descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

19 dicembre 2021

Cibo: la consapevolezza di un bene prezioso



Cibo: la consapevolezza di un bene prezioso

Approfondimento nel percorso multi - disciplinare di educazione civica sullo spreco alimentare.



Cibo: la consapevolezza di un bene prezioso

1 dicembre 2021

Addio ai monti: cosa lascia Lucia?

 Leggiamo insieme il passo da I Promessi Sposi: Addio ai monti (fine ottavo capitolo).



A chi e a cosa Lucia dice addio? Cosa significano? Perché sono così importanti?



Identità 

Io, chi sono? da Corso di filosofia in tre secondi e un decimo di Daniele Aristarco

Vengo da ...


C'è una poesia di una scrittrice americana, George Ella Lyon, che si intitola Where I'm from che significa Vengo da ... la scrittrice ci racconta da dove viene, ma non parliamo solo di luoghi lei parla di tutto ciò che l'ha resa ciò che è luoghi sì, ma anche storie, persone, oggetti, odori, sapori, colori, momenti. Allora proviamo anche noi a scrivere da dove veniamo. Leggiamo prima qualche esempio della mia amica prof. ssa Valentina Felici https://padlet.com/valentina_felici/f7lo9j55vmjt

Ascoltiamo Daniele Aristarco.




e noi? noi da dove veniamo?

12 settembre 2021

Pillole di orientamento 1: decidiamo?

 Iniziamo la terza media, oggi è il primo giorno di questo ultimo anno, non vi devo ricordare che fra pochi mesi ci saranno delle decisioni da prendere quindi direi proprio di iniziare da come ci sentiamo, che ne dite?

Ragioniamo insieme su una serie di domande e da qui, ogni tanto, senza impegno ma con attenzione, rifletteremo su quanto emerso dalla discussione.






Il verbo decidere deriva dal latino e significa tagliare. Quindi ogni volta che prendi una decisione tagli via delle possibilità scegliendo una strada piuttosto che un'altra.

Fattori che influenza una decisione (qui ti aiuto io basandomi sulle tue risposte):
1. emozioni
2. la ricerca di una ricompensa
3. l'influenza delle relazioni interpersonali

Perché è difficile prendere decisioni?

Cosa possiamo fare? Quali strategie possiamo usare per superare gli ostacoli?

Prima di lasciarci e darci appuntamento alla "pillola" successiva vi faccio un'ultima domanda: 

Credi che la capacità di decidere sia una caratteristica delle persone perfette? O magari siamo perfetti perché sappiamo decidere? 

Vi leggo un breve passo da L'arte di sbagliare alla grande di Enrico Galiano (p. 80)
"Non preoccupatevi se a sedici anni andate male a scuola".










23 aprile 2021

L'Iliade dei sentimenti: un viaggio tra le emozioni e i sentimenti cari



Quest'anno ho deciso di raccontare e leggere alcuni passi dell'Iliade soffermandomi sui sentimenti, non quelli di guerra e di battaglie, non di vendetta e di odio ma i sentimenti che uniscono i protagonisti di questa storia millenaria e che Omero, o chi per lui, ci racconta e ci ha donato con straordinaria maestria.


Il nostro viaggio è iniziato da Ulisse, l'abbiamo letteralmente "presa alla larga" con un antefatto lontano, la storia di Elena che cerca il suo sposo tra i principi greci, la scelta come sappiamo ricadrà su Menelao ma gli altri saranno tutti sottoposti a giuramento; la scelta di Elena avrebbe potuto suscitare discordia quindi tutti i principi diventano potenziali difensori di Elena, la donna più bella del mondo allora conosciuto.


L'idea geniale è di Ulisse e proprio da lui e dal suo amore per Telemaco siamo partiti. Ulisse non vuole partire per la guerra dopo il rapimento di Elena e allora si finge pazzo, solo l'amore per suo figlio lo convincerà, anzi lo farà desistere dall'inganno.






Achille. Poi è arrivato lui, splendente solo come un semidio può essere. Achille innamorato di Patroclo ma con una madre, Teti, un pochino apprensiva. Abbiamo quindi ricostruito questo personaggio, l'eroe tra gli eroi e le sue debolezze, i lati dell'uomo più che del dio. I miei studenti sono stati concordi nel dire che il vero tallone di Achille è Patroclo, certamente il film li aveva fuorviati e confusi ma per loro non c'è stato nessun problema ad accettare un amore bello come quello tra i due principi, anche se un amore che, come spesso accade, convive con la morte. 


