Divina Commedia canto XXVI, vv. 118-120Ottavo cerchio ottava bolgia: i consiglieri fraudolenti
Siamo quasi alla fine dell’Inferno, vicini a Lucifero al centro della terra, e incontriamo un personaggio che noi conosciamo bene: Ulisse o Odisseo. Dante lo mette tra coloro che per raggiungere i loro scopi usano l’inganno, abusando del dono dell’intelligenza.
Questo passo diventa spunto di riflessione e approfondimento anche molto attuale, se ci dimentichiamo dell’Ulisse ingannatore e riprendiamo l’Ulisse uomo intelligente e curioso, l’eroe che spinto dalla sete di conoscenza varca i limiti del mondo allora conosciuto, un viaggio che lo spinge sempre avanti alla ricerca verso nuove conoscenze.
Dante fa dire a Ulisse:
“Considerate le vostre origini: non siete stati fatti per vivere come animali ma per seguire virtù (il bene) e conoscenza”
Insomma è chiaro che
1. Ulisse incita i compagni a smuoversi dalla loro condizione, l’uomo deve guardare avanti, evolversi, essere curioso
2. l’uomo deve seguire la virtù quindi tutto ciò che gli faccia ottenere gloria
3. l’uomo deve conoscere
Ragazzi di seguito potete trovare alcuni spunti utili per la lezione in classe e il lavoro da svolgere
Prendiamo spunto da questo passo e allarghiamo la nostra riflessione chiediamoci come e perché l’uomo sente il bisogno
di conoscere
di andare oltre le sue possibilità
di scoprire
di superare i limiti
DESIDERIO? MA DI COSA?
Di pura conoscenza
Colombo da cosa è stato spinto, lui personalmente, a varcare come Ulisse (nel mito) le colonne d’Ercole? Conoscere ma anche avere gloria, soddisfare la propria ambizione contro tutto e tutti
Sulla conoscenza di Kahlil Gibran
E un uomo disse:
Parlaci della Conoscenza.
Parlaci della Conoscenza.
E lui rispose dicendo:
Il vostro cuore conosce nel silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Ma il vostro orecchio è assetato dal rumore di quanto il cuore conosce.
Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato.
Vorreste toccare con mano il corpo nudo dei vostri sogni.
Il vostro cuore conosce nel silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Ma il vostro orecchio è assetato dal rumore di quanto il cuore conosce.
Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato.
Vorreste toccare con mano il corpo nudo dei vostri sogni.
Ed è bene che sappiate:
La fonte nascosta della vostra anima
dovrà necessariamente effondersi e fluire mormorando verso il mare;
E il tesoro della vostra infinita profondità
si mostrerà ai vostri occhi;
Ma non con la bilancia valuterete questo sconosciuto tesoro;
E non scandaglierete con asta o sonda le profondità della vostra conoscenza.
Poiché l'essere è un mare sconfinato e incommensurabile.
La fonte nascosta della vostra anima
dovrà necessariamente effondersi e fluire mormorando verso il mare;
E il tesoro della vostra infinita profondità
si mostrerà ai vostri occhi;
Ma non con la bilancia valuterete questo sconosciuto tesoro;
E non scandaglierete con asta o sonda le profondità della vostra conoscenza.
Poiché l'essere è un mare sconfinato e incommensurabile.
Non dite: "Ho trovato la verità",
ma piuttosto: "Ho trovato una verità".
Non dite: "Ho trovato il sentiero dell'anima",
ma piuttosto: "Ho incontrato l'anima in cammino sul mio sentiero".
Poiché l'anima cammina su tutti i sentieri.
L'anima non procede in linea retta,
e neppure cresce come una canna.
L'anima si schiude,
come un fiore di loto dagli innumerevoli petali.
ma piuttosto: "Ho trovato una verità".
Non dite: "Ho trovato il sentiero dell'anima",
ma piuttosto: "Ho incontrato l'anima in cammino sul mio sentiero".
Poiché l'anima cammina su tutti i sentieri.
