blog didattico della prof.ssa Simona Martini - questo spazio conterrà solo le lezioni, per una fruizione più semplice del materiale rimando al sito http://goccediarmonia.altervista.org/
Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì
Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.
Dato che non ne avevamo abbastanza sul parlar d'amore, intendiamo chiudere il capitolo poesia e amore (Boccaccio ci sta aspettando) confrontando le due famose donne della nostra letteratura, famose loro malgrado, conosciute perché di loro scrissero due famosi innamorati nonché poeti.
Oggi noi ci chiederemo: chi sarà stata la più amata? chi la più famosa? chi la preferita?
Insomma uno schieramento immaginario con tanto di testi alla mano.
Alcuni l'hanno identificata con la Laura conosciuta, amata e celebrata da Francesco Petrarca, altri ritengono che quest'ultima non sia mai esistita e sia stata soltanto un espediente poetico con un riferimento al laurus, l'albero sacro dedicato al dio Apollo, protettore della poesia.
Beatrice Portinari, detta Bice, maritata de' Bardi (Firenze, 1266 circa – Firenze, 8 giugno1290), è, secondo alcuni critici letterari, la figura storica dietro il personaggio dantesco di Beatrice.
A conclusione della nostra attività dovremo scrivere una sceneggiatura e registrare un dibattito. Ne saremo capaci? Queste le fasi del lavoro
1. divisione in due gruppi di lavoro
2. analisi dei documenti consegnati al termine della quale compilerete una scheda dettagliata
3. stesura collaborativa di una sceneggiatura in cui ogni gruppo sosterrà la propria posizione utilizzando riferimenti precisi ai testi
4. registrazione del dibattito
5. relazione finale dell'attività
Siamo arrivati a definire queste fasi durante il lavoro e insieme, in questo ppt spiego come.
1. il primo del gruppo sarà il tutor, ruolo che ruoterà
ogni volta che si svolgeranno simili attività
2. al tutor verrà consegnata una scheda con delle
istruzioni che dovrà eseguire in modo perfetto
3. il tutor nominerà un responsabile del gruppo che avrà
il compito di gestire gli interventi, far lavorare i compagni (ovviamente dovrà
lui stesso lavorare e ascoltare il tutor), impedire che si faccia confusione,
si alzi la voce, si perda tempo …
4. per ogni comportamento scorretto verrà penalizzato
l’intero gruppo ma i responsabili in prima persona
5. i componenti del
gruppo prepareranno un foglio sul quale valuteranno il
tutor, usando aggettivi adatti, per:
capacità di ascolto,
conoscenze, competenze (capacità di spiegare, fare esempi, …)
Istruzioni per il tutor
·dovrai far svolgere al gruppo i seguenti
esercizi di analisi logica
·tutto il lavoro, dal dettare ogni
singola frase, alla gestione dell’attività sarà a tuo piacimento, deciderai tu
come svolgerlo e farlo svolgere
·potrai spiegare prima di eseguire
l’esercizio o fare le due attività contemporaneamente
·dovrai rispondere alle domande dei
compagni e accertarti che abbiano compreso interrogandoli o facendogli svolgere
gli esercizi
·tutti i componenti del gruppo
dovranno partecipare, ma in modo ordinato
·ricordati di nominare un vice tutor
per tenere a bada la disciplina e l’ordine
·alla fine dell’attività dovrai
compilare la seguente tabella di valutazione
NOME
interesse
partecipazione
impegno
conoscenze
competenze
Per valutare i componenti del gruppo
dovrai usare aggettivi (uno o più di uno) a tuo piacimento.
Esegui l’analisi logica delle
seguenti frasi (divisione in sintagmi, analisi del predicato e della voce
verbale, individuazione del soggetto del complemento oggetto degli attributi e
delle apposizioni).
1.Il regista Giorgio Streheler ha
diretto a lungo il teatro Piccolo di Milano.
2.Agamennone, eroe greco, fu ucciso
dalla moglie Clitennestra.
3.Questa è una decisione difficile.
4.Abbiamo trascorso una magnifica giornata
in campagna con la famiglia Bruni.
5.La mia classe è andata in gita con
Lorenzi, il severissimo professore di chimica.
6.La tua idea mi sembra ottima.
7.L’aspetto tranquillo dell’uomo
tradiva un segreto nervosismo.
8.Mi piacciono i cibi sani senza condimenti
troppo pesanti.
Apriamo una nuova pagina della nostra letteratura. Questa volta lo faremo in modo del tutto diverso perché dobbiamo imparare a leggere con attenzione e a farci domande su ciò che leggiamo.
In primo luogo non abbiamo iniziato né con le notizie sul poeta che andiamo a studiare né abbiamo ascoltato nulla sulle sue opere o spiegato versi e poetica.
Siamo partiti da una serie di domande:
Cosa volete sapere su Francesco Petrarca?
