Dopo due lezioni sulla poesia, sarebbe stata anche ora di fare il nostro incontro con rime, versi e strofe, insomma le regole della poesia, familiarizzare con il lessico, gestire gli schemi di rime, contare sillabe, raggruppare versi ….
sì era ora ma dopo un po’ di esercizi ho deciso che era anche ora di divertirsi e quindi ho deciso di seguire la libertà di parola acquisita con le poesie lista applicandola divertendoci a una forma poetica un tantino crudele ma anche molto simpatica e divertente: il LIMERICK
Questo post ragazzi è per voi, vi avevo promesso di inserire gli esempi di limerick e di ricordarvi le regole per poterlo scrivere
Il limerick
RICORDA CHE IL LIMERICK NON DEVE AVERE SENSO, MA PRESENTA UNA STRUTTURA BEN DEFINITA CIOE' è FORMATO
DA 5 VERSI
CHE RIMANO AABBA e l’ultimo verso finisce sempre come il primo
Questo il contenuto verso per verso
C’era una modella di Vieste
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Presenta protagonista
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Che sfilava nelle feste
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Indica una qualità o un’azione
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Ogni volta indossava vestiti ariosi
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Cosa fa, con o a chi, dove, quando, oppure cosa dicono o fanno gli altri
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Per mangiare molti cibi sfiziosi
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(Lo stesso)
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Quella golosa modella di Viste
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Aggiunge un epiteto, cioè un aggettivo o un sostantivo particolare, stravagante, riferito al protagonista
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ALTRI ESEMPI DI LIMERICK
C’era una professoressa di matematica
Che non era per nulla simpatica
Ci massacrava con le espressioni
E a noi venivano le convulsioni
Quella lunatica professoressa di matematica
C’era un signore di Benevento
A cui di colpo si allungò il mento
Se lo fece appuntire dalle sue zie
E con esso trasse da un’arpa dolci melodie
Quell’ingegnosa signora di Benevento
E DI GIANNI RODARI:
Una volta un dottore di Ferrara
Voleva levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto si rivoltò
E il naso puncicò
A quel tonsillifico dottore di Ferrara
Voleva levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto si rivoltò
E il naso puncicò
A quel tonsillifico dottore di Ferrara
Un abile cuoco di nome Dionigi
Andava a comprare le uva a Parigi,
così invece di semplici frittate
faceva "omelettes"molto raffinate
quel furbo cuoco chiamato Dionigi.
Andava a comprare le uva a Parigi,
così invece di semplici frittate
faceva "omelettes"molto raffinate
quel furbo cuoco chiamato Dionigi.
RAGAZZI, ORA TOCCA PROPRIO A VOI!
ed ecco i vostri limerick!!!
ed ecco i vostri limerick!!!
Sara Luigia all'opera scrive:
C’era uno scolaro di Milano
Che non studiava mai l’Italiano
La professoressa i compiti assegnava
Ma lui distratto mai l’ascoltava
Quello svogliato scolaro di Milano.
C’era un bianco e piccolo dentino
Che ballava nella bocca di un bambino
Un giorno un movimentato jive ballò
E dalla gengiva lui si staccò
Quel talentuoso bianco e piccolo dentino.
C’era una brava pasticcera
Che preparava dolci tutta la sera
Indossava abiti di cioccolato vero
E in testa un grande sombrero
Quella stravagante brava pasticcera.
C’era un cantante di Verona
Che aveva una gran testona
Tutti in faccia gli ridevano
E sul serio non lo prendevano
Quello sfortunato cantante di Verona.
C’era un parrucchiere di Lisbona
Che non ne combinava una buona
Gli piaceva tanto tagliare
E tutti pelati faceva restare
Quello sciocco parrucchiere di Lisbona.
Quello stupido passante
Lo studente intelligente
La Mona Lisa o Gioconda
Un cinese-siamese
La vecchia del paese
La foresta maledetta
Al bambino incompetente
Sara Trinchieri si è particolarmente divertita ;-)
Quella bambina scatenata
In principio era come solidificata.
Il professore faceva andare ai matti
E scacciava, della vicina, i gatti.
La bambina furfantella scatenata!
La professoressa intelligente
Era in realtà un salice piangente.
Mangiava i wafer al limone
E tingeva le pareti della casa di arancione.
La strana professoressa intelligente.
Era in realtà un mendicante.
Ma faceva il giocoliere
E si rifugiava nelle ciminiere.
Quello stupido passante.
Non faceva i compiti per niente.
Mangiava salcicce e cotolette
E tirava in faccia le polpette.
Il delinquente studente intelligente.
Quando era nata era una palla rotonda.
Amava gioielli e vestiti pomposi
E appendeva quadri molto ingegnosi.
La lussuosa Mona Lisa o Gioconda.
È venuto in Italia questo mese.
La pizza per la prima volta aveva assaggiato
E un architetto era diventato.
Lo strano cinese-siamese.
Quella maestra cattiva
Pagava tutto con l’Iva.
Ma non faceva paura a nessuno
E mandava vampate di fumo.
Quella cara maestra cattiva.
Quel testo descrittivo
È proprio cattivo.
Mangia inchiostro
Mentre i bambini lo leggono al chiostro.
Il furbacchione testo descrittivo.
Non paga mai le sue spese.
Cacciava i cani dal giardino
E fulminava ogni moschino.
Quella ignara vecchia del paese.
Non accettava neanche una forchetta.
Impauriva i bambini
Ma incoraggiava i principini.
La terribile foresta maledetta.
Un giorno si ruppe un dente.
Amava i budini
E uccidere i suoi fratellini.
Quel simpatico bambino incompetente.
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