Si parte con un nuovo esperimento, dobbiamo imparare a riflettere e ad esprimere una nostra opinione, cercando di esporre le nostre motivazioni
allora ci proviamo in diretta,
vi propongo questa semplice e profonda poesia della poetessa inglese Emily Dickinson c'è la versione inglese (il video) e segue il testo tradotto,
prendetevi un po' di tempo e poi scrivete i vostri pensieri
è solo un modo per partire, ma mi raccomando di pensare bene prima di scrivere e
usare documenti diversi per completare le vostre riflessioni
potete scrivere emozioni e riflessioni a grappolo....poi le ordineremo e io aggiornerò di volta in volta il post ok?
al lavoro
|
Lorenzo ci ha proposto questo video
ecco il testo del video:
- la solitudine a volte si cerca, è come una scelta - spesso siamo costretti alla solitudine, perché altri ci deridono e ci scansano (Lorenzo dice che voi adolescenti spesso lo fate e.....non c'è soluzione ma è vero???) - è importante scoprire il valore reale di una persona che non dipende dal suo aspetto interiore, ma quanto nel valore di una persona dipende dal confronto con l'altro? - un conto è essere soli e un conto è sentirsi soli (grazie Mariangela) - non siamo soli quando siamo con la famiglia o con gli amici Mariangela dice: ci sono tante solitudini e ci posta due video La professoressa Ciani consiglia l'ascolto di questa splendida canzone di Simon & Garfunkel The Sound of Silence |
questo il testo in italiano
Salve oscurità, mia vecchia amica ho ripreso a parlarti ancora perché una visione che fa dolcemente rabbrividire ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo e la visione che è stata piantata nel mio cervello ancora persiste nel suono del silenzio Nei sogni agitati io camminavo solo attraverso strade strette e ciottolose nell'alone della luce dei lampioni sollevando il bavero contro il freddo e l'umidità quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon che attraversò la notte... e toccò il suono del silenzio E nella luce pura vidi migliaia di persone, o forse più persone che parlavano senza emettere suoni persone che ascoltavano senza udire persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato e nessuno osava, disturbare il suono del silenzio | "Stupidi" io dissi, "voi non sapete che il silenzio cresce come un cancro ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi, aggrappatevi alle mie braccia che io posso raggiungervi" Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia, e riecheggiarono, nei pozzi del silenzio e la gente si inchinava e pregava al Dio neon che avevano creato. e l'insegna proiettò il suo avvertimento, tra le parole che stava delineando. e l'insegna disse "le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane e sui muri delle case popolari." E sussurrò nel suono del silenzio |
Spunti di riflessione proposti dalla prof:
- la solitudine è anche la fine di un amore
- riflessioni dalla canzone: la scelta del silenzio ha un valore e un motivo, la solitudine
è la scelta di chi non comprende e ascolta più l'altro...perché?
La professoressa Zolfo ci propone di cercare le opere di un artista, Giorgio De
Chirico, ma soprattutto aggiunge interessanti riflessioni al tema trattato:
- il silenzio è il "luogo" della creazione per un artista, che quindi cerca la solitudine
per dare sfogo ai suoi pensieri e alle sue emozioni e trasformarle in arte
- siamo mai veramente soli?
la prof vi propone l'ascolto di questa canzone di Lorenzo Jovanotti, Fango
SIAMO PRONTI PER LE "PROVOCAZIONI", QUINDI VI FARO' DELLE DOMANDE ALLE QUALI POTRETE RISPONDERE SOLO ANALIZZANDO I DOCUMENTI PROPOSTI DALLE PROF O DAI VOSTRI COMPAGNI, POTRETE ANCHE RISPONDERE CON NUOVI DOCUMENTI
QUINDI DA ORA IN POI LA PAROLA A VOI
1. cosa vuole dire la la poetessa Emily Dickinson con le parole
[...] in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita." ?
2. partendo dal video proposto da Lorenzo: è vero che l'uomo nasce per vivere da solo? e che è meglio così e che per questo sa amare meglio perché non ha nulla da perdere?
