descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.
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6 marzo 2018

25 ottobre 2015

Jacopo da Lentini: Innamorarsi

classe IIC







lezione precedente alla quale far riferimento

parafrasi e analisi del testo






il compito sarà assegnato su google classroom quindi occhio alla scadenza ;-) 

per chi avesse problemi con classroom o altro il file è qui (spingete la parola qui)

10 novembre 2014

La poesia d'amore: ch'ogne lingua devèn, tremando, muta


"La cadenza,
quell’indecifrabile dettaglio
che fa sì che qualcuno cammini in un certo modo,
parli con un certo tono,
guardi con una certa calma,
accarezzi con una certa esattezza."

(A. Mastretta. “Donne dagli occhi grandi”)
 









Poesia d'amore del 1200
Nel nostro viaggio attraverso la lirica d'amore del Duecento andremo alle ricerca delle seguenti caratteristiche attraverso un continuo confronto della concezione di amore nel tempo:

- definizione di amore
- descrizione della donna amata

- innamoramento ed effetti sulla persona innamorata


Dante Alighieri, Tanto gentile e tanto onesta pare

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova;

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.




Sono rimasto a guardarla e mi sono innamorato di lei

Giunto al portone di Neruda, si appese alla funicella che azionava il campanello prescindendo da ogni discrezione. Tre minuti di quella dose non produssero la presenza del poeta. Appoggiò la bicicletta al lampione e con un residuo di forze corse verso le rocce della spiaggia, dove scoprì Neruda in ginocchio che scavava nella sabbia.
«Ho avuto fortuna», gridò mentre saltava sulle rocce avvicinandosi.
«Telegramma!».
«Hai dovuto alzarti presto, ragazzo».
Mario si spinse fino a lui, e dedicò al poeta dieci secondi di affanno prima di recuperare l'uso della parola.
«Non importa. Sono stato molto fortunato, perché ho bisogno di parlare con lei».
«Deve essere molto importante. Ansimi come un cavallo».
13Mario si asciugò il sudore della fronte con una manata, asciugò il telegramma sulle cosce e lo depose in mano al poeta.
«Don Pablo» dichiarò solenne. «Sono innamorato».
Il vate usò il telegramma a mo' di ventaglio, e prese a muoverlo davanti al mento.
«Bene», rispose, «non è tanto grave. C'è rimedio».
«Rimedio? Don Pablo, se c'è rimedio, io voglio solo rimanere ammalato. Sono innamorato, perdutamente innamorato».
La voce del poeta, tradizionalmente lenta, questa volta parve lasciar cadere due pietre, anziché parole.
«Contro chi?».
«Don Pablo?».
«Di chi, insomma?».
«Si chiama Beatriz».
«Dante, accidenti!».
«Don Pablo?».
«C'era una volta un poeta che si innamorò di tale Beatrice. Le Beatrici suscitano amori sconfinati».
Il postino sfoderò la sua Bic, e con essa si grattò il palmo dellasinistra.
«Che fai?».
«Mi scrivo il nome del poeta. Dante».
«Dante Alighieri».
«Con l'h».
«Ma no, con l'a».
«A come amaro?».
«Come amaro e come digestivo».
«Don Pablo?».
Il poeta estrasse la sua biro verde, appoggiò il palmo del ragazzo sulla roccia e scrisse con grafia pomposa. Mentre si disponeva ad aprire il telegramma, Mario si batté in fronte con l'illustre palmo e sospirò:
«Don Pablo, sono innamorato».
«Questo l'hai già detto. E io che posso farci?».
«Mi deve aiutare».
«Alla mia età!».
«Mi deve aiutare, perché non so cosa dirle. Me la vedo davanti ed è come se fossi muto. Non mi esce fuori neanche una parola».
«Come! Non le hai mai parlato?».
«Quasi niente. Ieri sono stato a passeggiare sulla spiaggia come mi aveva detto lei. Ho guardato il mare per un bel pezzo, e non mi è venuta nessuna metafora. Allora sono andato all'osteria e mi sono comprato una
bottiglia di vino. Be', è stata lei a vendermi la bottiglia».
«Beatriz...».
«Beatriz. Sono rimasto a guardarla, e mi sono innamorato di lei».

Il postino 

28 ottobre 2014

La poesia d'amore: strumenti

Letteratura: La Scuola Poetica Siciliana e il Dolce Stil Novo
IIB
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2014 - 15

Sì, ora vi spiego il significato del titolo.
Oggi, con la classe seconda B abbiamo iniziato il nostro viaggio (sarà breve ma lascerà il segno ... speriamo) attraverso la poesia d'amore del 1200, la Scuola poetica siciliana e la poesia del Dolce Stil novo. Il nostro percorso sarà un po' atipico, partiremo da poesie d'amore attuali per poi fare un salto indietro nel tempo, insomma l'opposto di quello che generalmente si dovrebbe fare, ma basta arrivare al punto... o no?

