descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

30 settembre 2015

Solidarietà e fratellanza

Percorso sull'intercultura

classe IIC
a.s. 2015-16

IMPORTANTE PREMESSA
Per poter commentare un testo letterario dovrai tener presente questo schema molto semplice, il commento dovrà essere sia scritto sia orale e potrai reperire i dati richiesti dal tuo libro, dalla lezione e, se vorrai, dagli eventuali approfondimenti che la tua curiosità richiederà ;-)

1. titolo

2. autore

3. anno di composizione

4. forma poetica, schema delle rime (se c'è)

5. parafrasi (ci ricordiamo come si fa, vero?)

6. lessico e figure retoriche

7. quali temi propone il testo? cioè di cosa parla

8. lo scopo, perché è stato scritto, quale messaggio ci vuole dare il suo autore?


9. considerazioni personali


PER I PIU' CORAGGIOSI, MA ANCHE NO ;-)
Il commento può essere svolto anche in una delle seguenti modalità, sempre rispettando la scaletta:
- costruzione di una mappa mentale ( vedi pagina sulle mappe http://goccediarmonia.blogspot.it/p/studiare-con-le-mappe.html) che dovrà essere poi stampata e incollata sul quaderno
- realizzazione di un video (tipo recensione muta ma con una sceneggiatura coerente con il testo)
- uso del tool THINGLINK (https://www.thinglink.com/)

PRIMA LEZIONE



Stiamo per leggere il primo testo della nostra letteratura e forse uno dei più belli mai scritti. Il nostro percorso sarà diviso in varie fasi, perché dobbiamo innanzitutto imparare a studiare e commentare un testo letterario e perché questa LAUDA (cosa significa?) in particolare contiene molti significativi spunti di riflessione che ci permetteranno di approfondire tematiche attuali e vicinissime a noi.

La prima cosa da fare è leggere il testo anche se difficile ... facciamoci aiutare.

(qui potrai trovare diverse interpretazioni del Cantico http://goccediarmonia.blogspot.it/2012/10/iia-letteratura-il-cantico-delle.html)




Scriviamo insieme il nostro primo commento.

SECONDA LEZIONE

Ascoltiamo e leggiamo insieme i testi di queste due canzoni.


  


"Mio Fratello Che Guardi Il Mondo" 
di Ivano Fossati
Mio fratello che guardi il mondo 
e il mondo non somiglia a te
 
mio fratello che guardi il cielo
 
e il cielo non ti guarda.
 

Se c'è una strada sotto il mare
 
prima o poi ci troverà
 
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
 
prima o poi si traccerà.
 

Sono nato e ho lavorato in ogni paese
 
e ho difeso con fatica la mia dignità
 
Sono nato e sono morto in ogni paese
 
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.
 

Mio fratello che guardi il mondo
 
e il mondo non somiglia a te
 
mio fratello che guardi il cielo
 
e il cielo non ti guarda.
 

Se c'è una strada sotto il mare
 
prima o poi ci troverà
 
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
 
prima o poi si traccerà.
 




NEI GIARDINI CHE NESSUNO SA
Senti quella pelle ruvida
Un gran freddo dentro l'anima
Fa fatica anche una lacrima a scendere giù
Troppe attese dietro l'angolo
Gioie che non ti appartengono
Questo tempo inconciliabile gioca contro di te

Ecco come si finisce poi
Inchiodati a una finestra noi
Spettatori malinconici di felicità impossibili
Tanti viaggi rimandati e già 
Valigie vuote da un'eternità
Quel dolore che non sai cos'è
Solo lui non ti abbandonerà... mai, oh mai

È un rifugio quel malessere
Troppa fretta in quel tuo crescere
Non si fanno più miracoli
Adesso non più

Non dar retta a quelle bambole
Non toccare quelle pillole
Quella suora ha un bel carattere
Ci sa fare con le anime

Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi
L'energia, l'allegria per strapparti ancora sorrisi
Dirti sì, sempre sì e riuscire a farti volare
Dove vuoi, dove sai senza più quel peso sul cuore
Nasconderti le nuvole, quell'inverno che ti fa male
Curarti le ferite e poi qualche dente in più per mangiare
E poi vederti ridere e poi vederti correre ancora
Dimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore una domenica
E poi silenzi
E poi silenzi
Silenzi

