descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

17 gennaio 2012

IA Le strade dell'Amicizia



Quest'anno ho deciso di affrontare con la mia classe prima alcuni argomenti tutti legati all'amicizia. I ragazzi sentono particolarmente vicino questo tema e quando se ne parla si sentono sempre a loro agio.
Il percorso è iniziato con le riflessioni dei ragazzi, riflessioni che abbiamo riassunto insieme in questa mappa e che saranno il nostro punto di riferimento per ogni tappa del nostro viaggio.








I NOSTRI PENSIERI SULL'AMICIZIA
(cliccate sull'immagine)




Seconda tappa del nostro percorso è stato leggere alcune favole sull'amicizia, lette e commentate in classe ci hanno dato lo spunto per scriverne delle altre.
Abbiamo cercato una serie di proverbi (qui o qui) sul tema e da lì siamo partiti per il lavoro di produzione. La professoressa di arte Alessia Zolfo ha poi deciso di lavorare con noi e quindi ogni ragazzo ha rappresentato le sue favole o il suo modo di vedere l'amicizia.








PENSIERI E POESIE


Amica mia

Amica mia accanto a te
mi sento come se fossi un angioletto
che in paradiso gioca
a regalare coraggio e a far capire
che il valore dell'amicizia è
PREZIOSISSIMO!
Amica mia stringi le tue paure
e
i tuoi pensieri, ma soprattutto il tuo cuore
accanto al mio.
Amica mia sei come il sole,
quando non senti affetto ti nascondi dietro 
le nuvole, invece quando vedi me esci
e mi riempi il cuore di GIOIA.
Amica mia stare insieme a te
è per me un dono
SPECIALE!

Elena



L'amicizia è
un sentimento meraviglioso,
che tutti vorrebbero vivere.
L'amicizia è quell'emozione
che ti attraversa il cuore e
ti lascia qualcosa che ti rimane
per sempre, proprio come
un timbro nero su un foglio bianco.
Gli amici, quelle persone
meravigliose che ti aiutano
nei tuoi momenti più difficili
e di sconforto.
Tutto sembra diverso
quando ti senti amico o
sei per qualcuno amico, 
perché l'amicizia è così
forte che quando la prendi,
non la vuoi più lasciare.

Camilla



L'amicizia è come un fiore che
dovrà sbocciare a Primavera 
tra canti di uccelli e lo scorrere di un ruscello!
L'amicizia è come un castello di sabbia
difficilissimo da costruire, facilissimo da rompere!
Gli amici sono come le stelle
anche quando non le vedi sono sempre presenti!
Gli amici sono angeli silenziosi
che ci aiutano a rimetterci in piedi
anche quando le nostre ali 
non si ricordano più come si fa a volare!
Questa è la vera amicizia
questi sono i veri amici

Giulia

L'amicizia lega due persone,
come un'ago lega due stoffe.
L'amicizia è un albero
e le persone sono le foglie.
Ogni inverno le foglie cadono,
come quando perdi gli amici.
Ma poi in primavera ricrescono,
come quando conosci nuovi amici.
L'amicizia serve a riparare
il dolore che ha lasciato l'amore.
Bisogna essere amici di tutti.

Riccardo




L'amicizia è una cosa indescrivibile
fantastica, che ogni uomo 
dovrebbe avere al suo fianco.
L'amicizia  è un fiore che sboccia nel deserto,
ma che stranamente non si essicca.
L'amicizia è come un fiore che splende nel cielo,
per la vita degli essere viventi.
Insomma l'amicizia è una cosa indescrivibile.

Giorgio


L'amicizia è come una cipolla:
più la sbucci, più ti fa piangere.

Un giorno stavo giocando
con Nicolò il mio amico;
lo stavo allenando
alle palle parare;
lui era veloce
come una gazzella
e sentivo nei suoi occhi
un'aria di sfida,
non capivo perché,
ce l'aveva con me.

Insomma, l'amicizia è come una cipolla,
più la sbucci, più ti fa piangere.

Emanuele

L'amicizia è un sentimento profondo:
ci si vuol bene l'uno con l'altro,
si condividono
dolori, sofferenze, opinioni...
L'amico è sempre un amico.
Quello che se hai freddo 
ti dona il suo cappotto per farti coprire,
quello che dopo un litigio
ti sorride e ti prende la mano,
quello che nonostante la lontananza
è sempre al nostro fianco.
Il vero amico non sta lontano da te
perché torna
ti perdona
e continua a volerti bene.
Gli amici sono tesori preziosi
che illuminano il nostro cuore.
Senza amicizia non si può vivere.