In primo luogo inserisco subito i link alle lezioni precedenti dalle quali attingeremo ... ovviamente.

http://goccediarmonia.blogspot.it/2012/11/iia-letteratura-la-poesia-damore-del.html
http://goccediarmonia.blogspot.it/2012/12/iia-la-poesia-damore-del-duecento-2.html


Strumenti. Per leggere una poesia abbiamo bisogno di conoscerne il linguaggio quindi abbiamo unito alla lettura di poesie d'amore il ripasso o lo studio alcune figure retoriche. Di seguito inserirò i testi letti e analizzati per poi spiegare le attività che i ragazzi dovranno svolgere, così da riconoscere le figure retoriche ma anche usarle.

A me pare uguale agli dèi 
chi a te vicino così dolce 
suono ascolta mentre tu parli 
e ridi amorosamente. Subito a me 
 il cuore si agita nel petto 
solo che appena ti veda, e la voce 
si perde nella lingua inerte. 
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, 
e ho buio negli occhi e il rombo 
del sangue nelle orecchie. 
E tutta in sudore e tremante 
come erba patita scoloro: 
e morte non pare lontana 
a me rapita di mente. 

Saffo - A me pare uguale agli dèi 

(Allitterazione)
Se il cuore si lamenta
la mente lo rincuora.
La mente si accontenta
il cuore tenta ancora.
La mente raramente
rammenta ciò che ignora
e mente assiduamente
al cuor che s'innamora.
Ma un cuore che si spezza
non sente più ragione
la mente scende al cuore
per chieder spiegazione.
Ma intanto il cuore sale
dal centro del torace
e va verso la mente
per darsi un po' di pace.
Nel mezzo del cammino
su un groppo che c'è in gola
la mente incontra il cuore
lo ascolta e lo consola.
Gemelli Ruggeri, Smemoranda 1995
(Similitudine e metafora)
Il mio diletto è candido e vermiglio.
Il mio diletto è bello e prosperoso,
distinto tra duemila, diecimila,
e la sua testa è oro, oro che brilla.
I suoi riccioli? Grappoli di palma,
nerissimi, corvini.
I suoi occhi come occhi di colombo,
muovono rivi d’acqua
specchiano cieli teneri.
E le sue guance sono come aiuole,
di giunchiglia, di balsami.
Fatemi dire come son le labbra…
Due rose fresche e colte in paradiso.
E le sue mani? Mani fatte al tornio,
cariche di topazi inanellati.
Il suo petto è abbagliante come avorio
Cosparso di zaffiri;
e le sue gambe, colonne alabastrine
su piedistalli d’oro.
In quanto al portamento, è insigne come
il portamento dei cedri del Libano.
Ma la sua bocca è colma di rosolio,
bocca amabile, bocca deliziosa;
in lui tutto è delizia.
Questo è il diletto mio, l’amante mio,
o figliole di Gerusalemme.
Cantico dei Cantici, trad. di Cesare Angelini, Einaudi
(Personificazione)
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Kahlil Gibran
(Anafora)
Come ti amo?
“Come ti amo? Lasciami contare i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità, di altura e di estensione che l’anima mia, può raggiungere, quando al di là del corporeo, tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane, alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza, con cui essi rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze, e quella che fanciulla, mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore che credevo, aver smarrito. Coi miei santi perduti.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
E se Dio vuole, ancor meglio, t’amerò dopo la morte.”
Elizabeth Barrett Browning

1. Ricercare la definizione delle figure retoriche.
2. Sottolineare nei testi le figure indicate.
3. Scegliere una delle quattro poesie (la lirica di Saffo l'abbiamo usata per introdurre la lezione) e scrivere un ricalco poetico per similitudine o contrasto usando però sempre la stessa figura retorica.
I testi dovranno cambiare completamente nell'intenzione poetica, cioè non saranno più poesie d'amore ... gli autori ci perdoneranno per amore della cultura e della conoscenza della lingua italiana. Mi raccomando l'uso degli aggettivi, ricercati e poco consueti nel vostro parlare quotidiano.

to be continued
















9 dicembre 2012

IIA: La poesia d'amore del Duecento 2

Saffo - A me pare uguale agli dèi 
A me pare uguale agli dèi 
chi a te vicino così dolce 
suono ascolta mentre tu parli 
e ridi amorosamente. Subito a me 
5 il cuore si agita nel petto 
solo che appena ti veda, e la voce 
si perde nella lingua inerte. 
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, 
e ho buio negli occhi e il rombo 
10 del sangue nelle orecchie. 
E tutta in sudore e tremante 
come erba patita scoloro: 
e morte non pare lontana 
a me rapita di mente. 

