descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

29 ottobre 2016

Risorgimento: essere patriota

Leggi, ascolta e guarda con molta attenzione tutti i documenti che ti verranno proposti. Al termine troverai un compito da svolgere.

Per l'attività avrai 15 giorni di tempo (assegnata lunedì 31 ottobre 2016 - consegna lunedì 14 novembre 2016)


Essere patriota



1. ripasso sul libro di storia dei capitoli relativi al Risorgimento italiano; per aiutarti puoi consultare le lezioni on line (https://www.tes.com/lessons/t2jUsto5IxFBCQ/il-risorgimento-italiano)

2. analisi dell'Inno d'Italia
- libro di testo p. 317

3. ascolto e analisi di:
- coro Va pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi 
- La bella Gigogin 
- Addio mia bella addio
- La bandiera dei tre colori 


4. lettura dei seguenti testi:
- giuramento della Giovine Italia 
- La spigolatrice di Sapri
- estratto della lettera che Giuseppe Mazzini scrisse a Carlo Alberto di Savoia


5. documenti sparsi che troverai all'interno della cartella (clicca qui)
- Diario di un romano un po' repubblicano (testo di fantasia) tratto da Rumoroso Risorgimento di Chiara Giunta
- Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso
- La piccola vedetta lombarda dal libro Cuore di Edmondo de Amicis (nella cartella troverai l'intero libro, cerca il passo che devi leggere a p. 52
- storia di una garibaldina, gli eroi del Risorgimento (1-2), cifre garibaldine
(documenti tratti da Risorgimento Focus storia Collection n. 9, pp. 73 - 75, 101,111)

- immagini che potrebbero esserti utili http://www.150anni.it/webi/index.php?s=41

- Garibaldi e San Gennaro
- Garibaldi
- Napoleone III e Vittorio Emanuele


Attività


Hai letto, ascoltato e guardato tutto il materiale con attenzione? Spero di sì, ora dovremo scrivere.

Immagina di essere un patriota italiano e di vivere durante il Risorgimento. Potrai decidere da quale parte stare (liberali, moderati, democratici), chi essere (uomo, donna, giovane, anziano...), quale lavoro o ruolo sociale ricoprire, quale stato d'animo avere (ottimista, deluso, arrabbiato, fiducioso, ...), quale periodo/guerra/battaglia/episodio del Risorgimento vivere.

Ispirandoti al percorso fatto (metà del quale insieme in classe) SCRIVI un monologo interiore, non spaventarti! ricordi la sequenza riflessiva sulla quale ci siamo esercitati lo scorso anno? ecco, il monologo interiore è molto simile e lo ripasseremo insieme.

In primo luogo guarda i due video proposti.





In secondo luogo leggi le caratteristiche schematiche di un monologo interiore con alcuni esempi.

IL MONOLOGO INTERIORE
“pensare a voce alta in modo libero”
“scorrere continuo nella mente umana di pensieri, emozioni e sensazioni”

Il monologo interiore è un discorso non pronunciato e senza ascoltatori. Il personaggio in prima persona esprime fra sé e sé i pensieri più nascosti, spesso per associazione di idee e quindi con un ordine non rigorosamente logico. Non c’è la mediazione del narratore, che era in terza persona, e manca del verbo introduttivo di comunicazione. È spesso condotto su diversi piani temporali del passato e del presente, è ricco di interrogative, esclamazioni e consiste in ricordi, riflessioni, domande. Il tempo del racconto è rallentato, si estende a dismisura, anche se accade poco o nulla.
Talvolta il personaggio si sdoppia in un altro se stesso (vedi esempio del personaggio di Gollum ne Il signore degli anelli)

Riassumiamone le caratteristiche:
·         Mancanza di un verbo introduttivo di comunicazione
·         Uso della prima persona e prevalenza dei tempi verbali presente e infinito
·         Comunicazione dei pensieri (ricordi, riflessioni, domande) dei personaggi secondo ordine logico
·         Espressioni tipiche del linguaggio parlato
·         Uso di interrogative ed esclamative
·         Nessuna allusione alla vita del personaggio è spiegata (ricorda che parla con sé stesso e quindi cosa deve spiegarsi?)

