blog didattico della prof.ssa Simona Martini - questo spazio conterrà solo le lezioni, per una fruizione più semplice del materiale rimando al sito http://goccediarmonia.altervista.org/
Grammatica
descrizione
Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì
Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.
29 dicembre 2014
26 dicembre 2014
Nei panni dell'altro o di altro: metamorfosi
Il mito
IC
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2013/14
Leggiamo insieme alcuni miti delle metamorfosi, cioè miti all'interno dei quali avviene una trasformazione, infatti metamorfosi è una parola di origine greca e significa proprio trasformazione.
Un famoso poeta latino scrisse un'opera intitolata proprio Le Metamorfosi, lui era Ovidio e noi leggeremo qualche passo tratto dalla sua opera.
Un famoso poeta latino scrisse un'opera intitolata proprio Le Metamorfosi, lui era Ovidio e noi leggeremo qualche passo tratto dalla sua opera.
Questi i miti che ho scelto per voi: Apollo e Dafne, Minerva e Aracne e Giove e Licaone. I testi che leggeremo insieme li potete trovare cliccando sulla farfalla.
Per raccontare meglio questi miti aiutiamoci con altri documenti.
(clicca sulle immagini)
- leggere i tre miti
- ricostruire lo schema narrativo
- analizzare il passo della metamorfosi vera e propria
Passiamo ora alla seconda parte del percorso ... trasformiamoci!
Per questa attività ho preso spunto dal blog di una bravissima professoressa di arte, più precisamente il blog si chiama didatticarte e il post al quale mi riferisco si intitola Pareidolia: vedere ciò che non c'é cito dal blog:
Si tratta di un fenomeno istintivo, conosciuto come pareidolia, cioè la tendenza a vedere forme ed oggetti riconoscibili nelle strutture amorfe che ci circondano. Questa capacità innata è dovuta probabilmente alla necessità che avevano i nostri antenati preistorici di riconoscere un eventuale predatore mimetizzato tra la natura: riuscire a collegare pochi elementi visibili per individuare un animale feroce era necessario alla sopravvivenza della specie!Insomma, vediamo volti o altro lì dove non ci sono ecco alcuni esempi:
le immagini sono tratte dal sito http://www.themarysue.com/things-that-look-like-faces-pareidolia/#geekosystem
Mi direte voi: ma cosa c'entra tutto questo con la metamorfosi?
Sceglieremo un oggetto, inventeremo un mito della metamorfosi e ci trasformeremo nell'oggetto. La descrizione della trasformazione come dell'oggetto dovrà essere minuziosa.
Per la descrizione dell'oggetto vedi il libro di testo di Marcello Sensini, Parole come strumenti, vol. B. Lessico e Scrittura
Come scrivere il mito?
Sappiamo che il mito, come ogni testo narrativo ha una struttura tripartita (introduzione, sviluppo, conclusione), quindi dobbiamo tener conto delle caratteristiche di queste tre parti che abbiamo ampiamente analizzato.
In secondo luogo bisogna scrivere un mito, quindi inserire le caratteristiche del genere, per fare questo partiamo dall'analisi di uno dei mito analizzati, ad esempio quello di Aracne e poniamoci alcune domande, proprio da queste potremmo iniziare a pensare al nostro mito della metamorfosi.
- Quale fenomeno devo spiegare? Perché il ragno tese la sua tela.
- Quali sono i personaggi? Una giovane tessitrice, una dea invidiosa.
- Quali le situazioni? La dea sfida la tessitrice; si svolge una gara di tessitura tra le due; la giovane vince; la dea la punisce trasformandola.
Non ci resta che:
- scegliere in cosa vogliamo o "siamo costretti a trasformarci" (ispirandoci agli oggetti visto o ad altro);
- rispondere alle domande;
- preparare lo schema del mito;
- e ... scriverlo?
I lavori dei ragazzi
18 dicembre 2014
Un sogno ad occhi aperti
Nell'ambito della settimana dedicata all'intercultura (vedi le attività nello specifico) oggi i ragazzi di seconda hanno visto il film Un sogno ad occhi aperti, bellissimo film con una fantastica colonna sonora.
La classe dovrà svolgere le seguenti attività
1. Raccontare gli episodi dell'intero film (testo narrativo) in prima persona, nei panni di uno dei seguenti personaggi:
- il protagonista (il giovane David)
- il suo nuovo vicino di origini Jamaicane
- la mamma di David
ricorda che ogni evento verrà raccontato dal punto di vista del personaggio, quindi dovrai avere molta cura nella stesura delle sequenze riflessive
2. Scrivere un testo riflessivo esprimendo le tue riflessioni sui molteplici messaggi proposti dal film, doverosi saranno i riferimenti ai singoli episodi utili a confermare quanto da te espresso
Etichette:
intercultura,
razzismo,
sogno
17 dicembre 2014
La città incantata
Questa mattina insieme ai ragazzi di prima media abbiamo visto il film La città incantata. Il film è stato bellissimo, ma ora è tempo di analizzarne i contenuti.
