descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.
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29 ottobre 2016

Risorgimento: essere patriota

Leggi, ascolta e guarda con molta attenzione tutti i documenti che ti verranno proposti. Al termine troverai un compito da svolgere.

Per l'attività avrai 15 giorni di tempo (assegnata lunedì 31 ottobre 2016 - consegna lunedì 14 novembre 2016)


Essere patriota



1. ripasso sul libro di storia dei capitoli relativi al Risorgimento italiano; per aiutarti puoi consultare le lezioni on line (https://www.tes.com/lessons/t2jUsto5IxFBCQ/il-risorgimento-italiano)

2. analisi dell'Inno d'Italia
- libro di testo p. 317

3. ascolto e analisi di:
- coro Va pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi 
- La bella Gigogin 
- Addio mia bella addio
- La bandiera dei tre colori 


4. lettura dei seguenti testi:
- giuramento della Giovine Italia 
- La spigolatrice di Sapri
- estratto della lettera che Giuseppe Mazzini scrisse a Carlo Alberto di Savoia


5. documenti sparsi che troverai all'interno della cartella (clicca qui)
- Diario di un romano un po' repubblicano (testo di fantasia) tratto da Rumoroso Risorgimento di Chiara Giunta
- Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso
- La piccola vedetta lombarda dal libro Cuore di Edmondo de Amicis (nella cartella troverai l'intero libro, cerca il passo che devi leggere a p. 52
- storia di una garibaldina, gli eroi del Risorgimento (1-2), cifre garibaldine
(documenti tratti da Risorgimento Focus storia Collection n. 9, pp. 73 - 75, 101,111)

- immagini che potrebbero esserti utili http://www.150anni.it/webi/index.php?s=41

- Garibaldi e San Gennaro
- Garibaldi
- Napoleone III e Vittorio Emanuele


Attività


Hai letto, ascoltato e guardato tutto il materiale con attenzione? Spero di sì, ora dovremo scrivere.

Immagina di essere un patriota italiano e di vivere durante il Risorgimento. Potrai decidere da quale parte stare (liberali, moderati, democratici), chi essere (uomo, donna, giovane, anziano...), quale lavoro o ruolo sociale ricoprire, quale stato d'animo avere (ottimista, deluso, arrabbiato, fiducioso, ...), quale periodo/guerra/battaglia/episodio del Risorgimento vivere.

Ispirandoti al percorso fatto (metà del quale insieme in classe) SCRIVI un monologo interiore, non spaventarti! ricordi la sequenza riflessiva sulla quale ci siamo esercitati lo scorso anno? ecco, il monologo interiore è molto simile e lo ripasseremo insieme.

In primo luogo guarda i due video proposti.





In secondo luogo leggi le caratteristiche schematiche di un monologo interiore con alcuni esempi.

IL MONOLOGO INTERIORE
“pensare a voce alta in modo libero”
“scorrere continuo nella mente umana di pensieri, emozioni e sensazioni”

Il monologo interiore è un discorso non pronunciato e senza ascoltatori. Il personaggio in prima persona esprime fra sé e sé i pensieri più nascosti, spesso per associazione di idee e quindi con un ordine non rigorosamente logico. Non c’è la mediazione del narratore, che era in terza persona, e manca del verbo introduttivo di comunicazione. È spesso condotto su diversi piani temporali del passato e del presente, è ricco di interrogative, esclamazioni e consiste in ricordi, riflessioni, domande. Il tempo del racconto è rallentato, si estende a dismisura, anche se accade poco o nulla.
Talvolta il personaggio si sdoppia in un altro se stesso (vedi esempio del personaggio di Gollum ne Il signore degli anelli)

Riassumiamone le caratteristiche:
·         Mancanza di un verbo introduttivo di comunicazione
·         Uso della prima persona e prevalenza dei tempi verbali presente e infinito
·         Comunicazione dei pensieri (ricordi, riflessioni, domande) dei personaggi secondo ordine logico
·         Espressioni tipiche del linguaggio parlato
·         Uso di interrogative ed esclamative
·         Nessuna allusione alla vita del personaggio è spiegata (ricorda che parla con sé stesso e quindi cosa deve spiegarsi?)

Esempi:
Era un’ultima sigaretta molto importante. Ricordo tutte le speranze che l’accompagnarono […] Quest’ultima sigaretta significava proprio il desiderio di attività (anche manuale) e di sereno pensiero sobrio e sodo […]. Adesso che sono qui, ad analizzarmi, son colto da un dubbi che io forse abbia amato tanto le sigarette per poter riversare su di esse la colpa delle mie incapacità? Chissà se, cessando di fumare, io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo?
da Svevo, La coscienza di Zeno, Il fumo

Un litigio
(esempio di un monologo inserito all’interno di un testo narrativo – sequenza riflessiva)
Era mattina. Io ero ancora nel letto, mentre i miei genitori e la piccola Anna, mia sorella, erano già seduti a tavola per incominciare la colazione.
Mia madre, non vedendomi arrivare a tavola, gridò:
- Luca, alzati dal letto e vieni qua!
- Soltanto un attimo.
- Forza, non fare tante storie.
- E' ancora presto
- Non mi costringere a venire da te...
- Sì, sì, ora vengo.
Sempre la stessa storia. Ogni giorno io e mia madre siamo come cane e gatto. Mio padre tenta di metter pace, ma non sempre ci riesce.
Finita la colazione, mi vestii e mi avviai a scuola, iniziando a scendere per le scale del mio palazzo.
Ma guarda un po' mamma, vuole sempre avere ragione! Qualche volta potrei averla io un po' di ragione! Mi dà sempre ordini e pretende che io l'ascolti! Come vorrei che il mondo fosse al contrario: che fossero i bambini a decidere il comportamento degli adulti. Vorrei avere l'autorità che ha la mia mamma!

Chiusi il portone e mi diressi a scuola.
Ci rivediamo al più presto con un altro litigio!!!
(tratto dal web)

[…] Nel mio reggimento nessuno sospetterebbe perché l’ho fatto… starebbero tutti a lambiccarsi il cervello… ma perché il Gustl si è ammazzato? Nessuno capirebbe che mi sono dovuto uccidere perché un miserabile fornaio, un infame, che per caso ha i pugni forti… è troppo stupido, troppo! Solo per questa ragione, un tipo come me, così giovane ed elegante…
    Già, dopo tutti direbbero: «Non l’avrebbe dovuto fare, per una stupidaggine tale, che peccato!» Ma se adesso lo chiedessi a qualcuno, mi darebbero tutti la stessa risposta… e io stesso se mi chiedo… Al diavolo!... siamo proprio indifesi di fronte ai borghesi. La gente pensa che ce la caviamo meglio perché abbiamo una sciabola… E se poi una volta ci serviamo dell’arma, ci danno subito degli assassini nati… Sul giornale sarà scritto: «Suicidio di un giovane ufficiale». Come scrivono sempre? «I motivi sono ignoti»… ah, ah!... «Accanto al suo feretro piangono.» Eppure è vero… mi pare che sto raccontando una storiella, ma è vero… mi devo ammazzare, non mi resta nient’altro. […]
 dal racconto “Il sottotenente Gustl” del viennese Arthur Schnitzler  (1900)

[…] Sono solo. Sono entrati in casa per fare colazione e io sono rimasto in piedi, qui tra i fiori, accanto al muro. È molto presto, non è ancora l’ora della lezione. I fiori sono come tante macchie sulla quinta del verde fondo. I petali sono arlecchini. Gli steli si ergono dagli incavi neri. I fiori nuotano come pesci intrisi di luce nell’acqua di un verde cupo. Prendo uno stelo in mano. Io sono lo stelo. Le mie radici si sprofondano fino al centro della terra. […]
Da Virginia Woolf Le onde (1931)


RICORDA:
 l'elaborato dovrà essere ben scritto, abbastanza consistente, ma soprattutto dovrai dimostrare di aver letto i documenti e studiato la storia del Risorgimento. Per avere le idee chiare consulta la rubrica di valutazione.


Ti ricordo che tutti i documenti, inclusa la spiegazione, saranno su didattica all'interno del registro elettronico.





8 gennaio 2014

IIIA Don Rodrigo si difende

focalizzazione interna
testo argomentativo
discorso indiretto
IIIA Arcinazzo Romano
a.s. 2013 – 14



Oggi incontriamo il cattivo della storia: Don Rodrigo. Dopo una lettura di passi scelti dai capitoli V e VI l’esercizio di oggi si farà più interessante e difficile, innanzi tutto riscriveremo la storia dalla parte del cattivo e poi … ascolteremo in diretta la sua difesa … cosa dirà Don Rodrigo?