L'anima non procede in linea retta,
e neppure cresce come una canna.
L'anima si schiude,
come un fiore di loto dagli innumerevoli petali.
Di cercare soluzioni
...la cultura. L'Universo ha elargito un grande dono all'uomo: con i suoi migliori atomi ha creato una parte di sé stesso dentro la sua mente per studiare il resto di sé. Cosicché: 'Le uniche leggi della materia sono quelle che la nostra mente deve architettare e le uniche leggi della mente sono architettate per essa dalla materia'." - James Clerk Maxwell
Le invenzioni sono per i suoi bisogni primari (mangiare, difendersi, scaldarsi…) ma poi i bisogni dell’uomo sono diventati altri:
macchina a vapore |
carbone |
automobile |
pozzo di petrolio |
Di sentirsi onnipotente
Onnipotente significa che può fare tutto e non parlo di stregoneria, sebbene alcune delle cose che l’uomo oggi riesce a fare sono straordinarie ma allo stesso tempo ci fanno riflettere
OGM: organismi geneticamente modificati, si modifica il patrimonio genetico di piante o animali per diversi motivi, per rendere questi organismi più resistenti, per creare piante di grandi dimensioni, per migliorarne le caratteristiche nutrizionali…ma c’è chi asserisce che l’operazione non sia del tutto salutare per l’uomo che poi mangia queste piante.
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Di migliorare la sua vita
Pensiamo alle tante scoperte in campo medico vaccini antibiotici La teoria dei germi (che ha permesso di fare passi enormi nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni) semplici “cose” per noi e anche scontate ma spesso, studiando la storia, abbiamo parlato di epidemie e carestie che debellavano interi popoli
Andiamo a qualcosa di più recente e curioso sì i robot
A lei, un robot è solo un robot. Ma lei non ha lavorato con loro. Lei non li conosce. Loro sono degli addetti alle pulizie, i migliori che abbiamo.
Quando la Terra è dominata da un padrone-macchina... quando i robot sono più umani dell'umanità. L’uomo bicentenario è un film ispirato dai racconti di Asimov, il film è bellissimo, protagonista è un robot che si sente più umano degli uomini e per tutta la sua lunga vita cercherà di diventare uomo in tutto e per tutto. |
Di sconfiggere… la vecchiaia, la morte … ma anche le “imperfezioni del suo corpo”
Terrificante vero? Lui è il protagonista di un romanzo che si intitola Frankestein
Il giovane Victor Frankestein protagonista della storia, che già da bambino era affascinato dalle scienze naturali e dalla medicina, coltiva segretamente un sogno impossibile per chiunque: la creazione di un essere umano più intelligente, dotato di salute perfetta e lunga vita. Allora cosa fa? Mette insieme “pezzi” di uomini e crea questo bel tipo che vedete qui…la storia non ve la racconto tutta...
Scoperto l'elisir di lunga vita
Annuncio di un ricercatore americano
Un ricercatore americano ha annunciato la scoperta dell'elisir di lunga vita, che le case farmaceutiche potrebbero iniziare a testare già tra due anni. Secondo il professor Nir Barzilai, dell'Albert Einstein College of Medicine di New York, sono in corso diverse sperimentazioni che, partite dallo studio di cure per diverse malattie legate all'invecchiamento, sono giunte ad un unico farmaco capace di combatterle tutte.
Il tanto desiderato elisir di lunga vita, protagonista di decine di film e libri, potrebbe quindi abbandonare il mondo della fantascienza e divenire realtà. Lo studioso, durante una conferenza sull'invecchiamento alla Royal Society di Londra, ha confermato che le case farmaceutiche potrebbero iniziare a testare il nuovo "farmaco della longevità" già tra due anni. "La specie umana è fatta per vivere oltre i cento anni", ha detto Barzilai.
La pillola miracolosa agirebbe sul ciclo di vita delle cellule, il metabolismo e il tasso di colesterolo, contrastando l'invecchiamento umano. Per vivere più a lungo non ci sarebbe bisogno quindi di uno stile di vita sano o di continue cure, ma solo di un "gene della longevità", che il professore dice di aver individuato studiando ultracentenari in perfetto stato di salute.
