IIIA Arcinazzo Romano
Per essere domani
E' tempo di tornare alle nostre riflessioni, riprendiamo quindi il nostro schema sul testo riflessivo e facciamo un po' di pratica.
Il nostro viaggio nel mondo dell'adolescenza inizia da un argomento che paradossalmente potrebbe sembrare la fine del percorso, ma scoprirete che non lo è.
Siamo pronti per riflettere?
Le nostre prime lezioni saranno così suddivise:
- lettura ed analisi di alcuni testi; dato che dovremo rinfrescare il testo riflessivo si torna a riflettere, quindi, divisi in gruppi, vi verrà assegnato un testo per volta ed ogni gruppo dovrà formulare delle domande che poi metteremo insieme e alle quali risponderemo tutti (vedete di saper anche rispondere);
- lettura dei testi
1. Chi sono? da Esco a fare due passi di Fabio Volo
2. Voglio studiare da Una barca nel bosco di Paola Mastrocola
- costruzione di una mappa concettuale dal titolo Il mio futuro
Ecco i testi
"Non nutro più alcuna
speranza per il futuro del nostro popolo, se deve dipendere dalla gioventù
superficiale di oggi, perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile,
irriguardosa e saputa. Quando ero ancora giovane mi sono state insegnate le
buone maniere ed il rispetto per i genitori: la gioventù di oggi invece vuole
sempre dire la sua ed è sfacciata.” Esiodo
"IL GIOVANE GAMBERO" favola di Gianni Rodari
Un giovane gambero pensò: - Perché nelle mia famiglia tutti camminano all’indietro? Voglio imparare a camminare in avanti, come le rane, e mi caschi la coda se non ci riesco. – Cominciò a esercitarsi di nascosto, tra i sassi del ruscello natio, e i primi giorni l’impresa gli costava moltissima fatica: Urtava dappertutto, si ammaccava la corazza e si schiacciava una zampa con l’altra. Ma un po’ alla volta le cose andarono meglio, perché tutto si può imparare, se si vuole. Quando fu ben sicuro di sé, si presentò alla sua famiglia e disse: - State a vedere.- E fece una magnifica corsetta in avanti. - Figlio mio,- scoppiò a piangere la madre, - ti ha dato di volta il cervello? Torna in te, cammina come i tuoi fratelli che ti vogliono tanto bene. - I suoi fratelli però non facevano che sghignazzare. Il padre lo stette a guardare severamente per un pezzo, poi disse : - Basta così. Se vuoi restare con noi, cammina come gli altri gamberi. Se vuoi fare di testa tua , il ruscello è grande : vattene e non tornare più indietro.- Il bravo gamberetto voleva bene ai suoi, ma era troppo sicuro di essere nel giusto per avere dei dubbi: abbracciò la madre, salutò il padre e i fratelli e si avviò per il mondo. Il suo passaggio destò subito la sorpresa di un crocchio di rane che da brave comari si erano radunate a far quattro chiacchiere intorno a una foglia di ninfea. - Il mondo va a rovescio, - disse una rana, - guardate quel gambero e datemi torto, se potete.- - Non c’è più rispetto, - disse un’altra rana. - Ohibò ohibò, -disse un terza. Ma il gamberetto proseguì diritto, è proprio il caso di dirlo, per la sua strada. A un certo punto si sentì chiamare da un vecchio gamberone dall’espressione malinconica che se ne stava tutto solo accanto ad un sasso. – Buon giorno, - disse il giovane gambero. Il vecchio lo osservò a lungo, poi disse: - Cosa credi di fare? Anch’io, quando ero giovane, pensavo di insegnare ai gamberi a camminare in avanti. Ed ecco cosa ci ho guadagnato: vivo tutto solo, e la gente si mozzerebbe la lingua, piuttosto che rivolgermi la parola: Fin che sei in tempo, da’ retta a me: rassegnati a fare come gli altri e un giorno mi ringrazierai del consiglio.- Il giovane gambero non sapeva cosa rispondere e stette zitto. Ma dentro di sé pensava: - Ho ragione io.- E salutato gentilmente il vecchio riprese fieramente il suo cammino. Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: - Buon viaggio! –
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, né nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l’anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d’estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo sulla strada: che cos’altro ti aspetti? E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare. |
Ragazza del ’95 Francesco
De Gregori
Oggi è un giorno perfetto
per volare per staccare l'ombra nel cortile la signora dei passaporti ha messo un timbro speciale oggi è un giorno perfetto per volare oggi è un giorno perfetto per non morire perchè una rosa è una rosa è una rosa anche se c'è da camminare e la strada non è in discesa una rosa è una rosa è una rosa diversamente non si può chiamare una ragazza del '95 che si sta per imbarcare una ragazza del '95 che si sta per imbarcare una rosa è una rosa è una rosa anche nel sole di Gibilterra il tempo scivola sull'orizzonte comincia il mare comincia la terra comincia il mare comincia la terra comincia il mare ricomincia la terra oggi è un giorno perfetto per volare oggi penso che il futuro sia un dovere il ministero della speranza ha detto che si può sperare oggi è un giorno perfetto per volare oggi è un giorno che c'è tutto da capire perchè una rosa è una rosa è una rosa anche nel fuoco di ferragosto una ragazza del '95 in questo volo a basso costo rimette a posto il cellulare intanto scivola su Gibilterra comincia la terra e ricomincia il mare. |
Nessun commento:
Posta un commento