descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

30 ottobre 2012

IIA Libertà e Regole: Regole per imparare




E' arrivata l'ora di iniziare a mettere in pratica quello che abbiamo imparato sinora. Abbiamo definito il concetto di regola, sottolineando che le regole sono importanti per la convivenza, imprescindibili doveri affinché vengano garantiti i diritti di tutti; abbiamo poi iniziato ad analizzare il mondo attraverso ciò che accade ogni giorno, lo abbiamo fatto partendo da un articolo, ma anche lì rispettando un preciso modo di procedere. 



Mettiamo ora insieme i due aspetti e, come l'animatore della storiella ... quello della terza versione, vi darò delle indicazioni e dei consigli, ma vi lascerò liberi.
Liberi non significa che potrete preparare lo zaino e andare a casa ;-) liberi significa che spetterà solo a voi organizzare il lavoro, come procedere senza litigare ... almeno.





La classe dovrà lavorare da sola, tutta la classe, organizzando il lavoro.
Questo il materiale che vi sarà consegnato:
- tre articoli di cronaca di tematiche diverse, metto qui i link per i nostri lettori



VERGOGNOSO - Esposti sacchetti della spazzatura e soliti cori razzisti verso i napoletani
(abbiamo aggiunto alcuni commenti al fatto...)



- una copia della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo
- una copia della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e Adolescenza




Cosa dovrete fare?
1. decidere quale dei tre articoli trattare (vi lascio liberi di decidere, ma pensate a trovare un modo pacifico di decidere)
2. l'articolo andrà poi analizzato tutti insieme seguendo la modalità già utilizzata per la scorsa lezione: 
a. il fatto al centro di una mappa 
b. intorno elencherete i concetti importanti riguardanti: la giustizia o gli organi che hanno la funzione di difendere o decidere, il fatto e il perché dell'accaduto, le riflessioni, le reazioni
c. importante la conclusione: cosa abbiamo imparato?
d. tutti i fatti fanno riferimento al concetto di legalità, legge, regole, diritti e doveri, quindi, utilizzando i documenti a vostra disposizione, rintracciate nella Costituzione, nella Dichiarazione e nella Convenzione, tutti gli articoli che, secondo voi, sono coerenti con i testi letti; per questa ultima parte potete anche decidere di lavorare in gruppi, dividendovi equamente i compiti

Ma non è finita...ma questa parte la vedremo insieme domani ad articolo scelto

aspettiamo fiduciosi ;-)
............................................................................................................

Ed eccoci qui dopo le due ore dedicate al nostro primo esperimento di "auto-lezione".
Vediamo passo dopo passo com'è andata.
Innanzi tutto ho fatto in modo che tutti i ragazzi si potessero vedere l'un l'altro, messi i banchi al centro dell'aula ci siamo quindi accomodati. Ho spiegato l'attività, ora vi racconterò lo svolgimento (in una giornata di tempesta) e nello stesso tempo vi presenterò il lavoro fatto dai ragazzi.



1. La classe ha deciso all'unanimità di leggere insieme i tre articoli proposti, ma soprattutto i ragazzi hanno pregato di leggere chi di loro lo sa fare meglio, per poter capire e soprattutto rendere il lavoro più scorrevole ...;


2. quale articolo scegliere? spontanea è stata la scelta di votare, senza obiezioni né prima né dopo il voto; l'articolo scelto con 11 preferenze è stato il numero 2, l'articolo sul bullismo;