[da Lirici greci, in Poesie e discorsi sulla poesia, Mondadori, 1971] 
[trad. di Salvatore Quasimodo]



Abbiamo già iniziato il nostro breve percorso nella letteratura italiana, dopo due lezioni di spiegazione e analisi di testi sulla poesia d'amore del tredicesimo secolo è ora di fare un passo avanti. Al termine di questa lezione, che per i casi fortuiti della scuola durerà 3 ore, avremo le nostre prime poesie d'amore.
Elencherò le attività che verranno svolte in classe.

1. riassumere brevemente il contenuto delle poesie lette.
2. fare un elenco delle parole più usate dai poeti e costruire una tabella a due uscite come la seguente:


LE PAROLE DEGLI STILNOVISTI
IN VOLGARE
IN ITALIANO MODERNO CON SINONIMO















3. Ripasso delle principali figure retoriche studiate l'anno scorso aiutandoci con alcune poesie d'autore: similitudine, metafora, personificazione, allitterazione, anafora, sinestesia


(Allitterazione)
Se il cuore si lamenta
la mente lo rincuora.
La mente si accontenta

il cuore tenta ancora.
La mente raramente
rammenta ciò che ignora
e mente assiduamente
al cuor che s'innamora.
Ma un cuore che si spezza
non sente più ragione
la mente scende al cuore
per chieder spiegazione.
Ma intanto il cuore sale
dal centro del torace
e va verso la mente
per darsi un po' di pace.
Nel mezzo del cammino
su un groppo che c'è in gola
la mente incontra il cuore
lo ascolta e lo consola.
Gemelli Ruggeri, Smemoranda 1995

(Similitudine e metafora)
Il mio diletto è candido e vermiglio.
Il mio diletto è bello e prosperoso,
distinto tra duemila, diecimila,
e la sua testa è oro, oro che brilla.
I suoi riccioli? Grappoli di palma,
nerissimi, corvini.
I suoi occhi come occhi di colombo,
muovono rivi d’acqua
specchiano cieli teneri.
E le sue guance sono come aiuole,
di giunchiglia, di balsami.
Fatemi dire come son le labbra…
Due rose fresche e colte in paradiso.
E le sue mani? Mani fatte al tornio,
cariche di topazi inanellati.
Il suo petto è abbagliante come avorio
Cosparso di zaffiri;
e le sue gambe, colonne alabastrine
su piedistalli d’oro.
In quanto al portamento, è insigne come
il portamento dei cedri del Libano.
Ma la sua bocca è colma di rosolio,
bocca amabile, bocca deliziosa;
in lui tutto è delizia.
Questo è il diletto mio, l’amante mio,
o figliole di Gerusalemme.
Cantico dei Cantici, trad. di Cesare Angelini, Einaudi
(Personificazione)
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro

per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Kahlil Gibran

(Anafora)
Come ti amo?
“Come ti amo? Lasciami contare i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità, di altura e di estensione che l’anima mia, può raggiungere, quando al di là del corporeo, tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane, alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza, con cui essi rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze, e quella che fanciulla, mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore che credevo, aver smarrito. Coi miei santi perduti.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
E se Dio vuole, ancor meglio, t’amerò dopo la morte.”
Elizabeth Barrett Browning



4. l'amore nel tempo: viaggio tra musica, immagini, poesie, parole in scena.
La lezione sarà intervallata da "altri" modi di parlare d'amore, che scopriremo non troppo diversi da quelli dei nostri duecentisti.

                      



                       

Per rilassarci un po' ho pensato di vedere insieme a voi alcuni video sulla storia d'amore più famosa al mondo, quella di Romeo e Giulietta, ma prima di vedere i video, leggiamo insieme come, all'inizio della tragedia, la mamma comunica a Giulietta che hanno deciso di farla sposare, ma soprattutto come incontrerà il suo futuro sposo.


