E' arrivata l'ora di iniziare a mettere in pratica quello che abbiamo imparato sinora. Abbiamo definito il concetto di regola, sottolineando che le regole sono importanti per la convivenza, imprescindibili doveri affinché vengano garantiti i diritti di tutti; abbiamo poi iniziato ad analizzare il mondo attraverso ciò che accade ogni giorno, lo abbiamo fatto partendo da un articolo, ma anche lì rispettando un preciso modo di procedere.
Mettiamo ora insieme i due aspetti e, come l'animatore della storiella ... quello della terza versione, vi darò delle indicazioni e dei consigli, ma vi lascerò liberi.
Mettiamo ora insieme i due aspetti e, come l'animatore della storiella ... quello della terza versione, vi darò delle indicazioni e dei consigli, ma vi lascerò liberi.
Liberi non significa che potrete preparare lo zaino e andare a casa ;-) liberi significa che spetterà solo a voi organizzare il lavoro, come procedere senza litigare ... almeno.
La classe dovrà lavorare da sola, tutta la classe, organizzando il lavoro.
Questo il materiale che vi sarà consegnato:
- tre articoli di cronaca di tematiche diverse, metto qui i link per i nostri lettori
VERGOGNOSO - Esposti sacchetti della spazzatura e soliti cori razzisti verso i napoletani
(abbiamo aggiunto alcuni commenti al fatto...)
- una copia della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo
- una copia della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e Adolescenza
Cosa dovrete fare?
1. decidere quale dei tre articoli trattare (vi lascio liberi di decidere, ma pensate a trovare un modo pacifico di decidere)
2. l'articolo andrà poi analizzato tutti insieme seguendo la modalità già utilizzata per la scorsa lezione:
a. il fatto al centro di una mappa
b. intorno elencherete i concetti importanti riguardanti: la giustizia o gli organi che hanno la funzione di difendere o decidere, il fatto e il perché dell'accaduto, le riflessioni, le reazioni
c. importante la conclusione: cosa abbiamo imparato?
d. tutti i fatti fanno riferimento al concetto di legalità, legge, regole, diritti e doveri, quindi, utilizzando i documenti a vostra disposizione, rintracciate nella Costituzione, nella Dichiarazione e nella Convenzione, tutti gli articoli che, secondo voi, sono coerenti con i testi letti; per questa ultima parte potete anche decidere di lavorare in gruppi, dividendovi equamente i compiti
Ma non è finita...ma questa parte la vedremo insieme domani ad articolo scelto
aspettiamo fiduciosi ;-)
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Ed eccoci qui dopo le due ore dedicate al nostro primo esperimento di "auto-lezione".
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Ed eccoci qui dopo le due ore dedicate al nostro primo esperimento di "auto-lezione".
Vediamo passo dopo passo com'è andata.
Innanzi tutto ho fatto in modo che tutti i ragazzi si potessero vedere l'un l'altro, messi i banchi al centro dell'aula ci siamo quindi accomodati. Ho spiegato l'attività, ora vi racconterò lo svolgimento (in una giornata di tempesta) e nello stesso tempo vi presenterò il lavoro fatto dai ragazzi.
1. La classe ha deciso all'unanimità di leggere insieme i tre articoli proposti, ma soprattutto i ragazzi hanno pregato di leggere chi di loro lo sa fare meglio, per poter capire e soprattutto rendere il lavoro più scorrevole ...;
2. quale articolo scegliere? spontanea è stata la scelta di votare, senza obiezioni né prima né dopo il voto; l'articolo scelto con 11 preferenze è stato il numero 2, l'articolo sul bullismo;
Bullo
lo insegue, scappa da scuola
Un dodicenne investito: è grave
Un dodicenne investito: è grave
Immaginatevi
la scena: un bambino di 12 anni che corre terrorizzato fuori da scuola,
inseguito da un coetaneo che lo minaccia di morte. Lui che attraversa la strada
per sfuggirgli, attraversa sulle strisce e si accorge all'ultimo momento che
sta arrivando un'auto.
Salta per evitarla, sbatte sul cofano e finisce sul parabrezza, mandandolo in mille pezzi. È ferito alla testa, perde sangue, sviene. Accorrono i genitori degli altri ragazzini, lui si riprende e schizza in piedi come una molla, ricomincia a correre nel panico più assoluto: «Devo scappare o mi prenderà».
Finalmente una mamma riesce ad afferrarlo, lo calma e lo fa sdraiare, mentre gli altri chiamano il 118. Non è un film dell'orrore ma è successo mercoledì pomeriggio alle medie Camozzi di Dalmine, alle 16, all'uscita da scuola, sotto gli occhi di tanti studenti e genitori.