1. Lettura dei passi (specifico inizio e fine dei passi da leggere)
dal capitolo V:
Sentite figliuoli - “Ma intanto si porti da bere al padre”
dal capitolo VI:
"In che posso ubbidirla" - il campo di battaglia






2. Testo:
- prima parte: riscrivere i passi letti con focalizzazione interna, nei panni di Don Rodrigo; ovviamente tutto il racconto sarà soggettivo, visto quindi dal punto di vista del cattivo, si tratta di un testo narrativo dovranno quindi essere presenti le diverse tipologie di sequenze che conosciamo bene; nella scrittura non dovrai usare il discorso diretto, ma solo quello indiretto;


ci siamo esercitati sul discorso diretto e indiretto lo scorso anno, ma ora sarà utile un ripasso




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- seconda parte: Don Rodrigo si difende, nella forma del monologo teatrale come fosse in un'aula di tribunale, il cattivo esporrà le argomentazioni in sua difesa, come?
  • innanzi tutto dovrai inserire un elemento di "congiunzione" tra le due parti del testo: una domanda retorica (ditemi voi: cosa dovrei fare ora?/ma cos'ho fatto di tanto spregevole?/e voi pensate che mi lascerò intimidire da un povero frate?); una decisa affermazione (non mi farò mettere i piedi in testa da un frate/da due poveracci...); con un'esclamazione (ma sanno con chi hanno a che fare!) ... o inventa tu altro;
  • ovviamente dovrà dire di essere innocente (questa è la sua tesi, idea, opinione) ma dovrà, a questo punto dimostrare anche il perché adducendo diverse motivazioni (cioè perché secondo lui è innocente) ... lo so che lo sanno pure i muri che è il cattivo della storia, altrimenti Manzoni cosa lo avrebbe scritto a fare il romanzo se non ci fossero stati i cattivi? Per questo l'esercizio è più divertente, potrete inventarvi le "peggiori" e allucinanti motivazioni (siete abituati alle scuse) ;-) occhio però che poi dovrete spiegare bene queste  argomentazioni
Argomentare vuol dire sostenere con argomenti, cioè con prove, la propria opinione su un determinato problema. Il testo argomentativo, dunque, è un testo in cui chi parla o scrive esprime la propria opinione, la illustra, la dimostra fondata e la difende sulla base di argomenti o prove, allo scopo di convincere chi lo ascolta o lo legge della validità di quanto afferma.Marcello Sensini, Le parti e il tutto (vol. C), p. 312


  •  per poter spiegare le sue motivazioni e argomentarle per bene Don Rodrigo (cioè voi) dovrà usare i giusti connettivi testuali, quindi li ripassiamo insieme, inserisco il file riassuntivo in googledrive. Eccolo qui. 



Ecco i testi dei ragazzi


Era un semplice pomeriggio, come tutti gli altri ed io stavo pranzando con i miei cari amici. Carne, vino a volontà, c’era di tutto e di più. Stranamente il mio servitore mi avvisò per dirmi che c’erano visite. Ma chi sarà mai a quest’ora? Chi è che osa disturbarmi?
Nonostante stessi mangiando dissi al mio servitore di far entrare questa persona misteriosa.
Improvvisamente entrò un vecchio tutto incappucciato, barboso. Dalla corona che fuoriusciva dal mantello riconobbi che era un frate, fra Cristoforo, quel famoso frate del convento della città che rompe le scatole a tutti. “Fra Cristoforo a casa mia? E che è venuto a fare?”
Sebbene non sapessi cosa volesse lo invitai comunque a bere del vino con noi perché mi pareva un gesto maleducato non offrirgli nulla. D’un tratto mi disse che voleva parlarmi in privato. “Parlare in privato? Con me? Farò questo sforzo, è un poveraccio …”
Successivamente andammo soli in un’altra stanza. Gli chiesi a cosa fosse dovuta la visita e lui iniziò a parlare di tutte cose strane. La coscienza, l’onore … “Ma che vuole questo? Per caso ha scambiato la mia casa per una chiesa?”
Inoltre mise le dita tra la corona e cominciò a dirmi di Dio, dell’innocenza. “Neanche una spia si comporta così come lui, mi sta facendo irritare. Cosa vuole ancora non si sa”.
Non la smetteva più, stava diventando insopportabile. Ma poi mi parlò di Lucia e s’infuriò quando gli dissi che era sotto la mia protezione. Non lo riconoscevo più, usava parole che mai da un prete mi sarei aspettato. Ne diceva di tutti i colori, dalla maledizione su questa casa alle accuse rivolte a me, fino a quando mi minacciò. Stava alzando le mani, ma lo bloccai e lo cacciai. Un prete che minaccia un gentiluomo come me? Un prete che mi accusa, che mi punta il dito contro? Ma dove si è visto mai? Ringrazio Dio che non mi ha fatto esplodere, altrimenti non so come sarebbe andata a finire.

Ma ditemi voi, cosa dovrei fare ora? Io volevo solo proteggerla, un uomo come me visto che è forte, protegge tutti, soprattutto le donne. Ma dai, diciamola tutta. A Lucia piaccio e neanche poco. Però vedo che comunque è timida e non riesce a confessarsi perciò ho deciso di proteggerla affinché si dichiari. È ovvio che le piaccio, ho i soldi, sono elegante, sono gentile. Infatti lei già si sarà programmata tutto il futuro insieme a me, ve lo dico io, è solo che è timida. Se non mi credete venite con me da lei almeno vi faccio notare come arrossisce appena mi vede e come abbassa la testa. Lucia merita uno come me, uno che sappia darle tutto ciò che desidera. E chi è capace di fare tutto questo? Io, solo io. Solo con me è al sicuro. Con un nobiluomo, nessuno le farà mai del male.
Elisa


Tanta fatica per niente. Quel miserabile Frate allora, prima ha attraversato il mio meraviglioso villaggio, poi è salito sulla viuzza a chiocciola, si è presentato davanti al mio palazzotto ed ha avuto persino il coraggio di interrompere il mio fantastico pranzo solo per una banale sciocchezza! No, cioè... Una cosa assurda, inevitabile arrabbiarsi! Ed io che sono stato anche molto gentile e cordiale nei suoi confronti: gli ho fatto aprire dal mio vecchio servitore, l’ho fatto accompagnare dall’uomo nella sala in cui si s'affrettava la cena, ho fatto portare una sedia tutta per lui e addirittura gli ho offerto da bere! Però so che il Frate era venuto per parlarmi di quei due rimbambiti. Infatti ho abbandonato la cena e abbiamo parlato.
Devo dire che all’inizio sono stato un po’ troppo arrogante, ma se lo è meritato! Innanzitutto stava facendo troppi giri di parole, perciò non capivo, o meglio facevo finta di non capire cosa stesse dicendo.
Ahahahahah, quanto l’ho stuzzicato però! Anche se pian piano mi stavo veramente arrabbiando, ma sul serio!
No, cioè... La parte in cui mi sono superato è quando gli ho detto che tutto ciò era a causa di una fanciulla che le premeva molto. Anzi, no. La parte più bella è stata quando gli ho detto di portarmi la fanciulla così la potrò proteggere. Questa è stata la ciliegina sulla torta. Però devo dire che da lì la situazione è degenerata!
Ma come si permette di puntarmi il suo indice contro, anzi cosa peggiore, minacciarmi dentro casa mia? Ma stiamo scherzando? Io sono Don Rodrigo e non posso permettere che mi si venga fatta la ramanzina nel mio palazzo! È una cosa inaudita, intollerabile! Perciò l’ho cacciato!
Però io ancora non riesco a capire: perché ce l’hanno tutti con me? Io non ho fatto nulla, quella era solo una scommessa! Non riesco a capire però… la colpa la danno a me, giusto? Ma se io ho chiesto persino di proteggere la fanciulla! Io sono un gentiluomo e non permetterei mai che una donna, fanciulla soffra! Per questo mi sono fatto avanti. In fondo voglio solo aiutare una bella, affascinante, desiderosa e incantevole fanciulla. Non faccio nulla di così malvagio! Anche perché io ho un cuore d’oro e aggiungiamo il fatto che lei starebbe al sicuro nella mia stanza da letto.
Lucia

Bussarono alla porta e subito i miei scagnozzi andarono ad aprire e si trovarono davanti quel povero di Fra Cristoforo. Ma che cosa voleva adesso? Che cosa era venuto a fare nella mia dimora? C’erano tutti i miei amici e stavamo pranzando quando ad un tratto arriva lui che ci rovina il divertimento.
Quest’uomo ancora non sa con chi ha a che fare; già il fatto che si presenti qui senza nessun preavviso mi dà davvero fastidio. Rimasi fermo sulla mia sedia di pelle e muto senza dire una parola, volevo proprio vedere che cosa mi voleva dire di così tanto urgente  quel prete.
I miei amici, seduti ancora a tavola erano rimasti stupiti a vedere Fra Cristoforo nella mia casa così, con aria forte e di sfida. E considerare che è solo un povero frate, mica è uno come noi! Ahahahah ma dai neanche ci voglio pensare! Ancora non sa che io ed i miei amici siamo le persone più potenti e coraggiose di tutto il paese?!
I miei scagnozzi gli stavano accanto e intanto lui ci guardava, anzi no ci osservava proprio attentamente con occhi grandi e spalancati. Che pensava di spaventarmi? Ma non credo proprio! Ancora non ha capito che io non ho paura di niente e di nessuno? Io mica sono un prete pauroso e indifeso come lui, io sì che sono uno di quelli forti e coraggiosi. Non mi mette paura niente e nessuno!
Decido però di farlo accomodare a tavola con noi, volevo proprio vedere come si sarebbe comportato lui: solo un prete, a stare in mezzo a persone di un certo livello quali siamo noi. Gli faccio portare un bel bicchiere di vino e intanto io ed i miei amici cominciamo a prenderlo in giro; lui, fermo e impassibile stava zitto ma si capiva dai suoi occhi che avrebbe voluto tanto dire qualcosa contro di noi.
Passati pochi minuti gli chiesi di che cosa mi volesse parlare e lui subito con aria fredda rispose che avrebbe preferito parlare in privato. Allora con aria serena e anche un po’ “gentile” lo feci accomodare nel mio studio. Mi veniva da ridere al solo pensiero che avrei dovuto parlare con lui … ma iniziai dicendogli in  che cosa potevo ubbidirlo. Iniziò a parlarmi di un certo atto di giustizia e dell’onore, della coscienza, insomma di tutto questo. Immaginavo già che mi sarebbe venuto a parlare di questo interessante fatto ma io, come sempre, so come farmi rispettare.
Parlò, parlò e parlò finché decisi di intervenire per difendere le mie idee e la mia verità: in primo luogo si può sapere che cosa ho fatto di tanto spregevole? E poi, ma voglio dire, mi avete guardato bene?! Sono l’uomo più bello, ricco, coraggioso e forte di tutto il paese e voi volete dirmi che non mi dovrei prendere ciò che mi merito, ossia una bella fanciulla tutta per me? Io sì che sono degno e meritevole di averla tutta per me Lucia! Ma sanno chi sono io? Sono l’unico che può dire e fare tutto ciò che vuole! Sono io, Don Rodrigo! E poi ma dai, credete davvero che io abbia paura di due poveracci? Non mi farò di certo mettere i piedi in testa da loro!
D’altro canto c’è chi, come loro, sostiene che io sia colpevole e che sia solo un poveraccio egoista, arrogante e pieno di sé! Ma tutta questa illusa gente non sa ancora con chi ha a che fare! Ahahahah! Ma per quanto mi riguarda io non ho fatto niente di male, niente di così tanto brutto e spregevole di quanto dicano tutte queste persone, che secondo me, sono solo vigliacche e invidiose.
In aggiunta a ciò io non mi sento per niente colpevole, e se ho fatto quello che ho fatto è perché mi sentivo solo, e poi uno come me ha bisogno di una bella donna come Lucia accanto a sé. Io me la merito una come lei.
Secondariamente mi serviva qualcuno che badasse alla mia dimora e mi aiutasse in tutti gli incarichi che ho da compiere, di certo lei sarebbe stata un’ottima padrona e “moglie” per me. Con questo non  vedo dove sia il problema o come vedono e dicono quasi tutti il grande e brutto atto che ho commesso. Ho solo fatto quello che dovevo e volevo fare e per questo non mi dichiaro per niente colpevole.