MONNA CAPULETI - (A Giulietta)
Che dici: senti di poterlo amare
quel gentiluomo? Lo vedrai stanotte,
alla festa, da noi: cerca di leggere
quel ch’è scritto nel libro del suo volto,
e scopri in esso tutta la delizia
che la bellezza ha scritto di sua mano;
osserva come tutti i lineamenti
sono armonicamente coniugati
sì che ciascuno presta gioia all’altro;
e tutto quel che in questo bel volume
ti rimanesse oscuro, puoi trovarlo
negli occhi suoi, come una “nota a margine”.(22)


una versione moderna dell'incontro tra Romeo e Giulietta









la famosissima scena del balcone





Attività di manipolazione e produzione di testi poetici


1. esercizio di ricalco poetico di una delle poesie analizzate e lette in classe (le poesie sono nove) - potrete trovare un esempio di ricalco (giusto per ripassare) in questo utile sito 

2. scrivere due poesie:
- una nello stile del Dolce Stil Novo utilizzando le figure retoriche conosciute e un linguaggio che sia molto vicino ai poeti del 1200, ovviamente utilizzando il metro poetico del sonetto;
- la seconda poesia dovrà essere composta ispirandosi alle poesie lette, alle canzoni ascoltate e ai video, dovrete utilizzare sempre le figure retoriche ma senza uno schema metrico preciso, una poesia completamente libera



3 marzo 2012

IIIA: Viaggio nel mondo dell'adolescenza - testi dei ragazzi


 by Lorenzo


In questo spazio inseriremo i lavori dei ragazzi svolti nel corso di tutto l'anno relativi alle diverse tematiche legate al mondo dell'adolescenza, il lavoro di preparazione ai testi è stato svolto in classe e all'interno del blog.

 queste le loro idee sull'adolescenza
(vi propongo una pagina di quaderno che mi dà la sensazione di entrare in classe)




1. gli adolescenti e l'amore


ovviamente siamo partiti dall'argomento maggiormente "gettonato" e anche qui abbiamo buttato sulla lavagna e sul foglio quello che ne pensavamo ... è stato divertente ;-) perché sono venuti fuori dei pensierini niente male, ma anche l'aspetto del bambino che è ancora nell'adolescente, in un corpo che sta cambiando





Dopo aver svolto diverse letture, attraversato il modo di amare e di parlare d'amore nelle diverse età, nei diversi autori era giunto il momento di dare la parola ai ragazzi


ma quanto è difficile esprimere l'amore?
come primi esercizi abbiamo immaginato di narrare il primo incontro, poi siamo passati alla lettera d'amore
ecco qui i testi dei ragazzi


e ora le riflessioni



Amore significa provare un sentimento per una persona e cercare di capirla, aiutarla in ogni attimo che si è infelici, amore significa anche avere delle cose in comune che rendono tutto più speciale. Questa parola contiene in sé dei significati profondi. Il vero e proprio valore di questa parola si conosce nell’ adolescenza. Magari però le cose si prendono meno seriamente che in un rapporto tra adulti anche perché, quando si è degli adolescenti, non si hanno pensieri e non si dà molto peso alle decisioni da prendere insieme o agli sbagli che si fanno, quello che conta è restare con la persona che si ama. Il tipico esempio di due adolescenti che per amore hanno superato qualsiasi ostacolo ( anche la morte) sono Romeo e Giulietta . I due giovani si incontrarono per la prima volta al ballo dei Capuleti e tra loro fu amore a prima vista (in realtà Giulietta era già stata chiesta in sposa dal conte Paris) . Poi Romeo sente Giulietta promettergli il suo amore nella famosa “scena del balcone” , così i due decisero di sposarsi. Numerosi erano gli ostacoli che impedivano loro di amarsi, ma ,nonostante tutto sono rimasti nella storia per il loro amore. Forse però quando un rapporto tra adolescenti finisce, si soffre di più pur avendo meno esperienze degli adulti. Ma un amore tra adolescenti è molto più bello di un amore tra adulti, perché quando un adolescente si innamora nota i minimi particolari; da uno sguardo sfuggente  al solo tocco di due mani, da una parola dolce ad un sorriso e così via …  In un rapporto d’amore (sia tra adolescenti che tra adulti) si hanno i momenti felici e quelli tristi. I momenti felici sono quelli in cui si sta da soli mano nella mano a fare una passeggiata (magari nel parco), oppure si sta insieme a parlare e confidarsi e nello stesso tempo ridere e scherzare. Invece i momenti tristi sono quando si sente la lontananza della persona dei propri sogni o peggio quando ci si lascia.
Claudia