L'ennesimo, gravissimo episodio di bullismo che per poco non è costato la vita a un ragazzino di seconda media, ora ricoverato in gravi condizioni agli Ospedali Riuniti con una frattura cranica. «Mio figlio è stato preso di mira da un gruppetto di tre studenti fin dall'anno scorso – racconta la mamma – due di loro sono stati bocciati e quest'anno sono nella sua stessa classe».
«Gli hanno fatto qualsiasi cosa: rotto l'ombrello in testa, triturato le penne sotto i piedi, preso per il collo, minacciato, alcune volte anche davanti ai professori. Qualche ragazzino addirittura è stato costretto a mettere la testa nel water e poi hanno tirato l'acqua. Altri sono stati vittime di vere e proprie estorsioni: se non consegnavano soldi o merendine, gli tagliavano le cartelle. L'anno scorso hanno riempito d'acqua dei preservativi e li hanno gettati addosso alla bidella».
«So che alcuni di questi bulli vivono in famiglie che hanno delle difficoltà, ma non si può andare avanti in questo modo: abbiamo segnalato più volte, l'anno scorso, queste violenze intollerabili agli insegnanti e alla preside, ma nulla è stato fatto. Purtroppo quest'anno sono cambiati sia i professori sia il preside. Noi genitori avevamo programmato di parlarne in consiglio di classe, ma ieri mio figlio ha rischiato la vita e la situazione è diventata urgentissima. La scuola deve intervenire, e subito».
«Prima di tutto speriamo che la situazione del ragazzo migliori, sono vicino a lui e alla sua famiglia. Quello che è successo è molto grave, per fortuna non è successo l'irreparabile. Dalle prime notizie che mi sono arrivate l'incidente e il suo contesto apparivano più leggeri, quasi uno sfortunato incidente. Non mi risultavano episodi di violenza o comportamenti aggressivi nei confronti del ragazzo, come invece mi sono stati riferiti a Sabbio e a Mariano, dove sono intervenuto. Dovremo chiarire fino in fondo quanto è successo a Dalmine. Sentirò la famiglia e il personale della scuola».
Questa è la posizione ufficiale della dirigenza delle scuole secondarie di primo grado Camozzi. Le parole sono del reggente Cesare Quarenghi. «Sono arrivato quest'anno a Dalmine - racconta ancora - e ho trovato una scuola molto sensibile e bene organizzata, il merito è di chi mi ha preceduto e dei colleghi non posso dire altro che bene»
Salta per evitarla, sbatte sul cofano e finisce sul parabrezza, mandandolo in mille pezzi. È ferito alla testa, perde sangue, sviene. Accorrono i genitori degli altri ragazzini, lui si riprende e schizza in piedi come una molla, ricomincia a correre nel panico più assoluto: «Devo scappare o mi prenderà».
Finalmente una mamma riesce ad afferrarlo, lo calma e lo fa sdraiare, mentre gli altri chiamano il 118. Non è un film dell'orrore ma è successo mercoledì pomeriggio alle medie Camozzi di Dalmine, alle 16, all'uscita da scuola, sotto gli occhi di tanti studenti e genitori.
L'ennesimo, gravissimo episodio di bullismo che per poco non è costato la vita a un ragazzino di seconda media, ora ricoverato in gravi condizioni agli Ospedali Riuniti con una frattura cranica. «Mio figlio è stato preso di mira da un gruppetto di tre studenti fin dall'anno scorso – racconta la mamma – due di loro sono stati bocciati e quest'anno sono nella sua stessa classe».
«Gli hanno fatto qualsiasi cosa: rotto l'ombrello in testa, triturato le penne sotto i piedi, preso per il collo, minacciato, alcune volte anche davanti ai professori. Qualche ragazzino addirittura è stato costretto a mettere la testa nel water e poi hanno tirato l'acqua. Altri sono stati vittime di vere e proprie estorsioni: se non consegnavano soldi o merendine, gli tagliavano le cartelle. L'anno scorso hanno riempito d'acqua dei preservativi e li hanno gettati addosso alla bidella».
«So che alcuni di questi bulli vivono in famiglie che hanno delle difficoltà, ma non si può andare avanti in questo modo: abbiamo segnalato più volte, l'anno scorso, queste violenze intollerabili agli insegnanti e alla preside, ma nulla è stato fatto. Purtroppo quest'anno sono cambiati sia i professori sia il preside. Noi genitori avevamo programmato di parlarne in consiglio di classe, ma ieri mio figlio ha rischiato la vita e la situazione è diventata urgentissima. La scuola deve intervenire, e subito».