3. Passiamo al nostro pinguino...di cosa ha bisogno il pinguino? perché? siamo come lui? perché?
4. quando e perché siamo costretti alla solitudine?
5. quando l'uomo è solo? si sente solo?
6. Mariangela dice che ci sono tanti modi di vedere e definire la solitudine, sei d'accordo? spiega perché.
7. in un mondo come il nostro siamo mai veramente soli? o rumore, come dice la prof. Zolfo, non dà per scontato che non ci sia solitudine?
8. diamoci da fare per cercare i dipinti proposti dalla professoressa...voglio vedere dei De Chirico
a voi la parola
ps non vi dimenticate che mancano i miei testi e suggerimenti ;-)
Lorenzo mi chiede cortesemente di inserire questo video, con la promessa che ci farà un commento sui contenuti ;-)
Lorenzo mi chiede cortesemente di inserire questo video, con la promessa che ci farà un commento sui contenuti ;-)
Inserisco invece il video postato da Riccardo...ci servirà domani per dare una scossa al nostro confuso argomentare...(è la poesia che avete da fare per domani)
Lorenzo ci propone altre riflessioni sul tema della solitudine, non tutte negative
1. solitudine positiva, cercata per riflettere e pensare
2. momento per stare a contatto con la natura
3. bullismo, (cliccate sulla parola per il video) quando gli altri ti emarginano e ti fanno diventare l'oggetto dello scherno
4. solitudine = scelta di vita, i barboni, (cliccate per video) la gente che vive per strada...fino a che punto una scelta di vita?
5. ci si sente soli quando si è costretti ad abbandonare la propria patria
6. o quando si perde un amore
il silenzio e il rapporto con la natura
e ancora Come sconfiggere la solitudine, varie sulla solitudine
e sempre Lorenzo è andato alla ricerca di alcuni testi:
poesie
il silenzio e il rapporto con la natura
e ancora Come sconfiggere la solitudine, varie sulla solitudine
e sempre Lorenzo è andato alla ricerca di alcuni testi:
poesie
La solitudine A me capita molto spesso di voler stare da sola, specialmente quando sento la tristezza e la malinconia che mi perseguitano stringendomi un nodo alla gola.Fermarci un attimo: solo noi e la nostra anima, discuterci; credo che sia un’ottima opportunità per ritrovare se stessi e sentirsi vivi nell’essere totalmente soli.Non sempre questo stato d’animo è legato a episodi spiacevoli, ma può essere associato anche a momenti di spensieratezza e tranquillità.La solitudine è oggetto dei nostri sfoghi, delle nostre delusioni, ma soprattutto delle nostre colpe.Dimenticare, già, l’essere soli aiuta a cancellare, a lasciarsi alle spalle tutti i ricordi che deteriorano giorno dopo giorno la vita, che eliminano i pensieri più belli dando spazio ai rimpianti.No, tutto ciò non fa parte delle nostre leggi, delle nostre regole, ma di quel lato nascosto, losco che in noi c’è; e, anche se non lo conosciamo, anche se non lo vorremmo mai affrontare c’è, ed è evidente che lo si può incontrare. Ciò aiuta a riflettere su interminabili incognite che ci tormentano da anni, per le quali non troveremo mai una risposta; ma l’importante è crederci, credere in quella forza interiore che si contrappone a quella losca, tentando di batterla, vincendola.Solo allora, la nostra felicità illuminerebbe vasti oceani, portandoci lo sguardo verso il cielo terso, intento ad ammirare le nuvole, anche se i nostri occhi sono consapevoli, che quelle nubi porteranno pioggia. Quell’acquazzone che invade il viso, purificandolo ed eliminando tutto ciò che lo turba, che lo offusca, che lo maschera.E, mentre siamo assorti nei pensieri più remoti, un raggio di luce riporta in quel cielo plumbeo la solarità e la limpidezza che solo un sorriso sincero, una stretta di mano rassicurante o una parola che racchiude con sé tutte le paure può dare. L’isolarsi dal mondo, dà sicurezza, tanta quanta ne abbiamo bisogno per immergerci nella nostra orbita ideale, fuori dalla quale non c’è niente; se non, lo spazio, dove non è difficile perdersi e non è facile ritrovarsi.È normale cercare il desiderio di tranquillità, quell’alchimia con la nostra personalità, raggiungere l’irraggiungibile senza porci dei limiti, ma non dobbiamo mai dimenticare che un giorno questi ci verranno dati sotto forma d’obbligo.A questo punto, nient’altro che la solitudine ci sosterrà nel riconoscere dov’è l’errore, dove si nasconde il significato, il “perché” di tutto.Solo allora la potremo chiamare la nostra “amica” solitudine, colei che funge da tramite tra le nostre idee e il nostro cuore …
anonimo
La solitudine è la patria delle anime grandi(Anonimo)
Ecco, riflettevo sulle solitudini e su quanto in questo nostro tempo appaiono inadeguate, inaccettabili e incomprensibili da condividere, di fronte a un modello sociale di estrema efficienza che ci vorrebbe sempre partecipi, allegri, positivi.