Secondo il professore, solo pochi fortunati hanno il dono di possedere tale gene che non solo permette di vivere a lungo ma che sembra determini una minore propensione delle malattie durante tutta la vita e un'improvvisa morte naturale senza dolore. Le sperimentazioni si starebbero muovendo alla ricerca della riproduzione di tali difese naturali che alcuni individui hanno innate nel patrimonio genetico.
Vogliamo parlare della chirurgia plastica?
CURIOSITÀ?
Questo esimio signore è Plinio il Vecchio uno storico, grammatico e scienziato vissuto nel I secolo d C, scrisse un libro che parlava di geografia, astronomia, medicina, botanica…..dobbiamo a lui molte delle conoscenze scientifiche del tempo.
Ma interessante è la sua morte, sembra infatti che morì nel 79 d C durante l’eruzione del Vesuvio, spinto infatti dalla curiosità prese una barca e si avvicinò troppo alle costa, incurante del pericolo e ansioso di vedere e poi descrivere un fenomeno così straordinario (si dice che addirittura si mise un cuscino sulla testa per ripararsi dalle rocce e dai lapilli incandescenti che piovevano dal cielo) purtroppo morì soffocato dai gas emessi dal vulcano.
La curiosità, massima quando è spinta troppo, spesso e volentieri ci porta addosso qualche malanno.
record olimpionici, aerei che sfidano la barriera del suono, uomo che oltrepassa i limiti dello spazio, delle terre abitate, degli abissi marini…
MA se la natura umana spinge l’uomo sempre avanti oltre ogni limite quali sono state e sono le conseguenze di questo comportamento oltre che migliorare le nostre condizioni di vita?
Avrei qualche idea
CONQUISTA, POSSESSO, SFRUTTAMENTO?
INQUINAMENTO?
OGGI LA SFIDE DELL’UOMO SONO BEN ALTRE
Quindi scoperta sì ma nei limiti del rispetto dell’uomo e del pianeta
Argomento di grande attualità è quello dell’energia nucleare, il Giappone sta vivendo questo grave disastro, dopo il terremoto, la centrale nucleare di Fukuschima è in parte esplosa disperdendo radioattività ovunque nell’aria, nell’acqua…una fonte di energia che diventa fonte di morte?
Nell'agosto del 1982 fu stilato il "manifesto di Erice" (poi firmato da oltre 10.000 scienziati di tutto il mondo), in cui si pongono le "regole" a cui studiosi e governi si devono attenere affinchè scienza, tecnologia e politica possano convivere per fare un mondo migliore, in cui la cultura dell'amore si sostituisca a quella dell'odio, in cui portare avanti un'idea di pace e di progresso, senza armi atomiche e rispettando la Natura.
insomma spunti ce ne sono ma possiamo ribadire comunque che
"Una vita senza ricerche non è degna per l'uomo di essere vissuta".
(Platone, Apologia di Socrate)
o no?
a presto per altri testi...
(Platone, Apologia di Socrate)
o no?
a presto per altri testi...
ECCO I PRIMI TESTI
Fin dalla sua nascita l’uomo ha mostrato sempre il desiderio di conoscere il luogo in cui viveva, non soltanto per le proprie necessità ma anche per il suo spirito di avventura.
L’uomo ha avuto la necessità di conoscere il mondo anche per la propria curiosità, e anche perché voleva dimostrare agli altri il suo coraggio, la sua capacità di uscire fuori dal proprio ambiente per fare nuove esperienze e scoperte.
Uno dei viaggi di scoperta più importanti nella storia è stato quello nelle Americhe. L’uomo intraprese quel viaggio avventuroso soprattutto per curiosità, per vedere se oltre il mare c’erano popoli, terre abitate che nessuno però aveva mai visto. Così scoprì un nuovo mondo, nuove persone e un diverso modo di vivere.