«Prima di tutto speriamo che la situazione del ragazzo migliori, sono vicino a lui e alla sua famiglia. Quello che è successo è molto grave, per fortuna non è successo l'irreparabile. Dalle prime notizie che mi sono arrivate l'incidente e il suo contesto apparivano più leggeri, quasi uno sfortunato incidente. Non mi risultavano episodi di violenza o comportamenti aggressivi nei confronti del ragazzo, come invece mi sono stati riferiti a Sabbio e a Mariano, dove sono intervenuto. Dovremo chiarire fino in fondo quanto è successo a Dalmine. Sentirò la famiglia e il personale della scuola».
Questa è la posizione ufficiale della dirigenza delle scuole secondarie di primo grado Camozzi. Le parole sono del reggente Cesare Quarenghi. «Sono arrivato quest'anno a Dalmine - racconta ancora - e ho trovato una scuola molto sensibile e bene organizzata, il merito è di chi mi ha preceduto e dei colleghi non posso dire altro che bene»
3. alcuni ragazzi non avevano compreso il lavoro da svolgere, i compagni lo hanno quindi rispiegato...ed è iniziata l'avventura dell'analisi:
- piccolo litigio sul titolo centrale, giustamente Elisa ha fatto notare che i fatti da mettere in evidenza fossero due: incidente stradale e bullismo, quindi entrambi avrebbero dovuto figurare al centro della mappa; i ragazzi hanno tenuto sempre come punto di riferimento al lavoro svolto la scorsa settimana, all'inizio sono stati molto scrupolosi, facendo attenzione ai particolari, ma poi si sono accorti che stavano lavorando male (diciamo che li ho un po' incoraggiati), infatti invece di rileggere l'articolo sono partiti dalla mappa e si stavano confondendo...poi hanno cambiato strategia e sono ripartiti dalla lettura del testo;
IL NOSTRO SCHEMA
Titolo: Un dodicenne investito: è grave
La giustizia: scuola, dirigente.
Il fatto: fuga, incidente, svenimento, un nuovo tentativo di fuga, violenza, ricatto, minaccia, vergogna.
Perché: era inseguito da un bullo, violenza.
Riflessioni: problemi familiari, genitori inconsapevoli.
Reazioni al fatto: paura, rabbia dei genitori, 118, impegno di intervento, denuncia.
Cosa abbiamo imparato?
- ci sono problemi nelle scuole italiane
- a scuola c'è poca sicurezza
- il bullismo provoca problemi fisici e mentali
- importanza di un confronto, dialogo tra: genitori e figli, alunni e professori, genitori e scuola
- l'ultima fase del lavoro prevedeva una possibile divisione per gruppi, la classe si è divisa in quattro gruppi, tre hanno ricercato leggi e articoli dal materiale fornito, un ultimo gruppo è stato invitato a svolgere un lavoro diverso: decidere i possibili destinatari di una lettera sull'accaduto. Ogni gruppo ha letto gli articoli e solo dopo l'approvazione dell'intera classe, basata sulla corrispondenza della legge con il testo letto, hanno insieme trascritto l'articolo.
Articolo 1. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 3. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 5. Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.
GRUPPO B: Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza
(Abbiamo adottato una versione semplificata, ma il significato è lo stesso)
Articolo 42. Tutti gli adulti e tutte le bambine e i bambini devono sapere che esiste questa Convenzione. Hai il diritto di sapere quali sono i tuoi diritti e anche gli adulti devono conoscerli.
Articolo 3. Quando un adulto ha a che fare con te, deve fare quel che è meglio per te.
Articolo 19. Nessuno deve farti del male in nessun modo. Gli adulti devono assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze e negligenze. Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male.
GRUPPO C: Costituzione Italiana...non pervenuta
GRUPPO D: possibili destinatari
- bullo
- vittima
- genitori bullo
- genitori vittima
- preside
- compagni di classe
- professori/esse
a presto per i lavori dei ragazzi...
Ciao bullo,
non pensi che quello che fai
non è una cosa bella?
Lo fai perché vuoi che ti
vengano tutti dietro, perché hai problemi in famiglia, perché vuoi farti
“bello”, ma tutto questo non giustifica il perché lo fai.
Non pensi che puoi rovinare
la vita a persone che, al contrario di te, pensano a tutt'altre cose: a
studiare, a trovare amici VERI, non come i tuoi. Non pensi a tutto questo?
L’articolo 5 della
dichiarazione dei diritti umani afferma che nessuna persona potrà essere sottoposta
a tortura o a cose del genere: tu quest’articolo non lo rispetti come non
rispetti l’articolo 3 che afferma la libertà e sicurezza di ognuno.
Così non rendi libera quella
povera vittima: vieti a lei di vivere.
Se vuoi essere sempre al
centro dell’attenzione così non lo sarai mai perché nessuno si avvicina a te,
anzi solo quelle persone che standoti vicino credono di essere chi sa chi.
Attira l’attenzione degli
altri con giochi, barzellette insomma facendoli ridere non piangere.