Elisa

L’amicizia è bellissima
Perché quando l’amore strappa il cuore
L’amicizia è lì per ricucirlo
Se hai bisogno di aiuto
C’è sempre lei che ti aiuterà.
L’amicizia è come il sole
Splende, splende e non si spegne mai.
L’amicizia è come una rosa,
sei fortunata se hai un amico
sempre lì per aiutarti.
L’amicizia bisogna trattarla come un tesoro.

Chiara
L’amicizia è un sentimento unico
che rende la vita eccitante
e molto brillante
come un bianco dente;
un sentimento che
ti aiuta a scalare a montagna
della paura
della tristezza
e ti coccola, ti rispetta
e ti dà tutta la sua confidenza.
La parola amicizia
Non significa soltanto legame
Ma anche stare insieme a giocare.
L’amicizia
Ha un appuntamento con la sincerità
E con la felicità
Che ti abbracciano
Come l’aria che ti travolge ogni mattina.
L’amicizia
È fiducia e confidenza.

Lucia



L'amicizia è un sentimento di cui mai mi pento,
che non si potrà mai spezzare
perché è una catena
che solo il cuore può rinforzare.
E' il sentimento più bello che ci sia
senza quello il mondo è da buttar via,
anche dopo mille discussioni si può ricucire
e un nuovo rapporto ricostruire.
L'amicizia è la cosa più bella che ci sia
come diceva una volta mia nonna Maria.

Nicolò


Amicizia significa anche rispetto dell'altro, quindi abbiamo introdotto un tema che, devo dire la verità, i ragazzi hanno giudicato l'argomento preferito di tutto l'anno (ovviamente questo a fine anno) e quindi l'anno prossimo si riprenderà ... intanto abbiamo iniziato.


Insieme ai ragazzi abbiamo letto e analizzato alcune delle fiabe scritte da Maria Calabretta nel libro Fiabe per affrontare il bullismo.
La fiaba, genere che stavamo affrontando, ci ha permesso di delineare i diversi aspetti del fenomeno, sempre restando "a dimensione di bambino"
quindi i ragazzi hanno desunto le caratteristiche delle due parti del fenomeno:
il bullo  e la vittima









Per analizzare il problema abbiamo letto diverse testimonianze e articoli di cronaca, nei quali si denunciavano e raccontavano casi di bullismo.






















Ho raccolto qui alcuni testi dei ragazzi



Coraggio Steve!
 
C’era una volta un piccolo paesino in montagna dove vivevano da poco alcune famiglie di nazionalità diverse.
Iniziò la scuola e nella classe prima media era arrivato un bambino di colore.
Si chiamava Steve,aveva un fratello e una sorella più grandi,viveva con loro ed il suo papà, ma sfortunatamente non aveva la mamma.
I primi giorni di scuola andavano tutti d’accordo con lui suscitando le gelosie di un ragazzo di terza media: quest’ultimo prendeva sempre in giro Steve per la sua razza, gli rivolgeva parolacce e offendeva la madre di lui provocandogli un’ira scandalosa.
Anche se il padre lo obbligava ad andarci, più volte era scappato da scuola per sfuggire ai dispetti di questo ragazzo senza pietà e molto maleducato.
Per questo il papà pensò di allontanarlo da scuola per un po’ di tempo e portarlo a lavorare con lui.
Una notte sognò una fatina che gli diceva di ritornare a scuola perché con il suo coraggio avrebbe sicuramente sconfitto il malvagio. Infatti, la mattina successiva tornò a scuola, e come sempre, alla stessa ora si presentò il ragazzo con la sua banda dentro la sua classe quando non c’erano i professori. Steve aveva molta paura e stringeva forte forte il ciondolo che portava al collo che era della sua mamma mentre recitava sotto voce questa filastrocca:
mamma mammina
il cattivo si avvicina,
mamma mammina aiutami tu
perché non ne posso proprio più.
Mamma mammina dammi coraggio
Per affrontare questo malvagio!
Mamma mammina so che ci sei
Anche se adesso qui ti vorrei!”
Si fece coraggio affrontò il malvagio e tutti i ragazzi che avevano assistito alla scena si unirono a Steve lasciando il cattivo da solo costretto a scappare. Arrivò il preside che seppe tutto e per punizione cacciò via il malvagio mandandolo dalle suore, al contrario di Steve che da quel giorno fece amicizia con tutta la scuola!!
                                                                  