In conclusione di tutto ciò io amo davvero Lucia e mi serve una donna accanto a me, con questo non mi ritengo colpevole e ritengo che Fra Cristoforo e i due fanciulli si mettano l’anima in pace perché vincerò io! Ahahahah!
Camilla 

Un giorno ero nel mio bel palazzo, quando si presentò Padre Cristoforo, dopo aver ammirato il mio bel paese  arroccato sul colle, pieno di tradizioni e di cultura soprattutto con un personaggio importante come me, Don Rodrigo. Inizialmente fui quasi commosso a vederlo arrivare perché noi eravamo grandi amici. Successivamente andò al dunque della sua visita e mi insultò gravemente dicendo che i miei scagnozzi avevano impedito ad un buon uomo di fare il suo lavoro: celebrare un matrimonio. A quel punto mi arrabbiai molto perché nessuno mai si era permesso di accusarmi di una cosa inesistente. Si capiva che non aveva nessun interesse per gli sposi ma solo per lui stesso, perché era geloso. A  quel punto l'ho cacciato dalla mia bellissima dimora.
Ma come poteva pensare che una persona così divina e senza difetti avesse potuto concepire un così villano pensiero? Cosa dovrei farmene di una ragazza da sposare io: con la mia casa, i miei tesori e i miei tanti amici, una ragazza non farei nient'altro che assecondarla. Se non mi credete potete chiedere ai miei sudditi... Ehm compaesani. Ma poi anche voi siate ragionevoli, io, secondo voi, potrei mandare le mie guardie in quel paesaccio dove girano briganti, ladri, malfattori... E poi come se non bastasse ci vuole, con il passo delle mie guardie, più di un giorno intero per arrivare lì... E che farei sprecare tutte queste forze ai miei uomini per una Lucia qualunque? rispondetemi... no . E poi la mia bellezza è già completa, non serve qualcuno per completarla!!!

Giorgio                                                              

Stavamo mangiando, avevo invitato tutti i miei cari amici, come faccio quasi ogni giorno, loro vengono nella mia dimora e pranzano con me, il signorotto di questa città più ricco e più bello.
Tutto era tranquillo e ci stavamo divertendo,quando sentii il campanello suonare ed in pochi minuti mi ritrovai davanti quel povero disgraziato di Fra Cristoforo!
Ah, li mi venne da ridere e pensai, che cosa vorrà un prete da me? Non sa che mettere un piede in questa casa è come mettere un piede all’inferno?
Anzi provavo anche un po’ di vergogna di fronte ai miei amici, chissà che avrebbero pensato,un povero prete in questa casa,roba da matti!
Ma io non persi l’occasione e per prenderlo un po’ in giro lo feci accomodare e gli feci portare un bicchiere pieno di vino,intanto i miei amici rimanevano zitti e ridevano  sotto i baffi e ci giocavano anche loro.
Nonostante tutto la sua presenza in quella tavolata di signorotti ricchi,mi dava sempre fastidio,stava rovinando il mio pranzo! Lì in mezzo era solo un intruso! Allora senza perdere tempo gli chiesi cosa volesse e mi rispose che voleva parlare in privato; ma guarda tu che presuntuoso,oltre a rovinarmi il pranzo pretende pure di parlare in privato, che faccia dura che ha questo prete! Ma per non fare lo scontroso e l’antipatico lo invito a spostarci nell’altra stanza.
Comincia a parlare e cerca di farmi capire che la colpa è tutta mia se Renzo e Lucia non si sposano e a quel punto gli dico che, per cominciare, io non c’entro niente e che poi di loro non mi interessa un fico secco,loro sono solo due poveracci e a me dei poveri non mi interessa nulla; ma lui nonostante tutto continua e mi accusa,alzando anche la voce, io gli  rispondo che non mi faccio mettere i piedi in testa da un povero prete,ma chi si crede di essere da venire qui da me e parlarmi con un tono di voce alto; inoltre lui è venuto qui senza nemmeno avvisarmi,ma soprattutto senza che nessuno lo abbia invitato.
Aggiungo anche che forse loro non mi conoscono veramente, non sanno che se mi fanno arrabbiare divento peggio del diavolo.
Ma questo dannato prete insiste ancora ed gli dico che se a Lucia non piace Renzo il problema non è il mio; e ad un certo punto arriva perfino ad alzare le mani quindi con tono molto alterato gli urlo in faccia che per finire non aggiungo niente solamente andarsene e sbrigarsi ad uscire da casa mia.
Quindi lo caccio via e se tornasse non gli aprirò, può rimanere anche tutto il tempo a suonare,ma io i poveracci nella mia casa non li voglio.
Comunque ogni cosa che prova a fare quel frate io sono sempre pronto per ribellarmi,anche se provasse a denunciarmi,io ho il mio carissimo amico Azzecca-Garbugli che mi difende,e poi so già come mi posso difendere da solo.
Ma dai! si nota tantissimo che piaccio a Lucia,gli piace tutto di me,specialmente il mio carattere, lei lo ama! Anzi lo amano tutte quante le belle donne che mi gironzolano intorno!
Ma chi vuole mettere a confronto la mia bellezza con quella di Renzo? È ovvio che Lucia sceglie me! Il mio viso per quanto è bello brilla anche; io in confronto a Renzo sono un uomo coraggioso,intelligente ed educato,specialmente con le signore.
Renzo invece è praticamente tutto il contrario.
Capisco poverina la mia Lucia, starà soffrendo veramente tanto perché non sta accanto a me, che sono il suo principe! Ed adesso si è decisa a dire tutto a Renzo,finalmente gli ha detto che sono solo io l’uomo della sua vita e che senza me non può certo vivere.

Riguardo a quel frate,se torna e continua ad accusarmi gli rispondo che mi deve spiegare il motivo se io e Lucia stiamo insieme,in fondo siamo solo innamorati e non può rovinare i nostri bellissimi rapporti.

Elena


Si è presentato a casa mia durante un banchetto da me organizzato un frate. So già chi è ma per sicurezza glielo chiedo, l'ho invitato a unirsi al banchetto dove i mie ospiti brindavano e mentre festeggiamo, già penso alla noia che proverò nell' ascoltare quel frate. L'uomo è Fra Cristoforo e non mi stupisco della sua visita, sapevo che sarebbe venuto e so anche il perché e non ho intenzione di dargli ascolto. In disparte cominciava a parlarmi di Dio e di giustizia e mi chiedo quando arriverà al punto, non  ne posso più di sentirlo, se volessi sentire una predica andrei in chiesa. All' improvviso ha nominato l'unico nome che non doveva nominare, ovvero quello di “Lucia”, in quel momento ho sentito il sangue ribollirmi nelle vene. Quella donna deve essere solo mia e sotto la mia protezione e non accetto che qualcuno provi a farmi cambiare idea.... adesso potrei anche uccidere questo prete, io sono Don Rodrigo e posso farlo ma non voglio altri problemi, quindi lo caccio di casa ma nel farlo il prete mi minaccia in tutti i modi ma non mi interessa e allora gli dico che, per cominciare come si è permette di venire a casa mia per lo più durante un banchetto e parlarmi con tale arroganza, in secondo luogo di cosa mia sta accusando? Io non ho la minima intenzione di far del male a Lucia, io voglio solo proteggerla! Non farei male nemmeno ad una mosca! Lei con me troverebbe innanzitutto un uomo che la ama e poi una casa accogliente e condurebbe una bella vita qui...capite? Inoltre, non ho mandato i miei uomini per minacciare Don Abbondio ma per convincerlo a non sposarli perché sono troppo giovani ed è presto per sposarsi!
Alcuni ritengono che io sia cattivo ma invece ho un cuore d'oro, ho agito in questo modo solo per dare più tempo a Renzo e Lucia di pensare a quello che vogliono, io tengo alla mia Lucia. Dunque, avendo più tempo i due potrebbero rendersi conto di non amarsi e Lucia potrebbe capire che Renzo non è l'uomo della sua vita ma che sono io l'uomo giusto per lei.

