descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

5 aprile 2011

IA poesia: Riprendiamoci la rima, ma …

Dopo due lezioni sulla poesia, sarebbe stata anche ora di fare il nostro incontro con rime, versi e strofe, insomma le regole della poesia, familiarizzare con il lessico, gestire gli schemi di rime, contare sillabe, raggruppare versi …. 

sì era ora ma dopo un po’ di esercizi ho deciso che era anche ora di divertirsi e quindi ho deciso di seguire la libertà di parola acquisita con le poesie lista applicandola divertendoci a una forma poetica un tantino crudele ma anche molto simpatica e divertente: il LIMERICK


Questo post ragazzi è per voi, vi avevo promesso di inserire gli esempi di limerick e di ricordarvi le regole per poterlo scrivere


 Il limerick

RICORDA CHE IL LIMERICK NON DEVE AVERE SENSO, MA PRESENTA UNA STRUTTURA BEN DEFINITA CIOE' è FORMATO 
DA 5 VERSI 
CHE RIMANO AABBA e l’ultimo verso finisce sempre come il primo

Questo il contenuto verso per verso


C’era una modella di Vieste
Presenta protagonista
Che sfilava nelle feste
Indica una qualità o un’azione
Ogni volta indossava vestiti ariosi
Cosa fa, con o a chi, dove, quando, oppure cosa dicono o fanno gli altri
Per mangiare molti cibi sfiziosi
(Lo stesso)
Quella golosa modella di Viste
Aggiunge un epiteto, cioè un aggettivo o un sostantivo particolare, stravagante, riferito al protagonista

ALTRI ESEMPI DI LIMERICK

C’era una professoressa di matematica

Che non era per nulla simpatica
Ci massacrava con le espressioni
E a noi venivano le convulsioni
Quella lunatica professoressa di matematica

C’era un signore di Benevento
A cui di colpo si allungò il mento
Se lo fece appuntire dalle sue zie
E con esso trasse da un’arpa dolci melodie
Quell’ingegnosa signora di Benevento

E DI GIANNI RODARI:
Una volta un dottore di Ferrara
Voleva levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto si rivoltò
E il naso puncicò
A quel tonsillifico dottore di Ferrara

Un abile cuoco di nome Dionigi
Andava a comprare le uva a Parigi,
così invece di semplici frittate
faceva "omelettes"molto raffinate
quel furbo cuoco chiamato Dionigi.

RAGAZZI, ORA TOCCA PROPRIO A VOI!


ed ecco i vostri limerick!!!


Sara Luigia all'opera scrive:

C’era uno scolaro di Milano

Che non studiava mai l’Italiano
La professoressa i compiti assegnava
Ma lui distratto mai l’ascoltava
Quello svogliato scolaro di Milano.

C’era un bianco e piccolo dentino
Che ballava nella bocca di un bambino
Un giorno un movimentato jive ballò
E dalla gengiva lui si staccò
Quel talentuoso bianco e piccolo dentino.

C’era una brava pasticcera
Che preparava dolci tutta la sera
Indossava abiti di cioccolato vero
E in testa un grande sombrero
Quella stravagante brava pasticcera.

C’era un cantante di Verona
Che aveva una gran testona
Tutti in faccia gli ridevano
E sul serio non lo prendevano
Quello sfortunato cantante di Verona.

C’era un parrucchiere di Lisbona
Che non ne combinava una buona
Gli piaceva tanto tagliare
E tutti pelati  faceva restare
Quello sciocco parrucchiere di Lisbona.
Sara Trinchieri si è particolarmente divertita ;-)


                     

Quella bambina scatenata
In principio era come solidificata.
Il professore faceva andare ai matti
E scacciava, della vicina, i gatti.
La bambina furfantella scatenata!


La professoressa intelligente

Era in realtà un salice piangente.
Mangiava i wafer al limone
E tingeva le pareti della casa di arancione.
La strana professoressa intelligente.

 Quello stupido passante
Era in realtà un mendicante.
Ma faceva il giocoliere
E si rifugiava nelle ciminiere.
Quello stupido passante.

 Lo studente intelligente
Non faceva i compiti per niente.
Mangiava salcicce e cotolette
E tirava in faccia le polpette.
Il delinquente studente intelligente.

 La Mona Lisa o Gioconda
Quando era nata era una palla rotonda.
Amava gioielli e vestiti pomposi
E appendeva quadri molto ingegnosi.
La lussuosa Mona Lisa o Gioconda.

 Un cinese-siamese
È venuto in Italia questo mese.
La pizza per la prima volta aveva assaggiato
E un architetto era diventato.
Lo strano cinese-siamese.


Quella maestra cattiva
Pagava tutto con l’Iva.
Ma non faceva paura a nessuno
E mandava vampate di fumo.
Quella cara maestra cattiva.


                                                                                                                                   Quel testo descrittivo
È proprio cattivo.
Mangia inchiostro
Mentre i bambini lo leggono al chiostro.
Il furbacchione testo descrittivo.

 La vecchia del paese
Non paga mai le sue spese.
Cacciava i cani dal giardino
E fulminava ogni moschino.
Quella ignara vecchia del paese.
                               

 La foresta maledetta
Non accettava neanche una forchetta.
Impauriva i bambini
Ma incoraggiava i principini.
La terribile foresta maledetta.

 Al bambino incompetente
Un giorno si ruppe un dente.
Amava i budini
E uccidere i suoi fratellini.
Quel simpatico bambino incompetente.


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