Bullo lo insegue, scappa da scuola
Un dodicenne investito: è grave
  Immaginatevi la scena: un bambino di 12 anni che corre terrorizzato fuori da scuola, inseguito da un coetaneo che lo minaccia di morte. Lui che attraversa la strada per sfuggirgli, attraversa sulle strisce e si accorge all'ultimo momento che sta arrivando un'auto.
Salta per evitarla, sbatte sul cofano e finisce sul parabrezza, mandandolo in mille pezzi. È ferito alla testa, perde sangue, sviene. Accorrono i genitori degli altri ragazzini, lui si riprende e schizza in piedi come una molla, ricomincia a correre nel panico più assoluto: «Devo scappare o mi prenderà».
Finalmente una mamma riesce ad afferrarlo, lo calma e lo fa sdraiare, mentre gli altri chiamano il 118. Non è un film dell'orrore ma è successo mercoledì pomeriggio alle medie Camozzi di Dalmine, alle 16, all'uscita da scuola, sotto gli occhi di tanti studenti e genitori.
L'ennesimo, gravissimo episodio di bullismo che per poco non è costato la vita a un ragazzino di seconda media, ora ricoverato in gravi condizioni agli Ospedali Riuniti con una frattura cranica. «Mio figlio è stato preso di mira da un gruppetto di tre studenti fin dall'anno scorso – racconta la mamma – due di loro sono stati bocciati e quest'anno sono nella sua stessa classe».
«Gli hanno fatto qualsiasi cosa: rotto l'ombrello in testa, triturato le penne sotto i piedi, preso per il collo, minacciato, alcune volte anche davanti ai professori. Qualche ragazzino addirittura è stato costretto a mettere la testa nel water e poi hanno tirato l'acqua. Altri sono stati vittime di vere e proprie estorsioni: se non consegnavano soldi o merendine, gli tagliavano le cartelle. L'anno scorso hanno riempito d'acqua dei preservativi e li hanno gettati addosso alla bidella».
«So che alcuni di questi bulli vivono in famiglie che hanno delle difficoltà, ma non si può andare avanti in questo modo: abbiamo segnalato più volte, l'anno scorso, queste violenze intollerabili agli insegnanti e alla preside, ma nulla è stato fatto. Purtroppo quest'anno sono cambiati sia i professori sia il preside. Noi genitori avevamo programmato di parlarne in consiglio di classe, ma ieri mio figlio ha rischiato la vita e la situazione è diventata urgentissima. La scuola deve intervenire, e subito».
«Prima di tutto speriamo che la situazione del ragazzo migliori, sono vicino a lui e alla sua famiglia. Quello che è successo è molto grave, per fortuna non è successo l'irreparabile. Dalle prime notizie che mi sono arrivate l'incidente e il suo contesto apparivano più leggeri, quasi uno sfortunato incidente. Non mi risultavano episodi di violenza o comportamenti aggressivi nei confronti del ragazzo, come invece mi sono stati riferiti a Sabbio e a Mariano, dove sono intervenuto. Dovremo chiarire fino in fondo quanto è successo a Dalmine. Sentirò la famiglia e il personale della scuola».
Questa è la posizione ufficiale della dirigenza delle scuole secondarie di primo grado Camozzi. Le parole sono del reggente Cesare Quarenghi. «Sono arrivato quest'anno a Dalmine - racconta ancora - e ho trovato una scuola molto sensibile e bene organizzata, il merito è di chi mi ha preceduto e dei colleghi non posso dire altro che bene» 


3. alcuni ragazzi non avevano compreso il lavoro da svolgere, i compagni lo hanno quindi rispiegato...ed è iniziata l'avventura dell'analisi:





















- piccolo litigio sul titolo centrale, giustamente Elisa ha fatto notare che i fatti da mettere in evidenza fossero due: incidente stradale e bullismo, quindi entrambi avrebbero dovuto figurare al centro della mappa; i ragazzi hanno tenuto sempre come punto di riferimento al lavoro svolto la scorsa settimana, all'inizio sono stati molto scrupolosi, facendo attenzione ai particolari, ma poi si sono accorti che stavano lavorando male (diciamo che li ho un po' incoraggiati), infatti invece di rileggere l'articolo sono partiti dalla mappa e si stavano confondendo...poi hanno cambiato strategia e sono ripartiti dalla lettura del testo;




                

IL NOSTRO SCHEMA
Titolo: Un dodicenne investito: è grave
La giustizia: scuola, dirigente.
Il fatto: fuga, incidente, svenimento, un nuovo tentativo di fuga, violenza, ricatto, minaccia, vergogna.
Perché: era inseguito da un bullo, violenza.
Riflessioni: problemi familiari, genitori inconsapevoli.
Reazioni al fatto: paura, rabbia dei genitori, 118, impegno di intervento, denuncia.
Cosa abbiamo imparato?
- ci sono problemi nelle scuole italiane
- a scuola c'è poca sicurezza
- il bullismo provoca problemi fisici e mentali
- importanza di un confronto, dialogo tra: genitori e figli, alunni e professori, genitori e scuola


- l'ultima fase del lavoro prevedeva una possibile divisione per gruppi, la classe si è divisa in quattro gruppi, tre hanno ricercato leggi e articoli dal materiale fornito, un ultimo gruppo è stato invitato a svolgere un lavoro diverso: decidere i possibili destinatari di una lettera sull'accaduto. Ogni gruppo ha letto gli articoli e solo dopo l'approvazione dell'intera classe, basata sulla corrispondenza della legge con il testo letto, hanno insieme trascritto l'articolo.