                                                                                                       Elisa

ENRICO IL BAMBINO SCIAGURATO

C’era una volta,in un paesino di montagna,un ragazzo di nome Enrico.Aveva 12 anni ma di statura era piccolino ed aveva un viso talmente delicato che sembrava ancora un bambino. Frequentava la scuola media del paese, ma usciva poco perché nessuno voleva passeggiare o giocare con  lui. Tutti lo cercavano solo per chiedergli favori per la scuola e lui, talmente generoso, glieli faceva. I suoi compagni si vedevano ogni pomeriggio o per giocare a calcio o per andare in piscina o per festeggiare e lui rimaneva sempre da solo. Passava tanto tempo in casa e suonava spesso la chitarra. Ripetendo sempre questa canzone:
“Ero piccolo e tu non mi cullavi
ero medio e tu non mi guardavi
ero grande e tu mi evitavi
avevi troppo da fare
ed io dovevo pur mangiare
non ti accorgevi di me
ma io avevo bisogno di te
ora sono un ragazzetto
e non posso andare neanche al campetto
tutti mi prendono in giro
cosicché io sono sempre sottotiro.”
Un giorno Enrico cercò di entrare nel gruppo di compagni,questi dapprima lo cacciarono ma lui escogitò
un piano:  andò da un suo zio parrucchiere e si fece tagliare i capelli, si fece un po’ truccare e cambiò
atteggiamento. Si fece prestare anche un amuleto che, secondo lo zio, aveva un potere magico.
Con tutto il coraggio che aveva si presentò alla festa, proprio del boss del gruppo: Edoardo.
All’ inizio nessuno lo riconobbe, ma poi quando iniziò a parlare tutti scoppiarono a ridere e lo misero dentro
una camera per fargli degli scherzi terribili e fargli superare delle prove assurde.
Quello che più era cattivo nei suoi confronti era proprio Edoardo, lo insultava e strattonava talmente tanto che alla fine il povero Enrico cadde e si ruppe un braccio.
Tutti  rimasero a bocca aperta. Passò del tempo in ospedale senza frequentare la scuola, ma nel frattempo i compagni si resero conto di quello che avevano fatto e della cattiveria di Edoardo. Allora andarono tutti a casa di Enrico portandogli una gran sorpresa …. Una chitarra nuova    ….. e volete sapere il finale…………
Edoardo per punizione dovette cantargli questa canzone:
“ Eravamo piccoli e io ti picchiavo
Eravamo grandi e io ti insultavo
Ti ho trattato sempre come un nemico
Ma ora se tu vuoi sarò tuo amico
Ti faccio le mie scuse con debolezza
Spero che tu le accetti con dolcezza
Il comportamento l’ho cambiato
Adesso con te mi sono alleato
I ricordi brutti io cancello
E li porto via col carrello
Io ti canto questa canzone
Perché io so che tu hai ragione.”

Riccardo


STORIA DI UN RAGAZZO DIFFICILE
C'era una volta un bambino di nome Luca che frequentava il primo superiore. Luca era un ragazzo buono,altruista con un animo gentile che era riuscito a conquistare subito l'amicizia di tantissimi ragazzi. Nella loro classe ci fu un episodio nel quale Luca capì subito che c'era un ragazzo molto prepotente che si approfittava della bontà degli altri alunni.Questo ragazzo si chiamava Gabriele ed era la seconda volta che ripeteva quella classe.Lui si sentiva molto superiore e si approfittava degli altri.Un giorno in palestra, mentre si svolgeva la lezione di educazione fisica,Gabriele iniziò a prendere in giro Luca.I giorni passarono e Gabriele pretendeva da Luca di tutto: la merenda, ricopiare i suoi compiti,insomma tutto quello che poteva essergli utile.Luca non poteva parlare con nessuno perchè Gabriele gli aveva promesso che avrebbe passato dei guai.Luca tornava a casa e piangeva,non voleva più tornare a scuola...ERA TERRORIZZATO!Luca si allontanò per un po'di giorni dalla scuola;ma i suoi genitori non gli permettevano tante assenze e lo forzarono a tornare a scuola,  quando vide Gabriele rimase sconvolto.Gabriele gli domandava perchè avesse fatto tutte quelle assenze e questa volta se l'avesse rifatte avrebbe passato dei guai e gli disse:
LUCA LUCHETTO
DEVI FARE QUELLO CHE TI HO DETTO
COMPITI MERENDE E RUBARE SOLDINI AI TUOI VICINI.
CON CHIUNQUE PARLERAI
TANTE BOTTE PRENDERAI
E PER QUESTO ZITTO RESTERAI.
CARO AMICO LUCHETTO SPERO CHE HAI COMPRESO QUELLO CHE T'HO DETTO!!!:)
Luca era molto impaurito dalle parole dette che continuò a fare tutto quello che Gabriele gli suggeriva. Un giorno però Luca disobbedì a Gabriele il quale gli diede molte botte che Luca capì che era arrivato il momento di parlare con i suoi genitori.Tornò a casa si armò di coraggio e raccontò tutto ai suoi genitori i quali presero dei provvedimenti e Gabriele fu sospeso dalla scuola e da quel giorno Luca capì che bisogna sempre trovare il coraggio per affrontare qualsiasi difficoltà e non avere mai paura degli altri.

