blog didattico della prof.ssa Simona Martini - questo spazio conterrà solo le lezioni, per una fruizione più semplice del materiale rimando al sito http://goccediarmonia.altervista.org/
Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì
Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.
Letteratura: La Scuola Poetica Siciliana e il Dolce Stil Novo
IIB
Istituto Comprensivo Cave
a. s. 2014 - 15
Sì, ora vi spiego il significato del titolo.
Oggi, con la classe seconda B abbiamo iniziato il nostro viaggio (sarà breve ma lascerà il segno ... speriamo) attraverso la poesia d'amore del 1200, la Scuola poetica siciliana e la poesia del Dolce Stil novo. Il nostro percorso sarà un po' atipico, partiremo da poesie d'amore attuali per poi fare un salto indietro nel tempo, insomma l'opposto di quello che generalmente si dovrebbe fare, ma basta arrivare al punto... o no?
In primo luogo inserisco subito i link alle lezioni precedenti dalle quali attingeremo ... ovviamente.
Strumenti. Per leggere una poesia abbiamo bisogno di conoscerne il linguaggio quindi abbiamo unito alla lettura di poesie d'amore il ripasso o lo studio alcune figure retoriche. Di seguito inserirò i testi letti e analizzati per poi spiegare le attività che i ragazzi dovranno svolgere, così da riconoscere le figure retoriche ma anche usarle.
A me pare uguale agli dèi
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu
parli
e ridi amorosamente. Subito a
me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la
voce
si perde nella lingua
inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido
alla pelle,
e ho buio negli occhi e il
rombo
del sangue nelle orecchie.
E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.
Saffo - A me pare uguale agli dèi
(Allitterazione)
Se il
cuore si lamenta
la mente lo rincuora.
La mente si accontenta
il cuore tenta ancora. La mente raramente rammenta ciò che ignora e mente assiduamente al cuor che s'innamora. Ma un cuore che si spezza non sente più ragione la mente scende al cuore per chieder spiegazione. Ma intanto il cuore sale dal centro del torace e va verso la mente per darsi un po' di pace. Nel mezzo del cammino su un groppo che c'è in gola la mente incontra il cuore lo ascolta e lo consola.
Gemelli
Ruggeri, Smemoranda 1995
(Similitudine e metafora)
Il mio diletto è candido e vermiglio.
Il mio diletto è bello e prosperoso,
distinto tra duemila, diecimila,
e la sua testa è oro, oro che brilla.
I suoi riccioli? Grappoli di palma,
nerissimi, corvini.
I suoi occhi come occhi di colombo,
muovono rivi d’acqua
specchiano cieli teneri.
E le sue guance sono come aiuole,
di giunchiglia, di balsami.
Fatemi dire come son le labbra…
Due rose fresche e colte in paradiso.
E le sue mani? Mani fatte al tornio,
cariche di topazi inanellati.
Il suo petto è abbagliante come avorio
Cosparso di zaffiri;
e le sue gambe, colonne alabastrine
su piedistalli d’oro.
In quanto al portamento, è insigne come
il portamento dei cedri del Libano.
Ma la sua bocca è colma di rosolio,
bocca amabile, bocca deliziosa;
in lui tutto è delizia.
Questo è il diletto mio, l’amante mio,
o figliole di Gerusalemme.
Cantico dei Cantici, trad. di Cesare Angelini,
Einaudi
(Personificazione)
Farò della
mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
Kahlil Gibran
(Anafora)
Come
ti amo?
“Come ti
amo? Lasciami contare i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità, di altura e di estensione che l’anima
mia, può raggiungere, quando al di là del corporeo, tocco i confini
dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane, alla luce del giorno e al
lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza, con cui essi rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze, e quella che fanciulla,
mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore che credevo, aver smarrito. Coi miei santi perduti.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
E se Dio vuole, ancor meglio, t’amerò dopo la morte.”
Elizabeth Barrett Browning
1. Ricercare la definizione delle figure retoriche.
2. Sottolineare nei testi le figure indicate.
3. Scegliere una delle quattro poesie (la lirica di Saffo l'abbiamo usata per introdurre la lezione) e scrivere un ricalco poetico per similitudine o contrasto usando però sempre la stessa figura retorica.
I testi dovranno cambiare completamente nell'intenzione poetica, cioè non saranno più poesie d'amore ... gli autori ci perdoneranno per amore della cultura e della conoscenza della lingua italiana. Mi raccomando l'uso degli aggettivi, ricercati e poco consueti nel vostro parlare quotidiano.
Sono contenta di annunciare che la mia alunna Chiara Biferi, della ex classe di Arcinazzo Romano, è una delle vincitrici della terza edizione del concorso letterario
Voglio ringraziare la professoressa Rosa De Luca per la sua disponibilità, voglio ringraziare tutti i ragazzi di Arcinazzo che hanno partecipato tutti al concorso, voglio ringraziare Chiara e le altre due ragazze finaliste, Lucia e Saveria.
I vostri testi ragazzi sono tutti bellissimi.
La tematica che il concorso proponeva riguardava il sogno, siccome abbiamo affrontato il discorso della shoah soprattutto vissuta dal punto di vista dei ragazzi, leggendo il testo La Repubblica delle Farfalle e altre testimonianze, ci è venuto in mente di immaginare il sogno di ragazzi all'interno di un campo di concentramento.