E arriviamo all'ira, la famosa ira di Achille, sì del passo abbiamo analizzato il contrasto con Agamennone, l'Atride, ma Crise ci ha colpito di più, lo strazio di un padre, l'amore di un padre che farebbe tutto quello che può per salvare sua figlia Criseide.

Storyboard delle lezioni: 

L'antefatto e Achille

- L'ira funesta


Abbiamo parlato anche della nostra rabbia, come si legge dalle lezioni, una rabbia "buona", quella rabbia che si trasforma in dissenso ... sì perché queste lezioni si sono presto incrociate con altre, perché la letteratura ci aiuta se solo se ci suscita domande quindi ... ecco il video che ci è piaciuto tanto.







Prima di andare avanti devo aprire una parentesi, ovviamente il prossimo passo è il famoso episodio di Ettore e Andromaca, si parlerà di famiglia, degli affetti più cari, della loro necessaria presenza e solido sostegno, di tutto ciò che ci fa stare bene e quindi ecco la nostra parentesi, una gran bella finestra sulla felicità che inevitabilmente ci ha portato a parlare del suo opposto: la tristezza.

Vi stupirebbe molto scoprire cos'hanno scritto i nostri piccoli amici ... una frase per tutte e poi vedremo se mi concederanno di scrivere altro:

"essere felice è scoprire che le fragole e le ciliegie sono mature"

Ecco la pagina di approfondimento parallelo: (cliccate sull'immagine)



Ed eccoci qui al passo che preferisco: Ettore, l'eroe troiano che si prepara all'ultima battaglia. Su cosa volevamo porre la nostra attenzione? Semplicemente sull'umanità e la grandezza di questo eroe, un uomo che è figlio, fratello, marito e padre, e dalla sua storia scoprire la forza di quei sentimenti che lo legano alla sua famiglia, sentimenti di uomo, i nostri sentimenti di uomini e donne, di piccoli uomini e piccole donne.







Ultima lezione: Achille e Priamo

- Lettura del combattimento tra Ettore e Achille dal testo di Baricco che affida ad Andromaca il racconto.
- Lettura dell'incontro tra Achille e Priamo dal testo della Miller, La canzone di Achille.
- Lettura del passo in versi ovviamente semplificato.
Riflessioni sulla figura di Priamo e sulla comprensione del passo.

28 febbraio 2021

Il salotto letterario: Un ribelle a Scampia

 lezione del 1 marzo 2021


Oggi vi racconterò una mia lezione, un'attività particolare già provata altre volte con questa classe, una prima media, ma che oggi ho proposto in modo guidato e strutturato, preparando anche individualmente i ragazzi.

Ho chiamato l'attività Salotto letterario perché la classe, anche se guidata, si confronterà liberamente sul libro letto. Parlare di una lettura tra undicenni non è proprio l'attività più semplice del mondo, ma ci sono due vantaggi: al compagno si dirà liberamente ciò che alla prof non diresti mai, gli argomenti di interesse per loro e il loro punto di vista emergeranno spontaneamente senza che loro se ne accorgano.

Il testo scelto è Un ribelle a Scampia della scrittrice Rosa Tiziana Bruno, libro già letto con grande successo in passato, ma sul quale ho lavorato sempre in modo diverso. Questa volta la classe è una classe di lettori, amanti della lettura che rispondono bene a diverse sollecitazioni, un gruppo collaborativo e molto interessato, a volte difficile da gestire per la troppa partecipazione, un gruppo che starebbe lì a riflettere e arrovellarsi per ore su un passo, l'immagine di un albo, una copertina. Il gruppo giusto che ha bisogno anche di una guida che non lo faccia allontanare troppo dalla mèta.

Una settimana fa ho dato loro delle riflessioni da scrivere, hanno lavorato all'interno della classe virtuale, quindi nella discussione partirò anche da queste riflessioni per poterli supportare.

Veniamo all'obiettivo.

Quando ho consegnato loro il libro qualcuno, memore di notizie, del sentito dire ha espresso opinioni fuorvianti sul possibile tema trattato dal libro, hanno letto il nome Scampia e subito sono emersi pensieri stereotipati sul quartiere, la "gente" che ci abita e via dicendo. Allora mi sono detta che questo fosse il libro giusto per capire, per farli aprire, per andare anche oltre il libro, se possibile.

