Si parte con un nuovo esperimento, dobbiamo imparare a riflettere e ad esprimere una nostra opinione, cercando di esporre le nostre motivazioni
allora ci proviamo in diretta,
vi propongo questa semplice e profonda poesia della poetessa inglese Emily Dickinson c'è la versione inglese (il video) e segue il testo tradotto,
prendetevi un po' di tempo e poi scrivete i vostri pensieri
è solo un modo per partire, ma mi raccomando di pensare bene prima di scrivere e
usare documenti diversi per completare le vostre riflessioni
potete scrivere emozioni e riflessioni a grappolo....poi le ordineremo e io aggiornerò di volta in volta il post ok?
al lavoro
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Lorenzo ci ha proposto questo video
ecco il testo del video:
- la solitudine a volte si cerca, è come una scelta - spesso siamo costretti alla solitudine, perché altri ci deridono e ci scansano (Lorenzo dice che voi adolescenti spesso lo fate e.....non c'è soluzione ma è vero???) - è importante scoprire il valore reale di una persona che non dipende dal suo aspetto interiore, ma quanto nel valore di una persona dipende dal confronto con l'altro? - un conto è essere soli e un conto è sentirsi soli (grazie Mariangela) - non siamo soli quando siamo con la famiglia o con gli amici Mariangela dice: ci sono tante solitudini e ci posta due video La professoressa Ciani consiglia l'ascolto di questa splendida canzone di Simon & Garfunkel The Sound of Silence |
questo il testo in italiano
Salve oscurità, mia vecchia amica ho ripreso a parlarti ancora perché una visione che fa dolcemente rabbrividire ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo e la visione che è stata piantata nel mio cervello ancora persiste nel suono del silenzio Nei sogni agitati io camminavo solo attraverso strade strette e ciottolose nell'alone della luce dei lampioni sollevando il bavero contro il freddo e l'umidità quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon che attraversò la notte... e toccò il suono del silenzio E nella luce pura vidi migliaia di persone, o forse più persone che parlavano senza emettere suoni persone che ascoltavano senza udire persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato e nessuno osava, disturbare il suono del silenzio | "Stupidi" io dissi, "voi non sapete che il silenzio cresce come un cancro ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi, aggrappatevi alle mie braccia che io posso raggiungervi" Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia, e riecheggiarono, nei pozzi del silenzio e la gente si inchinava e pregava al Dio neon che avevano creato. e l'insegna proiettò il suo avvertimento, tra le parole che stava delineando. e l'insegna disse "le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane e sui muri delle case popolari." E sussurrò nel suono del silenzio |
Spunti di riflessione proposti dalla prof:
- la solitudine è anche la fine di un amore
- riflessioni dalla canzone: la scelta del silenzio ha un valore e un motivo, la solitudine
è la scelta di chi non comprende e ascolta più l'altro...perché?
La professoressa Zolfo ci propone di cercare le opere di un artista, Giorgio De
Chirico, ma soprattutto aggiunge interessanti riflessioni al tema trattato:
- il silenzio è il "luogo" della creazione per un artista, che quindi cerca la solitudine
per dare sfogo ai suoi pensieri e alle sue emozioni e trasformarle in arte
- siamo mai veramente soli?
la prof vi propone l'ascolto di questa canzone di Lorenzo Jovanotti, Fango
SIAMO PRONTI PER LE "PROVOCAZIONI", QUINDI VI FARO' DELLE DOMANDE ALLE QUALI POTRETE RISPONDERE SOLO ANALIZZANDO I DOCUMENTI PROPOSTI DALLE PROF O DAI VOSTRI COMPAGNI, POTRETE ANCHE RISPONDERE CON NUOVI DOCUMENTI
QUINDI DA ORA IN POI LA PAROLA A VOI
1. cosa vuole dire la la poetessa Emily Dickinson con le parole
[...] in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita." ?
2. partendo dal video proposto da Lorenzo: è vero che l'uomo nasce per vivere da solo? e che è meglio così e che per questo sa amare meglio perché non ha nulla da perdere?
3. Passiamo al nostro pinguino...di cosa ha bisogno il pinguino? perché? siamo come lui? perché?
4. quando e perché siamo costretti alla solitudine?
5. quando l'uomo è solo? si sente solo?
6. Mariangela dice che ci sono tanti modi di vedere e definire la solitudine, sei d'accordo? spiega perché.
7. in un mondo come il nostro siamo mai veramente soli? o rumore, come dice la prof. Zolfo, non dà per scontato che non ci sia solitudine?
