descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

23 novembre 2012

IIA Libertà e Regole: La giustizia fai da te

[...] La sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione.
dal primo articolo della nostra Costituzione


Torniamo alla Costituzione, più precisamente al concetto di sovranità, che ci sarà utile per trarre le conclusioni del nostro percorso e per poter andare avanti.
Cosa significa sovranità? La parola ce ne fa venire in mente un'altra cioè sovrano = re, un re che ha tutti i poteri, sovranità significa appunto potere. Occorre però fare delle puntualizzazioni, quindi riassumiamo il nostro percorso in classe. 




                                                                        
MA SIA LO STATO CHE IL POPOLO DEVONO RISPETTARE LE LEGGI e quindi agire 
"nei limiti  e nelle forme della Costituzione" questo si chiama

STATO DI DIRITTO



Facciamo un passo avanti.
Tanto per rinfrescarci la memoria trascrivo pensieri e parole emersi dalla lettura di alcuni articoli analizzati nelle lezioni precedenti, 

abbiamo letto di

violenza che chiama violenza, rabbia, giustizia, vendetta, bisogno di sicurezza, pena di morte, silenzio

fiducia nelle istituzioni o giustizia fai da te?
fiducia nelle istituzioni o accettazione passiva del sopruso?

vediamo cosa succede quando un cittadino decide di farsi giustizia da sé
(i ragazzi hanno cercato articoli di cronaca e li hanno presentati ai compagni)

OFFESA
REAZIONE
atto di bullismo
- il padre della vittima picchia e minaccia il bullo davanti a tutti
- il padre della vittima picchia il bullo
furto in casa
la vittima denuncia il furto, ma non fa il nome del ladro, decide quindi di distruggere la casa dello stesso
stalking
- pestaggio premeditato
- la vittima ha reso pubblico il nome dello stalker
prestito di denaro
minacce e aggressione per riprendere i soldi (anche davanti alle forze dell’ordine)
cattiva gestione del territorio (che aveva provocato un aumento sconsiderato di cinghiali)
gli agricoltori minacciano di:
- non pagare le tasse
- girare armati
- cacciare in giorni e stagioni di divieto
licenziamento ingiusto
la donna licenziata entra in modo illegale nel computer dell’azienda e cancella dati importanti arrecando un pesante danno in denaro (hacking)
disturbo quiete pubblica
rabbia, uso della forza
sospetto di furto
percosse
sospetto di istigazione alla prostituzione
percosse e persecuzione
persecuzione, denigrazione
esce armato, provoca rissa
furto
percosse
furti
ronde, percosse e omicidi






ci rendiamo conto che ogni atto di "giustizia fai da te" diventa un reato che risponde ad un altro reato, si risponde all'ingiustizia con un reato e non si ha fiducia in chi ha il compito di far rispettare la legge


Per dovere di cronaca devo riportare che alcuni dei ragazzi mi hanno ricordato i fatti accaduti pochi giorni fa a Roma, quando alcuni poliziotti sono stati accusati di aver malmenato dei manifestanti
si è aperta una discussione, ma ribadiamo che i fatti andranno accertati. Se accaduti sono illegali, ma certo non pregiudicano il lavoro dell'intero corpo della Polizia di Stato.


Cosa significa accettazione passiva di un sopruso?
C'è un altro modo di rispondere alla violenza: non fare nulla.


OMERTA' = atteggiamento di ostinato silenzio atto a non denunciare infrazioni o reati più o meno gravi di cui si viene direttamente, o indirettamente a conoscenza e la si commette celando l'identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili al procedimento della pubblica amministrazione atto ad acclarare fatti e/o controllare gestioni, tra cui le indagini dell'autorità giudiziaria

Ci siamo fatti aiutare da un giovane scrittore, Roberto Saviano, leggendo l'appello che fa ai suoi concittadini dopo l'ennesima strage, quella di Castel Volturno.

Saviano, lettera a Gomorra Tra killer e omertà   

da "La Repubblica", 22 settembre 2008


Riporto qui le frasi evidenziate dai ragazzi

I responsabili hanno dei nomi. Hanno dei volti. Hanno persino un'anima. O forse no.
Qualsiasi paese democratico con una situazione del genere avrebbe vacillato.
Ammazzano, Ammazzano chiunque si opponga.
E per tutti questi mesi nessuno ha informato l'opinione pubblica.
Chiedo di nuovo alla mia terra che immagine abbia di sé.
Voi come ve li sognate questi luoghi?
Eppure non sembra cambiato molto. I due boss che comandano continuano a comandare e a essere liberi.[...] Possibile che non si riesca a scovarli?
Ho visto che nella mia terra sono comparse scritte contro di me.
Com'è possibile che anche persone oneste si uniscano a questo coro?
Oggi qui in questa stanza dove sono, ospite di chi mi protegge, è il mio compleanno.
Mentre chi non subisce e denuncia e parla perde ogni cosa.Come abbiamo fatto a divenire così ciechi? Così asserviti e rassegnati, così piegati?
Gli altri se ne stanno buoni e zitti, tramortiti dalla paura? La paura. L'alibi maggiore.
BASTEREBBE AGIRE, MA NON DA SOLI.
Voi volete una vita tranquilla e semplice [...] MA A CHE PREZZO?
Se tutto ciò è triste la cosa ancora più triste è l'abitudine. Abituarsi che non ci sia null'altro da fare che rassegnarsi, arrangiarsi o andare via. Chiedo alla mia terra se riesce ancora a immaginare di POTER SCEGLIERE [...] RIUSCIRE A PENSARSI LIBERA
Bisogna trovare la forza di cambiare.

Ho chiesto ai ragazzi di fare un elenco di tutte le cose che Saviano rimprovera ai suoi concittadini, ecco le loro risposte (ricordo che abbiamo letto una versione ridotta dell'articolo presente sulla nostra antologia):
- non parlare, omertà
- non amare la propria terra
- non difenderlo e sostenerlo
- fare finta che vada tutto bene
- di essere ciechi, assenti, rassegnati, piegati
- avere paura
- li incoraggia ad agire, ma non da soli
- chiede come potrebbero sopportare di vedere i loro figli malati o le sopraffazioni
- essersi abituati alla violenza, all'illegalità
- dice di pensarsi liberi di poter scegliere, di essere diversi
- trovare la forza di cambiare

bravissimi ragazzi!

E' ora di riassumere le nostre due ore di lezione, prima di passare alla seconda fase del lavoro.
Come si reagisce alla violenza, al reato, al sopruso?
1. Denunciare affidandosi a chi ha il compito di far rispettare la legge.
2. Farsi giustizia da soli, generando altra violenza e illegalità.
3. Continuare a vivere non denunciando, illudendosi di vivere una vita tranquilla, ma in mezzo al sopruso e alla paura.



Seconda fase: scriviamo insieme

1. testo narrativo fantastico: Il mondo senza regole dove ognuno è crede alla sua legge
2. Lettera o diario immedesimandosi in una persona che si è fatta giustizia da sé e per questo è stata condannata
3. lettera di risposta a Saviano immaginando di essere uno dei suoi concittadini


Nessun commento:

Posta un commento