 Saveria

Bussarono alla mia porta mentre mangiavo con mio cugino. Era Fra Cristoforo, ma cosa mai può volere un vecchio come lui da uno come me? Arrivato in cima alle scale mi disse che voleva parlare in privato con me,ma come si permette un plebeo come lui di parlarmi in questo modo ? Dovrei sbatterlo fuori ! Andammo  nel mio studio, mi accusò di interferire in un matrimonio, ma cosa vuole da me? Disse che impedivo il matrimonio tre Renzo e Lucia. Io, che voglio solo proteggerla. Finito il lungo discorso mi mise la mano davanti e invocò una specie di maledizione o qualcosa del genere, io a quel punto gli presi la mano e lo cacciai dalla mia bellissima dimora. E se mai dovesse tornare non gli aprirò più la porta. Che cosa avrei mai fatto di tanto grave e crudele? Non riesco a capire che colpe posso avere io, un uomo superiore, affascinante e soprattutto benestante? Perché dovrei volere una poveraccia come Lucia Mondella se posso avere tutto quello che voglio?  Inoltre, io che posso avere tutte le donne del paese, perché dovrei scegliere una morta di fame? Non mi spiego proprio perché continuate a giudicarmi in questo modo, è inaccettabile ed anche ingiusto. Poi non mi è mai piaciuta Lucia! E' carina ma non mi merita affatto, io sono un super playboy. No, assolutamente no ! Io sono innocente, poi non sono io ad impedire il matrimonio, sto facendo solo da intermediario da parte di un mio vecchio amico ,perché gli dovevo un favore e chi poteva aiutarlo se non uno potente come me ? D'altro canto tutti i miei amici sanno che sono una persona buona, li ho addirittura aiutati a trovare la donna della loro vita, e allora perché io dovrei dividere una giovane e bella coppia ,innamorata come loro? Infine, non sono così crudele come tutti pensano, ma al contrario sono un uomo dall'animo buono e generoso verso il prossimo ed è per questo che mi dichiaro innocente.
Nicolò

1 dicembre 2013

Lorenzo , o come dicevan tutti Renzo

Focalizzazione
monologo interiore
IIIA Arcinazzo Romano
a.s.2013 - 14





Incontriamo uno dei due protagonisti del romanzo, lui, il promesso sposo, Renzo Tramaglino. Leggiamo insieme il secondo capitolo e, continuando con il nostro lavoro, monologo interiore, andiamo a rintracciare le caratteristiche di questo personaggio. Il lavoro da svolgere è simile a quello realizzato sulla figura di Don Abbondio, ma stavolta con una difficoltà in più: ci concentriamo su tre momenti diversi dell'episodio, quindi la scelta del momento richiederà la costruzione di un diverso monologo su un diverso stato d'animo di Renzo.
A voi i tre titoli:

1. Oggi è una bella giornata 
(Renzo è felice perché il giorno delle nozze è finalmente arrivato)
2. Ma perché capitano tutte a me
(Renzo ha appena saputo da Don Abbondio che il matrimonio sarà rimandato)
3. Don Rodrigo la pagherà
(Renzo ha appena saputo chi è la causa del matrimonio mancato)

Ma non è possibile! Non ci voglio credere che per quel mezzo uomo, cattivo e vigliacco non posso sposarmi. Ma cosa vuole da me? Cosa vuole da Lucia, da noi?
Perché deve rovinare la nostra felicità? No, nessuno l’ha mai fatto e neanche lui lo farà, glielo impedirò. Dovrà passare prima sul mio corpo per toccare la mia Lucia. Non avrei pensato mai e poi mai che potesse arrivare a così tanto. Questo? Stava andando tutto così bene, era tutto perfetto … e tutt’un tratto arriva lui.
Che ne sarà di me e Lucia? Come reagirà? Ho paura che le venga fatto del male e lì, non potrei mai e poi mai tollerarlo! Io l’amo, lei mi ama. Ma questo tizio qui che cosa sta cercando? Ancora non si rassegna? Ma che stupido che sono! Di tanti parroci proprio il più fifone doveva capitarmi? Eh, va beh, non posso neanche prendermela con lui. Devo assolutamente escogitare un piano: non posso dargliela vinta, non posso avere questo rimorso a vita.
Don Rodrigo vuoi la guerra? E che guerra sia! A noi due! Te la farò pagare fino alla morte!

Elisa


-Evvai finalmente oggi è il grande giorno! Non vedevo l’ora!! E adesso come mi vesto??
-Ma come? Come ti vesti! Oddio ma dove vai Renzo a quest’ora? Sei scemo? Oppure ci fai ?
-No! Non sono scemo! Non sono scemo! Mi metto questo completo che mi ha regalato Agnese la mia dolce suocera! Quanto le voglio bene!
-Ah sii! Hai ragione Renzo! E’ superfantastico questo completo casomai manca … Ehm … ! Sii il papillon?? Ma adesso di che colore lo metto? Rosso o nero? Nero o rosso?
-Renzo!  Fai come ti pare a proposito … devi sbrigarti sono le 6:00 e Don Abbondio sta per arrivare in parrocchia!
-Ecco … ecco guarda un po’ come sono fantastico! Adesso andiamo a vedere cosa mi dirà Don Abbondio riguardo al mio matrimonio con Lucia di domani!

Sono arrivato in chiesa vediamo un po’ cosa mi dirà! Uhuh non vedo l’ora di saperlo !!!  
Giulia 


Ah,che bella giornata oggi, gli uccelli cinguettano,il sole che splende e domani mi sposo, che gioia, ma se poi sbaglio qualcosa? Che figura ci faccio? E Lucia cosa penserà? E se mi molla sull'altare? E se per caso il prete non ci vuole sposare? Ma perché penso sempre in negativo, devo pensare che andrà tutto alla grande. Però che ansia, ci saranno i miei parenti e quelli di Lucia che non mi hanno mai visto, e se non gli piaccio? E se uno di loro si oppone al nostro matrimonio e io rimango solo? Che faccio, devo...devo comprare un vestito e...e un cappello nuovo,devo riuscire a fare bella figura, altrimenti per me è la fine. Però c'è sempre la possibilità che i suoi genitori mi accettino per come sono e che riconoscano il nostro amore e se non è così? No basta, basta, calmati resta calmo, devi stare calmo ma perché non riesco a convincermi? Comunque torniamo alle cose serie, devo comprare pantaloni, scarpe, giacche e cappello; costerà un po' ,ma per la mia amata Lucia,questo ed altro. Adesso vado a comprarli e domani mattina vado a parlare con Don Abbondio per accordarmi sull'orario del matrimonio e quando è disponibile, basta che sia domani, perché se non fosse così mi dovrei arrabbiare molto. Vado subito da Lucia per fare la passeggiata che avevamo programmato,che ansia, spero che non ci ripensi e se invece ci ripensasse? Meglio non pensarci.
Nicolò


Sono strafelice. Tutto va alla grande e mi sento veramente felice! La mia vita è bellissima, tutto è perfetto e il mio cuore batte all’impazzata !
Tra pochissimi giorni mi sposerò con la mia amata Lucia: la mia Lucia, il mio cuore, la mia unica e dolce metà, quanto la amo, e anche lei ama me … Siamo due anime gemelle!
Ho organizzato già tutto, il matrimonio sarà bellissimo e spero che a Lucia piaccia e sia soddisfatta di me e di tutto il lavoro che ho fatto, perché lei non sa niente di come ho preparato il matrimonio, le ho voluto fare una sorpresa per rendere tutto più speciale. Adesso sto andando dal prete che ci dovrà sposare: Don Abbondio, Don Abbondio è un tipo strano e per niente coraggioso, ma lo ringrazierò sempre per il grande favore che mi sta per fare. Io sono uno che quando decide di fare una cosa si deve fare punto e basta. Io voglio sposare Lucia perché la amo più di ogni altra cosa, e credo che non ci sia modo migliore per rafforzare il nostro amore, che quello di sposarci.
Spero davvero che non ci sia nessun impiccio e nessun problema per le nozze perché se ci dovrebbe essere qualche problema sarei finito, anche perché voglio che vada tutto nel miglior modo possibile.
La mia vita sta cambiando e dentro la testa ho mille pensieri e mille buoni propositi da realizzare insieme alla mia amata Lucia. Sono agitato ed emozionato allo stesso tempo. Il mio matrimonio sarà perfetto, ne sono sicuro, tutto andrà alla grande!
Adesso vado a parlare con Don Abbondio per confermare il giorno delle nozze e tutte le cose che si dovranno fare: gli orari stabiliti e tutto il resto!