8. diamoci da fare per cercare i dipinti proposti dalla professoressa...voglio vedere dei De Chirico
a voi la parola
ps non vi dimenticate che mancano i miei testi e suggerimenti ;-)
Lorenzo mi chiede cortesemente di inserire questo video, con la promessa che ci farà un commento sui contenuti ;-)
Lorenzo mi chiede cortesemente di inserire questo video, con la promessa che ci farà un commento sui contenuti ;-)
Inserisco invece il video postato da Riccardo...ci servirà domani per dare una scossa al nostro confuso argomentare...(è la poesia che avete da fare per domani)
Lorenzo ci propone altre riflessioni sul tema della solitudine, non tutte negative
1. solitudine positiva, cercata per riflettere e pensare
2. momento per stare a contatto con la natura
3. bullismo, (cliccate sulla parola per il video) quando gli altri ti emarginano e ti fanno diventare l'oggetto dello scherno
4. solitudine = scelta di vita, i barboni, (cliccate per video) la gente che vive per strada...fino a che punto una scelta di vita?
5. ci si sente soli quando si è costretti ad abbandonare la propria patria
6. o quando si perde un amore
il silenzio e il rapporto con la natura
e ancora Come sconfiggere la solitudine, varie sulla solitudine
e sempre Lorenzo è andato alla ricerca di alcuni testi:
poesie
il silenzio e il rapporto con la natura
e ancora Come sconfiggere la solitudine, varie sulla solitudine
e sempre Lorenzo è andato alla ricerca di alcuni testi:
poesie
La solitudine A me capita molto spesso di voler stare da sola, specialmente quando sento la tristezza e la malinconia che mi perseguitano stringendomi un nodo alla gola.Fermarci un attimo: solo noi e la nostra anima, discuterci; credo che sia un’ottima opportunità per ritrovare se stessi e sentirsi vivi nell’essere totalmente soli.Non sempre questo stato d’animo è legato a episodi spiacevoli, ma può essere associato anche a momenti di spensieratezza e tranquillità.La solitudine è oggetto dei nostri sfoghi, delle nostre delusioni, ma soprattutto delle nostre colpe.Dimenticare, già, l’essere soli aiuta a cancellare, a lasciarsi alle spalle tutti i ricordi che deteriorano giorno dopo giorno la vita, che eliminano i pensieri più belli dando spazio ai rimpianti.No, tutto ciò non fa parte delle nostre leggi, delle nostre regole, ma di quel lato nascosto, losco che in noi c’è; e, anche se non lo conosciamo, anche se non lo vorremmo mai affrontare c’è, ed è evidente che lo si può incontrare. Ciò aiuta a riflettere su interminabili incognite che ci tormentano da anni, per le quali non troveremo mai una risposta; ma l’importante è crederci, credere in quella forza interiore che si contrappone a quella losca, tentando di batterla, vincendola.Solo allora, la nostra felicità illuminerebbe vasti oceani, portandoci lo sguardo verso il cielo terso, intento ad ammirare le nuvole, anche se i nostri occhi sono consapevoli, che quelle nubi porteranno pioggia. Quell’acquazzone che invade il viso, purificandolo ed eliminando tutto ciò che lo turba, che lo offusca, che lo maschera.E, mentre siamo assorti nei pensieri più remoti, un raggio di luce riporta in quel cielo plumbeo la solarità e la limpidezza che solo un sorriso sincero, una stretta di mano rassicurante o una parola che racchiude con sé tutte le paure può dare. L’isolarsi dal mondo, dà sicurezza, tanta quanta ne abbiamo bisogno per immergerci nella nostra orbita ideale, fuori dalla quale non c’è niente; se non, lo spazio, dove non è difficile perdersi e non è facile ritrovarsi.È normale cercare il desiderio di tranquillità, quell’alchimia con la nostra personalità, raggiungere l’irraggiungibile senza porci dei limiti, ma non dobbiamo mai dimenticare che un giorno questi ci verranno dati sotto forma d’obbligo.A questo punto, nient’altro che la solitudine ci sosterrà nel riconoscere dov’è l’errore, dove si nasconde il significato, il “perché” di tutto.Solo allora la potremo chiamare la nostra “amica” solitudine, colei che funge da tramite tra le nostre idee e il nostro cuore …
anonimo
La solitudine è la patria delle anime grandi(Anonimo)
Ecco, riflettevo sulle solitudini e su quanto in questo nostro tempo appaiono inadeguate, inaccettabili e incomprensibili da condividere, di fronte a un modello sociale di estrema efficienza che ci vorrebbe sempre partecipi, allegri, positivi.
