Siamo giunti all'ultima serie di lezioni sui diritti dei bambini
prima uno sguardo indietro
1. introduzione generale ai Diritti dei Bambini
2. i bambini e la guerra
3. avere una famiglia
Il nostro ultimo appuntamento parte come nostro solito dall'analisi della nostra realtà, questa volta molto vicina, direi di tutti i giorni
si parla infatti di istruzione
Ci siamo chiesti cosa significhi avere un'istruzione e
perché sia così importante
Il nostro primo passo è stato quello di leggere e analizzare insieme gli articoli della nostra Costituzione e quelli della Convenzione dei Diritti sull'Infanzia che parlano di istruzione, i ragazzi hanno evidenziato delle parole ed è partita la nostra discussione - spiegazione.
Costituzione italiana
Art. 33
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione edistituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Art 34
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per
concorso.
Convenzione diritti sull'infanzia
Articolo 28
Hai il diritto di ricevere un'istruzione. Devi ricevere
un'istruzione primaria, che dev'essere gratuita. Devi anche poter andare alla
scuola secondaria.
Articolo 29
Lo scopo della tua istruzione è di sviluppare al meglio la tua
personalità, i tuoi talenti e le tue capacità mentali e fisiche. L'istruzione
deve servire a prepararti a vivere in maniera responsabile e pacifica, in una
società libera, nel rispetto dei diritti degli altri e nel rispetto
dell'ambiente.
Come ogni serie di lezioni sui diritti, i ragazzi hanno subito compreso che l'argomento delle nostre lezioni sarebbe stato altro, un diritto, quello all'istruzione, che non hanno tutti i bambini del mondo.
Ma la realtà più sconcertante è stata quella che noi abbiamo trovato anche in Italia:
- 793 milioni di adulti in tutto il mondo, in maggioranza donne e ragazze, analfabeti
- 67 milioni di bambini in tutto il mondo che invece di frequentare la scuola fanno altro, per esempio lavorare
- 51,8 % in Asia (sud e ovest), 21,4 % Africa sub sahariana, 12,8 % est asiatico e pacifico, 4,6 % America Latina e Caraibi, 2 % Nord America, Europa e Asia Centrale
- l 47 % degli analfabeti si trovano in India e Cina
Ma la realtà più sconcertante è stata quella che noi abbiamo trovato anche in Italia:
780.000 analfabeti (che non sanno né leggere né scrivere)
ricordo che all'ultimo censimento (2010) i residenti risultavano essere quasi 60 milioni
abbiamo anche parlato di analfabeti funzionali cioè persone incapaci di scrivere tre righe o per esempio di compilare un bollettino postale...secondo la statistica un terzo degli italiani
(rapporto dell'Unesco settembre 2011)
Abbiamo letto e commentato insieme parte di questo articolo che presenta il fenomeno della dealfabetizzazione, cioè quando gli adulti disimparano a leggere e scrivere.
La dealfabetizzazione colpisce in Italia circa l’80% della popolazione adulta. Una situazione simile soltanto alla Sierra Leone. Lo ha sottolineato Tullio De Mauro, presidente della fondazione Mondo digitale nel corso del convegno La conoscenza come materia prima, organizzato a Roma. Il fenomeno della dealfabetizzazione, meglio conosciuto come illetteratismo definisce una situazione di perdita progressiva delle conoscenze acquisite a scuola, che in alcuni casi arriva a sfiorarenell’analfabetismo.“Due grandi indagini internazionali hanno accertato la consistenza delle competenze adulte in materia di lettura, comprensione testi e calcolo- sottolinea De Mauro-. In molti paesi in età adulta si verificano forme di dealfabetizzazione, cioè sacche di regressione.Questa situazione è straordinaria in due paesi in particolare: Sierra Leone e Italia, dove sfiora l’80% della popolazione adulta”. Secondo il presidente di Mondo digitale questa regressione per una parte notevole della popolazione, circa il38%, arriva a un sostanziale analfabetismo o illetteratismo.
perché non si può studiare? queste le principali cause:
- povertà
- malattie
- guerre
- pregiudizi culturali
- povertà
- malattie
- guerre
- pregiudizi culturali
Alla luce di questi dati, della lettura degli articoli questo il primo passo
Cosa significa studiare? Perché è importante studiare?
i ragazzi rispondono
lavoro indipendenza diventare ciò che si vuole
lasciare un'impronta non dipendere da nessuno si può imparare ovunque
non solo a scuola conoscere gli altri imparare a vivere nella società
conoscenza educazione
comprendere e conoscere il valore di ciò che ci circonda
poter vivere bene non essere sottomesso vita
ombrello capire il bene e il male imparare a far avverare i propri sogni
imparare ad essere un buon cittadino fare nuove amicizie
la chiave che apre le porte per il futuro
Era ora di iniziare ad avvicinarci all'altro lato del problema, chi non va a scuola cosa fa? Vorrebbe andare a scuola?
