descrizione

Perché gocce di armonia? Armonia significa sovrapposizione, incontro, combinazione di suoni diversi. Suonare insieme vuol dire anche ascoltare l'altro per potersi migliorare, per poter sentire la musica con l'altro, per poter costruire insieme. Questo è quello che cerco di fare con i miei studenti: creare armonia, insegnando quanto ascoltare e ascoltarsi sia importante per imparare e conoscere insieme, insegnante inclusa.
Speriamo di comporre, goccia dopo goccia, un mare di sinfonie …
Voglio ringraziare la mia amica Cristina per l'aiuto e l'incoraggiamento, senza di lei questo blog non avrebbe mai avuto inizio. Grazie Crì

Il materiale presente nel blog è stato pubblicato con il permesso dei genitori dei ragazzi.

23 marzo 2013

IIIA Lontano dalla Patria: storie di immigrati


Ancora storie intorno alla Patria, una Patria che è lontana per mille motivi, che si deve abbandonare  verso nuove speranze, un nuovo futuro.
Questa volta scopriamo la faccia di una nuova realtà: lo straniero in Italia.



Abbiamo introdotto questo discorso ascoltando e analizzando insieme una canzone dal testo abbastanza esplicito, intitolata Non è un film cantata da Fiorella Mannoia e da Frankie hi-nrg mc.




Non è un film
Non è un film quello che scorre intorno
 che vediamo ogni ogni giorno 
che giriamo distogliendo lo sguardo.
 Non è un film e non sono comparse 
le persone disperse
 sospese e diverse 
tra noi e lo sfondo, 
 e il resto del mondo che attraversa il confine
 ma il confine è rotondo 
si sposta man mano che muoviamo lo sguardo
 ci sembra lontano perché siamo in ritardo, 
perenne, costante,
 ne basta un istante,
 a un passo dal centro è già troppo distante,
 a un passo dal mare è già troppo montagna,
 ad un passo da qui era tutta campagna.
 Oggi tutto è diverso 
una vita mai vista
 questo qui non è un film 
e non sei protagonista,
 puoi chiamare lo stop ma non sei il regista
 ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista.

Aprite le frontiere

  Questo non è un film 
e le nostre belle case 
non corrono il pericolo di essere invase, 
non è un armata aliena sbarcata sulla terra,
 non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra,
 son solamente uomini che varcano i confini,
 uomini con donne vecchi con bambini, 
poveri con poveri che scappan dalla fame
 gli uni sopra gli altri per intere settimane 
come in carri bestiame
 attraverso il deserto 
rincorrono una via in balia dell'incerto 
per rimanere liberi costretti a farsi schiavi
 stipati nelle stive di disastronavi
 come i nostri avi 
contro i mostri e i draghi
 in un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi
 sopravvivi o anneghi 
questo il confine
 perché non è un film 
non c'è lieto fine.

Vivevo felice nella mia terra
non avevo bisogno di niente e di nessuno ...

  Questo sembra un film 
di quelli terrificanti
 dalla Trasilvania non arrivano vampiri ma badanti,
 da santo domingo non profughi o zombie,
 ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
 dalle filippine colf e pure dal Bangladesh
 dalla Bielorussia solo carne da lap dance
 scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
 loro son le prede, noi siamo i mostri
 loro la pietanza, noi i commensali
 e se loro son gli avanzi 
noi siam peggio dei maiali
 pronti a divorare a sazietà
 pronti a lamentarci per la puzza della varia umanità
 che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
 questo non è un film ma vedrai che lo diventa
 tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare
 i buoni vincon sempre,
 scegli da che parte stare.

Un tempo ti sei fatto grande davanti ai miei occhi
mentre io diventavo sempre più piccolo.
Sono diventato la tua proprietà.
La nostra diversità non può innalzare un muro tra di noi.
Ora sono io che voglio venire da te.
Ho la consapevolezza che sfidare il mare mi potrà portare alla morte
ma il desiderio di guadagnarmi un domani migliore mi costringe a rischiare la vita.
Aprite le frontiere ... 

  Scegli da che parte stare,
 dalla parte di chi spinge,
 scegli da che parte stare,
 dalla parte del mare
  Scegli da che parte stare,
 dalla parte del mare
  Scegli da che parte stare,
 dalla parte del mare



Abbiamo poi parlato di "parole". Come vengono chiamati gli stranieri? Li chiamiamo nel modo giusto?

Intanto ascoltiamo Alessandro Ghebreigziabiher, Il futuro dei miei brano tratto dal libro Il dono della diversità, amaro brano che propone molte verità, leggiamo infatti i significati degli "epiteti" con i quali gli stranieri vengono etichettati. 



Per questa parte di lezione abbiamo utilizzato alcune pubblicazioni di Amnesty International.





Ragazzi, inserisco anche una puntata radio realizzata da Amnesty International del Lazio che ha come argomento proprio la discriminazione e i migranti, c'è anche un'intervista ad un immigrato.



A questo punto ho deciso che bisognava dare voce ai tanti immigrati che sono in Italia, ogni ragazzo ha ricercato una testimonianza e l'ha letta ai compagni. Molte le riflessioni e i contenuti. Sarà ora compito dei ragazzi completare la tabella seguente basandosi sui testi da loro raccontati e sulle letture fatte tratte dall'antologia.

difficoltà in un paese straniero
stati d’animo e riflessioni
comportamento nei confronti degli immigrati














Due sono i compiti che dovrete svolgere:
1. riempire la tabella
2. rivedere e studiare tutto il materiale per la stesura di un testo "a sorpresa"

buon lavoro!






2 commenti:

  1. le difficoltà che trova un emigrante in un Paese straniero sono: integrarsi con gli altri, etrovarsi soli in un Paese straniero, trovare un posto di lavoro e una casa, imparare la lingua e trovarsi in situazioni economiche difficili.
    Gli stati d'animo e le riflessioni sono: paura di morire durante il viaggio e cosa gli succederà in futuro e la tristezza di partire.
    Anche noi a discapito degli immigrati ci comportiamo in diversi modi, talvolta negativi, come: discriminarli ed evitarli, sfruttarli sul lavoro e insultarli a causa del colore della pelle, la religione...
    Noi non ce ne rendiamo conto ma la loro situazione è tragica, e spetta a noi aiutarli.
    Simone Frasca

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  2. Difficoltà In Un Paese Straniero-----Stati D'Animo riflessioni------Come Si Comportano gli altri

    disoccupati, dittatori , rivolte , tristi, malinconici , come se fossero oggetti ,
    difficoltà economica , tradizioni incuriositi , arrabbiati , non accoglienti , discriminanti,
    confusi ,basiti disgustati , poi accoglievoli

    Gionata Proietti

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