Oggi essere dei solitari genera spesso sentimenti ambigui negli altri, di incomprensione e non accettazione, ma un sistema che non lascia spazio sul piano emotivo e psicologico è un sistema malato, da cui bisogna dissentire e che bisogna avere il coraggio di combattere, se necessario.
Se la solitudine è uno stato d’animo che nasce talvolta dal sentirsi interiormente isolati o emarginati, è anche vero che la solitudine rappresenta la condizionre necessaria e indispensabile per affrontare il proprio viaggio interiore, come fonte di esperienza costruttiva e creatività.
Dissociarsi, dissentire per proteggere se stessi e la propria interiorità , ecco che cosa mi sento di dire ai giovani e ai meno giovani che nella vita prima o poi inciampano nel qualunquismo, nei preconcetti e nel giudizio frettoloso di questa “società globale”.
Il primo grande disagio l’uomo lo prova al momento della nascita, quando passa dall’acqua all’aria. Il secondo quando si rende conto che il suo destino è morire. Alcuni, poi, ne vivono un terzo: il disagio dell’isolamento (Fabrizio De Andrè)
- Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.Al di la’ di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso(Paul Eluard)
4tu - di spalle alla solitudine ... incontro alla vita (monologo) |
Oggi la gente è affamata d'amore, e l'amore è la sola risposta alla solitudine e alla grande povertà. In alcuni paesi non c'è fame di pane, la gente soffre invece di terribile solitudine, terribile disperazione, terribile odio, perché si sente indesiderata, derelitta e senza speranza.. ha dimenticato come si fa a sorridere.. ha dimenticato la bellezza del tocco umano.. ha dimenticato cos'è l'amore degli uomini. Ha bisogno di qualcuno che la capisca e la rispetti...
Madre Teresa di Calcutta
Fabrizio De André, Elogio della solitudine
Passiamo all'arte
Lorenzo ha scovato questo pittore russo: Alex Kanevsky e le sue opere che mettono in risalto la solitudine umana
Quando ho visto questo dipinto ho pensato a un personaggio di Bulgakov. Lessi per la prima volta un suo libro quando avevo la vostra età-cuore di cane- Vi consiglio anche di guardare Chagall come pittore, spesso i suoi personaggi sono malinconici e isolati nel blu, volano tra le nuvole...lui è un surrealista e fa volare pure le mucche. Ancora tanta solitudine nel periodo blu di Picasso, prima del cubismo, quando dipinge mendicanti lungo la spiaggia, giocolieri, arlecchini tristi ritratti in solitudine e un vecchio chitarrista cieco.
Prof Alessia Zolfo
Michela ci propone i suoi commenti sulle opere di De Chirico
Questo è il dipinto di De Chirico che preferisco: Ettore e Andromaca
A mio parere rappresenta molto la solitudine interiore: l'artista sa che il mondo è pieno di persone vive, ma il suo mondo non lo è. Probabilmente significa anche che De Chirico crede nell'amore, ma ne rimane estraneo come i soggetti che dipinge. I soggetti sono di forma umana, ma appaiono come dei manichini statici, formati da molte parti divise.
Questo dipinto incrementa la mia convinzione che De Chirico sappia che il mondo è pieno di persone, ma lui si sente solo, in disparte.
Michela ci propone i suoi commenti sulle opere di De Chirico
Questo è il dipinto di De Chirico che preferisco: Ettore e Andromaca
A mio parere rappresenta molto la solitudine interiore: l'artista sa che il mondo è pieno di persone vive, ma il suo mondo non lo è. Probabilmente significa anche che De Chirico crede nell'amore, ma ne rimane estraneo come i soggetti che dipinge. I soggetti sono di forma umana, ma appaiono come dei manichini statici, formati da molte parti divise.
Il titolo tradotto è "La mattina angosciante", titolo che viene compreso appena si notano i colori scuri, il nero soprattutto. Fanno pensare ad un buco nero, ad un vuoto assoluto. La sensazione viene molto incrementata dal colore nell'interno degli archi e dalle ombreggiature. L'appena trascorso tramonto indica, secondo me, il propagarsi di un'oscurità portata dalla tristezza.
Questo dipinto incrementa la mia convinzione che De Chirico sappia che il mondo è pieno di persone, ma lui si sente solo, in disparte.