GRUPPO A: Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

Articolo 1. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 3. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 5. Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.


GRUPPO B: Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza
(Abbiamo adottato una versione semplificata, ma il significato è lo stesso)

Articolo 42. Tutti gli adulti e tutte le bambine e i bambini devono sapere che esiste questa Convenzione. Hai il diritto di sapere quali sono i tuoi diritti e anche gli adulti devono conoscerli.

Articolo 3. Quando un adulto ha a che fare con te, deve fare quel che è meglio per te.

Articolo 19. Nessuno deve farti del male in nessun modo. Gli adulti devono assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze e negligenze. Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male.

GRUPPO C: Costituzione Italiana...non pervenuta
GRUPPO D: possibili destinatari
- bullo
- vittima
- genitori bullo
- genitori vittima
- preside
- compagni di classe
- professori/esse

 a presto per i lavori dei ragazzi...


Ciao bullo,
non pensi che quello che fai non è una cosa bella?
Lo fai perché vuoi che ti vengano tutti dietro, perché hai problemi in famiglia, perché vuoi farti “bello”, ma tutto questo non giustifica il perché lo fai.
Non pensi che puoi rovinare la vita a persone che, al contrario di te, pensano a tutt'altre cose: a studiare, a trovare amici VERI, non come i tuoi. Non pensi a tutto questo?
L’articolo 5 della dichiarazione dei diritti umani afferma che nessuna persona potrà essere sottoposta a tortura o a cose del genere: tu quest’articolo non lo rispetti come non rispetti l’articolo 3 che afferma la libertà e sicurezza di ognuno.
Così non rendi libera quella povera vittima: vieti a lei di vivere.
Se vuoi essere sempre al centro dell’attenzione così non lo sarai mai perché nessuno si avvicina a te, anzi solo quelle persone che standoti vicino credono di essere chi sa chi.
Attira l’attenzione degli altri con giochi, barzellette insomma facendoli ridere non piangere.
Mettiti al posto della vittima: sai come ci si sente?
Fidati che non serve a nulla fare il bullo! Se vuoi amici veri cambia, perché quelli che hai accanto sono solo delle “pecorelle” che hanno paura di te e allora si fingono “amici”.
Non rovinare la vita a persone come te, perché come tu hai il diritto alla vita e alla libertà, lo hanno anche loro.
                                                                                             Elisa


Ciao bullo,
io non riesco a capire questo tuo gesto. M
agari l'hai fatto per sfogarti di un tuo problema? L

'hai fatto perché lui ha fatto qualcosa a te? 

o per problemi di famiglia?

Certo, posso capire il dolori che provi per i tuoi problemi, 

ma questo non spiega il fatto che te la sei presa con il primo che passava.

Adesso devi solo pentirti,devi solo riflettere; rifletti su quello che hai fatto.
Credo che sulla Terra si deve aggiustare ancora qualcosa e quel qualcosa siamo noi.
Noi dobbiamo cercare di dire NO alla violenza,soprattutto per chi verrà al mondo dopo di noi.
Io non vorrei mai far crescere i miei figli fra bulli e violenze.
Questo è tutto...ma sono solo i miei pensieri
Chiara


Cari professori,io non vi conosco, sono solo una ragazza di 12 anni che cerca o almeno prova a capire cosa sia veramente successo a questo ragazzino che è stato perseguitato da un bullo che non lo lascia in pace.
Questo ragazzino stava quasi per morire per scappare da un bullo che lo rincorreva perché voleva fargli del male, forse questo bullo aveva dei problemi personali e quindi si sfogava sugli altri, però non è comunque accettabile, perché quello che è successo è veramente grave. Non so se voi prima vi eravate accorti di questa situazione, posso darvi solo un consiglio: se vedete dei comportamenti strani sia del bullo che della vittima, parlateci o fate del tutto, per esempio anche in una lezione parlate del BULLISMO, fate scrivere a ognuno delle impressioni su questo argomento e vedrete che qualcosa uscirà fuori così potrete aiutarli entrambi ad essere felici e tranquilli.
Ci sono tanti problemi nelle scuole italiane e uno di questi è proprio il bullismo, se voi però con pochi gesti e qualche consiglio aiutaterete questi ragazzi vedrete che questa brutta cosa sarà meno diffusa di come è ora. 
VI PREGO,FATE QUALCOSA!                                                                                                                                                                            GRAZIE!                                                           Camilla De Santis