Esempi:
Era un’ultima sigaretta molto importante. Ricordo tutte le speranze che l’accompagnarono […] Quest’ultima sigaretta significava proprio il desiderio di attività (anche manuale) e di sereno pensiero sobrio e sodo […]. Adesso che sono qui, ad analizzarmi, son colto da un dubbi che io forse abbia amato tanto le sigarette per poter riversare su di esse la colpa delle mie incapacità? Chissà se, cessando di fumare, io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo?
da Svevo, La coscienza di Zeno, Il fumo

Un litigio
(esempio di un monologo inserito all’interno di un testo narrativo – sequenza riflessiva)
Era mattina. Io ero ancora nel letto, mentre i miei genitori e la piccola Anna, mia sorella, erano già seduti a tavola per incominciare la colazione.
Mia madre, non vedendomi arrivare a tavola, gridò:
- Luca, alzati dal letto e vieni qua!
- Soltanto un attimo.
- Forza, non fare tante storie.
- E' ancora presto
- Non mi costringere a venire da te...
- Sì, sì, ora vengo.
Sempre la stessa storia. Ogni giorno io e mia madre siamo come cane e gatto. Mio padre tenta di metter pace, ma non sempre ci riesce.
Finita la colazione, mi vestii e mi avviai a scuola, iniziando a scendere per le scale del mio palazzo.
Ma guarda un po' mamma, vuole sempre avere ragione! Qualche volta potrei averla io un po' di ragione! Mi dà sempre ordini e pretende che io l'ascolti! Come vorrei che il mondo fosse al contrario: che fossero i bambini a decidere il comportamento degli adulti. Vorrei avere l'autorità che ha la mia mamma!

Chiusi il portone e mi diressi a scuola.
Ci rivediamo al più presto con un altro litigio!!!
(tratto dal web)

[…] Nel mio reggimento nessuno sospetterebbe perché l’ho fatto… starebbero tutti a lambiccarsi il cervello… ma perché il Gustl si è ammazzato? Nessuno capirebbe che mi sono dovuto uccidere perché un miserabile fornaio, un infame, che per caso ha i pugni forti… è troppo stupido, troppo! Solo per questa ragione, un tipo come me, così giovane ed elegante…
    Già, dopo tutti direbbero: «Non l’avrebbe dovuto fare, per una stupidaggine tale, che peccato!» Ma se adesso lo chiedessi a qualcuno, mi darebbero tutti la stessa risposta… e io stesso se mi chiedo… Al diavolo!... siamo proprio indifesi di fronte ai borghesi. La gente pensa che ce la caviamo meglio perché abbiamo una sciabola… E se poi una volta ci serviamo dell’arma, ci danno subito degli assassini nati… Sul giornale sarà scritto: «Suicidio di un giovane ufficiale». Come scrivono sempre? «I motivi sono ignoti»… ah, ah!... «Accanto al suo feretro piangono.» Eppure è vero… mi pare che sto raccontando una storiella, ma è vero… mi devo ammazzare, non mi resta nient’altro. […]
 dal racconto “Il sottotenente Gustl” del viennese Arthur Schnitzler  (1900)

[…] Sono solo. Sono entrati in casa per fare colazione e io sono rimasto in piedi, qui tra i fiori, accanto al muro. È molto presto, non è ancora l’ora della lezione. I fiori sono come tante macchie sulla quinta del verde fondo. I petali sono arlecchini. Gli steli si ergono dagli incavi neri. I fiori nuotano come pesci intrisi di luce nell’acqua di un verde cupo. Prendo uno stelo in mano. Io sono lo stelo. Le mie radici si sprofondano fino al centro della terra. […]
Da Virginia Woolf Le onde (1931)


RICORDA:
 l'elaborato dovrà essere ben scritto, abbastanza consistente, ma soprattutto dovrai dimostrare di aver letto i documenti e studiato la storia del Risorgimento. Per avere le idee chiare consulta la rubrica di valutazione.


Ti ricordo che tutti i documenti, inclusa la spiegazione, saranno su didattica all'interno del registro elettronico.





26 ottobre 2016

Libriamoci: laboratorio di lettura atto primo

Approfittiamo di questa settimana dedicata alla lettura ad alta voce, LIBRIAMOCI, per iniziare il nostro laboratorio di lettura. Senza spiegazioni, senza lezioni, senza ... rete ci siamo direttamente buttati sui libri.