I ragazzi hanno avuto un tempo per fare la lettura individuale, hanno poi scritto le loro riflessioni, partendo da domande chiave (che poi leggerete) e oggi abbiamo aperto il nostro salotto. 




Per rompere il ghiaccio ho chiesto semplicemente, per alzata di mano:

- vi è piaciuto il libro?

- lo consigliereste?

e infine ho chiesto un perché, un giro velocissimo di argomentazioni a favore o contro il libro.





Le loro risposte:

- a 9 studenti è piaciuto il libro a 5 no;

- 13 lo consiglierebbero e 1 no (poi in realtà si ricrede pensando di dover consigliare solo alle persone a cui sa che effettivamente piacerà);

- perché? Storia interessante, lo devono leggere i ribelli, ho più chiari argomenti che non conoscevo o sui quali avevo dei dubbi; interessante lettura per chi pensa di non avere una bella vita; libro molto attuale, legato alla realtà, per esempio oggi si pensa che la scuola sia un dovere o che non sia importante, o magari si pensa che rubare non abbia conseguenze; lo consiglio alla mia vicina di casa alla quale non piacere leggere e neanche andare a scuola; il libro fa riflettere sulle proprie scelte; lo farei leggere al presidente della regione Campania o al sindaco di Napoli per fare in modo che le Vele non vengano abbattute e per fargli capire che lì ci vive tanta brava gente che veramente può fare la differenza; la storia è scritta molto bene; il libro ci lancia tanti messaggi come per esempio che occorre stare attenti alle persone che frequentiamo.


Inserirò prima le domande di riferimento, ogni volta lascerò liberi i ragazzi di chiacchierare, ma in questo post vi spiegherò ogni volta quali sono le mie intenzioni non esplicitate.


1. Cosa significa "ribelle"? Secondo te è un termine appropriato per il protagonista di questa storia? perché? 

Ribellarsi può avere diverse accezioni, ci si può ribellare a un sopruso, a una condizione opprimente, a una realtà nella quale non si vuole più vivere, ma ribellarsi può voler dire anche che si vuole fare di testa propria, si sbaglia, non si obbedisce. Parlare di ribellione significa parlare di regole o di giustizia, di libertà, di scelte. La ribellione può anche essere considerata il primo passo della crescita.

Vediamo cosa hanno detto i ragazzi 

Ribadisco che io non sono intervenuta nella discussione se non alla fine per tirare le fila, riassumere e constatare che avessi o avessero compreso tutto.

Il primo intervento è stato deciso: Nicola non segue le leggi e quindi fa cose cattive, la sua ribellione è negativa. Subito però uno studente ha aggiunto che chi vive in un regime dittatoriale (sono in prima media!!!) e si ribella lo fa per ottenere i propri diritti, per un cambiamento; il ragazzo ricorda figure come Martin Luther King, Ghandi). Si continua: Nicola è una persona alla quale non possiamo dare ordini, non vuole essere comandato, insofferente alle regole. Una ragazza dice che la fa pensare a Robin Hood, lui in fin dei conti si ribella anche quando organizza le letture a Scampia, si ribella alla situazione che si vive nel quartiere e quindi aiuta gli altri. Poi viene fuori che chi si ribella è debole. Non so perché abbiano detto questa cosa, non mi sanno spiegare. Intervengo dicendo che potremmo concentrarci sui momenti di ribellione di Nicola, quali sono? Dicono: il furto (ribellione alla sua vita da povero); andare a scuola (si ribella a se stesso); le letture (ribellione verso chi vede nelle Vele il degrado).

Faccio notare che esistono e hanno parlato di due diversi modi di ribellarsi, li pungolo con il discorso del superare i limiti imposti, cosa significa allora crescere? In alcune società tribali la prova per diventare adulto è un rito importante, è una prova anche dura, ma quando superare i limiti è veramente opportuno?

Conclusione: superare il limite e quindi ribellarsi è sensato e produttivo quando impari qualcosa o cambi una sofisticazione in positivo.

Nicola lo fa? Risposta: non sempre. Impara? Risposta: sì.

Il titolo del libro è azzeccato? Risposta: ovviamente sì.

Soluzione: occorre prima conoscere per poter giudicare ma non possiamo fidarci subito, fidarsi è importante.