Ciao,
se sei una persona perseguitata da un bullo, ti vorrei dire qualcosa di molto importante: “APRITI” !!! Non lasciare che la paura ti travolga !!! Credimi !!! Reagisci !!!
Lo so !!! Non è facile, ma almeno provaci !!! Adesso ti sentirai offeso, deluso, dispregiato … Però questi sono tutti gli aggettivi che ti aiuteranno a crescere !!!
Mi raccomando non deludermi !!! J
                                                         Con Affetto
                               LUCIA

Carissima vittima, 
ho appena saputo ciò che ti è successo, perché ho ascoltato la tua storia,spero che ora tu stia meglio.
Sarei curioso di sapere perché i professori non hanno detto nulla ai  tuoi genitori. Sei stato fortunato a salvarti, potevi morire! 
Non è colpa tua,è colpa del bullo che ti inseguiva. I tuoi compagni non hanno chiamato nessuno, né i professori né il preside, solo quella mamma ti ha aiutato, ed ha fatto un gesto tenerissimo: ti ha calmato, ti ha soccorso e ti ha portato all'ospedale. Mi rattrista profondamente sapere che vivi nel terrore, ma ti auguro di riuscire a superare le tue paure.
Voglio pensare che anche il bullo sia rimasto colpito, affinché gli serva da lezione.
UN ABBRACCIO 

CIAO COMPAGNO DI SCUOLA
Roccardo


                        Ciao,
                        ti scrivo per dirti che mi dispiace,sei stato un bambino molto coraggioso,
                        in gamba,uno che ha affrontato il terrore.
                        Uno che ha continuato ad andare avanti,nonostante i bulli ti prendevano tutti i giorni
                        sottomira .
                        Sei stato un bambino forte,ma allo stesso tempo un bambino che quando vedeva i
                        bulli provava paura e tremava di terrore.
                        Un ragazzo che non ha mai mollato,uno che ha continuato a reagire.
                        Tu hai provato ha difenderti in tutti i modi possibili.
                        L’unica cosa che non ho capito è perché tu non ne hai mai parlato con i tuoi genitori,
                        con i tuoi amici o con qualcuno che ti potesse aiutare.
                        Se tu avessi parlato le cose sarebbero cambiate molto.
                        Però,adesso,come è andata,è andata non si può ritornare indietro.
                        L’unica cosa importante è che non sei morto, mi sei stato di molto aiuto.

                 Grazie!!!
                Elena 

28 ottobre 2012

IIA letteratura: Il Cantico delle Creature

Il Cantico delle Creature

Il primo testo in volgare della nostra letteratura, composto da San Francesco d'Assisi nel 1224.


Voglio iniziare questo percorso di letteratura con un'immagine, forse a voi nota, che ritrae un affresco raffigurante San Francesco e che si trova nella Chiesa Inferiore del Monastero di San Benedetto a Subiaco (il Sacro Speco). Il santo è rappresentato senza aureola e stimmate con l'iscrizione Fr. Franciscus, quindi fu dipinto mentre ancora era in vita, di passaggio a Subiaco, prima del 1224, anno in cui ebbe le stimmate.  



Quante volte avete visto questo affresco?
Quindi essendo il cantico datato al 1224, quando Francesco passeggiava tra le vostre montagne ancora non l'aveva scritto...
ps ragazzi se non lo avete ancora visto, vi do esattamente 15 minuti per andare

Per ogni brano o poesia che analizzeremo seguiremo sempre un unico schema, giusto per non perdere il filo e per capire i concetti più importanti, già abbiamo visto insieme come fare proprio analizzando il Cantico, vi riassumo lo schema e lavoriamo un po' sul significato del testo confrontandolo con altre due splendide poesie.

1. titolo
2. autore
3. anno di composizione
4. forma poetica, schema delle rime (se c'è)
5. parafrasi
6. lessico e figure retoriche
7. quali temi propone il testo? cioè di cosa parla
8. lo scopo, perché è stato scritto, quale messaggio ci vuole dare il suo autore?



E questo è il Cantico, bello vero? Una poesia semplice, che ci "dice" di vivere semplicemente e di non dimenticare mai chi e cosa ci circonda, ma soprattutto un grande inno di lode al creatore. Non aggiungo altro, perché ne abbiamo parlato e avete preso appunti ;-) vi ripropongo solo alcuni brani ascoltati in classe, tutte bellissime versioni del testo di San Francesco.