Perché lo dovremmo studiare?
Cosa volete resti nella vostra testa che magari potrebbe esservi utile in futuro?
Questa era la prima volta, quindi non stupitevi delle domande molto "libresche" ma anche no ;-)
In attesa delle risposte, quindi a tabula rasa i ragazzi hanno svolto un'attività sul sonetto Solo e pensoso, divisi in gruppi, senza libri e quasi abbandonati ai soli loro cervelli hanno svolto la seguente attività (cliccare sul titolo).
Vediamo di rispondere, anche se il loro libro potrebbe contenere tutte le risposte ... potrebbe ... vediamo come ogni aspetto della sua vita ci potrebbe far riflettere.
Riflessioni
sulla vita di Francesco Petrarca
notizie
Riflessioni/inferenze/approfondimenti
Nasce ad Arezzo
Toscana, quindi stessa regione di Dante Alighieri, ma anche di
Giovanni Boccaccio. Petrarca diventerà amico di Boccaccio, i due si
incontravano ma ci sono anche delle lettere che testimoniano questa amicizia,
ce n’è una nella quale Petrarca parla a Boccaccio di Dante.
Nel 1304
Contemporaneo di grandi poeti, ma ricordiamo: l’epoca dei Comuni, quindi
i problemi politici e le fazioni, come il ruolo della borghesia (ricordiamo
che il padre era un notaio), ma anche un’epoca in cui la Chiesa ha un ruolo
politico importante … ricordiamo Celestino V e Bonifacio VIII? Il Giubileo?
Dove vive?
Questi i suoi spostamenti: Pisa,
Avignone, Bologna, Avignone, missioni diplomatiche in tutta Europa, Milano
Venezia, Padova
Bologna: qui c’era una
grande università e Petrarca, come voleva il padre, avrebbe dovuto studiare
diritto, ma lui non ne vuol sapere e proprio a Bologna si appassiona alla
poesia.
Avignone: ricordate la
Cattività avignonese? Ad Avignone c’era il Papa e il padre di Petrarca,
esiliato da Firenze (loro erano guelfi bianchi come Dante) va alla corte di
Avignone come notaio; dopo la morte del padre Petrarca tornerà ad Avignone e
lavorerà per la corte pontificia.
Perché è importante saperlo?
. Come ambasciatore girerà tutte le biblioteche delle corti europee e
troverà importanti testi della letteratura greca e latina
PETRARCA UMANISTA
Petrarca è considerato il primo umanista della letteratura italiana. Per
la sua personalità di studioso, di intellettuale di un’epoca nuova, un
intellettuale che amò la classicità e la lingua latina. Sarà consapevole che
i tempi stanno cambiando (vedi Umanesimo e Rinascimento). Cosa fa da
umanista? Ricerca e scoperta di codici, analisi filologiche, imitazioni dei
classici, a lui si devono scoperte clamorose, come il De gloria di Cicerone,
l’orazione Pro Archia dello stesso, le lettere Ad Atticum sempre dello
stesso, alcune commedie di Terenzio e parte delle Institutiones di
Quintiliano. Praticamente il Petrarca fu l’inventore della filologia come noi oggi la
intendiamo. Molte delle sue opere sono considerate umaniste (vedi dopo).
. La vita ad Avignone non piaceva molto al poeta, soprattutto la vita
di una corte papale che non era proprio orientata alla religiosità quanto
alla politica e alla mondanità.
Amava la solitudine che alternava a momenti di mondanità.
Non era sposato e non aveva figli,
scelse, per motivi economici gli ordini minori e divenne chierico, quindi non
prese i voti ma in questo modo ebbe una piccola rendita che gli permetteva di
dedicarsi ai suoi studi.
Famoso il suo amore per una donna, Laura. Egli racconta di averla
incontrata il 6 aprile 1327 in una chiesa di Avignone. Laura è considerata da
alcuni un'invenzione, ma leggendo il Canzoniere si capisce che Laura è
veramente esistita. Ella è stata un episodio d'amore di breve durata che poi
viene assunto come motivo di ispirazione poetica. Laura morirà a causa della
peste del 1348. L’amore del poeta non sarà mai corrisposto
Come elabora le sue idee?
(spero di aver capito il senso)
La mia professoressa di letteratura al liceo diceva che se avesse
dovuto associare un’immagine ai tre grandi della letteratura del 1300 avrebbe
visto un omino che guarda in alto per Dante, un omino che guarda in basso per
Boccaccio e un omino indeciso che guarda ora in alto ora in basso per
Petrarca. L’animo di Petrarca è un animo complesso: un uomo tra il Medioevo e
l’Umanesimo, tra la vita di corte, mondana e di agi e una vita nel silenzio
di una biblioteca alla ricerca di risposte, di se stesso, dei classici.
