Mi alzo e vado a scuola, mi sono alzata e sono andata a scuola, mi alzai e andai a scuola
mi alzerò e andrò a scuola?
Trascorro tra le mura scolastiche metà della mia vita, metà o forse più delle mie giornate è dedicata alla scuola;
lavoro affinché quelle quattro mura diventino trasparenti, non una "prigione", come gli studenti pensano spesso, ma una "palestra" di vita...quando le pareti scompaiono si analizza il mondo, si parla del mondo e di come potrebbe essere bello vivere nella giustizia e nella condivisione, come si fa per costruire un mondo così.
E non crediate che la scuola sia fuori dal mondo, la cruda realtà davanti a occhi e menti che vogliono sapere e qualsiasi sposo promesso o solitario passero ...tutto ciò è il mondo.
Come si può solo pensare che questo sia una minaccia?
Come si può credere che aprire le menti, farle riflettere, aiutare chi sarà il protagonista del futuro sia un pericolo?
Come?
Ieri a Brindisi è morta una ragazza solo perché stava andando a scuola, non so e non mi pronuncio sui possibili criminali responsabili...le parole non servono più e penso di averne spese anche abbastanza, quello che resta al posto di qualunque ipotesi, recriminazione, riflessione è solo la morte, la morte di una giovane studentessa.
Quella scuola è intitolata a due vittime di mafia, in quella scuola si studiava con impegno la legalità
pensare che tutto questo sia la causa di una tragedia che poteva essere una strage non fa altro che aggiungere orrore ad orrore...
Colpire i giovani, colpire la scuola, colpire i sogni, colpire il nostro futuro, colpire le basi, le radici della nostra società...è inammissibile NOI vogliamo imparare dal nostro passato e non riaprirlo come una ferita viva per poterlo rivivere!
Domani è lunedì e sui banchi di scuola ci sarà una studentessa in meno, ma gli ALTRI DOVRANNO ESSERE TUTTI PRESENTI, DOVREMO RIEMPIRE BANCHI E CATTEDRE
NOI! ANDREMO A SCUOLA
con una più forte consapevolezza di credere in cosa facciamo perché AIUTARE A SCEGLIERE E PENSARE LE MENTI DEL FUTURO NON E' UN LAVORO FACILE, MA NON E' FACILE NEANCHE ESSERE UN GIOVANE CHE DOVRA' COSTRUIRE IL FUTURO
LA SCUOLA E' LIBERA E LE MENTI SARANNO LIBERE E CIVILI!
voglio condividere e partecipare insieme a tutti i docenti che lo vorranno a questa corale risposta, una proposta della mia amica e collega Cristina Galizia
I fatti di Brindisi ci interpellano e ci chiamano a stare in prima linea: hanno colpito la scuola, fucina delle nuove generazione, del nuovo stato, quindi obiettivo sensibile. Abbiamo il dovere di prendere una posizione chiara e netta, come insegnanti in primis, poi come genitori e adulti. La nostra ribellione è continuare ad insegnare legalità con ancora più forza, ancora più uniti: uniamo, coordiniamo tutti i nostri progetti e le nostre azioni di legalità, confluiamo in un immenso lavoro nazionale di opposizione alla mentalità della paura e del terrore, mettiamo le nostre facce e i nostri nomi in un grande progetto-movimento: comunichiamo e facciamo comunicare i ragazzi di senso del dovere, dello stao, di giustizia, di politica vera e non corrotta!!! Creiamo un coordinamento delle nostre azioni di insegnanti: sarà la vera solidarietà a chi nelle terre più esposte lotta quotidianamente con la mafia. E' una proposta di pancia, ma è dalla pancia che nasce la vita. Ci pensiamo a lavorare, ognuno nei propri modi, e a condividere on line (o dove possibile, in presenza) il nostro impegno contro la mafia e l'illegalità in un grande..."Libera tutti" scolastico?
ciao Melissa
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