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Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

14 novembre 2012

IIA: Il testo narrativo, Incipit riflessivo




Continuiamo ad esercitarci con le sequenze e con gli incipit di un testo narrativo; è la volta della sequenza riflessiva, quando il racconto si ferma e l'autore, il protagonista o uno dei personaggi è al centro della scena e ... cosa fa? vediamo di stabilirlo insieme leggendo questi quattro esempi. Alcuni sono incipit, solo uno, il testo di Calvino, no. Altri ne abbiamo letti in classe, ma ora è il momento di analizzare e scrivere.



C'è silenzio intorno a me, come ogni giorno mi alzo, mi preparo, ma qualcosa non va, tutto tace! Dove sono i rumori tipici che accompagnano la mattina? Perché non sento il bus delle 9 passare sotto casa? E il figlio del vicino che piange per non andare a scuola?
C'è silenzio intorno a me, mi affaccio alla finestra e quello che vedo mi lascia senza parole. Non c'è nessuno, le strade... deserte, auto ferme prive di conducente, negozi chiusi, carrelli della spesa abbandonati!
 C'è silenzio intorno a me, mi vesto velocemente e scendo in cortile.. Nessuno, nessun rumore, il mondo si è fermato penso! Ma come?

E' vero che ho passato il week-end in casa, con finestre chiuse e persiane abbassate, stavo attraversando uno dei miei momenti di sconforto e non volevo vedere nessuno, non ho nemmeno acceso la TV in questi giorni.
Possibile che il mondo sia finito e io non me ne sia accorto?! [...]

Breve racconto sulla fine del mondo tratto dal sito http://www.scheletri.com/racconti-fantastico.htm


Improvvisamente sentì una sensazione di vuoto e le gambe le si fecero molli molli. Lilly, il suo cagnetto, era 
sparito dalla cesta in cui si era addormentato la sera prima. Pensò che fosse andato in cucina, dove c’era 
la ciotola, ma sia l’acqua sia i bocconcini di carne erano intatti. Col cuore che batteva sempre più veloce, 
andò in giardino e guardò sotto la siepe: di Lilly nessuna traccia. Si sentì invadere irrimediabilmente dal 
terrore e, sudando, si vestì per andare al commissariato di zona e denunciare subito la scomparsa del suo 
piccolo amico.

da Giallo, Rosso e Blu Quaderno 1, Chiara Ferri e Luca Mattei


Riguardo a questa stranissima e tuttavia comunissima storia, che mi accingo a scrivere, non aspetto, né pretendo che mi si creda; sarei veramente pazzo se me lo aspettassi in un caso in cui i miei stessi sensi rifiutano la propria testimonianza; eppure non sono pazzo e sicuramente non sogno, ma domani io morirò e oggi voglio alleggerire la mia anima. Il mio scopo immediato è di mostrare a tutti chiaramente, succintamente e senza commenti, una serie di semplici avvenimenti domestici, che nelle loro conseguenze mi hanno atterrito, torturato, distrutto; non tenterò tuttavia di spiegarli; per me hanno offerto solo orrore, ad altri sembreranno meno terribili che "barocchi".
Il gatto nero, E. A. Poe

"Si chinò a legarsi le scarpe e guardò meglio: erano funghi, veri funghi, che stavano spuntando proprio nel cuore della città! A Marcovaldo parve che il mondo grigio e misero che lo circondava diventasse tutt’ a un tratto generoso di ricchezze nascoste, e che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la paga oraria del salario contrattuale, la contingenza, gli assegni familiari e il caropane.
Al lavoro fu distratto più del solito; pensava che mentre lui era lì a scaricare pacchi e casse, nel buio della terra i funghi silenziosi, lenti, conosciuti solo da lui, maturavano la polpa porosa, assimilavano succhi sotterranei, rompevano la crosta delle zolle. « Basterebbe una notte di pioggia, - si disse, - e già sarebbero da cogliere». E non vedeva l’ora di mettere a parte della scoperta sua moglie e i sei figlioli". 
Italo Calvino, Funghi in città da Marcovaldo


1. Analisi (fatta in classe):
- i testi possono essere in prima o in terza persona, può parlare il narratore o il protagonista della storia;

- si esprimono stati d'animo, riflessioni, ma si vuole creare anche aspettativa
(ansia, solitudine, angoscia, terrore, curiosità, stupore, preoccupazione, paura, speranza...)

- in che modo sono costruiti questi testi: domande senza risposta, ipotesi, chi scrive prova a rispondersi, osservazioni e riflessioni, esclamazioni, puntini di sospensione (ricordiamo che per dare la sensazione di uno stato d'animo nervoso possiamo scrivere frasi brevi quindi mettere frequenti punti)

2. Ora proviamo a scrivere un incipit riflessivo, a partire da una situazione particolare che ognuno di voi sceglierà tra le seguenti:

- svegliarsi la mattina e scoprire che si è cambiati in modo ... strano, trasformati in: giganti, nani, oggetto, animale, siamo invisibili, siamo più forti, siamo già grandi, siamo tornati bambini...

- ritrovarsi improvvisamente in un mondo sconosciuto e diverso dal nostro dove: gli animali parlano, oppure le persone parlano al rovescio, un mondo del passato, un  mondo del futuro, un mondo dove gli oggetti si animano...









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