Oltre ad andare in America l’uomo è andato anche sulla luna. Questo è stato sicuramente il viaggio più emozionante. Forse pensava di trovare sulla luna forme di vita, ma non è stato così.
Nella mitologia sono stati tanti i personaggi che hanno fatto imprese per il mondo, ma l’eroe che per tanto tempo fu lontano da casa è stato Ulisse. Dante lo ricorda nella Divina Commedia . In essa Ulisse incoraggia i suoi compagni a non vivere come animali, ma ad avere coraggio e il desiderio di conoscere nuovi mondi.
Ai nostri giorni tutti noi andiamo in giro e scopriamo nuovi paesi e nuove culture. Non sempre però l’uomo nella scoperta di città, di popoli è tranquillo perché sporca, inquina e non rispetta le culture.
E’ bello e interessante che tutti noi possiamo viaggiare e conoscere nuove cose, però
è importante avere sempre rispetto per la gente e i luoghi che si visitano.
di Michela Cinti
Ulisse, grande eroe dell’antichità, racchiudeva in sé molte doti, quelle doti che lo hanno reso celebre e “immortale”. Tra queste, le più evidenti e quelle che meglio lo rappresentano sono sicuramente: coraggio, astuzia e spirito d’avventura. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.” Con questa frase l’eroe greco esortava i compagni (meno temerari e coraggiosi di lui) a seguirlo, anche a rischio della vita, perché la posta in gioco era troppo alta: la conoscenza! Da sempre l’uomo ha posseduto sete di sapere, spirito d’avventura, bisogno innato di muoversi, di conoscere e studiare il mondo che lo circonda, uniti ad una giusta dose di curiosità. Spesso, però, egli si spinge oltre i limiti posti dall’esperienza umana e dalla ragione, quasi sfidando la natura, con conseguenze spesso catastrofiche (come gli ultimi avvenimenti in Giappone con le centrali nucleari: si sa infatti che il territorio giapponese è sismico e a rischio Tsunami, quindi non adatto per costruirvi centrali). Lo stesso Ulisse non si faceva scrupolo di affrontare pericoli di ogni genere andando incontro così a mille peripezie e pericoli. Il suo pensiero però non era del tutto sbagliato, perché se l’uomo non avesse avuto sete di conoscenza e curiosità, a quest’ora probabilmente ci troveremmo ancora all’età della pietra. Come Ulisse varcò le Colonne d’Ercole, i Fenici e i Greci partirono alla scoperta del Mediterraneo, alla ricerca di nuove terre e ricchezze, fondando numerose colonie. Mediterraneo che poi venne conquistato dai Romani che lo denominarono “Mare Nostrum”. Per non parlare dei grandi navigatori come Colombo, che con la sua scoperta portò grandi benefici per l’ Occidente, ma anche gravi conseguenze per le popolazioni di quei territori. Magellano poi, che nel 1519 circumnavigò il globo, dimostrò che la terra era sferica.
Dalle scoperte l’uomo ricava miglioramenti delle condizioni di vita che gli permettono di vivere meglio e più in salute e, a proposito della salute, bisogna dire che se la medicina ha raggiunto i livelli attuali, lo si deve all’opera e agli studi di Ippocrate. Anche Leonardo da Vinci era animato da un grande spirito di conoscenza, tanto da portarlo a sfidare la natura: oggi l’uomo, seguendo i suoi insegnamenti, vola e si sposta attraverso lo spazio. Quindi se attualmente il progresso ha raggiunto tali livelli lo dobbiamo all’ingegno, alla tenacia, alla curiosità, allo studio e alla sete di sapere dei grandi uomini del passato.
Ora, forse, ci sembra di conoscere tutto ciò che c’è da conoscere; in realtà non è così! Ci saranno sempre altri studiosi, altri esploratori, altri medici, altri scienziati che proseguiranno l’opera dei grandi personaggi del passato, permettendoci di vivere meglio.
L’importante, però, è che l’uomo ricordi che la conoscenza e quindi le scoperte devono essere usate nel modo giusto.
Mirella Cenci
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