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Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

3 novembre 2012

IA: Io sono un bambino, io sono un cittadino - Impegno e Responsabilità



CITTADINI SI NASCE O SI DIVENTA? 


Partiamo con le lezioni di cittadinanza anche in prima, in realtà il lavoro è già a buon punto, ora vi riassumo un po' come intendiamo procedere e cosa abbiamo fatto, anche perché in questo modo i ragazzi potranno "rinfrescarsi le idee".

Il percorso cittadinanza, interamente dedicato alla legalità si intitola: 

Diciamo che le nostre primissime lezioni sono state di discussione e confronto, ma soprattutto avevamo bisogno di una "lingua" per poter affrontare importanti argomenti, ci siamo quindi dedicati al lessico del cittadino. 

Il primo passo è stato quello di definire la parola cittadino, riflettendo insieme, giocando un po' con la lingua italiana e leggendo il nostro libro di testo, siamo arrivati a definire questo concetto importante, come il significato di diritto e dovere,  imprescindibili dalla definizione di cittadino.

Queste le nostre riflessioni



CITTADINO: PERSONA ALLA QUALE LA LEGGE RICONOSCE DIRITTI E DOVERI


Il significato di cultura civica
Ma cittadini si nasce o si diventa? Diciamo che la discussione si è un po' scaldata ...se è loro diritto votare perché non possono farlo? 

Nasco cittadino ma per “usare” alcuni dei miei diritti devo essere in grado di comprendere e conoscere la società e lo Stato, per questo ho bisogno di andare a scuola, che come un’incubatrice, mi aiuterà a crescere ed essere in grado di essere cittadino a tutti gli effetti, cioè mi insegnerà ad avere una cultura civica e quindi sarà importante:



conoscere la Costituzione                                                rispettare la gerarchia in famiglia e a scuola



                     













conoscere come funzionano le istituzioni a noi più vicine 
(Comune, Provincia, Regione)


rispettare gli altri, acquisire una cultura di tolleranza 
e accettazione delle differenze


imparare che il dialogo è migliore 
dell’uso della forza e della violenza

                                                                                                                                                                                                                                     rispettare l’ambiente



rispettare le norme di sicurezza    
                                                                                                            
                                                                                                                                                   











non mettere a repentaglio la nostra salute, 
stop a droga, alcool, fumo, doping e abitudini alimentari scorrette


rispettare la proprietà di altri                                                                      sentirsi parte del mondo 
       e le strutture pubbliche                                                              e interessarsi ai suoi problemi
















Abbiamo ultimato questa parte introduttiva introducendo altre due importanti parole, che i ragazzi hanno poi ben illustrato, motivato e ... "raccontato" ma per questo dovrete aspettare i loro testi: impegno e responsabilità.

Lo scopo del nostro percorso era quello di definire chi fosse il cittadino, ma il cittadino deve vivere in una società e convivere con altri cittadini, soprattutto deve fare in modo che la società viva bene e che tutti abbiano riconosciuti i loro diritti e questo lo deve ogni giorno. Ovviamente i "nostri piccoli cittadini" hanno osservato la loro vita di tutti i giorni e scoperto cosa significa impegnarsi ed essere responsabile, cosa implica quindi non esserlo, quali conseguenze. I loro racconti di esempi di poca responsabilità parlano chiaro.

IMPEGNO
RESPONSABILITa'À
-andare a scuola
- studiare
- essere educata

Andare a scuola
Alzarmi presto
Fare i compiti
Andare al catechismo
Studiare, per avere buoni risultati
Rispettare la natura, i genitori, i professori
 in una partita

                                                                                                  
- rispettare la natura
- rispettare i compagni
- rispettare i genitori
- rispettare professori e maestre
- rispettare le cose degli altri


Controllare fratelli e sorelle più piccoli
Essere responsabili dei nostri oggetti
E degli oggetti prestati


Se qualche compagno mi chiede i compiti per casa è mia responsabilità darli tutti e bene
se la mamma ti dà dei soldi per la spesa  è mia responsabilità non perderli          
fare il letto e aiutare la mamma sono responsabile se non svolgo bene l'azione di rifarli 
se vado in posti pericolosi e non adatti a me sono responsabile se mi faccio male
stare attento alle persone più piccole di me sono responsabile se si fanno male o gli accade qualcosa 
lavarsi 

stare in casa da soli
andare in bicicletta per strada
usare i fornelli a gas









Non ho dimostrato...
Esempi di poco impegno e poca responsabilità

Una domenica stavo a casa ad Arcinazzo Romano con mia madre. Prima di pranzo mia madre mi chiese di mettere a posto la cameretta perché sarebbero arrivati ospiti per pranzo,io le risposi di sì, ma che l'avrei fatto dopo un po'. Passata mezz'ora non l'avevo ancora fatto e mia madre me lo richiese ancora una volta, io gli risposi di non preoccuparsi perché l'avrei fatto subito.Poi mi misi ha giocare al ds e senza accorgermene passò mezz'ora e arrivarono gli ospiti. Mia madre gli fece vedere casa e quando entrarono in camera mia era tutta in disordine così mia madre mi strillò dicendomi che per un impegno che mi aveva dato io non l'avevo portato a termine.