     

Ora vi propongo altri due testi, una poesia e una canzone, legati al Cantico in qualche modo.



  


"Mio Fratello Che Guardi Il Mondo" 
di Ivano Fossati
Mio fratello che guardi il mondo 
e il mondo non somiglia a te
 
mio fratello che guardi il cielo
 
e il cielo non ti guarda.
 

Se c'è una strada sotto il mare
 
prima o poi ci troverà
 
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
 
prima o poi si traccerà.
 

Sono nato e ho lavorato in ogni paese
 
e ho difeso con fatica la mia dignità
 
Sono nato e sono morto in ogni paese
 
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.
 

Mio fratello che guardi il mondo
 
e il mondo non somiglia a te
 
mio fratello che guardi il cielo
 
e il cielo non ti guarda.
 

Se c'è una strada sotto il mare
 
prima o poi ci troverà
 
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
 
prima o poi si traccerà.
 

TI  RINGRAZIO MIO DIO 
di Bernard B. Dadiè

Ti ringrazio, mio Dio, d’avermi creato Negro, 
d’aver fatto di me la somma di tutti i dolori, 
d’aver messo sulla mia testa il Mondo. 
Io ho la livrea del Centauro
e porto il Mondo dal primo mattino.

Il bianco è un colore di circostanza
il nero, il colore di tutti i giorni
ed io porto il Mondo dalla prima sera.

Sono contento
della forma della mia testa
fatta per portare il Mondo,
soddisfatto della forma del mio naso
che fiuta tutto il vento del Mondo,
orgoglioso della forma delle mie gambe
pronte a correre tutte le tappe del Mondo. 

Ti ringrazio, mio Dio, d’avermi creato Negro, 
d’aver fatto di me la somma di tutti i dolori.

Trentasei spade hanno trapassato il mio cuore. 
Trentasei bracieri hanno bruciato il mio corpo.
E il mio sangue su tutti i Calvari ha reso rossa la neve,
e il mio sangue ad ogni alba ha reso rossa la natura. 

Ancora sono contento
di portare il Mondo
contento delle mie braccia corte
delle mie braccia lunghe
 dello spessore delle mie labbra. 

Ti ringrazio, mio Dio, d’avermi creato Negro.
Io porto il Mondo dall’alba dei Tempi
e il mio riso sul Mondo
nella notte crea il giorno. 

Dopo la discussione in classe dovrete rispondere a queste domande di comprensione, attenzione perché l'ultima domanda richiede un confronto tra i due testi con Il Cantico delle Creature, confronto che dovrete svolgere da soli

Mio fratello che guardi il mondo
1. Quali tematiche vengono affrontate nella canzone?
2. Chi è il fratello del quale si parla? Rintraccia nel testo gli elementi che, secondo te lo caratterizzano, e poi descrivilo a parole tue.
3. La canzone è ottimista o pessimista? Rintraccia nel testo le parole che confermano la tua risposta e spiega perché secondo te.
4. Ritieni che colui che viene chiamato fratello viva nella fratellanza con tutto il mondo? Perché?

Ti ringrazio mio Dio
1. Di cosa ringrazia Dio il poeta? Perché, secondo te, il poeta ringrazia anche per il fatto di essere nero?
2. Cosa significa “Bianco è il colore delle occasioni speciali/ nero è il colore di tutti i giorni?
3. Da quali versi capisci che la vita del poeta è stata difficile?
4. Questa poesia trasmette sentimenti positivi o negativi? Quali?

Confronto (scriverò tra parentesi chi ha fatto il confronto)

Cantico delle Creature
Mio fratello che guardi il mondo
Ti ringrazio mio Dio
- ringraziamento e lode "laudato sii..."

- si rivolge a Dio "Altissimo onnipotente bon Signore"

- fratellanza "per frate...per sora..."