Sono arrivato da Don Abbondio … Speriamo che vada tutto bene!
Camilla

Oh, finalmente oggi è uscito il sole e devo dire che è proprio una bella giornata.
Sono così emozionato, perché finalmente il mio matrimonio si avvicina. Non sto nella pelle! Non ci posso credere che sono riuscito a trovare l’amore della mia vita!
Ma sento che qualcosa andrà storto. Non so perché, ma ho questo brutto presentimento. Da stamattina. È come se già sapessi che qualcosa andrà storto. Ma cosa può capitare? Cioè … ti stai per sposare ed invece di essere felice, pensi queste cose? Ah Re', ma cosa ti passa per la testa. Cosa può andare storto! È tutto perfetto... io sto bene, Lucia pure, il prete c’è, la festa è quasi pronta, la cena ed il pranzo è solo da ordinare e allora! Boh.. Però non riesco a non pensarci! Me lo sento, presto succederà qualcosa che sicuramente non  mi piacerà!
Io Lucia la amo troppo. Non mi posso permettere di perdere la mia amata e non so cosa farò se questo matrimonio andrà male! Non oso nemmeno pensarci. Però adesso basta pensare negativo. Pensiamo positivo! D'altronde che cosa può andare storto, perché come vi ho detto prima è tutto perfetto. Dai su, andiamo a misurarci l’abito.
Lucia

Oggi è un bel giorno, oggi sposo la mia donzella. So che andrà tutto bene, tutto alla perfezione, ma sento come se ci fosse un ostacolo, ma è solo ansia,viene a tutti un po’ d’ansia prima del matrimonio. Speriamo che Don Abbondio non abbia qualche ripensamento altrimenti mi uccido. Ora mi vado a preparare, ho il sorriso stampato in faccia … speriamo che anche la mia dolce metà si stia preparando, che abbia fatto le sue cose e sia felice come me. Ma sento sempre qualcosa dentro, non so cos’è ma sono preoccupato. Che cosa sarà mai? Boh chi lo sa? Ora non mi ci far pensare, oggi è un gran giorno oggi mi sposo!!!
Riccardo

Oh che disgrazie,capita tutto a me! Ma perchè?! Ci son tante donzelle nel paese e sto coso di Don Rodrigo proprio la mia Lucy! Non la lascerò per un cane vigliacco! Anzi la terrò tutta per me.
Lucia ... per conquistarla, ci ho messo un'eternitààà.
Ma mi chiedo ancora il perchè non è andato di persona, era faticoso per il povero "ragazzo"?Bah,capitano tutte a me, oggi  quando andavo da Don Abbondio, per di più ho acciaccato una cacca di cane. Maledetto anche lui.
Non ne posso più, diamine, devo sconfiggere questo peso, sconfiggerò Don Rodrigo e mi terrò Lucia tutta per me!
Maledetto, perchè non è venuto direttamente da me? Povero Don Abbondio, immagino che spavento! Pauroso com'è...Devo risolvere assolutamente questa cosa.
Chiara

Sono tra me e me, oggi don Abbondio, quel mascalzone si stava inventando le peggio scuse sulla data del mio matrimonio e della mia adorata Lucia. Perché il prete si è inventato questa scusa? Perché proprio a me, che mi dovevo sposare felicemente? Combatterò per sposare Lucia, la mia futura amata, e chi mi ostacolerà dovrà passare sul mio corpo.
Ma perché, perché, perché proprio a me? O mio Dio quel b…, vabbè lasciamo stare, don Abbondio, per una volta che mi sposo io deve mollare, lasciare stare e fare il matrimonio tra una settimana.
Oh Gesù, perché quel farabutto di un prete ha mollato, o forse gliel’ha detto qualcun altro? Potrà essere qualcuno che mi odia? O qualcuno che è innamorato della mia Lucia? Beh, andrò a scoprire l’altro imbecille che vuole annullare il mio matrimonio, o mio Dio nooooo!!!

Vorrei strangolare quel prete e il farabutto che gli ha detto di non fare il matrimonio tra una settimana, perché, perché, o mio Dio perché capitano tutte a me!!!
Giacomo

3 novembre 2013

IIIA Quel ramo del lago di Como...

Descrizione personaggi
Focalizzazione
Monologo interiore
IIIA Arcinazzo Romano
a.s.2013/14






Iniziamo la lettura di una scelta di pagine de I Promessi Sposi. Il famoso romanzo manzoniano ci servirà per ripassare alcune tecniche narrative e studiarne altre: la descrizione di un personaggio, la focalizzazione in un testo narrativo, la tecnica del monologo interiore.
Per chi non avesse trovato il testo del romanzo, è possibile scaricarlo interamente on line ... cliccate sull'immagine ;-)


Abbiamo già introdotto ampiamente l'opera manzoniana, conosciamo l'autore e il periodo di composizione come il periodo di ambientazione della storia, abbiamo fatto i nostri esercizi di ripasso sulla descrizione di un personaggio 

(qui il file riassuntivo della descrizione di un personaggio)


Andiamo ora a vedere insieme cosa sia il monologo interiore. In pratica il monologo è quando un personaggio parla da solo, tra sé e sé, la storia avrà così un altro aspetto perché raccontata da un altro punto di vista, quello del personaggio in questione che, all'occorrenza, può anche sdoppiarsi, cioè parlare con un altro se stesso. Vi propongo un famoso monologo di questo tipo tratto da Il signore degli anelli; in questa scena il "mostriciattolo" Gollum parla con l'altro sé, quello cattivo.






Vi ho riassunto in un file le caratteristiche che andremo a studiare di questa nuova tecnica narrativa, insieme ad alcuni esempi tratti da alcuni famosi romanzi del secolo scorso.


cliccare sempre sull'immagine




La focalizzazione è il punto di vista dal quale il narratore guarda e racconta la vicenda, possiamo dire che il monologo è un particolare tipo di focalizzazione, molto personale e ci presenta i fatti, se questo avviene, molto filtrati dai sentimenti, pensieri, reazioni alla vicenda, di chi racconta se stesso.
Concentriamoci sulla focalizzazione interna, cioè quando il narratore dice solo quello che sa il personaggio di cui adotta il punto di vista. In poche parole è uno dei personaggi che racconta la storia dall'interno, può essere il protagonista o un testimone della vicenda narrata
RICORDA!

È chiaro che chi legge avrà una conoscenza dei fatti limitata alla diretta esperienza del narratore-personaggio; ogni evento sarà filtrato dal suo giudizio e non sapremo nulla di più o di meno di ciò che è già di sua conoscenza.





Lettura del primo capitolo de I promessi Sposi





Attività relative alla lettura del primo capitolo

1. dividere il testo in sequenze, specificandone il tipo e assegnando a ciascuna un titolo;
2. sottolineare nel testo tutti gli elementi che servono a caratterizzare il personaggio di Don Abbondio (facendo riferimento alle tre tipologie di descrizione di un personaggio studiate)
3. sottolineare gli stessi elementi, ma questa volta relativi ai personaggi dei Bravi
4. esercizio di focalizzazione interna: il racconto dell'accaduto dal punto di vista dei Bravi
5. monologo interiore: trasformate il primo capitolo in un monologo di Don Abbondio, dovrà emergere: il fatto accaduto, il suo carattere, la sua storia, la sua reazione, ma ricorda IL PERSONAGGIO NON DEVE MAI SPIEGARE PERCHE' STA PARLANDO SOLO CON SE STESSO



Monologo interiore
Sei Don Abbondio, scrivi un monologo interiore nel quale dovranno emergere:
– le caratteristiche del tuo carattere
– il tuo comportamento
– la tua storia
– il fatto accaduto
Ricorda di rispettare le caratteristiche del monologo interiore ed il testo dovrà essere almeno 30 righe.
primi esperimenti ;-)

Sento di non esser nato con un cuore di leone. Maledizione! Non sono nobile, non sono ricco, coraggioso ancor meno. Perché proprio a me? Io non ho fatto niente di male nella vita, non ho mai fatto del male a nessuno. Ogni sera leggo il mio uffizio, lo chiudo di tanto in tanto e proseguo il mio cammino sul viale, lanciando con il piede le pietre che si trovano davanti a me. Miseria! Io sono uguale a tutti gli altri, perché a me? Ho paura, paura che qualcuno mi faccia del male, ho paura persino di me stesso e di quel che penso. E’ come se vivessi in una gabbia. Devo obbedire a ciò che mi dicono le persone. Perché non sono in grado di difendermi da tutti e in questo caso da loro, perché? Non sarò mai in grado di difendermi, devo solo obbedire e tacere, tanto solo quello so fare. Ho sempre desiderato una vita tranquilla, senza guai! Non avrei mai immaginato che due persone così venissero a parlare proprio a me, che sono un uomo più che semplice. Perché non posso vivere tranquillo una vita senza ostacoli e senza grossi pensieri? Io che ho sempre desiderato vivere la mia vita in tutta tranquillità e sicurezza!
Caterina

“Ma chi sono questi due tizi? Mai visti in vita mia. Mah, forse aspetteranno qualcuno.
Oh aspetta... si avvicinano. Aiuto! Cosa vogliono? Cosa vogliono da un brav'uomo come me, che non ha mai fatto torti a nessuno? Ma cosa ho fatto di male? Oh Dio mio aiutami tu. Vado di là o vado di qua? No, torno indietro. Oh mamma mia, si avvicinano. Scappo, si scappo è la cosa migliore. Eh no, ma non posso scappare.
Ma chi i ha mandati? Che facce brutte! No, io non ho paura.. dove vado? Mi fermo?
Forse è meglio che non li guardi. Ma che cosa avrò mai combinato? Perpetua.. si, cosa avrà fatto ora. Ma no, impossibile... che giornataccia!
Oh, si avvicinano sempre di più, scappo! E se mi rincorrono? Mi uccideranno? Oh, Gesù mio, salvami da questo male. Se forse cammino guardando per terra... si, è la cosa giusta!
Adesso li frego per bene. Non mi spaventano, ma... perché continuano a venire da me? Vogliono rapirmi? Addosso non ho niente di prezioso... ma cosa stanno cercando? E' meglio che continuo a stare con la testa bassa...
Ma se io non ho fatto niente, cosa vogliono da me? E adesso dove mi metto le mani... oh, povero me. Queste disgrazie tutte a me! E se faccio finta di svenire? Ottima idea.


Ehm, no meglio di no. Oh Dio mio, proteggimi.