Oggi essere dei solitari genera spesso sentimenti ambigui negli altri, di incomprensione e non accettazione, ma un sistema che non lascia spazio sul piano emotivo e psicologico è un sistema malato, da cui bisogna dissentire e che bisogna avere il coraggio di combattere, se necessario.
Se la solitudine è uno stato d’animo che nasce talvolta dal sentirsi interiormente isolati o emarginati, è anche vero che la solitudine rappresenta la condizionre necessaria e indispensabile per affrontare il proprio viaggio interiore, come fonte di esperienza costruttiva e creatività.
Dissociarsi, dissentire per proteggere se stessi e la propria interiorità , ecco che cosa mi sento di dire ai giovani e ai meno giovani che nella vita prima o poi inciampano nel qualunquismo, nei preconcetti e nel giudizio frettoloso di questa “società globale”.
Il primo grande disagio l’uomo lo prova al momento della nascita, quando passa dall’acqua all’aria. Il secondo quando si rende conto che il suo destino è morire. Alcuni, poi, ne vivono un terzo: il disagio dell’isolamento (Fabrizio De Andrè)
- Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.Al di la’ di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso(Paul Eluard)
4tu - di spalle alla solitudine ... incontro alla vita (monologo) |
Oggi la gente è affamata d'amore, e l'amore è la sola risposta alla solitudine e alla grande povertà. In alcuni paesi non c'è fame di pane, la gente soffre invece di terribile solitudine, terribile disperazione, terribile odio, perché si sente indesiderata, derelitta e senza speranza.. ha dimenticato come si fa a sorridere.. ha dimenticato la bellezza del tocco umano.. ha dimenticato cos'è l'amore degli uomini. Ha bisogno di qualcuno che la capisca e la rispetti...
Madre Teresa di Calcutta
Fabrizio De André, Elogio della solitudine
Passiamo all'arte
Lorenzo ha scovato questo pittore russo: Alex Kanevsky e le sue opere che mettono in risalto la solitudine umana
Quando ho visto questo dipinto ho pensato a un personaggio di Bulgakov. Lessi per la prima volta un suo libro quando avevo la vostra età-cuore di cane- Vi consiglio anche di guardare Chagall come pittore, spesso i suoi personaggi sono malinconici e isolati nel blu, volano tra le nuvole...lui è un surrealista e fa volare pure le mucche. Ancora tanta solitudine nel periodo blu di Picasso, prima del cubismo, quando dipinge mendicanti lungo la spiaggia, giocolieri, arlecchini tristi ritratti in solitudine e un vecchio chitarrista cieco.
Prof Alessia Zolfo
Michela ci propone i suoi commenti sulle opere di De Chirico
Questo è il dipinto di De Chirico che preferisco: Ettore e Andromaca
A mio parere rappresenta molto la solitudine interiore: l'artista sa che il mondo è pieno di persone vive, ma il suo mondo non lo è. Probabilmente significa anche che De Chirico crede nell'amore, ma ne rimane estraneo come i soggetti che dipinge. I soggetti sono di forma umana, ma appaiono come dei manichini statici, formati da molte parti divise.
