
Sia il ragno sia lo scorpione
volevano avere ragione.
Disse il ragno: - Ho la pancia rotonda
e so fare la tela flessa come una fionda.
Ma lo scorpione rispose di essere più grosso
e il ragno ribadiva di essere un colosso!
- Io ho le tenaglie- disse
- Io so volare- il ragno rispose.
- Se sei come dici tu,
perché scappano e non si vedono più?
- Anche quando vedono un ragno scappano tutti,
stai a vedere che siamo tutti e due brutti!
Per un momento lo scorpione non rispose
pensando che forse il ragno aveva ragione...






La cicala e la formica di Elena Di Martino


Sotto il sole la cicala cantava
e di niente si preoccupava.
La formica provviste accumulava
perché sapeva che l'inverno arrivava.
La cicala camminava affamata
per la campagna innevata.
Infastidita la formica
a veder la sua nemica,
non la fece entrare
così la cicala se ne dovette andare.




La gallina e il formaggio di Riccardo Licorni 


Una gallina teneva in bocca un pezzo di formaggio
gli si avvicinò un gatto adagio adagio.
La lusingò e le disse se sapeva cantare
affinché lui potesse mangiare.
Per cantare, la bocca doveva aprire,
ma la gallina non si fece sentire.
Conosceva bene l'inganno
forse già da qualche anno,
per rispondere al gatto
fece un gesto matto.
Rispondendogli garbatamente
il formaggio dalla bocca gli cadde velocemente,
così il gatto ghiotto ghiotto
mangiando se ne andò via di trotto.





SCHERZI DA FAVOLA




La scimmia e i tre gorilla di Emanuele Titocci

Un giorno, in una foresta, una scimmia che soffriva di vertigini
aveva fame  e allora decise di mangiarsi una banana. Quindi andò a chiedere a tre gorilla di fargli un favore e arrampicarsi per lei.
Il primo gorilla cercò di arrampicarsi, ma appena si alzò da terra cadde e  poi se ne andò. 
Il secondo, che era il più stupido, arrivò sull'albero ma si mise a ballare di felicità, cadde e si ruppe una caviglia.
Il terzo gorilla quando vide l'albero di fronte a sé, si ritirò dispiaciuto.
Allora la scimmia si fece coraggio, si arrampicò, arrivò in cima, prese la banana, scese a terra senza paura e se la mangiò.
Da allora in poi non soffrì più di vertigini.






Malù e la sua lentezza di Elisa Pizzelli
C'era una chiocciola di nome Malù. Un giorno decise di andare a trovare la zia a Napoli, infatti lei abitava  a Roma in una villa maestosa ed era sposata  con il leone più ricco del  mondo. Solo il pensiero di tre ore di viaggio la terrorizzava, ma volle fare questo sacrificio per la zia.
Salutò il marito che restò a casa, andò in garage e salì sulla sua mini-cooper rossa e bianca. Essa era molto prudente e rispettava i segnali stradali. Imboccò il casello dell'autostrada Roma-Napoli e iniziò il suo tragitto. C'era molto traffico, ma essa, a differenza degli altri, non suonava il clackson per far muovere la fila. 
Dopo un po' si ricominciò a camminare, ma Malù andava sempre molto piano, anche se la strada era tutta libera, ma a un certo punto frenò di scatto e...la tamponarono!!!
Scese subito dall'auto per andare a vedere il danno e appena vide il paraurti posteriore a terra cominciò a gridare; era un leopardo il suo tamponatore!
Il colpevole scese dalla sua macchina e gli disse:
- Ma nun te stà a preoccupa'! E' cascato er paraurti!-
Il leopardo, menefreghista, non aveva mai visto qualcuno lamentarsi più di Malù.
Essa non parlava e gli disse ancora:
- Nun te preoccupa'! Se me dai er numero della targa e der cellulare tuo, te repago i danni!
- Lascia stare, me la ripago da sola!- reclamò Malù.
Tutti e due risalirono in macchina e ripartirono. Malù per lo schok andava ancora più piano e stava riformando la fila. I clacson assordanti non la facevano star tranquilla. Finalmente arrivò dalla zia...dopo quattro ore. Il bello fu che quando suonò il campanello la zia non gli rispose...quattro ore di viaggio inutili! Poverà Malù! E così se ne tornò a casa triste e spensierata! 
Chi va piano, va sano ma tampona poco lontano!