Elisa


Sono proprio un fifone!Non ho saputo reagire alle loro critiche e sono scappato. E ora cosa faccio? cosa? Sono spaventato e terrorizzato! Ogni volta mi allontano o scappo quando una persona mi si avvicina. Ma perché proprio a me? perché? Non capisco...tra tutte le persone che esistono, perché proprio io? Povero me, adesso se sposo quei due, non vivrò più, ma non posso non sposarli, loro si amano! ma tengo più a me che a loro!Io sono una persona così buona ,conosco così bene Renzo e Lucia e so come è forte il loro amore. Mamma mia che paura mi hanno messo quei due quando me li sono trovati davanti, ma adesso come faccio?Che colpa ho? No, quei due non devono assolutamente sposarsi. Anche se la cosa più giusta da fare sarebbe sposarli e ignorare quello che mi hanno detto quegli uomini, ho deciso di non sposarli.Non immagino neanche quello che mi farebbero se li sposassi. E' meglio non pensarci, ma perché mi sono fatto prete? Ma chi me l'ha fatto fare... un debole come me in mezzo a tutta questa storia,ma tra tutti i preti del mondo doveva capitare proprio a me ? Io non volevo problemi,non volevo fastidi e invece ...in che guaio mi sono cacciato. Si, farò così :appena Renzo e Lucia arriveranno per sposarsi gli dirò di no e li caccerò dalla chiesa...perchè comando io nella mia chiesa... e se poi quei due sciagurati vanno a sposarsi da un'altra parte e don Rodrigo da la colpa a me? Ma che devo fare ,io non voglio morire per quei due....  
Nicolò

Io sono solamente un prete e che cosa vogliono da me, cosa vogliono da un prete?
Mi sono ritrovato due bravi davanti,che mi ordinano e sottolineo ordinano di non celebrare il matrimonio di due fannulloni,Renzo e Lucia;mi dicono che se io celebro quel matrimonio faccio una bruttissima fine.
Ma adesso che gli dico a Renzo e a Lucia! Che mi è passata la voglia di sposarli?
O che sono stati i bravi a dirmelo?
No no,l’ultima soluzione penso che dovrò proprio escluderla,se gli dico che sono stati loro,i bravi domani non mi faranno nemmeno vedere la luce del sole.
E allora che scusa mi invento? a me non piace dire bugie,però questa volta è l’unica soluzione.
Adesso torno a casa e Perpetua mi riempirà di domande,mi vedrà di sicuro diverso. Dovrò negare tutto o raccontarle come stanno le cose?
Mi vedo anche io diverso,sono agitato e preoccupato.
Come la prenderanno Renzo e Lucia quando gli dirò che non si possono,per nessuna ragione,sposare?
Ma da dove lo prendo tutto il coraggio per dirglielo?
Ma proprio io dovevo essere il prete che doveva celebrare questo matrimonio?
O Dio mio aiutami tu,so che tu stai dalla parte del bene quindi di Renzo e Lucia,ma poi che cosa rimane della mia vita?
Se faccio questo matrimonio di sicuro mi ammazzeranno,non avranno per niente pietà di me.
Io sono un prete non tanto coraggioso,mi definirei un fifone,ma cosa ci posso fare?
Non sono nato con un cuor di leone anzi tutto il contrario,ma perché c’è qualche problema se non sono coraggioso? Il problema un po’ c’è!Se fossi stato coraggioso me ne sarei fregato di quello che mi hanno detto i bravi,ma sono un fifone,un pauroso.
Devo prendere tempo e ragionare.
Elena

Oddio, e ora che cosa faccio? Che cosa gli dico? Sono veramente indeciso su cosa fare, in questo caso è veramente difficile dare retta a Renzo e Lucia o a Don Rodrigo, una domanda che mi pongo ogni secondo che passa, e a dire la verità mi viene un’ansia da morire, un’ansia solo a pensare a quell’uomo. Spesso accade che riesca a rilassarmi solo a parlare, parlare da solo ad alta voce come sto facendo ora, perché mi sfogo per qualche minuto, ma appena ci ripenso mi preoccupo. Io ero dalla parte degli innamorati, mi dispiace per loro, sono stati così dolci nel chiedermi di sposarli, fino a quando non è arrivato Don Rodrigo con i suoi maledetti scagnozzi. In questa storia c’è solo da piangere, non è facile ricevere delle provocazione dalla mafia! No, non ci posso proprio credere, quelli mi sembrano i due scagnozzi di Don Rodrigo, veramente mi fanno più paura loro due che quel brutto uomo provocatore. La prima volta che li ho incontrati, sono stati cattivissimi con me, prima mi hanno detto con voce sorridente se avevo preso già la decisione, e non era passata neanche un’ora dalla proposta, ma poi cambiando un’altra volta il tono della voce mi dicono, ‘ senti bello bello o ti muovi a decidere o per te ci sarà solo la morte, una morte severa.’  Mamma mia che terrore, non ho mai visto persone che si riducono a queste situazioni.
Ora che ci penso mi domando: ‘’ Ma perché ha minacciato proprio me invece di andare a minacciare Renzo? ‘’
Questi sono proprio senza neuroni, perché una persona che riflette non se la prenderebbe con un povero prete che non fa male a nessuno. E ora che faccio? Cosa gli dico a quei bastardi?
Luca

Quelle persone sono tanto brave… perché non dovrei fargli fare il matrimonio? Uffa e quando verrà il momento in cui mi chiederanno di sposarli; che scusa mi inventerò? Gli dirò che sono andato a consultare i loro alberi genealogici e che il matrimonio non si può fare perché sono parenti? No, troppo da cervellone… gli dirò che la notte prima l’ Onnipotente mi è apparso in sogno e mi ha comunicato e ordinato che non posso più celebrare i matrimoni…? Si, la scusa giusta è questa… Ah no! Poi se venissero a sapere che avessi celebrato un matrimonio si ripresenterebbero! Ma… senti io gli dico la verità, come va, va. Però poi penserebbero che sono un fifone...come posso fare? Sono confuso, molto confuso: o andare contro Don Rodrigo e i suoi scagnozzi, o essere dalla loro parte e fare una brutta figura davanti ai “promessi sposi”.
Però potrei stare da tutte e due le parti: potrei essere dalla parte di Don Rodrigo e dire la verità a Renzo e Lucia così da essere penosamente comprensibile e fare un po’ il doppiogioco.
Ma mi sento quando penso?!?!?! Mi sto tramutando in un mostro che non sa a chi dar retta, e in un essere che si manipola facilmente. Però questo è il mio carattere, anzi il mio pensiero, il mio istinto e la mia coscienza dicono sempre di andare con il più forte, e di fare la scelta più ragionevole, e meno scontrosa ma l’ unico modo è dar retta a Don Rodrigo oppure addio alla mia testa di buon e intelligente uomo!!!!!!
La colpa non sarà la mia se non celebrerò il loro matrimonio ma il loro perché sanno com’ è il mio carattere… Eh si è proprio così io non ho nessuna colpa. 
Giorgio

E’ proprio una bella serata: ho fatto la mia solita passeggiata, ho letto il mio uffizio e …
Ringrazio DIO!
Certo che vita, da non morire mai! E’ pur vero che faccio sempre le stesse cose ma così sono al sicuro e, nessuno mi può fare nulla e poi ho l'abito che mi protegge. Che tranquillità!
Oddio!!!Che facce brutte … ma chi sono quelli? Meglio far finta di niente. Io continuo per la mia
Strada e continuo a pregare … Padre Nostro che sei nei cieli  venga … Madonna mia, ma questi
Vengono verso di me. No, ma che dico, ho sempre paura di tutto e di tutti. Oh,ma stanno proprio
Venendo da me.
Oh, Signore,aiutami Tu, ma che ho fatto di male, io sono solo un povero prete ,non mi impiccio,
non comando … ma che vogliono. Dove scappo? E poi chi ce la fa a correre. E  allora dove mi nascondo?sono così grosso che non c’è nessun posto adatto a me. Ci mancava anche questo abito così lungo che mi si impiglia tra le gambe! O forse è meglio così … perché me la sto facendo sotto!
Ma, ma, ma che vo volete da me? Chi ,chi sssiete? Non ho fa fatto niente . Misericordia , non dovevo fare il prete e soprattutto non dovevo dar retta a MIA MADRE!!!!
Riccardo

Eccomi qui seduto sul mio bel divano. 
-Che faccio? Li sposo o no?
-Certo Don Abbondio che li sposi, perché è questo il tuo dovere, hai scelto di fare il prete e adesso ti prendi le tue responsabilità!
-Ma che sei matto?!? Rimetterci la vita per due poveracci!!... Ma chi me lo fa fare! In fin dei conti non sono mica tanto vecchio!
-Sei un egoista Don Abbondio! Pensi soltanto a te stesso eppure dovresti mettere i tuoi prossimi al primo posto, vergognati non sei degno della promessa che hai fatto a Dio!!
-Oddio! Che faccio? Io vorrei sposarli ma anche io sono un uomo, anche io ho paura, non ho forse anche io il diritto di vivere il più a lungo possibile? --Certo Don Abbondio che ce l’hai!
-Ma perché questa situazione doveva capitare per forza a me?? Ho forse fatto qualcosa di sbagliato? Tu lassù vuoi punirmi??
Basta!!! Mi sta scoppiando la testa tutti questi pensieri mi stanno distruggendo! Credo proprio che adesso andrò a dormire e domani mattina vedrò cosa fare!!

