Ovvio, la foto è una provocazione bella e buona; una provocazione che ci porterà ben più in là della nostra Patria...ora restiamo qui, invece, e continuiamo a parlare di Italia.
Il nostro percorso di quest'anno è iniziato dalla figura dell'eroe, ma soprattutto abbiamo messo in evidenza il rapporto di tutti gli eroi con la Patria e la loro vita dedicata a degli ideali, anche diversi nel tempo, ma sempre presenti. Ci siamo poi dedicati agli eroi del Risorgimento, quindi alla nascita della nostra Patria, del primo sentimento di patria in Italia, le lotte per l'indipendenza ma anche gli ideali di libertà e democrazia. Partendo quindi dall'Inno di Mameli ci siamo avvicinati ai simboli della nostra nazione. (qui tutte le lezioni)
Ora è il momento di avvicinarci alla nostra epoca, senza però dimenticare un momento importantissimo della nostra storia, un evento che ha cambiato la nostra Patria e la vita di tutti gli italiani: la nascita della Repubblica e della nostra Costituzione. E noi ripartiremo proprio da qui.
Di seguito saranno illustrate diverse lezioni (ricordo che nella classe in questione ho solo un'ora a settimana, quindi ogni micro argomento dovrà essere spezzettato in più parti).
Prima lezione
Analisi della storia d'Italia dallo Statuto Albertino (1848) fino alla Costituzione (1948). Un salto veloce nella storia, che vede come tappe fondamentali: lo Statuto del Regno d'Italia, il periodo del Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, il Referendum e la nascita della Costituzione.
(Costruzione di una linea del tempo)
Seconda lezione
I ragazzi saranno stimolati alla riflessione sul sentimento di Patria oggi attraverso una serie di testi musicali. La prima canzone è di Renato Zero e s'intitola L'italiana. Faranno poi le loro riflessioni. (lavoro da fare a casa)
L'italiana
Renato Zero
Non è il fascino ruffiano di una bandiera
la carezza di un dialetto, né una melodia
una cucina così povera ma sincera
allora che cos'è che mi lega a te.
Quella faccia strafottente così italiana
di coraggio, di passione, di gelosia
stai nel recinto anche tu
in questo ghetto ci stai
per non vivere più
che bell'esempio che dai.
Non rinuncerò
io non sbarrerò la porta
non accetterò
che la faccia mia sia un'altra ed io
quanto ti ho amata pure io
ma questo cielo oltre che il tuo
è pure il mio, la stessa anima
più malinconica, se questo è un oblio!
Da quel primo bacio dato senza pensare
nel timore che un amore ci porti via
migrazioni naturali quelle del cuore
valigie che pesano.
Non c'è terra non c'è mare che può spiegare
quale mistica attrazione ci tiene qui
pronti a soffrire così
sono secoli ormai
le differenze fra noi
le appianeremo se vuoi.
Madre anche tu
salva almeno le apparenze
tutti i figli tuoi
dalla Sicilia fino in Piemonte, ed io
se ti ho difesa lo sa Dio
ma il tuo pensiero non è più limpido
forse nostalgico
vivo di questa mia utopia, cara democrazia
non ci vedrai più
tutti intorno a una bottiglia
non c'entriamo ormai
nel ritratto di famiglia e tu
più delirante di così
madre dimenticata lì in un angolo
un ruolo scomodo
siamo davvero figli tuoi
così sicura sei.
Io ci spero sai
che quel silenzio arrivi, mai!
L'italiana
Renato Zero
Non è il fascino ruffiano di una bandiera
Da quel primo bacio dato senza pensarela carezza di un dialetto, né una melodia una cucina così povera ma sincera allora che cos'è che mi lega a te. Quella faccia strafottente così italiana di coraggio, di passione, di gelosia stai nel recinto anche tu in questo ghetto ci stai per non vivere più che bell'esempio che dai. Non rinuncerò io non sbarrerò la porta non accetterò che la faccia mia sia un'altra ed io quanto ti ho amata pure io ma questo cielo oltre che il tuo è pure il mio, la stessa anima più malinconica, se questo è un oblio! nel timore che un amore ci porti via migrazioni naturali quelle del cuore
valigie che pesano.