Amore. Un sentimento che può essere fondamentale nella vita, ma che può anche essere inutile. Ci sono persone che si chiamano “amore”, ma non si amano veramente; ce ne sono altre, invece, che provano un sentimento profondo l'una per l'altra.
Sul tema “amore” sono stati scritti centinaia di componimenti poetici e di canzoni. Basti solo pensare che l'amore è cantato in tutte le lingue e in ogni luogo del mondo. In tutte le canzoni si canta dell'amore nel suo lato bello (per esempio: Il più grande spettacolo dopo il Big Bang), sia nel suo lato peggiore (per esempio: Spaccacuore). Come nella letteratura ci sono molte poesie che rendono l'amore di una persona per l'altra immortale. Indimenticabile è la poesia “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante Alighieri in “Vita Nova”, dove l'amore per Beatrice viene innalzato a qualcosa di più.
Quando si diventa adulti l'amore è diverso da quello dei giovani: è un sentimento che lega nel profondo due persone. È molto più maturo e il legame diventa quasi indissolubile, fino al fatidico passo del matrimonio, che lo rende “eterno”. Cosa completamente diversa negli adolescenti, nei quali una relazione “seria” può durare anche una settimana.
È un sentimento che nasce già da quando si è giovani, nel periodo dell'adolescenza, un momento specifico della vita in cui tutti i ragazzi cominciano a provare sensazioni nuove ed emozioni nuove: i ragazzi della mia età escono con gli amici, si mandano messaggi e cominciano a notare una persona in particolare tra tutte le altre.
I ragazzi provano un amore meno intenso rispetto a quello delle ragazze. Ai maschi (o quantomeno alla maggior parte di loro) le ragazze piacciono per il loro aspetto fisico, e a volte non si curano del resto. Le ragazze sono diverse. Si innamorano per il carattere, e solo dopo notano anche l'aspetto fisico: si innamorano con il cuore. Le femmine, al contrario dei maschi, non abbandonano il loro amore solo perché hanno visto qualcuno più carino.
Il fatto è che l'amore dalla nostra generazione a quella dei nostri genitori è cambiato completamente. Una volta i ragazzi e le ragazze si mandavano lettere d'amore, si davano appuntamenti, cercavano di essere gentili e disponibili, e facevano tutto nel modo più romantico possibile. Adesso siamo più introversi. La dichiarazione d'amore consiste nel mandare un messaggio sul cellulare, non ci si danno appuntamenti e ogni cosa viene fatta molto più timidamente.

Probabilmente il modo di manifestare i sentimenti cambierà ancora tra la mia generazione e quella che ci succederà, ma voglio concludere con una citazione tratta da “Il Piccolo Principe”: Non si vede che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi.
Michela


Amore , per gli adulti questa parola non può essere usata dai giovani , perché quando due giovani si innamorano , quella si  chiama "cotta" , perché il loro amore non durerà per sempre e non durerà fino al matrimonio o dopo . 
Anche gli adulti prendono delle cotte ; all'inizio  ci si sente euforici , si arrossisce quando ci si incontra , ci si sente imbarazzati a mostrare davanti agli altri un sentimento, soprattutto tra gli adolescenti , e c'è chi arriva ad avere un comportamento stupido per attirare l'attenzione della propria innamorata ; ma ci sono altri sintomi da innamoramento : mal di pancia , quando si avvicina l'ora di incontrasi , paura  di non piacere abbastanza . 
Ci si può sentire anche tristi , quando si litiga , quando si viene lasciati per qualcun altro o l'innamoramento finisce . Nell'adolescenza queste cose possono sembrare un dramma , una cosa irrisolvibile ,  che trova soluzione quando si incontra un'altra " anima gemella " .
Per gli adulti invece la cosa è più complicata , perché il rapporto viene vissuto in modo diverso , e si pensa di creare un futuro ed una famiglia  insieme ; perciò se un rapporto finisce la cosa è più dura da affrontare e si prova più dolore , si sente un vuoto dentro. Alcune coppie si sentono più unite quando hanno in comune gli stessi gusti musicali , per quanto riguarda i film ecc...  Molti scelgono la propria canzone , che rimarrà per sempre loro . 
Questa è una definizione generale dell'amore , ma ognuno può dare una propria interpretazione del sentimento.
L'amore è un sentimento profondo che crea un forte legame tra due persone, che non si può fermare solo  all'aspetto esteriore ma, se è vero amore, arrivare fino all’anima .
Gioia