Giulia

Proprio a me doveva capitare tutto questo! Io che ho organizzato la mia vita per non avere problemi ! Che appoggiandomi ai potenti pensavo di essere protetto! E che non mi sono mai schierato dalla parte di nessuno, proprio adesso mi trovo davanti a un bivio!Questi ragazzi vogliono sposarsi e non pensano ad altro. Non pensano quanti guai può passare un gentiluomo! Non avrei mai immaginato di mettermi in conflitto con l’illustrissimo Don Rodrigo, proprio a me, ma non potevano scegliere un altro curato! Io che non ho mai avuto il coraggio di prendere decisioni importanti adesso devo assolutamente trovare il modo per uscire da tutto questo, ma come? Renzo è innamorato di quella Lucia, e vogliono maritarsi e quei due si mettono sulla mia strada prendendosela con me! Ma che c’entro io!!! La mia testa è confusa ,miseria! Che cosa mi doveva succedere, io che non sono nato Cuor di Leone,completamente indifeso,devo trovare la soluzione a tutto questo,povero me!
Nico

Ero tranquillo. Volevo solo godermi la passeggiata, ma purtroppo non è stato così. L’incontro con quei signorotti mi ha rovinato quel fantastico momento di pace e tranquillità chi mi ero creato. Tutto d’un tratto ero diventato rigido, inflessibile, freddo. Avevo paura dai! Forse anche troppa! Beh, Don Abbo'
lo sai che tu sei fatto così. E che ci posso fare, se sono pauroso, sono pauroso! 
Che figuraccia che ho fatto! Cercavo di fare sorrisini falsi. Stavo cercando una via di uscita diciamo… Ho cominciato a balbettare, c’è... 
Mamma mia! Mi hanno fatto veramente paura! 
Beh… Penso sia normale avere paura nel vedere due persone armate e dall’aspetto minaccioso.
Povero il mio cuore. Era partito! Per quanto batteva forte, sentivo come se la gabbia toracica mi fosse esplosa. Mamma mia!
Ho queste parole impresse nel mio cervello:
“Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai.”
Ma perché? Mah…
Sono stato anche stupido nel tentare di discutere. Alla fine non ho risolto nulla, come al solito.
Lucia


Mi chiedi se ho fatto bene a non sposarli! Mmmh si! Forse no! Ma se li avessi sposati adesso sarei sicuramente nella fossa per mano di quella banda si malviventi. Poveri ragazzi, si amano cosi tanto, mi hanno chiesto di sposarli e io ho accettato perché un matrimonio é una bella cosa e se non avessi incontrato gli uomini di Don Rodrigo, Renzo e Lucia sarebbero già marito e moglie e vivrebbero felici!....Ma ho paura, come faccio a sposarli? Mi ucciderebbero e io non voglio morire. Ma che mi importa di un matrimonio, Dio mi perdonerà di sicuro! Meglio non rischiare la pelle, Don Rodrigo non perdona!

Quegli uomini hanno parlato chiaro, poche parole ma piene di cattiverie, sono capaci di tutto anche di uccidere! E quando Renzo e Lucia verranno nella mia casa per essere sposati, come faccio a dire che non voglio più celebrare il loro matrimonio? Devo inventarmi assolutamente qualcosa, una scusa credibile. Potrei chiedere consiglio alla mia Perpetua....mmmh... meglio di no, lei chiacchiera troppo e direbbe a tutti la verità e mi farebbe fare la figura del codardo! Buon Dio aiutami tu, non ce la faccio da solo, dimmi come posso fare, cosa posso dire a questi due ragazzi? Mi rivolgo a te! Aiuta questa pecora del tuo gregge che ha smarrito la strada e ha ceduto a tali minacce.
Saveria

Mancano pochi passi, e poi dovrò affrontare la dura verità, anche però se non so quale sia.
Quei due brutti ceffi  non so neanche cosa vogliano da me né perché sono qui: e poi neanche ho vie d’ uscita dato che uno blocca una strada e l’altro un’ altra, e se tornassi indietro?
No, no, sembrerei troppo sospetto.
Devo affrontarli, ma se è brutta gente? E se invece è buona? Insomma, come mi devo comportare quando arriverò lì?
Beh, ora che sono più vicino però, sto notando che mi osservano con degli sguardi di ghiaccio, come se mi stessero aspettando.
Ma cosa vorranno da un povero prete come me? Perché proprio io, perché? E poi una brava persona come me, cosa avrà combinato di tanto grave?
Mi sento in trappola, come un povero topolino indifeso; ora l’ unica soluzione è affidarmi al Signore.
Beh, pensandoci però prima o poi doveva arrivare un momento del genere; me la sono scampata sempre da questo genere di guai per molti anni: come quella volta che la signora Giuseppina si ribellò a suo marito Franco¸ io me la scampai con un semplice “questo è un problema vostro signori miei, e la chiesa non ha tempo di badare ad un litigio qualunque, ci sono molti altri problemi a cui noi preti dobbiamo badare”.
Ma questa volta è diverso, ora non me la posso scampare con una frase del genere, anche perché non credo che questa volta il problema mi riguardi direttamente.
Mi devo rassegnare, ora purtroppo non ci sono soluzioni, è arrivata la fine del povero Don Abbondio. 
Emanuele 


Oh che bei fiori quasi quasi me ne porto un po' a casa..Ma no che dico, sicuramente da me il signor Benedetto ne farà nascere tanti e più belli di questi.
Oh sono quasi arrivato alle due stradine, ma...aspetta. Chi sono quelli là? Sembra che aspettino qualcuno... sicuramente non aspettano me,insomma... Non ho combinato nulla...e se aspettano me? se sono arrabbiati perché non ho pagato quelle due mele giù al paese?
Ma capitemi, con questa crisi...poi avevo una certa fame! Ma no dai, son cose per niente eccessive!
Arrabbiarsi per due mele, come se io mi arrabbiassi con chi non fa l' elemosina alla chiesa.
Dai, sicuramente non sono io quello che stanno aspettando.
Senti, io faccio una bella cosa, passo e saluto, se mi risalutano bene, altrimenti...altrimenti niente! Quelli stanno aspettando me, me lo sento... ma cosa ho fatto di male Signore, aiutami tu!

Cosa,cosa!?Che ho fatto! Questi se mi minacciano mi rovinano...Rovinare un uomo gentile come me...Speriamo per il meglio.

anonimo ;-)

Sono solo, ho paura non so cosa fare, dovrei sposare Renzo e Lucia? Mi uccideranno se non li sposo. Io ho una paura tremenda, ho paura che se li sposo, i bravi, gli scagnozzi di don Rodrigo, mi perseguiteranno e mi taglieranno la testa.
Io non ho un cuor di leone, io sono pauroso, se vedo un serpentello, già mi metto paura così, pensa se mi cercassero i bravi.
Come faccio? Li sposerò? Sposerò Renzo e Lucia o mi alleerò con don Rodrigo? Beh, io sto dalla parte del bene, perché io sono con Gesù e con Dio, non dalla parte del diavolo, sono con Dio.
Lotterò per sposare Renzo e Lucia, i due piccioncini innamorati, non deve trionfare il male ma il bene, però ho sempre un po’ paura di don Rodrigo.
Che cosa mi faranno i suoi scagnozzi? Sarò impiccato? Sarò squartato? Sarò ucciso? Ho sempre più paura, don Rodrigo, quel mascalzone vuole avere sempre il potere, si sente il capo di tutto il mondo.
Li sposerò? Ho sempre più paura di quello… Sarò più coraggioso davanti a lui? Gli  potrò mettere le mani addosso? Io sono un prete e Dio mi ha insegnato che non si risolvono le cose con la violenza ma con le parole, potrò pestare di botte don Rodrigo? No, credo proprio di no, io sono un prete e ho scelto di seguire il Signore. Mi uccideranno?
Oh Mio Signore, ho paura… Signore Dio, per l’amore del cielo perdonami ma questo matrimonio non si deve fare.

Giacomo


Focalizzazione interna (molti ragazzi hanno scritto un altro monologo ... ve li leggete così mentre tiro le orecchie ai ragazzi)
Riscrivi l'incontro di Don Abbondio con i bravi nelle vesti di uno dei Bravi, facendo uso dell'analisi del testo che ha evidenziato le caratteristiche dei due personaggi, degli spunti elaborati in classe e ricordando in che modo una storia può essere raccontata da un narratore interno. 


Che uomo! Così fragile, così pauroso, così ingenuo. Crederà davvero di sposare Renzo e Lucia? Sarà più che facile impedirgli di sposarli. Un uomo come lui ... è facile mettergli paura e costringerlo a non farlo. Guardalo! Ha un’aria così spensierata, così tranquilla! Fossi in lui non starei poi così tanto tranquillo. O forse non lo è. Non si aspetterà mai e poi mai che noi due siamo qui proprio per lui. Chissà cosa gli sta camminando per la testa. Forse si starà chiedendo cosa stessimo a fare qui o forse già sa che siamo qui proprio per lui. Ci sta guardando! Sembra spaventato, sicuramente ora si sarà accorto che siamo qui per parlargli o per ricattarlo. Vuole cercare di cambiare strada! Se lo farà non gli daremo pace! Spero per lui che si fermi a parlare e soprattutto che non faccia storie su quello che gli diremo. Dovrà obbedire, non dovrà assolutamente sposarli, altrimenti la sua vita non avrà pace. Forza alzati, andiamo a parlarci! 
Caterina

-Ma quando arriva questo fifone di Don Abbondio? Non voglio più aspettare,devo assolutamente portare a termine il compito che mi è stato dato da Don Rodrigo.
Don Rodrigo è il mio capo ed io devo eseguire tutto quello che lui mi dice di fare, anche le cose più brutte. So che Don Abbondio non è un tipo per niente coraggioso, lui mica è nato con un cuore di leone come il mio e quello di Don Rodrigo eh! Proprio per il fatto che non è per niente coraggioso gli voglio mettere ancora più timore!ahahaha!
Don Rodrigo mi ha dato un compito difficile, ma che dovrò eseguire con molta cura: io e l’altro mio amico dobbiamo far capire,anzi dobbiamo convincere quel prete di Don Abbondio che lui non dovrà celebrare il matrimonio tra i due ragazzi innamorati: Renzo e Lucia. Renzo e Lucia non si devono sposare per nessun motivo al mondo… o saranno guai seri..Don Abbondio starà per arrivare e sicuramente non si aspetta questa bella sorpresa che stiamo per fargli!ahahahah! Sono veramente deciso! Don Abbondino deve darci retta.. o se la vedrà faccia a faccia con il mio capo Don Rodrigo,che vi assicuro è molto ma molto perfido, arrogante e cattivo! Delle volte mi chiedo perfino come faccia e da dove trovi tutta la cattiveria che ha. Alcune volte fa paura anche a me… ma sono assolutamente sicuro che abbia dentro il suo piccolo cuore un lato buono,che però non vuole mai tirare fuori,soprattutto per non farsi vedere debole da quelle persone che sono più forti di lui.
Ma comunque Don Rodrigo è il mio capo e io devo seguirlo e dargli ascolto sempre e comunque!
-Sto sentendo dei passi…
-E’ lui?
-Si,credo di sì amico!
-Allora forza,cominciamo a tirare fuori gli artigli e facciamogli vedere chi sono i Bravi!
-Ahahhahah certo amico! Cominciamo..
Ora basta,pensieri andate via,adesso è arrivato il momento di fare un po’ di paura a Don Abbondino.

