CITTADINI SI
NASCE O SI DIVENTA?
Partiamo con le lezioni di cittadinanza anche in prima, in realtà il lavoro è già a buon punto, ora vi riassumo un po' come intendiamo procedere e cosa abbiamo fatto, anche perché in questo modo i ragazzi potranno "rinfrescarsi le idee".
Il percorso cittadinanza, interamente dedicato alla legalità si intitola:
Diciamo che le nostre primissime lezioni sono state di discussione e confronto, ma soprattutto avevamo bisogno di una "lingua" per poter affrontare importanti argomenti, ci siamo quindi dedicati al lessico del cittadino.
Il primo passo è stato quello di definire la parola cittadino, riflettendo insieme, giocando un po' con la lingua italiana e leggendo il nostro libro di testo, siamo arrivati a definire questo concetto importante, come il significato di diritto e dovere, imprescindibili dalla definizione di cittadino.
Queste le nostre riflessioni
CITTADINO: PERSONA ALLA QUALE LA LEGGE RICONOSCE DIRITTI E DOVERI
Il significato di cultura civica
Ma cittadini si nasce o si diventa? Diciamo che la discussione si è un po' scaldata ...se è loro diritto votare perché non possono farlo?
Nasco cittadino ma per “usare”
alcuni dei miei diritti devo essere in grado di comprendere e conoscere la
società e lo Stato, per questo ho bisogno di andare a scuola, che come
un’incubatrice, mi aiuterà a crescere ed essere in grado di essere cittadino a tutti gli effetti, cioè mi insegnerà ad avere
una cultura civica e quindi sarà importante:
conoscere come funzionano le istituzioni a noi più vicine
(Comune, Provincia, Regione)
rispettare gli altri, acquisire
una cultura di tolleranza
e accettazione delle differenze
imparare che il dialogo è
migliore
dell’uso della forza e della violenza
rispettare le norme di sicurezza
non mettere a repentaglio la
nostra salute,
stop a droga, alcool, fumo, doping e abitudini alimentari scorrette
rispettare la proprietà di altri sentirsi parte del mondo
e le strutture pubbliche e interessarsi ai suoi problemi
e le strutture pubbliche e interessarsi ai suoi problemi
Abbiamo ultimato questa parte introduttiva introducendo altre due importanti parole, che i ragazzi hanno poi ben illustrato, motivato e ... "raccontato" ma per questo dovrete aspettare i loro testi: impegno e responsabilità.
Lo scopo del nostro percorso era quello di definire chi fosse il cittadino, ma il cittadino deve vivere in una società e convivere con altri cittadini, soprattutto deve fare in modo che la società viva bene e che tutti abbiano riconosciuti i loro diritti e questo lo deve ogni giorno. Ovviamente i "nostri piccoli cittadini" hanno osservato la loro vita di tutti i giorni e scoperto cosa significa impegnarsi ed essere responsabile, cosa implica quindi non esserlo, quali conseguenze. I loro racconti di esempi di poca responsabilità parlano chiaro.
IMPEGNO
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RESPONSABILITa'À
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-andare a scuola
- studiare - essere educata
Andare a scuola
Alzarmi presto
Fare i compiti
Andare al catechismo
Studiare, per avere buoni risultati
Rispettare la natura, i genitori, i professori
in una partita
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- rispettare la natura
- rispettare i compagni - rispettare i genitori - rispettare professori e maestre - rispettare le cose degli altri
Controllare fratelli e sorelle più piccoli
Essere responsabili dei nostri oggetti
E degli oggetti prestati
Se qualche compagno mi chiede i compiti per casa è mia responsabilità darli
tutti e bene
se la mamma ti dà dei soldi per la spesa è mia responsabilità non
perderli
fare il letto e aiutare la mamma sono responsabile se non svolgo bene
l'azione di rifarli
se vado in posti pericolosi e non adatti a me sono responsabile se mi
faccio male
stare attento alle persone più piccole di me sono responsabile se si fanno
male o gli accade qualcosa
lavarsi
stare in casa da soli
andare in bicicletta per strada
usare i fornelli a gas
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Non ho dimostrato...
Esempi di poco impegno e poca responsabilità
Esempi di poco impegno e poca responsabilità
Una domenica stavo a casa ad Arcinazzo Romano con mia madre. Prima di pranzo mia madre mi chiese di mettere a posto la cameretta perché sarebbero arrivati ospiti per pranzo,io le risposi di sì, ma che l'avrei fatto dopo un po'. Passata mezz'ora non l'avevo ancora fatto e mia madre me lo richiese ancora una volta, io gli risposi di non preoccuparsi perché l'avrei fatto subito.Poi mi misi ha giocare al ds e senza accorgermene passò mezz'ora e arrivarono gli ospiti. Mia madre gli fece vedere casa e quando entrarono in camera mia era tutta in disordine così mia madre mi strillò dicendomi che per un impegno che mi aveva dato io non l'avevo portato a termine.
