Laboratorio - progetto di italiano e storia
classe IIB
docenti: prof. ssa Maria De Ferdinando
prof. ssa Simona Martini
Argomenti delle lezioni:
l'importanza dell'istruzione
la libertà di parola e di stampa
1. Video introduttivo
visione, ascolto e lettura della canzone:
qual è il tema della canzone?
quali i termini o le frasi dalle quali lo possiamo capire?
Fatece largo che … passa domani, che
adesso non si può
oggi non apro , perché sciopererò
e andremo in strada co' tutti gli striscioni
a fare come sempre la figura dei fregnoni
a me de questo sai , non me ne importa
niente
io oggi canto in mezzo all’altra gente
perché ce credo o forse per decenza
che partecipazione certo è libertà
ma è pure resistenza
e non ho scudi per proteggermi ne'
armi per difendermi
ne' caschi per nascondermi o santi
a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca e forse
un mezzo sogno in tasca
e molti , molti errori brutti , io
però li pago tutti.
Fatece largo che … passa il corteo,
se riempiono le strade
via Merulana, così pare un presepe,
e semo tanti che quasi fa paura
o solo tre sfigati come dice la questura
e le parole, si lo so, so' sempre quelle
ma è uscito il sole e a me me sembrano
più belle
scuola e lavoro, che temi originali
se non per quella vecchia idea de esse
tutti uguali
e senza scudi per proteggermi ne’ armi
per difendermi
ne' caschi per nascondermi ne' santi
a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca e se
mi tagli pure questa
io non mi fermo, scusa, canto pure
… a bocca chiusa
guarda quanta gente c'è che sa rispondere
dopo di me…
a bocca chiusa
2. Analfabetismo
IN ITALIA:
OGGI:
• gli analfabeti “puri” sono 2.080.000;
• due terzi di analfabeti (1.400.000) hanno tra i 45 e i 65 anni;
• in gran parte sono dislocati nel Sud e nelle isole;
• un 60% di italiani, poi, sono “analfabeti funzionali”, cioè faticano a leggere, non sanno costruire una frase corretta, non comprendono il senso di un articolo e non arrivano alla fine della prima pagina di un romanzo.
È un grave deficit intellettuale nella vita di una persona e riguarda il diritto di accesso all’istruzione e alla cultura. In pratica vuole dire non saper leggere, né scrivere, o tutte e due le cose insieme. L’analfabetismo colpisce 990 milioni di persone (il 22% della popolazione mondiale), di cui il 64% sono donne. La maggioranza degli analfabeti vive nel Sud del mondo dove non è facile frequentare una scuola o si è costretti a lavorare per sopravvivere.
per un approfondimento: http://www.mondoerre.it/index.php?method=section&action=zoom&id=1722
IN ITALIA:
OGGI:
• gli analfabeti “puri” sono 2.080.000;
• due terzi di analfabeti (1.400.000) hanno tra i 45 e i 65 anni;
• in gran parte sono dislocati nel Sud e nelle isole;
• un 60% di italiani, poi, sono “analfabeti funzionali”, cioè faticano a leggere, non sanno costruire una frase corretta, non comprendono il senso di un articolo e non arrivano alla fine della prima pagina di un romanzo.
Primi spunti di riflessione:
- perché analfabeti nel sud del mondo
- perché così tante donne
- cosa significa essere analfabeta
- perché è importante avere un'istruzione
http://www.giuntiscuola.it/sesamo/magazine/news/che-strada-fai-da-casa-a-scuola/ il bisogno di difendere il diritto allo studio |
quali sono le parole e le frasi che più ti colpiscono e perché?
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Lettura dei due testi legislativi
Un poeta, che amava scrivere sonetti anche in lingua italiana, John Milton nella sua battaglia a favore della libertà di stampa, si rivolse ai parlamentari con queste parole: "Uccidere un uomo, vuol dire sopprimere una creatura ragionevole. Reprimendo la Stampa, voi deputati inglesi uccidete la stessa Ragione".Siamo nel 1600 in Inghilterra e per la prima volta il re concede la libertà di espressione e di stampaIl Bill of right sottoscritto il 13 febbraio 1689 da Maria Stuart e Guglielmo d’Orange.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948)
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, riceve e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Costituzione della Repubblica Italiana (1947)
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione.
Si può procedere a sequestro soltanto
per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la
legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle
norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta
urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria,
il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia
giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare
denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle
ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni
effetto.
La legge può stabilire, con norme di
carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa
periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a
stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon
costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere
le violazioni.
Vediamo alcuni dati e riflettiamo insieme:
La libertà di stampa nel mondo
I giornalisti uccisi nel mondo
La situazione in Italia
Cosa significa libertà di stampa?
Riflessioni generali
Storie vere
I giornalisti uccisi nel mondo
La situazione in Italia
Cosa significa libertà di stampa?
Riflessioni generali
"Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di
porvi domande, di mettere in discussione l'autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste la verità assoluta.
Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
[…]
Siate sempre informati e non chiudetevi
alla conoscenza perché anche il sapere è un' arma. Forse non cambierete il
mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e
avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che
non crescerà mai."
Bertrand Russell
Storie vere
Attività
DOSSIER SU GIORNALISTI ITALIANI CHE HANNO LOTTATO PER LA
LIBERTA’ DI RACCONTARE
Lavoro di storia
Lavoro di ricerca da svolgere a casa.
Tutto il materiale sarà in cartaceo e dovrà essere raccolto
in un dossier (fogli A4 da disegno uniti insieme)
Ogni gruppo dovrà:
-
fare una breve presentazione del giornalista
-
cercare e stampare foto (che siano ben visibili)
con didascalie chiare e pertinenti
-
cercare, stampare articoli da lui/lei scritti e
scriverne accanto una breve descrizione
-
cercare titoli di giornale che parlino del
giornalista e stamparli, evidenziare parole e frasi importanti
-
cercare interviste, dichiarazioni,
citazioni … del giornalista
1.
Giuseppe
(Peppino) Impastato: Catalani, Polisini, Agnetelli
2.
Giuseppe
Fava: Mazzenga, Milazzo
3.
Giancarlo
Siani: Caccianini, Sapochetti, Tessarin
4.
Marco
Luchetta: Proietti Chiara, Giovannetti
5.
Ilaria
Alpi: Havaraj, Groshiti, Galuppi
6.
Maria
Grazia Cutuli: Pinci, Toti
7.
Enzo
Baldoni: Dercini, Mariani, Lippi
8.
Vittorio
Arrigoni: Proietti Jessica, Di Domenicoantonio
9. Cosimo
Cristina: Pasquazi, Maggi, Pandolfi
Lavoro di italiano
-
intervista impossibile
esempio di un'intervista
Sempre molto interessanti le tue lezioni! Grazie, a presto. Elisa
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