Questo dipinto incrementa la mia convinzione che De Chirico sappia che il mondo è pieno di persone, ma lui si sente solo, in disparte.
Michela ci propone i suoi commenti sulle opere di De Chirico
Questo è il dipinto di De Chirico che preferisco: Ettore e Andromaca
A mio parere rappresenta molto la solitudine interiore: l'artista sa che il mondo è pieno di persone vive, ma il suo mondo non lo è. Probabilmente significa anche che De Chirico crede nell'amore, ma ne rimane estraneo come i soggetti che dipinge. I soggetti sono di forma umana, ma appaiono come dei manichini statici, formati da molte parti divise.
Il titolo tradotto è "La mattina angosciante", titolo che viene compreso appena si notano i colori scuri, il nero soprattutto. Fanno pensare ad un buco nero, ad un vuoto assoluto. La sensazione viene molto incrementata dal colore nell'interno degli archi e dalle ombreggiature. L'appena trascorso tramonto indica, secondo me, il propagarsi di un'oscurità portata dalla tristezza.
Questo dipinto incrementa la mia convinzione che De Chirico sappia che il mondo è pieno di persone, ma lui si sente solo, in disparte.
Tutto questo è solitudine, ma sono convinto che nessuna persona è sola perché ce ne sarà sempre un'altra che la sorreggerà e le starà accanto. Alcune persone dicono che sono sole e non hanno amici e che neanche gli amici di scuola gli stanno vicini, questo testo però ci aiuta a riflettere e aiuta soprattutto le persone che si sentono sole.
RispondiEliminaAlcune persone si sentono sole perché sono evitate da tutti e prese in giro per l'aspetto esteriore, questo è uno dei più brutti errori che facciamo noi adolescenti me compreso, noi dovremmo vedere invece l'aspetto interiore di una persona che è la cosa più speciale e bella che uno può avere, nel mio paese accadono spesso cose del genere, però non ci si può fare nulla.
Ci sono persone invece che decidono di vivere in solitudine o per motivi personali o per una cosa religiosa questo video spiega alcune cose
LORENZO
http://www.youtube.com/watch?v=wnaoZHJ5Meo
Grazie Lorenzo della tua riflessione, non ho capito bene cosa pensi della solitudine, certamente ne hai definito alcuni aspetti: solitudine cercata e voluta, ti chiedo perchè? solitudine nella quale gli altri ti costringono, ti viene in mente niente? bella riflessione sul valore di una persona; e poi grande speranza anzi certezza nell'amicizia.
RispondiEliminaRagazzi vorrei che rifletteste ancora sulle parole di Lorenzo, ma anche sulla poesia, intanto inserisco il video che Lorenzo ci ha proposto.
Noi non saremo mai soli, perché abbiamo accanto persone speciali come ad esempio la famiglia.
RispondiEliminama un conto è essere soli e un conto è sentirsi soli!
Mariangela
Brava Mariangela, scopro che siete molto ottimisti e per fortuna non conoscete la solitudine ;-) comunque vorrei che spiegassi meglio il tuo concetto: essere soli - sentirsi soli.
RispondiEliminaEssere soli vuol dire che si è soli! che non si hanno persone accanto, qualcuno su cui contare!!!!
RispondiEliminasentirsi soli vuol dire che ad esempio si è in un gruppo ma non tutti ti accettano e li ci si sente soli, o ad esempio in famiglia nessuno conta su di te..ha molti significati la solitudine..
Mariangela
http://www.youtube.com/watch?v=Ydh3EZ9nxDs&feature=related
RispondiEliminaCos'è la solitudine
Mariangela
http://www.youtube.com/watch?v=Az-AWhsstng
RispondiEliminaMariangela
Mariangela, posto i video (anche se il secondo è un po' pieno di parolacce...) vabbè, sono in attesa dei tuoi commenti.