 Camilla

Ma guarda un po' che mi tocca fare per vivere. Devo dare retta ad uno spaccone che non se lo fila nessuno; purtroppo questo mi ha riservato la vita.
Guarda quest'altro, un'altra pecorella come me che per vivere deve dar fastidio alla gente. Ma che colpe ha questo Don Abbondio? Una persona non può neanche essere libera di fare il suo lavoro? E' meglio che lascio perdere.
-Parla tu – dissi – è un poveraccio, fai presto!
L' altro mio amico mise tanta di quella paura a quel povero Don Abbondio che lo fece rimanere terrorizzato. Ma in che guai mi devo mettere per uno stupido matrimonio!
Quest'uomo, lì per lì, mi sembrava uno in gamba ed invece.. senza che gli dicessimo niente iniziò a dire delle stupidaggini che neanche lui stava capendo.
Mai nella vita mi sarei immaginato che per vivere dovessi avere a che fare con persone come Don Rodrigo. Ma poi, io mi chiedo perché non si è alzato da quella sedia ed è andato di persona? Mah.
Alla fine ce ne siamo andati, io con la tristezza di aver messo paura ad una persona innocente che fa il suo lavoro, l'altro impassibile. Eh, questo ci è capitato e dobbiamo accettarlo!
Elisa

Uffa! Ma tra quanto arriva Don Abbondio? Tra poco fa buio e noi stiamo ancora qua come due fessi ad aspettarlo!
Siamo qui da quasi due ore e di Don Abbondio nemmeno l’ombra, del resto che ci posso fare? Questa è la mia vita: ricevere ordini ed eseguirli!
Se avessi dato retta a quella cara donna che mi ha messo al mondo tanto tempo fa e avessi intrapreso la via dello studio come lei mi consigliava, di sicuro adesso non starei qui ad obbedire come un cagnolino ai capricci del mio padrone Don Rodrigo!!!
Ah!! Eccolo finalmente è arrivato!! Sono proprio curioso di vedere la sua faccia quando sentirà quello che abbiamo da dirgli! Hahaha in fin dei conti credo proprio che ci divertiremo!
E fu così che ebbe inizio l’incontro di Don Abbondio e i bravi.

Giulia


Che brutta vita la mia! Ma chi me lo fa fare? Sembro una marionetta comandata da quel prepotente di Don Rodrigo! Ma questo prete quando arriva? Sto morendo di freddo qua fuori, ma ormai dovrebbe essere a momenti. Eh! Se avessi dato ascolto a mia madre e avessi preso la retta via adesso non mi ritroverei qui, a dar fastidio a un buon uomo, che di questa storia non ne ha proprio colpa! Ma se voglio continuare a vivere, devo farlo, farò parlare il mio collega almeno non mi sentirò tanto in colpa, no?Eccolo che arriva, speriamo che non sia troppo severo con lui, dopotutto è pur sempre un prete!
Nicolò

-Ma quando arriva questo buffone? Si sbrigasse per favore! Non abbiamo mica tutta la giornata!
- Dai su, zitto! Adesso arriverà.
-  Mi raccomando! Io sono quello “cattivo”! Voglio mettergli tanta paura.       Troppa… così saremo sicuri che non celebrerà quello stupido matrimonio! Tu intanto vai a sederti su quel muricciolo basso e fai finta di essere figo, io sto qua, appoggiato al muro.
Chissà che faccia farà! Ahahahahahahaha, me lo immagino: camminerà tremolante, paurosamente. Sarà terrorizzato. Ahahahahahaha, non vedo l’ora! Penso che per me sarà molto difficile non ridere! Dovrò fingere di essere una persona seria!
 Oooh, eccolo.
- Forza andiamo.
- Mi raccomando! Facce serie ed arrabbiate.

- Salve.
- Ci conosciamo?
- No ed è meglio.
- Ma chi siete? Cosa volete da me? 
- Non importa chi siamo. Siamo venuto per inviarti un messaggio da una persona che non osa ricevere un “no” come risposta!
Guai a te se farai quel maledetto matrimonio tra l’incapace Renzo e la bella Lucia!
- Per favore, non fatemi del male! Farò il necessario per far accontentare il vostro padrone. Ma toglietemi una curiosità! Chi sarebbe il così tanto temuto padrone?
- Una persona che ti conosce veramente bene. DON RODRIGO!
- Cooosaa?
- Non fare il finto tonto! Hai capito benissimo di chi si tratta! Adesso basta. Vai via. E se non farai quello che ti abbiamo detto, verremmo a cercarti! E non te lo consiglio.
- C-c-c-erto s-s-s-signori! – Esclamò Don Abbondio balbettando.

- Ahahahahahahahahahahahah che cosa ti avevo detto. È un fifone nato!
- Ahahahahaha mamma mia. Avevi proprio ragione!
  Se hai notato, stavo ridendo sotto i baffi. Ahahahahahahah.
- Ahahahahaha. Forza andiamo, altrimenti Don Rodrigo chi lo sente!
- Si, giusto. Andiamo…
Lucia


-Che fai parli tu?
-No, io faccio il bravo,parla tu!
-No no parla tu che hai la faccia da scagnozzo.
-No tu!
-Manco morto, parla tu!
-Va bene parlo io, ma ora zitto che sta arrivando.

-Noi siamo gli scagnozzi di Don Rodrigo il matrimonio di Renzo e Lucia non s’ha da fare né domani né mai …

-Che dici se la sarà fatta sotto?
-Sì,sì , non hai visto che appena gli abbiamo tagliato la strada è sbiancato.
-Giusto, pensi che Don Rodrigo ci darà una buona paga per questo?
-Non tanto alta, ma ce la darà.
-Ma io ho una famigli da mantenere, non la posso far morire di fame.
-Anche io ho una famiglia da mantenere e mi accontento di quello che ho.
-Si ma tu non hai sette figli e due mogli.
-Va bene,di questo parlane con Don Rodrigo non con me. Ora lo vuoi un sigaro?
-Si dammi qua, che mi rilasso i nervi.

-Tieni.
Riccardo

Oh meno male è arrivato, ci ha messo un'eternità, aspetta...che devo dire?
Faccio l'aria da killer matto che uccide tutti o solo da killer che arriva a cattivi rimedi con un'aria pesante? Ma sì dai, faccio in entrambi i modi.
Hahahah, porello, lui tutto contento ma non sa cosa lo aspetta! Sìsì, guarda i fiori...Ma se lo dice a qualcuno? Io lo cerco e gli taglio le gambe eh! Che lavoraccio oh...
Ma se comincia a fare la vittima che faccio? Gli tiro un ceffone o lo minaccio?Va bèh dipenderà da come mi girerà o dalle frasette da vittima che comincerà a dire.
Se scappa gli faccio lo sgambetto, così cade e non va da nessuna parte. E se gli faccio male? Sicuramente comincerà a piagnucolare...Oddio...
Vabbè oh, noi gli diciamo che è obbligatorio ascoltare le nostre parole, sennò...
Così passo troppo da aggressivo però...
Ma se gli scappa solo una parola su questa faccenda, giuro che l'ammazzo, già ho precedenti penali, ci manca solo lui oh.
Io faccio quello che devo fare, e se lui non sta zitto scelgo le cattive maniere. Uh eccolo!
 Chiara


Una mattina bellissima, mentre uscivo di casa per andare dal mio capo, don Rodrigo, incontrai i miei due colleghi e andammo al lavoro insieme.
Arrivati al covo di don Rodrigo, il nostro capo ci disse che lui amava Lucia Mondella figlia di Agnese, le due tessitrici del nostro quartiere e noi rispondemmo, beh, è una donzella graziosa ma noi, eravamo tutti sposati e quindi ... non commentammo altrimenti don Rodrigo ci avrebbe trasformato in degli spiedini.
Allora lui ci disse:-Fedeli miei, andate a dire a don Abbondio che se sposerà Lucia e Renzo saranno guai seri per lui.
A quel punto noi tre andammo a cercare don Abbondio per dirgli quella cosa di don Rodrigo; ad un certo punto ci fermammo e a quel punto stava per passare don Abbondio, noi gli andammo addosso e gli dicemmo:”Ehi! Vecchio prete ci ha detto di riferiti il nostro capo, don Rodrigo, che non devi sposare per nessuna cosa al mondo Renzo e Lucia”.
E don Abbondio rispose:”Ma perché?” E io risposi:”Non ci sono domande, tu fai quello che devi fare se no per te saranno guai grossi”.

A quel punto io e i miei amici ce ne andammo e don Abbondio rimase impaurito e se ne andrò. Quel prete è un fifone, se gli dicono una cosa bella lui si mette a piangere, ed io sono stato bravo a fare il mio lavoro? Beh, credo che quando don Rodrigo verrà a scoprirlo sarà molto fiero di noi ed io sono felice quando il mio capo è fiero di me.
Giacomo