GIULIA  


 La coraggiosa Genevieve

C’era una volta un re ed una regina che avevano una bambina di nome Samira. Lei era cattiva,malvagia,prepotente,sola,senza cuore,burbera,spaventava e si divertiva a far del male.
La regina era molto preoccupata per Samira perché a scuola lei menava sempre a Genevieve una bambina dolce e molto sensibile.
Passarono molti anni e ormai Samira era diventata grande,ma senza qualcuno con chi stare.
Un giorno, allora, andò a fare una passeggiata per il villaggio e mentre camminava udì una voce bellissima provenire da una casetta, rimase lì e l’ascoltò:

“La mia vita ho dovuto cambiare,
quella vita ho dovuto abbandonare.
La mia vita era triste e perseguitata
La mia vita ora è ben rinata.
La mia vita adesso deve stare nello splendore
La mia vita adesso non deve stare più nel terrore,
la mia vita deve essere armoniosa
la mia vita adesso profuma di rosa.”

Samira sentì le belle parole e andò a bussare alla porta, aprì la porta una giovane e Samira riconobbe Genevieve,la prese per il collo e la portò con sé nel castello rinchiudendola nella cella sotterranea dove c’erano anche il re e la regina.
La regina raccontò a Genevieve che Samira aveva nella sua stanza una rosa senza petali e le disse che se non si fosse preso cura di quella rosa Samira sarebbe stata punita.
Ma per curare la rosa si doveva servire di un seme dorato che si trovava sott’acqua.
Genevieve accettò di prendere il seme dorato e la regina si raccomandò con lei che non si doveva far trascinare dalle tartarughe marine parlantine.
Il re chiamò una guardia per farsi aprire, la guardia obbedì e fece uscire solo Genevieve, perché se fossero usciti anche il re e la regina Samira avrebbe sospettato qualcosa.
Genevieve durante la notte scappò e nella strada vide un cavallo e insieme galopparono fino ad arrivare ai mari del Sud.
La ragazza incontrò una vedova che gli donò la tuta da sub e lei s’immerse nelle gelide acque per trovare il seme dorato.
Ella vide le tartarughe marine parlantine,le seguì e andò a giocare con loro.
Verso il pomeriggio andò in una palude e tra le alghe trovò il seme dorato lo prese e risalì in superficie.
Intanto nel castello Samira aveva scoperto la fuga di Genevieve e tornò al villaggio per cercarla.
Genevieve invece era nel castello e mise il seme dorato nella rosa e la pianta rimise tutti i suoi petali.
Samira quando tornò morì appena toccò la rosa.
Genevieve appena buttato il corpo di Samira in un pozzo liberò il re e la regina e loro le dissero che doveva restare al castello perché lei era la loro prima figlia che avevano mandato all’orfanotrofio e che poi una donna aveva adottato.
Così Genevieve cambiò la sua vita come aveva desiderato fin da piccola.
Il re la regina e Genevieve vissero per sempre felici e contenti!!!!!!
Elena 