RispondiElimina"la solitudine vista anche come la fine di un amore"; ascoltatela attentamente e poi la suoneremo, vi porterò lo spartito prossima settimana.Chiedete alla prof.ssa di inglese se vi insegna la pronuncia e vi può fare la traduzione , ovvero sarebbe meglio che lo faceste voi e poi chiedete solo se ci sono dubbi
RispondiEliminaSimon & Garfunkel - The Sound of Silence
http://www.youtube.com/watch?v=dTCNwgzM2rQ&feature=share
PROF LAURA CIANI (MUSICA)
Molti artisti hanno rappresentato questo soggetto, forse perchè la solitudine spesso accompagna l'artista soprattutto nel momento della creazione dell'opera, quando intorno egli cerca il silenzio, uno spazio tutto per sè in cui mettere ordine tra le idee, le emozioni, i turbamenti e dare una forma a ciò che sente dentro di sè. Immaginate se è davvero possibile, in mezzo a tutto il rumore che produciamo, tra tutte le cose che costruiamo e che ci circondano ogni giorno (e che fanno rumore),trovare un vero momento di silenzio, di solitudine? Giorgio De Chirico, artista della metafisica che studieremo, rappresenta nelle sue opere grandi piazze d'Italia, assolate, deserte, silenziosissime... in genere c'è solo un finto manichino tra le strade vuote, e si percepisce una gran solitudine, quasi irreale. Su internet trovate alcune immagini dell'artista. Io personalmente credo che anche se soli non siamo mai del tutto soli... (io lo so che non sono solo anche quando sono solo - Jovanotti) Voi come rappresentereste la solitudine? Con un disegno, una scultura... o altro?
RispondiEliminaProf. Alessia Zolfo (arte)
Grazie carissime colleghe! Inserirò i vostri materiali e suggerimenti nel post e poi tirerò le somme di questa giornata proponendo ai ragazzi delle riflessioni...
RispondiEliminaNella canzone Jovanotti intende dire che anche se si è da soli fisicamente ci si riesce anche ad unire con la natura.
RispondiEliminaEmily Dickinson ci dice che nei momenti di solitudine, di silenzio, noi riusciamo ad esplorare fino in mondo noi stessi e la nostra anima. Il pinguino Solo-Solo ha bisogno di compagnia dei suoi simili e non si fa scrupoli per ottenerla.
L'uomo si sente solo quando è scosso da cose indipendenti da lui, si sente solo quando viene ignorato, e a volte si quasi costringe alla solitudine, che gli serve per riflettere.
Mariangela ha ragione sui diversi tipi di solitudine perché fa parte della natura dell'uomo provare dei sentimenti, che gli fanno anche credere di essere solo durante un periodo "oscuro", ma non lo è mai perché ha sempre qualcuno vicino a sé; ma a volte l'essere solo è proprio il non avere nessuno al mondo.
Nel nostro mondo, vero, non siamo mai soli se c'è il rumore, ma si può dire che quando si crede di essere soli il rumore non conta e diventa silenzio, perché si è completamente assorti dai propri pensieri.
De Chirico esprime tutta la sua solitudine nei suoi dipinti, che ritraggono soprattutto soggetti inanimati (manichini, statue, edifici architettonici), non c'è alcun soggetto vivo e ciò evidenzia moltissimo il fatto che per lui il mondo è vuoto.
Insomma, inseriamo un altro elemento: la natura. Quale valore ha la natura? Qual è il suo rapporto con la solitudine?...magari tutto vi sarà più chiaro fra poco.
RispondiEliminaIl silenzio per esplorare noi stessi, bello, quindi il silenzio e la solitudine ci servono anche per capire meglio chi siamo, ma è proprio vero che gli altri, stare in compagnia non ci aiutino a fare questo? Che cosa ci danno gli altri? ci aiutano a crescere o a restare così come siamo? Ci aiutano a cambiare, a scoprire, ad andare avanti o troviamo la forza di farlo da soli come spiegato nel primo video che ci ha proposto Lorenzo?
Mi sembra di capire che la solitudine quindi venga da dentro, ma tutti siate concordi nel dire che l'uomo non è mai solo se non perché lo crede.