- dolore e sofferenza "per quelli ke ...sostengo infirmitate et tribulatione"

- ottimismo "da te Altissimo sirano incoronati", ma anche il tono generale della lauda
- fratellanza e solidarietà "mio fratello..." (Giorgio e Camilla)

- dolore  "il mondo non somiglia a te" "il cielo non ti guarda"(Riccardo)

- fiducia, ottimismo "se c'è una strada dentro al cuore degli altri..." (Emanuele)
- ringraziamento (Lucia)

- dolore, ma sempre positivo "ti ringrazio di aver fatto di me la somma di tutti i dolori" (Elena)

- fratellanza, siamo tutti uguali nel dolore perché tutti lo proviamo "il bianco è un colore di circostanza, il nero, il colore di tutti i giorni" (Camilla)

- rivolgersi a Dio (Emanuele)





















Tutti i ragazzi  a questo punto hanno scritto una loro lode, una poesia di ringraziamento; devo dire tutte bellissime e qualcuna anche ironica, ma qui ne voglio scrivere solo una che mi ha commosso molto, sia me sia i ragazzi. la poesia è di Giulia.

Ringrazio tutti voi miei amici
perché mi accettate per quello che sono
per quello che mi è successo
perché so che tutti voi mi amate di bene
AMICI MIEI VI AMO DI BENE!
Ti ringrazio mio Dio di avermi creato
di avermi fatto avere degli amici così buoni, gentili, belli
Elena, Camilla, Andrea, Saveria, Gabriele, Giorgia, Valeria, Flavia, Gaia, Erika, Riccardo
I MIEI MIGLIORI AMICI
DI SEMPRE E PER SEMPRE.







25 ottobre 2012

Il testo narrativo: incipit con sequenza dialogata


— RISALIAMO?
— No! Al contrario! Scendiamo!
— Peggio ancora, signor Cyrus! Precipitiamo! —- Mio Dio! Gettate zavorra!
— Ecco vuotato l'ultimo sacco!
— Il pallone si rialza?
— No!
— Sento un rumoreggiare di onde!
— Sfido! Abbiamo il mare sotto la navicella!
— L'acqua dev'essere a meno di cinquecento piedi sotto di noi! Allora una voce possente lacerò l'aria, e risuonarono queste parole:
— Via tutto quello che pesa! Via tutto!... E affidiamoci alla Provvidenza divina!



Il dialogo è concitato, ci sono alcuni passeggeri a bordo di un qualcosa che sta precipitando nell'Oceano. Questo è l'incipit di uno dei più famosi romanzi di avventura scritto da Jules Verne: L'isola misteriosa.

Sì, è proprio un dialogo, un bel trucchetto per iniziare una storia, un romanzo per giunta! Presentarci subito alcuni personaggi facendoli dialogare durante un momento importante della storia, ma anche dare inizio all'avventura creando una situazione di rottura dell'equilibrio.In questo caso siamo all'inizio della storia, ma l'autore avrebbe potuto benissimo far iniziare il suo racconto in media res, cioè nel bel mezzo del racconto.

Il lavoro che abbiamo iniziato in classe è stato suddiviso in due momenti: la parte grammaticale dedicata al discorso diretto e indiretto, la parte antologica dedicata al testo narrativo.



Insieme abbiamo ripassato le caratteristiche del discorso diretto, poi abbiamo visto le principali regole di trasformazione del discorso 
DA DIRETTO A INDIRETTO E VICEVERSA
qui prospetto delle regole ed esercizi svolti in classe per gruppi.
Per un ripasso generale ecco un ppt esplicativo.





Successivamente, sempre lavorando per gruppi, ho dato istruzioni precise per lo svolgimento di un incipit dialogato...ma in trasformazione...

1. inventarsi un fatto, un accadimento, una situazione importante, che potrebbe rompere l'equilibrio di una storia
nel caso del nostro esempio un naufragio

2. ogni componente del gruppo decide di essere un personaggio della storia, del personaggio deciderà il nome e le caratteristiche principali del carattere, del modo di parlare e di comportarsi

3. iniziare a scrivere il dialogo, ma un dialogo veloce anteponendo il nome del personaggio alla battuta, come in un copione teatrale come questo:

Francesco: – Mi accompagni a casa? 
Maria: – Sì, ma affrettati. 
Francesco: – Vengo subito. 

4. trasformare il dialogo veloce con la presenza della figura del narratore esterno, che quindi introdurrà le "battute", attenzione all'uso dei verbi del "dire", ne conosciamo molti e sappiamo che servono a dare diverse sfumature al dialogo

5. trasformare l'incipit da dialogato in narrativo 

Vediamo insieme le scelte iniziali dei ragazzi, quindi scopriamo il fatto importante dal quale sono partiti:
1. sono entrati i ladri in casa
2. è scomparso un amico
3. è arrivato uno sconosciuto in paese
4. ho visto un ufo

a presto per i lavori dei ragazzi...