Non scrive solo poesie, ma sarà opportuno scrivere qualcosa sulla sua
poesia e sulla sua idea di letteratura.
Per quale scopo scrive?
Il poeta era convinto che il
latino fosse la lingua migliore però voleva
anche dimostrare che si poteva fare poesia di alto livello anche in volgare.
Il volgare che usa Petrarca è una
lingua selezionata e raffinata, anche il latino che usa non è un latino
medievale ma un latino puro e classico. Per Dante, invece, il volgare era una
lingua molto importante ed è in questa lingua che egli scrive il suo “poema
sacro” (la Divina Commedia), Dante poi usava molte parole prese da altre
lingue mentre Petrarca usa un vocabolario più piccolo.
Per Dante il contenuto era più importante della forma mentre per Petrarca il
contenuto è importante quanto la forma. Petrarca
aggiunge al contenuto un bello stile, musicale, fluido, scorrevole.
Tra le epistole ce n’è una che dedica ai posteri nella quale Petrarca
fa una dichiarazione di poetica, cioè ci dice come deve essere per lui la
letteratura e cosa deve comunicare. La qualità dell’arte consiste nell’eleganza
dello stile. Ma l’arte non è fine a se
stessa, la parola letteraria deve comunicare con chiarezza e onestà la
verità dell’animo dello scrittore: per mio conto, purché abbia vissuto
rettamente, poco mi curo di come abbia parlato: gloria vana è cercare la fama unicamente nel luccicare delle parole.
Opere in latino.
Tra le opere umanistiche dobbiamo citare l’Epistolario: Petrarca, sul modello di
Cicerone, scrive un corpus di 500 epistole, poi organizzate in cinque raccolte:
Familiares Sine nomine Metricae (in esametri) Seniles Variae. Le epistole sono
importanti in quanto Petrarca ricostruisce un ritratto ideale di se stesso (e
anche del letterato ideale, che deve essere aperto, studioso, che sa alternare
otium ed negotium); non si tratta però di sfoghi (essendo il Petrarca
consapevole che sta producendo un’opera letteraria che sarà pubblicata). Le
lettere sono indirizzate a grandi letterati del passato e suoi contemporanei,
ad amici, a uomini politici dell’epoca.
Le altre opere in latino sono:
-il Secretum,
un poema epico in esametri, un dialogo immaginario con Sant’Agostino, il poeta
riflette su se stesso sentendosi diviso tra il desiderio di beni e gloria
terreni e l’aspirazione alla purezza e a Dio.
-Africa, incentrato sulla seconda guerra
punica
-Rerum
memorandarum libri, e molti altri.
Opere in volgare.
-Trionfi, raccolta
di sei poemetti allegorici (ci ricordiamo cosa significa?) nei quali il poeta
canta i trionfi dell’amore, della pudicizia, della morte, della fama, del tempo
e dell’eternità.
-Il Canzoniere
Raccolta di 366 componimenti poetici (di varie forme metriche, soprattutto
sonetti e canzoni) in cui il poeta racconta il suo amore per Laura. Le rime saranno divise in rime in vita e rime in morte di Laura.
Sarà un viaggio interiore dall’amore per Laura all’amore per Dio. Petrarca
è attratto dall’amore per Laura, da una vita terrena, ma vive queste passioni
con un profondo e doloroso senso di colpa, perché sente che queste lo
allontanano dalla salvezza spirituale. Il suo animo è molto complesso e
inquieto.
Le tematiche
del Canzoniere sono:
1. amore, mai ricambiato per Laura, e tutti
gli stati d’animo che ne conseguono: speranza, tristezza, gioia, malinconia …
2. dolore per la morte di Laura
3. consapevolezza della fragilità umana
4. ricerca di una spiritualità, una purezza
che possa avvicinare l’anima a Dio
La domanda più significativa: E' stato importante per la letteratura?
Importante per la letteratura, ma non solo! Addirittura nel 1500 si coniò il termine Petrarchismo per indicare l'imitazione della poetica del Petrarca, cioè gli altri poeti imitavano il suo modo di scrivere. Se volevi scrivere una poesia ben fatta e degna di nota dovevi imitare Petrarca.
Ma vi dirò di più ...
Ascoltate questa composizione musicale, l'autore è Luca Marenzio, siamo nel 1500 e la composizione si chiama madrigale, riconoscete il testo?
Notate come la linea melodica scende, è strabiliante come la musica dica tanto del testo, riesca quasi a parlare per lui, ma è anche strabiliante il fatto che un compositore abbia scelto di musicare un testo di Petrarca.
Si potrebbero fare moltissimi altri esempi di compositori sia italiani che stranieri (per esempio inglesi) che musicarono le poesie di Petrarca.
Ma veniamo al presente ... ascoltiamo qualche canzone.
... e potremmo continuare all'infinito
e continueremo magari andando avanti con le nostre letture