Michela vorrei che ci proponessi dei dipinti di De Chirico, sceglili tu e commentali per noi, la tua scelta sarà già un gesto personale, ma spiegaci, facci capire il perché e cosa vedi nel dipinto...ricorda importante è sempre il perché e non importa se quello che vedrai non sarà quello che il pittore avrà voluto dire...l'arte è così: l'espresso che lascia il margine all'interpretazione...provaci ;-)
la natura è un elemento che ci fa riflettere infatti alcune persone vanno a fare dei "ritiri spirituali" vanno in solitudine in montagna, per pensare e alcuni dicono addirittura per purificare l'anima e il corpo. quando siamo in silenzio pensiamo, pensiamo, pensiamo e ripensiamo ai nostri gesti e alle nostre azioni. ci sono due tipi di solitudine come diceva la mia amica: sentirsi soli perché abbandonati, esclusi dal gruppo dei tuoi amici e qui vi metto il primo video che vi illustra le mie parole
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=fyVkFVzy7Wk&feature=share.
invece essere soli è il tipico esempio dei barboni:non hanno una famiglia non hanno un tetto, puzzano e vengono discriminati da tutti e per campare vanno alla ricerca nei bidoni della spazzatura o fanno l'elemosina
http://www.youtube.com/watch?v=qu6PhcDgAuY&feature=related
oppure persone che sono mandate in esilio che contro la propria volontà devono abbandonare la propria patria lasciare le persone che ci sono più care e i luoghi nei quali si è vissuti fin da quando si era in fasce.
per finire vi metto altri due video uno è la testimonianza di un ragazzo e l'altro è una delle prime canzoni scritte dalla Pausini. Eccoli
http://www.youtube.com/watch?v=OMiy3pVuMUg&feature=shar
http://www.youtube.com/watch?v=OMiy3pVuMUg&feature=share
LORENZO
Grazie Lorenzo. Abbiamo scoperto un lato positivo della solitudine: quando si cerca, quando si vuole stare soli per riflettere, un ritiro spirituale, come dici tu, anche vissuto in contatto con la natura; molti poeti hanno visto nella natura e nello stare in mezzo alla natura un modo per riflettere, magari per fuggire dal mondo, la natura a volte è diventata anche la silenziosa confidente del poeta. Prendiamo Petrarca nella poesia "Solo e pensoso", lo stesso Leopardi, che presto vedremo, ma avete avuto modo di leggere nella poesia Alla luna; ma ascolta anche questa canzone "Impressioni di settembre". Insomma natura che ascolta, nella quale rifugiarsi, confortarsi, sfogarsi. Il silenzio e la solitudine che ci aiuta quindi a riflettere. Importanti le altre interpretazioni della solitudine che ci proponi, a proposito vorrei farvi vedere un video ... vediamo se coglierete.
RispondiEliminaQuesto è il dipinto di De Chirico che preferisco:
RispondiEliminahttp://images.google.it/imgres?q=de+chirico+opere&hl=it&biw=1366&bih=683&gbv=2&tbm=isch&tbnid=shcnjlGK2s8f3M:&imgrefurl=http://www.c-lune.com/index%3Fdomain%3Dlabinf%26nodes%3Dhtml-test%26h%3D69643d343537383833352666696c656e616d653d6f7065726567696f7267696f64656368697269636f2e68746d6c&docid=rkAf9fivA-NL-M&imgurl=http://www.c-lune.com/index%253Fdomain%253Dlabinf%2526nodes%253Dhtml-test%2526h%253D69643d343537383833352666696c656e616d653d6574746f7265616e64726f6d6163612e6a706567&w=376&h=478&ei=Qhw0T-u4I_PQ4QSHgq2AAg&zoom=1&iact=hc&vpx=361&vpy=311&dur=7431&hovh=253&hovw=199&tx=120&ty=133&sig=101274240607598218681&page=1&tbnh=140&tbnw=110&start=0&ndsp=24&ved=1t:429,r:9,s:0
A mio parere rappresenta molto la solitudine interiore: l'artista sa che il mondo è pieno di persone vive, ma il suo mondo non lo è. Probabilmente significa anche che De Chirico crede nell'amore, ma ne rimane estraneo come i soggetti che dipinge. I soggetti sono di forma umana, ma appaiono come dei manichini statici, formati da molte parti divise.