     Il sogno di Bernie
C'era una volta in una cittadina molto lontana e molto particolare un ragazzino di nome Bernie.Era molto carino,aveva tanti capelli ricci e sognava di essere un astronauta.Frequentava la terza elementare in una scuola molto grande dove la preside era molto esigente e pretendeva il massimo della disciplina.Un giorno le varie maestre diedero un compito a tutti i ragazzi cioè si dovevano fare delle prove di abilità sui lavori manuali ossia creare uno strumento che potesse avere la funzione di diventare magico appunto un mezzo magico.Il premio andava a chi riusciva a costruire questo strumento;si potevano utilizzare solo materiali elencati dalle maestre ed era divieto assoluto utilizzare altre cose,chiunque tentasse di fare queste infrazioni sarebbe stato allontanato dalla scuola per almeno 5 giorni.Subito Bernie si mise all'opera e vista la sua passione per gli astronauti crea un bellissima astronave,mentre stava lavorando gli si avvicinò Filip un bambino di quarta elementare con aria da bullo dicendogli che avrebbe dovuto creare un altro strumento per lui e se Bernie non l'avesse fatto gli avrebbe distruttola sua astronave allora Bernie pensò;
"devo per forza creare qualcosa
altrimenti Filip distruggerà ogni cosa!
Preparo la pasta e sono pensieroso
pasticcio un pupazzo parecchio peloso.
Ero timido e tu bulletto
ero solo un bambino e tu un furbetto!"
Così dopo due giorni ci fu la gara ma vinse Bernie e da quel giorno Filip capì che con le cattive maniere non si risolve niente così Bernie e Filip diventarono grandissimi amici...




Il tesoro perduto
C’era un volta in mezzo al bosco un povero contadino. Viveva da solo in una vecchia casa. Trascorreva le giornate,coltivando il suo piccolo orto che gli dava la possibilità di sopravvivere. Lui era sempre stato povero, non aveva  mai conosciuto nessun tipo di ricchezza. Intanto, nella cittadina vicino il bosco, viveva nelle sue ricchezze il malvagio ed egoista signor Robinson aveva ereditato tutto il suo lusso che lo aveva portato a essere egoista e cattivo, non avevo mai aiutato nessuno e tutti lo odiavano e avevano paura di lui. Il signor Robinson era a conoscenza di un vecchio tesoro custodito in una grotta di un' isola in Sicilia ma sapeva che nella grotta del tesoro poteva entrare solo persone che erano buone,gentili e generose quindi doveva trovare qualcuno che non conosceva la sua malvagità e il suo egoismo doveva trovare qualcuno che non vivesse nella cittadina, dove tutti lo odiavano ma qualcuno che non lo avesse mai visto e che l’avesse aiutato sinceramente. Un giorno mentre faceva una passeggiata nel bosco disabitato, incontrò il povero contadino e gli disse:”Salve buon uomo! Dove andate?” e il contadino:”Salve! Sto andando nella mia povera casa… avete bisogno di qualcosa?” e il signor Robinson rispose: "Tu hai mai visto un grande tesoro? Io posso farti diventare ricco a patto che tu mi aiuti……” il signor Robinson raccontò tutto al buon contadino che accettò senza pensarci. Il giorno dopo partirono per la Sicilia e trovarono la grotta. Nella grotta poteva prendere tutti gli oggetti preziosi tranne uno: una spada decorata con diamanti. Per entrare nella grotta doveva recitare una filastrocca :
Son buono e son gentile,
coltivo le calle nel mio cortile
son generoso ed onesto
e la sera vado a dormire presto.
Se mi fai entrare
Il tesoro voglio trovare
Il grande masso che chiudeva la grotta rotolò via ed il buon contadino entrò pieno di paura. Si trovò davanti pietre preziose,monete, collane e corone, bicchieri d’oro e altri oggetti preziosi. Infine vide la famosa spada che era bellissima. Mentre camminava nella grotta, inciampò in un bastone che si illuminò,allora capì che era magico e lo prese.
Dopo aver riempito un sacco con tutto ciò che era di più prezioso, la tentazione di prendere la spada fu troppa così la prese e la grotta si chiuse. Provò ad uscire con il bastone magico e ci riuscì portando con sé il tesoro,e la spada. Appena uscito, incontrò il signor Robinson che gli disse: "Dammi il tesoro! Tu mi sei servito solo per prendere il tesoro, adesso ti uccido così il segreto sarà solo mio e sarò ricchissimo!. A queste parole, il contadino tirò fuori la spada e uccise il signor Robinson.
Tornò nella vecchia casa ricco come non era mai stato prima, e visse felice e contento.