Andrea
Un giorno, avevo appena finito i compiti per la fretta di uscire, ma è cominciato a piovere, allora non sapendo cosa fare, mi sono ricordato che dovevo recuperare dei brutti voti in artistica, ho preso il disegno che dovevo presentare alla professoressa il giorno successivo, ho visto che per la fretta era uscito male, non piaceva neanche a me, allora ho deciso di rifarlo e mi sono impegnato al massimo: facendo attenzione ai piccoli dettagli. Il giorno dopo a scuola la professoressa mi ha messo 7.
Da quel giorno in ogni cosa che faccio mi impegno moltissimo perché poi un buon risultato lo guadagno.
ESSERE FRATELLI RESPONSABILI
Andrea
Un giorno mi sono alzato ho fatto colazione e dopo
la colazione mi sono lavato e vestito. Dopo una un quarto d ora sono andato a
fare i compiti.
Poi finiti i compiti sono uscito, ma mentre uscivo mio
padre mi ha detto di andar a fare la spesa. Io allora ho preso i soldi e un
pezzo di carta e ho scritto cosa dovevo comprare. Ed avevo una responsabilità
che era di non perdere i soldi. Allora io me li sono messi in tasca, i soldi
insieme al biglietto della spesa,mentre andavo all’ alimentari correvo e mi sono
cascati tre euro, ma io non me ne sono accorto , allora ho continuato a
correre. Quando sono entrato all’ alimentari ho preso tutto quello che dovevo
prendere. Poi sono andato alla cassa e al momento di pagare ho preso i soldi ma
visto che mi mancavano tre euro, siccome l alimentari sta vicino casa mia sono
riandato a casa e ho preso gli altri
soldi dopo sono riandato subito all’ alimentari e ho pagato, ho portato
la spesa a casa e sono uscito e dopo quando sono rientrato a casa mio padre mi
ha rimproverato perché non avevo mostrato responsabilità. E ho imparato la
regola che bisogna stare attenti a tutto ciò che ci affidano e che non e’ nostro.
Gianmarco
Un giorno con la mia famiglia siamo andati in piscina. Mio
fratello ed io siamo entrati in acqua e mia madre mi ha dato il compito di
controllare mio fratello. Io mi sono distratto ed un bambino aveva tolto i
braccioli a mio fratello che stava affogando, ma per fortuna mia madre l’ha
visto e lo ha salvato. Mia madre a quel punto mi ha messo in punizione perché
sono stato irresponsabile.
Michael
Un giorno in classe durante i cinque minuti di pausa che in generale la
nostra professoressa di lettere ci dà dopo una o due ore di lezione
consecutive, diciamo che era un giorno come tutti gli altri fino a che un
episodio molto imbarazzante ci ha rovinato la giornata: alcuni maschi della
nostra classe si sono affacciati alla finestra ed hanno offeso un signore chiamandolo BACCALA'. Lui a quanto pare ci è rimasto molto male ed è
venuto a protestare e a dire che noi(cioè la nostra classe)sarebbe stata il
futuro, un futuro molto brutto e che noi eravamo maleducati, sgradevoli e
che se ci fosse stato il figlio ci sarebbero stati colpi di pistola. Per me è stato ESAGERATO, ma devo riconoscere che le persone che lo hanno preso in giro hanno
totalmente sbagliato ed è stata un offesa grave ma... La nostra classe adesso
non ha dimostrato né impegno né responsabilità lo abbiamo riconosciuto
tutti (almeno credo, è questo che mi ricordo)
Chiara
IL MIO IMPEGNO QUOTIDIANO
Un giorno, avevo appena finito i compiti per la fretta di uscire, ma è cominciato a piovere, allora non sapendo cosa fare, mi sono ricordato che dovevo recuperare dei brutti voti in artistica, ho preso il disegno che dovevo presentare alla professoressa il giorno successivo, ho visto che per la fretta era uscito male, non piaceva neanche a me, allora ho deciso di rifarlo e mi sono impegnato al massimo: facendo attenzione ai piccoli dettagli. Il giorno dopo a scuola la professoressa mi ha messo 7.
Da quel giorno in ogni cosa che faccio mi impegno moltissimo perché poi un buon risultato lo guadagno.
ESSERE FRATELLI RESPONSABILI
Da Gennaio mia madre è stata trasferita per lavoro in un altro
paese e arrivava a casa dopo di me e mia sorella, quindi, io ho
dovuto badare alla mia sorellina più piccola. Quando tornavamo da scuola
con il pulmino io preparavo il pranzo per tutti e poi l' aiutavo nel
fare i compiti finché non arrivava mia madre. Nelle giornate di sole,
dopo aver mangiato, andavamo a fare un passeggiata in bicicletta. Invece, se
era brutto tempo io andavo a prendere la legna e accendevo il fuoco così da
poterci scaldare.
Gianmarco Valentini
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