http://images.google.it/imgres?q=de+chirico+dipinti&hl=it&biw=1366&bih=683&gbv=2&tbm=isch&tbnid=4pNzJbVmPbAYYM:&imgrefurl=http://www.mart.trento.it/gallery.jsp%3FID_LINK%3D96%26area%3D42%26page%3D1%26id_context%3D123%26tab%3D2&docid=Yvi_u-CsXhFi_M&imgurl=http://www.mart.trento.it/UploadImgs/318_12_de_Chirico___La_matin_e_angoissante__1912.JPG%253Fw%253D414&w=414&h=516&ei=2xE0T7COKKmk4ASoss3tAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=875&vpy=4&dur=556&hovh=251&hovw=201&tx=127&ty=62&sig=101274240607598218681&page=1&tbnh=148&tbnw=119&start=0&ndsp=23&ved=1t:429,r:4,s:0
Il titolo tradotto è "La mattina angosciante", titolo che viene compreso appena si notano i colori scuri, il nero soprattutto. Fanno pensare ad un buco nero, ad un vuoto assoluto. La sensazione viene molto incrementata dal colore nell'interno degli archi e dalle ombreggiature. L'appena trascorso tramonto indica, secondo me, il propagarsi di un'oscurità portata dalla tristezza.
http://images.google.it/imgres?q=de+chirico+dipinti&hl=it&biw=1366&bih=683&gbv=2&tbm=isch&tbnid=lajKqcy02HlKzM:&imgrefurl=http://www.dorotheum.com/it/dorotheum/stampa/archivio/presse-detail/archive/pressearchiv-1/vasenpaar-der-kaiserin-josephine-bonaparte-erreichte-455800-euro.html&docid=-zeJAWX8VUdDjM&imgurl=http://www.dorotheum.com/uploads/media/Chirico_pr_01.jpg&w=1545&h=1231&ei=2xE0T7COKKmk4ASoss3tAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=637&vpy=239&dur=1365&hovh=200&hovw=252&tx=186&ty=150&sig=101274240607598218681&page=2&tbnh=164&tbnw=210&start=23&ndsp=27&ved=1t:429,r:17,s:23
Questo dipinto incrementa la mia convinzione che De Chirico sappia che il mondo è pieno di persone, ma lui si sente solo, in disparte.
Non so se la prof. Zolfo condividerà le mie impressioni, ma io in questi dipinti vedo questo. :)
Io penso che la solitudine sia una cosa molto brutta, soprattutto tra i giovani , che spesso si ritrovano soli perché non riescono a socializzare e non riescono ad accettarsi anche con se stessi . Ma non ci si dovrebbe scoraggiare perché si trova sempre qualcuno che riesce ad accettarti e che ti porta più sicurezza ed autonomia .
RispondiEliminaGioia
Giorgio De Chirico http://www.google.it/imgres?q=giorgio+de+chirico&hl=it&biw=1024&bih=509&gbv=2&tbm=isch&tbnid=d7MXgEyWN_AaVM:&imgrefurl=http://www.windoweb.it/guida/arte/biografia_giorgio_de_chirico.htm&docid=-f0YktIaXQxveM&imgurl=http://www.windoweb.it/guida/arte/arte_foto/giorgio_dechirico_5.jpg&w=380&h=295&ei=YO1LT-ylFLDQ4QTT5u3qAw&zoom=1&iact=hc&vpx=250&vpy=100&dur=6709&hovh=198&hovw=255&tx=157&ty=157&sig=110685711605591428631&page=1&tbnh=128&tbnw=170&start=0&ndsp=12&ved=1t:429,r:7,s:0
RispondiEliminaPer me la solitudine è un forte stato d'animo, una realtà fatta di delusione, abbandono,di una mancanza di dialogo con gli altri. Quando una persona non si trova bene,non è considerata nel luogo dove vive quotidianamente.Però c'è da dire che c'e un aspetto positivo della solitudine cioè quando una persona si confronta con se stessa, senza computer,cellulare,musica etc...
RispondiEliminaMyriam Baroni