|
Non c'è terra non c'è mare che può spiegare quale mistica attrazione ci tiene qui pronti a soffrire così sono secoli ormai le differenze fra noi le appianeremo se vuoi. Madre anche tu salva almeno le apparenze tutti i figli tuoi dalla Sicilia fino in Piemonte, ed io se ti ho difesa lo sa Dio ma il tuo pensiero non è più limpido forse nostalgico vivo di questa mia utopia, cara democrazia non ci vedrai più tutti intorno a una bottiglia non c'entriamo ormai nel ritratto di famiglia e tu più delirante di così madre dimenticata lì in un angolo un ruolo scomodo siamo davvero figli tuoi così sicura sei. Io ci spero sai che quel silenzio arrivi, mai! |
cosa ci unisce all'Italia? noi italiani siamo uniti? cosa ci rendi italiani? come ci vedono gli altri? cosa facciamo per "presentarci agli altri? noi italiani quanto sentiamo di appartenere ad una Patria comune? cosa ci contraddistingue?
AUTOSCATTO
ESSERE ITALIANI
I ragazzi al lavoro insieme alla professoressa di arte Alessia Zolfo
stanno realizzando un collage sulle notizie raccolte dai ragazzi, i quali hanno anche il compito di scrivere le loro riflessioni ... poi saranno pronti per il passo successivo
Vediamo di fare altre riflessioni, questa volta ci facciamo aiutare da altri cantautori con i quali oltre ad evidenziare altre caratteristiche del nostro paese, apriremo anche una discussione sugli aspetti negativi, diciamo su quegli aspetti che corrodono un po' il sentimento di patria e che ne evidenziano talvolta l'assenza o la difficoltà di averlo.
(in realtà questa parte di lezione già è presente nel blog ma la ripropongo per aiutare i ragazzi).
Ecco i testi delle canzoni che analizzeremo insieme.
Io non mi
sento italiano
Giorgio Gaber
G. Gaber
Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia ma questa nostra Patria non so che cosa sia. Può darsi che mi sbagli che sia una bella idea ma temo che diventi una brutta poesia. Mi scusi Presidente non sento un gran bisogno dell'inno nazionale di cui un po' mi vergogno. In quanto ai calciatori non voglio giudicare i nostri non lo sanno o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza di dire che non sento alcuna appartenenza. E tranne Garibaldi e altri eroi gloriosi non vedo alcun motivo per essere orgogliosi. Mi scusi Presidente ma ho in mente il fanatismo delle camicie nere al tempo del fascismo. Da cui un bel giorno nacque questa democrazia che a farle i complimenti ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia ha tante pretese ma nel nostro mondo occidentale è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato che voi rappresentate mi sembra un po' sfasciato. E' anche troppo chiaro agli occhi della gente che è tutto calcolato e non funziona niente. Sarà che gli italiani per lunga tradizione son troppo appassionati di ogni discussione. Persino in parlamento c'è un'aria incandescente si scannano su tutto e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire che i limiti che abbiamo ce li dobbiamo dire. Ma a parte il disfattismo noi siamo quel che siamo e abbiamo anche un passato che non dimentichiamo. Mi scusi Presidente ma forse noi italiani per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini. Allora qui m'incazzo son fiero e me ne vanto gli sbatto sulla faccia cos'è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio ha le idee confuse ma se fossi nato in altri luoghi poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante c'è un'altra osservazione che credo sia importante. Rispetto agli stranieri noi ci crediamo meno ma forse abbiam capito che il mondo è un teatrino. Mi scusi Presidente lo so che non gioite se il grido "Italia, Italia" c'è solo alle partite. Ma un po' per non morire o forse un po' per celia abbiam fatto l'Europa facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo per fortuna o purtroppo per fortuna per fortuna lo sono. |
Povera Patria
Franco Battiato
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore... ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà no cambierà, forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà si che cambierà, vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere... La primavera intanto tarda ad arrivare.