Amici per sempre di Camilla De Santis 
Un gatto camminava lentamente nella notte gelida, vide in lontananza delle luci: era una taverna! Il gatto entrò e vide subito un'ape che mangiava miele tutta da sola, il gatto timidamente gli si avvicinò e gli chiese gentilmente:"Per favore, mi potresti dare un po' di miele?". L'ape non ne aveva più, allora chiamò con il telefonino la mamma e gli chiese di portargli un po' di miele. Dopo un po' la mamma arrivò in motorino gridando:"Mile, miele per tutti!" L'ape lo prese e ne diede un po' al gatto, però gli disse:"Domani, però, me lo dovrai ridare un pochino". Il giorno dopo il gatto gli riportò un bel vasetto di miele. L'ape capì che il gatto era molto rispettoso ed onesto e quindi volle diventare sua amica. Ma anche il gatto capì una cosa: Chi trova un amico, chiede un prestito!!!.

Lo squalo e il pesciolino di Gabriele Stazi


Una volta c'erano due grandi amici: uno squalo e un pesciolino rosso di nome Ide e Sam,


ma un giorno litigarono, perché Ide disse  a Sam che studiava troppo, 
mentre Sam disse all'amico che passava troppo tempo a giocare con le marionette. I due così decisero di trovarsi due nuovi amici, Sam cominciò a uscire con un polpo che passava tutto il tempo a studiare e Ide con una balena che non faceva altro che parlare e giocare con le marionette. Dopo una settimana passata insieme ai nuovi amici Sam e Ide si resero conto che non erano il polpo e la balena i tipi giusti per loro, così decisero di fare pace e di non litigar più, rispettando sempre l'hobby preferito del loro migliore amico.


Il gatto  e il topo di Riccardo Licorni
In un appartamento di città c'erano un gatto svelto ed intelligente e un topo lento e rimbambito. Il gatto si divertiva a fargli male, a fargli i dispetti e  a prenderlo in giro con le sue trappole e i suoi tranelli. Il gatto imperterrito gli rubava sempre il formaggio affinché lui non potesse mangiare e gli faceva trappole con le quali gli pinzava  sempre la coda. Il topo esausto per le sue trappole si sostituì con un suo amico molto intelligente. Il suo compagno non cascava nei tranelli del gatto anzi il gatto cascava nei suoi. Dopo un mese il gatto impazzì e se ne sndò via per sempre. I due topi felici decisero allora di non vivere più in città, ma di di andare ad abitare in campagna cosicché potessero stare insieme e soprattutto essere liberi.


FAVOLE DI GRUPPO "IN TEMPI STRETTI"


Il puma prepotente di Chiara, Emanuele e Lucia


In una foresta viveva un puma prepotente che si prendeva gioco dei più piccoli. Un giorno un cane, che era molto arrabbiato con il suo padrone, decise di scappare nella foresta; ad un certo punto incontrò il puma che era molto vanitoso. Il puma cominciò a insultarlo e allora il cane lo sfidò ad una gara. Il cane, che sapeva di non poter vincere, escogitò un piano per far ritirare il puma: scavò una buca così profonda che quando il puma ci cascò dentro si ruppe una gamba, così il cane vinse per ritiro e disse con saggezza: Ride bene chi ride ultimo.


La gallina sempliciona di Luca, Saveria, Elisa, Giacomo, Andrea, Giorgio e Nico


In una fattoria viveva una gallina che era un po' tonta, infatti si faceva prendere in giro da tutti; gli altri animali, che la conoscevano bene, si approfittavano di lei e lei sciocca ci cascava sempre. Non lontano dalla fattoria, in una tana vicino al fiume viveva una faina continuamente affamata, rinomata per la sua furbizia e per la sua cattiveria. La faina un giorno sentì due topolini che parlavano tra di loro della gallina sempliciotta e a loro dire anche bella grassottella; allora la faina con l'acquolina in bocca, sbavando pensò di papparsi questa facile preda.
Quatta quatta si avvicinò al pollaio pieno di pollastrelli succulenti tra i quali vide la gallina delle sue brame. Il pollaio, alla vista della faina, si svuotò, e rimase solo la gallina credulona. La faina si avvicinò e cominciò a lusingarla:
- Ma che bella gallina che sei! La più bella del pollaio! Vorresti essere mia amica?
- Sì, volentieri gentile faina.
I due animali cominciarono a vedersi tutti i giorni. La faina decise infine di passare all'azione e sicura di sé pensò al dolce banchetto. Andò come tutti i giorni a trovare la gallina, parlando del più e del meno cominciò bramosa ad avvicinarsi pian piano al pennuto. All'improvviso da un angolino buio e nascosto spuntarono otto topolini e veloci come mai cominciarono a mordicchiare la faina. L'animale soffrendo e urlando dal dolore:
- Questa è l'amicizia che mi dimostri?
- Caro amico mio, tu pensavi che io fossi così tonta da cadere nel tuo tranello. Invece l'apparenza inganna!
Allora la faina se ne andò tutta triste e la gallina da quel giorno non fu più presa in giro.