L’amore  è la cosa più bella che ogni persona scopre nella propria vita,esso si manifesta attraverso dei brividi che provi  quando vedi una persona che ti interessa ,quando ti escono le lacrime dagli occhi per momenti di dolore e felicita; nel momento in cui due persone condividono i propri  sentimenti,emozioni e pensieri;e si manifesta attraverso dei piccoli gesti quotidiani.
La parola amore è una parola impegnativa  perché significa volere bene  veramente. Purtroppo oggi molto spesso  viene usata per abitudine,senza saperne il vero significato. lo vediamo anche attraverso le realtà o anche dei film, dove ci si innamora ma con facilità ci sono  tradimenti a vicenda, ci si lascia alle prime difficoltà.
Quindi l’amore è un sentimento che concretamente  impegna  a vivere l’onestà,bontà,amicizia,solidarietà con gli altri.
Per me  l’amore è un sentimento magico dove ognuno di noi deve essere sincero a  vicenda ,  capire prima di tutto se la persona di cui ti stai fidando e nello stesso tempo confidando , è una persona che come me crede alla stessa  cosa vitali, cioè L’AMORE. 
Myriam 




L'amore per me è una cosa bellissima. Amare significa esserci sempre, in ogni momento, prendersi cura della persona amata, portarsi rispetto l'uno con l'altro. Bisogna essere convinti di quello che si fa.
Gli adolescenti sono molto ingenui riguardo all'innamorarsi, si basano sulla bellezza, gli importa darsi baci appassionati e "volgari". Loro non sanno cosa può portare l'amore.
Anche io sono un’ adolescente ingenua; pensavo di migliorare il mio aspetto estetico per quella persona che a me piaceva,volevo apparire agli occhi degli altri,essere importante,ma mi sbagliavo,quella persona era interessata ad altre ragazze,formose e belle. Nell'età dell'adolescenza,a volte,succede di cambiare ragazzo ogni mese,come se fosse "usa e getta" , dopo essersi dati tanti baci "appassionati", si getta via come per dire "No,ne voglio provare un altro". Farsi quelle foto stupide e metterle nei social-network, modificarle con tutti cuoricini, ma a cosa servono?!  Quello non significa amore vero! 
Secondo me si dovrebbe aspettare l'amore giusto;quello con cui ti sposerai, passerai tutto il resto della tua vita. Così facevano gli adulti; i nostri genitori, quando erano adolescenti, si godevano ogni giorno al meglio,ridendo,giocando con pochissimo,e soprattutto non aspettavano "il principe azzurro". Poi si fidanzavano,si godevano la loro vita da coppia e poi,con la consapevolezza di voler il proprio compagno per il resto dei loro giorni, condividevano il matrimonio.
Io credo che l'amore tra adulti e amore tra adolescenti sia molto diverso e preferisco l'amore adulto,cioè pensare al vero amore, quindi aspetterò.
Questa è una frase che mi piace molto:-" Tieniti stretta la tua adolescenza goditi la vita!"
Iris


Amore, è una parola molto importante nella nostra vita, che nel bene o nel male proviamo sempre e che ci accompagna. Non è molto semplice spiegarne il significato perché ne ha molti ma lo si può definire in una frase: “L’amore è tutto”. Saperlo usare e beneficiarne lo sanno fare tutti perché è un sentimento che proviamo fin da subito. Ma ci sono volte in cui non ci accorgiamo come lo stiamo usando e questo ci porta a soffrire molto. Sopratutto noi adolescenti che alcune volte non siamo consapevoli di ciò  che facciamo e la conseguenze sono dure da pagare. Io credo che l’amore tra adolescenti abbia più valore rispetto a quello adulto. Quando si è adolescenti tutto si vive a 360 gradi ed è come se il resto del mondo non esistesse. Si riesce a capire quali errori sono stati commessi e si cerca di evitare di ripeterli. E poi si provano emozioni e si sentono sensazioni indescrivibili, che l’amore adulto ha già provato e scoprirle da adolescenti è molto meglio. L’amore fra adulti, invece, è molto più noioso perché queste sensazioni sono state già provate anche se è sempre un piacere riprovarle. Un'altra cosa che amo nell’amore adolescenziale è la prima volta in cui ci si innamora, in quel momento si perde del tutto la cognizione del tempo, si sente la sensazione di essere finalmente completi, di avere tutto ciò che ci serve per vivere bene. Non trovo le parole giuste per spiegare cosa si provi, ognuno di noi prova emozioni diverse. Una cosa che posso dire, e che sicuramente so che è ovvia, è che non ci si sente mai tristi e che si comincia a vedere le cose in un altro modo, si comincia a capire di avere bisogno di qualcuno al nostro fianco che sappia darci qualcosa in più, oltre l’amicizia. Quando si sta insieme a qualcuno ci si aspetta che questa persona ci ricopra di affetto e amore. Per dimostrare questo servono dei gesti che in una coppia devono essere compiuti da entrambe le parti. Non ci vuole chissà che cosa per dimostrare quanto si ami una persona o ci si tenga. Basta anche una lettera scritta, senza copiare le frasi da internet, ovviamente, un fiore, dei cioccolatini, un pupazzo, un appuntamento, un bacio e un “ti amo”, quello ci deve sempre stare. Questo rende felice chiunque, ma a volte ci sono gesti che possono ferire. Questo è uno degli aspetti che odio di più, ma ci sono anche molti altri lati negativi su questo sentimento. A volte quando si è troppo presi basta un passo falso a rovinare tutto. Si può rovinare un rapporto in molti modi, ma senza dubbio quello più brutto è ferire una persona nel profondo con gesti poco apprezzabili. Ad esempio, la mancanza di rispetto nei confronti della persona amata o anche trascurare il proprio partner dimenticando anniversari, appuntamenti. Sinceramente ci son ben altre cose peggiori come il tradimento, ma non vorrei rovinare il clima con questa bruttissima parola. Bé che dire, l’amore è la cosa più importante che ci sia stata data e dobbiamo imparare a rispettarlo e ad usarlo, come ho detto prima, con consapevolezza e non abusarne. L’unica cosa fondamentale è quella di amare solo ed esclusivamente con il cuore perché la ragione a volte non fa che complicare le cose.
Francesca