Andrea


Un giorno mi sono alzato ho fatto colazione e dopo la colazione mi sono lavato e vestito. Dopo una un quarto d ora sono andato a fare i compiti.
Poi finiti i compiti sono uscito, ma mentre uscivo mio padre mi ha detto di andar a fare la spesa. Io allora ho preso i soldi e un pezzo di carta e ho scritto cosa dovevo comprare. Ed avevo una responsabilità che era di non perdere i soldi. Allora io me li sono messi in tasca, i soldi insieme al biglietto della spesa,mentre andavo all’ alimentari correvo e mi sono cascati tre euro, ma io non me ne sono accorto , allora ho continuato a correre. Quando sono entrato all’ alimentari ho preso tutto quello che dovevo prendere. Poi sono andato alla cassa e al momento di pagare ho preso i soldi ma visto che mi mancavano tre euro, siccome l alimentari sta vicino casa mia sono riandato a casa e ho preso gli altri  soldi dopo sono riandato subito all’ alimentari e ho pagato, ho portato la spesa a casa e sono uscito e dopo quando sono rientrato a casa mio padre mi ha rimproverato perché non avevo mostrato responsabilità. E ho imparato la regola che bisogna stare attenti a tutto ciò che ci affidano e che non e’  nostro.
Gianmarco

Un giorno con la mia famiglia siamo andati in piscina. Mio fratello ed io siamo entrati in acqua e mia madre mi ha dato il compito di controllare mio fratello. Io mi sono distratto ed un bambino aveva tolto i braccioli a mio fratello che stava affogando, ma per fortuna mia madre l’ha visto e lo ha salvato. Mia madre a quel punto mi ha messo in punizione perché sono stato irresponsabile.
Michael

Un giorno in classe durante i cinque minuti di pausa che in generale la nostra professoressa di lettere ci dà dopo una o due ore di lezione consecutive, diciamo che era un giorno come tutti gli altri  fino a che un episodio molto imbarazzante ci ha rovinato la giornata: alcuni maschi della nostra classe si sono affacciati alla finestra ed hanno offeso un signore chiamandolo BACCALA'. Lui a quanto pare ci è rimasto molto male ed è venuto a protestare e a dire che noi(cioè la nostra classe)sarebbe stata il futuro, un futuro molto brutto e che noi eravamo maleducati,  sgradevoli  e che se ci fosse stato il figlio ci sarebbero stati colpi di pistola. Per me è stato ESAGERATO, ma devo riconoscere che le persone che lo hanno preso in giro hanno totalmente sbagliato ed è stata un offesa grave ma... La nostra classe adesso non ha dimostrato  né impegno né responsabilità lo abbiamo riconosciuto tutti (almeno credo, è questo che mi ricordo) 
Chiara   

 IL MIO IMPEGNO QUOTIDIANO

Un giorno, avevo appena finito i compiti per la fretta di uscire, ma è cominciato a piovere, allora non sapendo cosa fare, mi sono ricordato che dovevo recuperare dei brutti voti in artistica, ho preso il disegno che dovevo presentare alla professoressa il giorno successivo, ho visto che per la fretta era uscito male, non piaceva neanche a me, allora ho deciso di rifarlo e mi sono impegnato al massimo: facendo attenzione ai piccoli dettagli. Il giorno dopo a scuola la professoressa mi ha messo 7.
Da quel giorno in ogni cosa che faccio mi impegno moltissimo perché poi un buon risultato lo guadagno.


ESSERE FRATELLI RESPONSABILI

Da Gennaio  mia madre è stata trasferita per lavoro in un altro paese e arrivava a casa dopo di me e mia sorella, quindi, io ho dovuto  badare alla mia sorellina più piccola. Quando tornavamo da scuola con il pulmino io preparavo il pranzo per tutti e poi  l' aiutavo nel fare  i compiti finché non arrivava mia madre. Nelle giornate di sole, dopo aver mangiato, andavamo a fare un passeggiata in bicicletta. Invece, se era brutto tempo io andavo a prendere la legna e accendevo il fuoco così da poterci scaldare.

Gianmarco Valentini

testi ancora da inserire











     


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