Sono molto contenta di invitare nei miei spazi i colleghi ... anzi gli amici che condividono con me le mie stesse passioni, soprattutto la passione per l'insegnamento. Ecco quindi che oggi voglio "prestare" il mio blog alla prof . ssa Alessia Zolfo, grande artista e insegnante, una persona che la passione in tutti i sensi ce l'ha nel sangue, nel DNA e gli studenti lo sentono, come ... me, sua collega ed amica che non so se essere definita un incubo o una fonte di ispirazione dato che ogni nostra conversazione finisce con un nuovo progetto da fare insieme ... non per questo ci evitiamo, anzi ;-) Allora, cara amica, a te la parola sul nostro percorso sulla libertà.
“La freccia perde i peli ma non la punta”
B. Munari
L'importante è volare. Lo immaginava Chagall,
inventore di creature più o meno probabili che fluttuano a testa ingiù sui
tetti, su campi e città... un violinista volante, una sposa leggera nel cielo.
L'importante è immaginare. Lo ripeteva Kandinskij ai
suoi alunni del Bauhaus, e osservando il primo dipinto astratto, andava fiero
di una pittura nata dritta e poi divenuta più bella quando finì per caso
capovolta, tra le sue mani.
L'importante è una linea. Liberamente tratta da Klee,
s'intreccia, si avviluppa, si snoda, s'interseca, diventa nave, marinaio,
bambino, griglia, bandierina, strada...
L'importante è un colore. Cosa importa se il gatto è
nero? Il gatto è anche verde se io lo sento verde. Io lo sento blu. Evviva
Matisse!
L'importante è una forma. “L'incontro fortuito tra un
ombrello e una macchina per cucire su un tavolo operatorio” avrebbe detto il
Marchese Ducasse davanti a un quadro di Dalì. E Mirò? Anche lui sognava fiamme
che si muovono libere, tra occhi giganti e scale che non portano in nessun
luogo, ma che si fanno un po' storte o un po' tonde se viste con gli occhi di
un bambino.
L'importante è... essere liberi, liberi di
immaginare, di sognare ad occhi aperti, di volare con la fantasia. Lo diciamo noi studenti che, ispirati dai
grandi artisti, siamo piccoli apprendisti.
Osservando le opere di alcuni artisti dell'Astrattismo e del
Surrealismo gli alunni hanno espresso la loro personale “visione” della parola
“libertà”, scegliendo colori e accostamenti cromatici significativi, tecniche espressive miste, dal grattage al
pastello diluito con solvente, usando cera liquida gocciolata o smalti per le
unghie, la semplice penna nera e le matite colorate.
La creatività è libera d'inventare forme, più o meno
figurative, e di tradurre un pensiero in immagine, comunicazione universale,
libera da ogni dettato, da ogni stereotipo e convenzione.
Alessia Zolfo
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