Abbiamo letto insieme un testo intitolato "Voglio andare a scuola" tratto dal libro di Buchi Emecheta Cittadina di seconda classe. Il brano mette in evidenza le difficoltà sociali e culturali di una ragazzina che è costretta a restare a casa, mentre vorrebbe andare a scuola; un giorno decide di uscire di nascosto e s'intrufola in una classe ... anche gli odori nauseanti resteranno impressi nella sua mente, a ricordo della giornata più bella della sua vita.
Dalle leggi, agli articoli, dai testi alle testimonianze.
I bambini che lavorano: la storia di Iqbal
Partendo da una lettura abbiamo visto questo filmato sulla famosa storia del bambino che è stato ucciso per aver denunciato la "mafia dei tappeti" in Pakistan.
Abbiamo letto insieme un testo intitolato "Voglio andare a scuola" tratto dal libro di Buchi Emecheta Cittadina di seconda classe. Il brano mette in evidenza le difficoltà sociali e culturali di una ragazzina che è costretta a restare a casa, mentre vorrebbe andare a scuola; un giorno decide di uscire di nascosto e s'intrufola in una classe ... anche gli odori nauseanti resteranno impressi nella sua mente, a ricordo della giornata più bella della sua vita.
Dalle leggi, agli articoli, dai testi alle testimonianze.
I bambini che lavorano: la storia di Iqbal
Partendo da una lettura abbiamo visto questo filmato sulla famosa storia del bambino che è stato ucciso per aver denunciato la "mafia dei tappeti" in Pakistan.
I q b a l , u n b a m b i n o c o r a g g i o s o
Iqbal Masih nasce a Muridke (Pakistan) nel 1983 e ha appena quattro
anni quando il padre lo vende come lavorante a un fabbricante di tappeti, per 12 dollari. Una cifra che in Pakistan basta a costituire un debito difficilmente solvibile, anche a causa degli interessi usurari. Ormai ostaggio
del suo padrone, Iqbal lavora inginocchiato al telaio (e spesso incatenato a
esso per il suo carattere ribelle) dodici e più ore al giorno.A 9 anni Iqbal
riesce a uscire dalla fabbrica-prigione con altri bambini per assistere a una
manifestazione del Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (BLLF).
Legge un volantino e per la prima volta viene a sapere di avere dei diritti.
Conosce alla manifestazione l’avvocato Eshan Ullah Khan, che da quel
momento lo prende sotto la protezione del BLLF e lo accompagna ovunque per denunciare al mondo la vergogna del lavoro minorile coatto. Iqbal
inizia a studiare.Vorrebbe diventare avvocato per difendere i bambini, i cui
unici strumenti di lavoro, come ripete anche in una storica conferenza al
Palazzo di Vetro dell’ONU a New York, dovrebbero essere penne e matite. Con i 15.000 dollari di un premio ricevuto per la sua attività progetta
di costruire una scuola per gli ex-bambini schiavi. Domenica 16 aprile
1995, in una delle prime, vere giornate di svago della sua vita, mentre
corre in bicicletta con due cuginetti, il dodicenne Iqbal è colpito a morte
dagli spari di sicari della “mafia dei tappeti”.
I suoi assassini non sono mai stati individuati.
Questa è la realtà
Ho letto poi alcune testimonianze
aspettiamo i testi dei ragazzi che a differenza di altre volte dovranno semplicemente scrivere le loro riflessioni, per terminare il nostro percorso all'interno del mondo dei diritti dei bambini
Lezioni
1. Il significato di istruzione: analisi degli articoli 33 e 34 della Costituzione Italiana; veloce sguardo ai dati sull'analfabetismo in Italia e nel mondo; il significato che i ragazzi hanno dato all'istruzione
2. la realtà: lettura Voglio andare a scuola e riflessioni
3. i bambini che lavorano, testimonianze, la storia di Iqbal (lettura, video, passi tratti dal libro)