I ragazzi insieme alla professoressa Zolfo hanno realizzato delle simpatiche vignette sul tema dell'amore.

CLAUDIA

FRANCESCA

RICCARDO

FEDERICO

MYRIAM

IRIS


GIOIA


2. il futuro: speranze e paure, con uno sguardo al mondo di oggi


i ragazzi hanno dovuto scegliere la scuola superiore, ma soprattutto è stato d'obbligo dare uno "sguardo" al mondo di oggi, il mondo del lavoro e delle mille difficoltà, al valore della cultura, e al mondo del futuro, del loro futuro.
Abbiamo di nuovo argomentato delle scelte, ci saremo riusciti? saranno stati convincenti?



Giunta in terza media ho deciso di riflettere bene sulla scelta della scuola superiore. All’ inizio avevo pensato di prendere il liceo linguistico perché mi sarebbe piaciuto imparare nuove lingue come lo spagnolo e il tedesco e perché no, in futuro fare l’ interprete  , ma poi dopo un po’ di tempo che avevo in testa quell’ idea, una mia amica mi ha parlato molto bene del liceo classico. Ero molto interessata alle materie nuove come lo studio di grandi filosofi e di lingue antiche come il latino e il greco. Anche ai miei genitori  sembrava piacere l’ idea. L’ unico problema è che in questa scuola bisogna studiare molto. Così sono arrivata alla scelta finale : il liceo scientifico. Quando siamo andati a visitarlo durante il corso di orientamento, organizzato dalla nostra scuola, mi è sembrato davvero ben organizzato con aule informatiche e il laboratorio di chimica. Sin dall’ inizio ho preferito il liceo alle scuole professionali perché nel liceo credo ci siano delle materie per cui sono più portata e che mi piacciono di più, anche se l’ istituto professionale ti offre la possibilità di cimentarti subito nel lavoro; inoltre  l’ ho preferito anche perché penso di proseguire gli studi universitari. Nella società di oggi  lo studio è di fondamentale importanza perché in qualunque lavoro che si voglia fare si ha bisogno di una laurea che ti permetta di crearti un buon futuro. È anche vero però che oggi ci sono pochissimi posti di lavoro e in Italia è molto alto il numero dei disoccupati, specialmente i giovani che sono costretti a rimanere a casa senza far niente dalla mattina alla sera. Un altro problema è che noi giovani non abbiamo molta voglia di studiare e non siamo spinti dalla curiosità di scoprire nuove cose che poi farebbero parte della nostra cultura. Quindi in conclusione credo che sia necessario che continui con gli studi impegnandomi a fondo e cercando il maggiore possibile di crearmi un futuro migliore e quindi di conseguenza, migliorare la mia vita.
Claudia Taloni





3. l'amicizia, vivere nel gruppo: tra il conformismo e l'affermazione dell'identità