Mettiti al posto della vittima:
sai come ci si sente?
Fidati che non serve a nulla
fare il bullo! Se vuoi amici veri cambia, perché quelli che hai accanto sono
solo delle “pecorelle” che hanno paura di te e allora si fingono “amici”.
Non rovinare la vita a
persone come te, perché come tu hai il diritto alla vita e alla libertà, lo
hanno anche loro.
Elisa
Ciao bullo,
io non riesco a capire questo tuo gesto. M
agari l'hai fatto per sfogarti di un tuo problema? L
'hai fatto perché lui ha fatto qualcosa a te?
o per problemi di famiglia?
Certo, posso capire il dolori che provi per i tuoi problemi,
ma questo non spiega il fatto che te la sei presa con il primo che passava.
Adesso devi solo pentirti,devi solo riflettere; rifletti su quello che hai fatto.
Credo che sulla Terra si deve aggiustare ancora qualcosa e quel qualcosa siamo noi.
Noi dobbiamo cercare di dire NO alla violenza,soprattutto per chi verrà al mondo dopo di noi.
Io non vorrei mai far crescere i miei figli fra bulli e violenze.
Questo è tutto...ma sono solo i miei pensieri
Chiara
Cari professori,io non vi conosco, sono solo una ragazza di 12 anni che cerca o almeno prova a capire cosa sia veramente successo a questo ragazzino che è stato perseguitato da un bullo che non lo lascia in pace.
Questo ragazzino stava quasi per morire per scappare da un bullo che lo rincorreva perché voleva fargli del male, forse questo bullo aveva dei problemi personali e quindi si sfogava sugli altri, però non è comunque accettabile, perché quello che è successo è veramente grave. Non so se voi prima vi eravate accorti di questa situazione, posso darvi solo un consiglio: se vedete dei comportamenti strani sia del bullo che della vittima, parlateci o fate del tutto, per esempio anche in una lezione parlate del BULLISMO, fate scrivere a ognuno delle impressioni su questo argomento e vedrete che qualcosa uscirà fuori così potrete aiutarli entrambi ad essere felici e tranquilli.
Ci sono tanti problemi nelle scuole italiane e uno di questi è proprio il bullismo, se voi però con pochi gesti e qualche consiglio aiutaterete questi ragazzi vedrete che questa brutta cosa sarà meno diffusa di come è ora.
VI PREGO,FATE QUALCOSA! GRAZIE! Camilla De Santis
Ciao,
se sei una
persona perseguitata da un bullo, ti vorrei dire qualcosa di molto importante:
“APRITI” !!! Non lasciare che la paura ti travolga !!! Credimi !!! Reagisci !!!
Lo so !!!
Non è facile, ma almeno provaci !!! Adesso ti sentirai offeso, deluso,
dispregiato … Però questi sono tutti gli aggettivi che ti aiuteranno a crescere
!!!
Mi
raccomando non deludermi !!! J
Con Affetto
Carissima vittima,
ho appena saputo ciò che ti è successo, perché ho ascoltato la tua storia,spero che ora tu stia meglio.
Sarei curioso di sapere perché i professori non hanno detto nulla ai tuoi genitori. Sei stato fortunato a salvarti, potevi morire!
Non è colpa tua,è colpa del bullo che ti inseguiva. I tuoi compagni non hanno chiamato nessuno, né i professori né il preside, solo quella mamma ti ha aiutato, ed ha fatto un gesto tenerissimo: ti ha calmato, ti ha soccorso e ti ha portato all'ospedale. Mi rattrista profondamente sapere che vivi nel terrore, ma ti auguro di riuscire a superare le tue paure.
Voglio pensare che anche il bullo sia rimasto colpito, affinché gli serva da lezione.
UN ABBRACCIO
CIAO COMPAGNO DI SCUOLA
Roccardo
Ciao,
ti scrivo per dirti che
mi dispiace,sei stato un bambino molto coraggioso,
in gamba,uno che ha
affrontato il terrore.
Uno che ha continuato ad
andare avanti,nonostante i bulli ti prendevano tutti i giorni
sottomira .
Sei stato un bambino
forte,ma allo stesso tempo un bambino che quando vedeva i
bulli provava paura e
tremava di terrore.
Un ragazzo che non ha
mai mollato,uno che ha continuato a reagire.
Tu hai provato ha
difenderti in tutti i modi possibili.
L’unica cosa che non ho
capito è perché tu non ne hai mai parlato con i tuoi genitori,
con i tuoi amici o con
qualcuno che ti potesse aiutare.
Se tu avessi parlato le
cose sarebbero cambiate molto.
Però,adesso,come è
andata,è andata non si può ritornare indietro.
L’unica cosa importante
è che non sei morto, mi sei stato di molto aiuto.
Grazie!!!
Elena