"Portate un libro che più vi è piaciuto e scegliete un passo che leggerete alla classe. Pensate a dei motivi per convincere gli altri a leggere il libro"

Questo hanno fatto i miei ragazzi di IB. Ho chiesto di farsi trovare in circolo e di mettere anche una sedia per me, preso il quaderno e la penna, armati di libri abbiamo iniziato la nostra attività, che però non è finita qui, ovviamente ... 





Scriviamo un titolo ... loro sono amanti dei titoli da dare alle attività, ho degli studenti ordinati: Libriamoci - attività di ascolto.

Cosa fare?
Prendo il mio libro e inizio l'attività, dicendo che dovranno fare esattamente quello che farò io
- presentare il titolo e l'autore
- leggere il passo scelto
- scegliere cinque buoni motivi per consigliare il libro

Chi non è impegnato nella presentazione dovrà appuntarsi riflessioni e domande da fare al compagno/a.

Il libro che ho scelto per la mia lettura è Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda e che rientra nel nostro percorso sugli eroi.


Ascoltano con attenzione e scrivono (e poi fanno) moltissime domande. Faccio notare in che modo ho preparato il mio intervento.

Si inizia a leggere ... domani e nei prossimi giorni continueremo ma facciamo le nostre prime riflessioni ... 

Cosa abbiamo capito?
- leggendo libri diversi abbiamo parlato di tanti argomenti diversi che poi non ci è bastato il tempo
- ci sono libri che raccontano storie vere e ci colpiscono e libri con i quali si può viaggiare con la fantasia
- quando la prof ci chiede di scegliere un passo dobbiamo regolarci con il tempo
(due ragazze hanno fatto delle scelte che hanno condiviso con noi: Maria Chiara ha riconosciuto di aver letto un passo troppo lungo ma spezzarlo non avrebbe avuto senso; Giulia, per farci comprendere la storia ha deciso di leggere due brevi passi molto distanti tra loro ma la scelta è stata quella giusta)

Vedremo domani cosa accadrà e quale attività dovranno svolgere i ragazzi ... 

to be continued

Attività

Scrivi un testo riflessivo sull’attività svolta in classe aiutandoti con le domande guida.
INTRODUZIONE
Introduci l’attività svolta in classe:
-          Come ti sei preparata e cosa ti ha chiesto la professoressa
-          Come abbiamo lavorato durante l’attività
SVOLGIMENTO
-          Quale libro hai scelto di leggere e perché
-          Quali motivi hai proposto ai compagni per convincerli a leggere il libro
-          Quali libri proposti ti hanno colpito di più e perché
-          Fai le tue considerazioni personali sull’attività e su cosa pensi della lettura in generale
CONCLUSIONI
-          Ti è piaciuta l’esperienza e perché
-          Vorresti ripeterla
-          Cosa cambieresti
-          Aspetti positivi o negativi

-          Cosa ti piacerebbe proporre ai tuoi compagni la prossima volta











11 ottobre 2016

Quale "siepe" ci divide dai nostri sogni?

orientamento 2016/17
classe IIIC




Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.


Prima di studiare questo famoso sonetto facciamo un respiro profondo, mettiamoci comodi, in cerchio e vicini e ...

Leggiamo insieme

appunteremo su un grande cartellone tutte le nostre riflessioni

cosa ostacola i nostri sogni?
cosa aiuta i nostri sogni?

I ragazzi hanno svolto già delle attività individuali tratte dal testo Dimmi cosa sogni

- "IL GIOVANE GAMBERO" favola di Gianni Rodari



- Gnocchi al pesto (la storia di Amal) da Cosa tiene accese le stelle di Mario Calabresi
(domande stimolo)
- La scelta di una professione da Il vizio della memoria di Gherardo Colombo (libro di testo)
I giorni vuoti della “generazione Neet”






La nostra paura più profonda – Nelson Mandela

La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: ” Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? ”
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.
              Andrea Camilleri, i giovani e il secondo Risorgimento




Elio Germano: "Odio gli indifferenti" di Antonio Gramsci




Michele Serra, Gli sdraiati, p. 32

e Leopardi? poi ci torniamo e saltiamo la siepe ;-)