Viva L'Italia
Francesco De Gregori
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. L'Italia derubata e colpita al cuore, viva l'Italia, l'Italia che non muore. Viva l'Italia, presa a tradimento, l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, viva l'Italia, l'Italia che non ha paura. Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare, l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare, l'Italia metà giardino e metà galera, viva l'Italia, l'Italia tutta intera. Viva l'Italia, l'Italia che lavora, l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora, l'Italia metà dovere e metà fortuna, viva l'Italia, l'Italia sulla luna. Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre, l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre, l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste, viva l'Italia, l'Italia che resiste.
In Italia
Fabri Fibra
Ci sono cose che nessuno ti dirà
ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezza verità dove fuggi? in italia pistole in macchine in italia machiavelli e foscolo in italia i campioni del mondo sono in italia benvenuto in italia fatti una vacanza al mare in italia meglio non farsi operare in italia non andare all'ospedale in italia la bella vita in italia le grandi serate e i gala in italia fai affari con la mala in italia il vicino che ti spara in italia rit. (x2) Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità dove fuggi? in italia i veri mafiosi sono in italia i più pericolosi sono in italia le ragazze nella strada in italia mangi pasta fatta in casa in italia poi ti entrano i ladri in casa in italia non trovi un lavoro fisso in italia ma baci il crocifisso in italia i monumenti in italia le chiese con i dipinti in italia gente con dei sentimenti in italia la campagna e i rapimenti in italia rit. (x2) Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità dove fuggi? in italia le ragazze corteggiate in italia le donne fotografate in italia le modelle ricattate in italia impara l'arte in italia gente che legge le carte in italia assassini mai scoperti in italia volti persi e voti certi in italia rit. (x2) Ci sono cose che nessuno ti dirà ci sono cose che nessuno ti darà sei nato e morto qua sei nato e morto qua nato nel paese delle mezze verità dove fuggi (x2) |
Terza e quarta lezione
Ed elli a me: "Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".
E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor, che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidiosi son d'ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Divina Commedia, Inferno, III vv. 34 - 51
E' ora di fare un passo importante avanti, un passo che ci porta oltre il "made in Italy" e le riflessioni negative, un passo che ci porta molto sul personale, e per questo vorrei ripartire un momento dal Risorgimento, ma questa volta con l'aiuto di un nostro grande e simpatico scrittore siciliano, Andrea Camilleri. Ascoltiamolo insieme per poi fare le nostre riflessioni.
Dai giovani di ieri ai giovani di oggi
ma TU hai il sentimento di Patria? cosa fai e puoi fare per la tua Patria?
quello che sei disposto a fare per il tuo Paese quanto coincide con quello che fai anche per te? con il tuo futuro? con quello della tua futura famiglia?
leggiamo e ascoltiamo insieme questi testi che i ragazzi seguiranno sul loro testo di cittadinanza
Ci impegniamo...
di Primo Mazzolari
Ci impegniamo noi e non gli altri
Unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto né chi sta in basso,
né chi crede né chi non crede.
Ci impegniamo
Senza pretendere che altri s'impegnino,
con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo.
Ci impegniamo
Senza giudicare chi non s'impegna,
senza accusare chi non s'impegna,
senza condannare chi non s'impegna,
senza disimpegnarci perché altri non s'impegnano.
Ci impegniamo
Perché non potremmo non impegnarci.
C'è qualcuno o qualche cosa in noi,
un istinto, una vocazione, una grazia,
più forte di noi stessi.
Ci impegniamo
Per trovare un senso alla vita,
a questa vita, alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante ragioni,
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.
Si vive una sola volta
E non vogliamo essere "giocati"
In nome di nessun piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,
non ci interessa il denaro,
non ci interessa la donna o l'uomo
se presentati come sesso soltanto,
non ci interessa il successo né di noi né delle nostre idee,
non ci interessa passare alla storia.
Ci interessa di perderci
Per qualche cosa o per qualcuno
Che rimarrà anche dopo che noi saremo passati
E che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci impegniamo
A portare un destino eterno nel tempo,
a sentirci responsabili di tutto e di tutti,
ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare,
verso l'amore.
Ci impegniamo
Non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare
anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,
poiché dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c'è, insieme a una grande sete d'amore,
il volto e il cuore dell'amore.
Ci impegniamo
Perché noi crediamo all'amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci perpetuamente.
(i ragazzi ne hanno una copia ridotta sul loro testo, ma inserisco il link al testo completo)
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