        Saveria

Il grandissimo leone
In un regno lontano viveva un re molto buono, si chiamava Leone. Aveva un fratello di nome August che lo odiava perchè avrebbe voluto per sé il regno. Apparentemente davanti al popolo sembrava che i due fratelli andassero d'accordo ma in realtà August tramava qualcosa per poter  prendere il posto di Leone. Il compito di August nel regno era quello di comandare l'esercito e le guardie del palazzo. Durante il giorno gli uomini nel combattimento e dettava ordini alle guardie reali. Fortunatamente in questo regno non avveniva una guerra da moltissimi anni perchè re leone aveva buonissimi rapporti con regni confinanti;regnava la pace.August mandò i suoi "fedeli"soldati del re Filip con un messaggio,il messaggio diceva:"E' ora che il tuo regno diventi mio e combatterò per predermelo!"firmato ReLeone.Tutto questo non era vero ed era pura invenzione di August che voleva una guerra per poi diventare lui re organizzando l'uccisione del fratello.A questa lettera re Filip rispose:"combatteremo e chi vincerà prendrà tutti i regni!"RE Leone a questa lettera rimase senza parole e non capiva come fosse potuto accadere.Era preoccupato per il suo popoloe voleva che tutto questo non succedesse.Il giorno successivo a questa lettera alpalazzo venne una vecchia signora,e davanti alle guardie e disseche doveva parlare a tutti i costi al re,fortunatamente erano le guardie fedeli al re così la fecero passare e la condussero davanti a lui .La donna gli disse che il suo regno era ma non per causa di re Filip che vuole fargli guerra , ma per una persona vicino a lui che vuole addirittura ucciderlo,il re non capiva,poi la donna gli pose davanti una rosa bianca, bellissima sotto una campana di vetro era profumatissima e gli disse che quella rosa lo avrebbe aiutato a superare ogni difficoltà e soprattutto nonci sarebbe stata nessuna guerra affinchè questa rosa veniva custodita o amata.Il re in un momento non sapeva cosa dire e fare,poi immaginò che c'era lo zampino del fratello e capì!Re Leone scrisse una bella lettera a Filip e gliela feca recapitare dai suoi fedeli soldati:
"Caro Filip cosa dire
davanti a tutto questo ardire
vorrei tanto rimmediare
a tutto questo odiare
rispettiamoci come è giusto che sia
vivendo con onore e vincendo l'ipocrisia
ognuno di noi a una debolezza
vinciamola tutti e due con fermezza!
facciamo la pace e non la guerra
e ci sia rispetto e onore in tutta la guerra!!!
firmato RE Leone...
Davanti a questa bellissima lettera re Filip rimase sensa parole e sapendo dell'astio tra August e Leone capì che forze c'era lo zampino del fratello cattivo a questo punto anche ReFilip mondò un messaggero di pace e così fu.Nel frattempo nel regno di ReLeone la rosa emanava una brezza fresca,pulita,una sensazione di pace!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Nico



Vanessa ha i capelli castani,gli occhi azzurri e un naso alla francese,una piccola bocca a cuore,di corporatura snella. Lei da un po'di giorni che non si recava a scuola perché ha moltissima paura di essere di nuovo picchiata dal bullo Benedetto; allora i genitori decisero di portarla dallo psicologo perché lei non esprimeva i suoi sentimenti e non sapeva difendersi. Un brutto giorno però la mamma si accorse che Vanessa era sempre più depressa e allora furono costretti a cambiare quartiere ma di andare alla stessa scuola. Purtroppo si rincontrò con Benedetto e poiché non reagiva fu picchiata e le rubarono la merenda. I professori accorgendosi dell'accaduto sospesero Benedetto e chiamorono direttamente i genitori di Vanessa che la portarono all'ospedale e si scoprì che lei aveva una costola fratturata e allora i dottori gli dissero che Vanessa doveva rimanere a riposo per ben sei mesi e così lei fu molto felice di non andare a scuola.Però questi mesi passarono in un baleno e Vanessa fu costretta a tornare a scuola dove rivide Benedetto e si accorse che era molto cambiato:NON ERA PIU'UN BULLO e Vanessa era molto felice per questa cosa e così non litigarono mai più anzi diventarono BUONI AMICI!!!!!!!!!!!!!!!!
Ecco qui la storia di Vanessa una vittima di bullismo!!!!!!!
Giulia








Nessun commento:

Posta un commento