Nei giardini che nessuno sa si respira l'inutilità
C'è rispetto grande pulizia, è quasi follia
Non sai com'è bello stringerti
Ritrovarsi qui a difenderti
E vestirti e pettinarti sì e sussurrarti non arrenderti
Nei giardini che nessuno sa quanta vita si trascina qua
Solo acciacchi piccole anemie, siamo niente senza fantasie

Sorreggili, aiutali, ti prego non lasciarli cadere
Esili, fragili non negargli un po' del tuo amore
Stelle che ora tacciono, ma daranno un senso al quel cielo
Gli uomini non brillano se non sono stelle anche loro

Mani che ora tremano perché il vento soffia più forte
Non lasciarli adesso no, che non li sorprenda la morte
Siamo noi gli inabili che pur avendo a volte non diamo
Dimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore una domenica
E poi silenzi
E poi silenzi
Silenzi

Attività


ascoltiamo le canzoni e leggiamole insieme

Mio fratello che guardi il mondo
1. Quali tematiche vengono affrontate nella canzone?
2. Chi è il fratello del quale si parla? Rintraccia nel testo gli elementi che, secondo te lo caratterizzano, e poi descrivilo a parole.
3. La canzone è ottimista o pessimista? Rintraccia nel testo le parole che confermano la tua risposta e spiega perché.
4. Ritieni che colui che viene chiamato fratello viva nella fratellanza con tutto il mondo? Perché?
5. definisci il significato dei seguenti versi:
il mondo non somiglia a te
il cielo non ti guarda
se c'è una strada sotto il mare e 3 versi seguenti
ho camminato in ogni strada del mondo che vedi



Nei giardini che nessuno sa
1. Quali tematiche vengono affrontate nella canzone? Per ogni tematica rintraccia i versi corrispondenti
2. Nella canzone ci sono dei versi che ci parlano di accoglienza e solidarietà, identificali e sottolinea i termini chiave.



TESTIMONIANZE E PAROLE DI SOLIDARIETA' : i ragazzi hanno ricercato degli articoli di cronaca che narrassero episodi di solidarietà. Hanno quindi esposto in classe i contenuti e le parole che ne indicassero in modo chiaro la tematica.

CLICCARE QUI PER VISIONARE IL DOSSIER


Attività

Guardiamo questi video













“Questo sono io, e queste sono tre persone, a cui darò il mio aiuto, ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole, perciò io la faccio per loro... e loro la fanno per altre 3 persone...” 
HALEY JOEL OSMENT - Trevor Mckin












Facciamo le nostre riflessioni su ognuno dei video. Metteremo in evidenza:
1. cosa abbiamo visto
2. le emozioni suscitate dal video
3. le nostre riflessioni in proposito
4. emozioni e stati d'animo che immaginiamo nei protagonisti dei video

21 settembre 2015

Storie di sogni e di progetti

orientamento
classe IIIB
a.s. 2015-16
pagina riassuntiva sul tema










La storia di Steve Jobs





                                      


             Lavoro di comprensione per gruppi: ogni gruppo dovrà formulare tre domande su ogni video e rispondere a tutte le domande degli altri gruppi
formulare domande sui due monologhi.

14 settembre 2015

Accogliere

Percorso sull'intercultura
classe IIC
a.s. 2015-16


Cosa significa accogliere?





Vale la pena que vean este video, titulado "CUERDAS






Attività
1. scriviamo tutto ciò che ci viene in mente il verbo accogliere
2. disegniamo l'accoglienza
3. riflessioni personali



13 settembre 2015

"Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa"

orientamento
classe IIIB
a.s. 2015-16
pagina riassuntiva sul tema



Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa.
Mario Calabresi, Mondadori 2014
Le nostre lezioni di accoglienza che serve ad orientarci, iniziare un percorso segnato da grandi esempi, giovani come voi che hanno cambiato la loro vita e la storia e cominciare a "fare amicizia" con l'idea di futuro, scelta, sogno e valore.






Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent'anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere in anni di durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all'ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: "Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa". Mario Calabresi conosce questa storia da quando è bambino: Gigi e Mirella sono i suoi zii. Oggi ha scelto di raccontarla, perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi.

lettura dell'introduzione al libro 







"Non nutro più alcuna speranza per il futuro del nostro popolo, se deve dipendere dalla gioventù superficiale di oggi, perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile, irriguardosa e saputa. Quando ero ancora giovane mi sono state insegnate le buone maniere ed il rispetto per i genitori: la gioventù di oggi invece vuole sempre dire la sua ed è sfacciata.” 
Esiodo
(VIII secolo a.C. – VII secolo a.C.)


Il confronto tra generazioni è sempre difficile, passato, presente e idea di futuro s'intrecciano e spesso entrano in contrasto ed è così che nasce il cambiamento. 






















Goffredo Mameli a simbolo di tutti i giovani del nostro risorgimento

Iqbal e tutti i bambini coraggiosi che si ribellano al loro destino





































 


La lettera al mondo di Yaugine e Fodé, che nel luglio del 1999 presero un aereo per cambiare la loro vita e la vita dei bambini come loro.

Lettura, analisi e commento del testo Il giovane gambero di Gianni Rodari


"IL GIOVANE GAMBERO" favola di Gianni Rodari



Un giovane gambero pensò: - Perché nelle mia famiglia tutti camminano all’indietro? Voglio imparare a camminare in avanti, come le rane, e mi caschi la coda se non ci riesco. – Cominciò a esercitarsi di nascosto, tra i sassi del ruscello natio, e i primi giorni l’impresa gli costava moltissima fatica: Urtava dappertutto, si ammaccava la corazza e si schiacciava una zampa con l’altra. Ma un po’ alla volta le cose andarono meglio, perché tutto si può imparare, se si vuole. Quando fu ben sicuro di sé, si presentò alla sua famiglia e disse: - State a vedere.- E fece una magnifica corsetta in avanti. - Figlio mio,- scoppiò a piangere la madre, - ti ha dato di volta il cervello? Torna in te, cammina come i tuoi fratelli che ti vogliono tanto bene. - I suoi fratelli però non facevano che sghignazzare. Il padre lo stette a guardare severamente per un pezzo, poi disse : - Basta così. Se vuoi restare con noi, cammina come gli altri gamberi. Se vuoi fare di testa tua , il ruscello è grande : vattene e non tornare più indietro.- Il bravo gamberetto voleva bene ai suoi, ma era troppo sicuro di essere nel giusto per avere dei dubbi: abbracciò la madre, salutò il padre e i fratelli e si avviò per il mondo. Il suo passaggio destò subito la sorpresa di un crocchio di rane che da brave comari si erano radunate a far quattro chiacchiere intorno a una foglia di ninfea. - Il mondo va a rovescio, - disse una rana, - guardate quel gambero e datemi torto, se potete.- - Non c’è più rispetto, - disse un’altra rana. - Ohibò ohibò, -disse un terza. Ma il gamberetto proseguì diritto, è proprio il caso di dirlo, per la sua strada. A un certo punto si sentì chiamare da un vecchio gamberone dall’espressione malinconica che se ne stava tutto solo accanto ad un sasso. – Buon giorno, - disse il giovane gambero. Il vecchio lo osservò a lungo, poi disse: - Cosa credi di fare? Anch’io, quando ero giovane, pensavo di insegnare ai gamberi a camminare in avanti. Ed ecco cosa ci ho guadagnato: vivo tutto solo, e la gente si mozzerebbe la lingua, piuttosto che rivolgermi la parola: Fin che sei in tempo, da’ retta a me: rassegnati a fare come gli altri e un giorno mi ringrazierai del consiglio.- Il giovane gambero non sapeva cosa rispondere e stette zitto. Ma dentro di sé pensava: - Ho ragione io.- E salutato gentilmente il vecchio riprese fieramente il suo cammino. Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: - Buon viaggio! –