L'iguana dispettosa di Elena, Gabriele e Giulia


In una savana viveva l'iguana Camilla, che faceva sempre i dispetti a tutti. Camilla era sempre arrabbiata con tutti, rispondeva male ai genitori e ai suoi compagni. 
Un giorno si misero tutti d'accordo per fargli uno scherzo e dargli una bella lezione: decisero di non parlargli più. 
Camillozza si arrabbiò così tanto che diventò generosa con tutti. Da quel giorno tutti i suoi amici cominciarono a uscire con lei. 
Chi la fa l'aspetti.




SCHEGGE DI STRANE FAVOLE...SFIORANDO L'EPIGRAMMA


Il leone e la formica di Elisa Pizzelli
C'era una volta un leone senza un briciolo di forza, con una formica molto forte. La formica si vantava sempre della sua forza facendo rimaner male il leone. Ma un giorno il leone, mostrando le sole e uniche forze che aveva si vendicò e la schiacciò. La sua forza non era mai arrivata a far questo gesto, ma fu contento di averla uccisa perché non la sopportava per niente.






Il dolce coccodrillo e le prepotenti gazzelle di Elena di Martino


Un coccodrillo, che abitava in un fiume insieme alla sua famiglia, 
era dolce  e amava mangiare l'erbetta fresca. Le sorelle e i fratelli parlavano sempre male di lui, dicevano che era scemo invece di addentare con i suoi denti le gazzelle che andavano  a bere lui strappava l'erbetta.
Il coccodrillo si rilassava a mettersi a pancia in su, a contare gli uccelli che passavano e a dare forme alle nuvole.
Ogni pomeriggio le gazzelle molto prepotenti lo prendevano in giro e visto che lui nell'acqua un po' più alta affogava, le gazzelle con un lunghissimo bastone lo spingevano lì e il coccodrillo si disperava. Passavano i giorni e le gazzelle divertendosi lo spingevano sempre lì. Un giorno in piena estate arrivarono le gazzelle e il coccodrillo gli disse: - Non vi mangio perché per me non siete buone da mangiare e per questo ho chiamato la mia famiglia-. Da sotto l'acqua uscirono tutti i coccodrilli che mangiarono tutte le gazzelle. Da quel giorno il coccodrillo si sentì più felice.




La volpe e il coniglio di Gabriele Stazi


C'era una piccola volpe molto stupida, così chiese a un coniglio molto furbo e agile, se poteva prendergli una gallina in un pollaio. Il coniglio gli rispose:
"Domani lo farò". Passato un giorno la volpe glielo richiese, ma lui rispondeva sempre allo stesso modo e così per cinque volte.
Alla fine la volpe prese da sola la gallina.










Il lombrico forte e la farfalla che vola a terra di Elisa Pizzelli


Una volta un lombrico forte e robusto voleva acchiappare la farfalla più fiacca della Terra, ma la più intelligente. Non ci riusciva mai fino a che la farfalla fu stupida, gli si avvicinò troppo e... zac! In un colpo il lombrico se la mise sotto le zampine e se la mangiò a piccoli morsi. Quella povera farfalla morì convinta della stoltezza del lombrico. Non bisogna mai essere tanto sicuri di se stessi.




Amicizie improvvise di Gabriele Stazi
In una città c'era un criceto preso in giro da tutti e in un'altra un topo preso in giro da tutti. Un giorno i due per sbaglio s'incontrarono e diventarono migliori amici per sempre.


(della serie: basta con questa favola profffffffffffff)