Di seguito le attività da svolgere:
1. leggere e studiare le caratteristiche della fiaba analizzate in classe;
2. leggere la seguente pagina con la trama del film e i nomi dei personaggi:
3. rintracciare nella trama ruoli dei personaggi e funzioni principali e creare due mappe mentali;
4. raccontare ad alta voce la trama del film;
5. scrivere delle riflessioni riguardanti: opinioni personali e tematiche affrontate nel film animato
10 dicembre 2014
Testo descrittivo: trasformazione di una descrizione
Testo descrittivo
IC
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2013/14
Vi propongo un esercizio sul testo descrittivo svolto in classe stamattina in modo collaborativo. (lo metto per gli assenti e per chi si fosse assentato mentalmente).
Di seguito leggerai la
descrizione soggettiva di un paesaggio. Analizzala attentamente e poi svolgi
gli esercizi.
La
maestosità delle colline, l'aria fresca, e il leggero rumore del ruscello che
si avvertivano in questo parco regalavano una sensazione di libertà
indescrivibile. Il vento era fresco, piacevole e il prato, rigoglioso e
profumato sembrava simbolo puro di estate. Gli alberi erano altissimi e folti,
alcuni fioriti altri completamente verdi. L'acqua che scorreva dal fiumiciattolo
era limpida, quasi cristallina. Il sole illuminava i campi e faceva fiorire le
rose che erano un incanto. In alto il cielo era blu e spesso si vedevano stormi
di uccelli neri che interrompevano la sua uniformità. Il paesaggio era così
paradisiaco e i suoi colori così delicati da farlo sembrare il dipinto di un
pittore professionista che esterna tutta la sua sensibilità più profonda.
TRASFORMAZIONI: RICORDA CHE DEVI ANCHE AMPLIARE LA DESCRIZIONE OLTRE A QUANTO RICHIESTO
- Analisi:
sottolinea i piani descrittivi, gli aggettivi e le figure retoriche
- trasforma la descrizione facendo in modo che il
luogo diventi misterioso e pauroso
- trasforma la descrizione facendo in modo che il
luogo diventi romantico
- trasforma la descrizione facendo in modo che il
luogo diventi divertente
- trasforma il testo che vuoi dei tre scritti in una
poesia in versi liberi, utilizzando le seguenti figure retoriche:
- onomatopea, sinestesia, metafora, similitudine,
personificazione (esercizio che svolgeremo in seguito)
Ricalco fatto in classe: trasforma la descrizione facendo in modo che il luogo diventi misterioso e pauroso
L’oscurità delle colline che si scorgevano all’orizzonte sovrastava quel luogo malefico, l’aria era gelida e putrida e il forte rumore dell’acqua della palude che scorreva fluida come sangue bollente incuteva un terrore indescrivibile. La voce del vento sussurrava inquietanti parole misteriose tagliando il volto con la sua mano oscura, lampi lucenti e improvvisi svelavano un prato di rose ghiacciate bianche e nere che non avrebbero più allietato nessuno. Gli alberi erano altissimi e spogli con tanti rami che sembravano braccia in cerca di prede. L’acqua del fiume ormai stagnante era nera come la pece, ribolliva tra grumi densi di melma. L’eclissi di quella notte era accompagnata da fosche nuvole nere che si muovevano velocemente come schiavi sotto la frusta. Il cielo scuro era rotto dal grido di neri corvi mentre occhi indiscreti scrutavano da dentro vecchi tronchi. Il paesaggio era così infernale e i suoi colori così pesanti da farlo sembrare una notte dopo una cena a base di fagioli con le cotiche.
2 dicembre 2014
Arredamento d'interni
Testo descrittivo
IC
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2013/14
Dopo una passeggiata all'aria aperta torniamo in casa ... e descriviamo un interno.
I ragazzi potranno scegliere di descrivere una stanza ispirandosi a uno dei dipinti proposti creati da Jacek Yerka.
La descrizione dovrà essere soggettiva e seguire un ordine dal generale al particolare o viceversa (tecnica dello zoom).
Ringrazio Emanuela Pulvirenti, docente di arte, perché grazie al suo sito/blog posso scoprire sempre modi nuovi d'insegnare.
Didatticarte
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