Già conoscete le attività di accoglienza svolte in questa classe, dove insegno solo storia e geografia ... come? non le ricordate? allora ecco il post Come mi racconto - accoglienza nell'ora di storia. Ecco finalmente i lavori dei ragazzi, che hanno imparato a distinguere le fonti storiche e sono andati alla ricerca delle fonti che secondo loro raccontano la loro ancora breve storia. Ovviamente le hanno rielaborate in una filastrocca, mentre in classe abbiamo avuto proprio i "documenti" con annessa motivazione della scelta ... a tratti commovente ;-)
Se non trovi motivo di elevare una preghiera di ringraziamento,
allora vuol dire che sei in errore.
Tecumseh
(poeta indiano d'America)
Giovanni Bellini, "San Francesco nel deserto" (1480 circa), Frick Collection - New York
Ci prepariamo a leggere una delle più belle liriche (poesie) della nostra letteratura: Il Cantico delle Creature scritto nel 1224 da San Francesco d'Assisi.
Un canto di lode a Dio considerato il primo testo della nostra letteratura.
Quest'anno ho deciso di leggerla in chiave diversa, ma prima vi darò delle indicazioni generali, essendo il primo nostro incontro con un testo poetico complesso.
Per ogni brano o poesia che analizzeremo seguiremo sempre un unico schema, giusto per non perdere il filo e per capire i concetti più importanti. Inizieremo con il Cantico e poi diventeremo esperti ;-)
1. titolo
2. autore
3. anno di composizione
4. forma poetica, schema delle rime (se c'è)
5. parafrasi
6. lessico e figure retoriche
7. quali temi propone il testo? cioè di cosa parla
8. lo scopo, perché è stato scritto, quale messaggio ci vuole dare il suo autore?
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Siignore, per sora Luna e le stelle:
il celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
In questo link potrete trovare diverse interpretazioni del Cantico.
Sfogliando questo canale potrete vedere molti di questi video intitolati I secondi della bellezza.
Chiudiamo con una bellissima poesia per poi passare alle attività.
Considero valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie”
Attività Il titolo del post è rivelatore: poesia delle preziose e semplici cose ... in un mondo che corre veloce troppo spesso non riusciamo più a cogliere la bellezza delle cose semplici, uno sguardo, una parola, un gesto ... tutto ciò che ci fa stare bene, ma che fugge via, non ci pensiamo, non ci riflettiamo perché distratti o intenti a fare altro. Abbiamo visto questi bei video, letto alcuni testi, ora tocca a voi. L'idea mi è venuta partecipando a una delle solite catene in un social network, che poi tanto solita non era, se mi ha fatto riflettere. Il "gioco" consisteva nello scrivere per cinque giorni tre pensieri positivi al giorno, io rilancio a voi e vi chiedo di scrivere una serie di "cose" semplici e preziose. L'idea è quella di scrivere una poesia-lista, non preoccupatevi ora vi faccio leggere un esempio che fa proprio al caso nostro, i più coraggiosi e volenterosi potranno trasformare la poesia in video. Il titolo dovrete inventarlo voi. Andiamo con ordine. Questa è una poesia-lista in cui il poeta "fa una lista" di ciò che considera dolcezza. Dolcezze
di Corrado Covoni Il mare al tramonto La voce di un’amica Il volto di mia madre La rosa gialla del mio giardino
Il calore del sole. Ascoltate anche questa canzone (vi metto la traduzione in italiano).
Le cose che piacciono a me
Le gocce di pioggia sulle rose e i baffi dei
gattini
i bollitori di rame lucenti e i caldi maglioni di
lana
i pacchi di carta marrone chiusi con lo spago
queste sono alcune delle mie cose preferite
i poni color crema e il croccante strudel di mele
i campanelli delle porte e i campanelli delle
slitte
e cotoletta con tagliolini
oche selvatiche che volano con la luna sulle loro
ali
queste sono alcune delle mie cose preferite
le ragazze vestite di bianco con la cintura di seta
blu
i fiocchi di neve che si fermano sul mio naso e le
ciglia
gli inverni di argento bianco che si sciolgono
nella primavera
queste sono alcune delle mie cose preferite
Quando il cane morde
quando l’ape punge
quando mi sento triste
semplicemente ricordo le mie cose preferite
e allora non mi sento così male.
Per poter realizzare il video potete gratuitamente scaricare moviemaker (http://windows.microsoft.com/it-it/windows7/products/features/movie-maker) o registrarvi su Animoto (https://animoto.com/) e scegliere la modalità free.
Anch'io ho scritto il testo e ve lo regalo, anche se, per renderlo esemplificativo, ho tagliato alcuni passi (non era una poesia)
Suonare la Danza degli spiriti beati di Gluck
avere e completare un'idea in due
il momento in cui ti accorgi di aver imparato dai tuoi studenti
ridere senza motivo
sentire l'odore di un campo appena arato
tuo padre che ti dice "brava"
suonare della musica che hai ordinato in America due mesi fa
guardare gli occhi di una persona che non si aspettava di vederti riempirsi di lacrime
abbracciare mia madre
il messaggio di un’amica
un’alunna che mi chiama “la prof innamorata della storia”
preparare e svolgere una lezione in classe in due
il canto dei grilli
ascoltare l’adagietto della quinta sinfonia di Mahler
chiacchierare con la mia migliore amica, cosa che non faccio più da due anni.
ecco un video esempio l'autrice del video era malata di depressione e così decise di fare una foto, per un anno ogni giorno, alle cose o alle persone per le quali doveva ringraziare la vita poi ha realizzato questo video