Io penso che nella mia classe, ma soprattutto nella mia scuola ci siano dei gruppi. Lo dico, perché ci sono passata anch’io quando facevo la prima media. Tutti si dividevano in gruppetti e c’era chi veniva lasciato in disparte, come me. Io non riuscivo ad integrarmi perché i miei compagni erano diversi da me e per questo non riuscivano a capire le mie esigenze. Ora la situazione è cambiata, ma nella mia classe c’è ancora qualcuno che fa parte di questi gruppi. Io non sono nella lista. Ho altri amici al di fuori e sto bene come sto. Ma ora vorrei esprimere pensieri su quanto riguarda il “gruppo” in generale basandomi anche sulla mia esperienza personale. Innanzitutto il gruppo è formato da varie persone con un capo gruppo, molto spesso ribelle e arrogante verso gli altri. Ovviamente, nel gruppo, ci sono alcune regole da rispettare. Se il capogruppo decide di compiere un gesto anche il resto lo fa. È come una catena. Uno si muove, gli altri si muovono. Nei gruppi che ho incontrato io ci sono ragazzi che seguono una determinata tendenza per la moda, ad esempio, e la cosa più sconcertante è che tutti sono uguali. Sono vestiti allo stesso modo, fanno le stesse cose, parlano nello stesso modo. Nessuno ha una sua personalità, un suo pensiero. Solo uno, il capogruppo. Questo è uno degli aspetti oscuri del “gruppo”, un aspetto che ormai è diffuso in tutto il mondo. Si è disposti  a perdere il proprio essere per seguire qualcuno che non sa neanche lui chi è. Io penso che questo modo di fare rovini il proprio carattere, la propria persona. È come se si venisse manovrati da qualcuno che ha l’assoluto controllo sulle personalità degli altri. Questa non è una costrizione ma una scelta di appartenere ad un gruppo dove i pensieri tuoi non contano ma solo quelli di uno. Poi ci sono gruppi fondati sul vero e sincero sentimento dell’amicizia che sono ben diversi da quelli descritti prima. In questo gruppo le persone sono libere di fare quello che vogliono, di dire quello che vogliono. Si sta insieme, ci si diverte, si scherza e si sceglie cosa fare sentendo le proposte di tutti e decidendo insieme. In questo modo non si opprime la propria personalità, si è proprio apprezzati per quello che si è e per quello che si sa dare agli altri. Tutti sono liberi di esprimersi come meglio credono e questo significa appartenere ad un vero gruppo. Per quanto riguarda me io faccio parte della seconda categoria e mi trovo abbastanza bene. Per essere accettati dagli altri bisogna saper farsi conoscere per quello che si è e non comportarsi allo stesso modo degli altri. Questo porta solo ad un danneggiamento di se stessi.
Francesca

4. conflitto generazionale: il difficile rapporto genitori - figli

5. il sentimento della solitudine: ci siamo fatti dare una mano da Leopardi ... lo ammettiamo, ma chi più di lui ci parla di adolescenza e disagio giovanile?




La solitudine è la condizione di chi vive solo, o si sente solo, isolato dagli altri. La solitudine da alcune persone viene cercata e considerata come un modo per riempire un’ intera vita segnata dal dolore. Come il poeta Giacomo Leopardi. Leopardi infatti sin da adolescente, non avendo ricevuto affetto dai genitori, si rifugia nello studi dove capisce che la vita non ha uno scopo preciso e matura così una concezione pessimistica dell’ esistenza umana. Quindi durante questo periodo riflette sulla vita e su se stesso e nella poesia “L’ Infinito” racconta il rapporto tra l’ uomo e la natura e come esso riesca a trovare un po’ di pace in un ambiente naturale . Personalmente anch’ io mi trovo bene in mezzo alla natura dove non riesco a pensare più a nulla, dove comincio a viaggiare con la mente, dove finalmente mi sento me stessa. E sono quelli gli attimi che possono cambiare la tua vita e renderla migliore. Una cosa che condivido con il poeta è il pensiero che per essere felici in una vita di solitudine bisogna condividerla con gli altri. Ci sono persone che, invece, hanno paura della solitudine, perché essere soli e rimanere soli vuol dire non avere nessuno accanto; ed è proprio la paura di perdere le persone che ci stanno più a cuore che ci porta un grande dolore dentro che può essere ancora più difficile da affrontare della solitudine. Io anche ho un po’ paura di rimanere sola, ma forse un po’ tutti hanno la consapevolezza che anche ad un minimo litigio con un amico o un parente, non fai altro che allontanare questa persona da te. Oggi ormai le persone sole si trovano in tutto il mondo. Queste persone sono state vittime di un mondo di pregiudizi e hanno bisogno dell’ aiuto, della solidarietà e anche dell’ affetto di ognuno di noi. Ad esempio queste persone oggi sono quelle che non hanno più nessuno, né una casa né una famiglia ed ora soffrono la fame. Le persone hanno molte cose in comune con gli animali, una di queste è vivere in gruppo. Gli animali vivono in branchi dove a dominare è il più forte e il più debole viene “schernito” e cacciato via o addirittura ucciso. Anche tra gli uomini  il più debole ed indifeso viene in un certo senso allontanato dalla società. Questo fenomeno può essere chiamato anche razzismo.
Claudia Taloni

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